Vai al contenuto

Cerca nella Comunità

Showing results for tags 'fissa'.

  • Search By Tags

    Tipi di tag separati da virgole.
  • Search By Author

Tipo di contenuto


Forum

  • Fixed gear
    • Discussioni generali
    • Gallery
    • Eventi
    • Video e foto
    • Bici rubate e sistemi di sicurezza
  • Reparto tecnico
    • Consigli tecnici
    • Telai homemade, artigianato ciclistico e DIY
    • Novelli e wannabe fixed
    • Glossario della fissa
    • Recensioni e test
  • Discipline
    • Pista, velocità e allenamento
    • CX e gravel
    • Hill bombing e salite in fissa
    • Ciclismo eroico
    • Commuting e cicloturismo
    • Tricks
    • Bike polo
  • Mercatino
    • Vendo
    • Cerco
    • Regalo
  • All around
    • Locals
    • Estero
  • Off topic
    • Caffetteria
    • Presentazioni
    • Aiuti e segnalazione bug

Find results in...

Find results that contain...


Data creata

  • Inizio

    End


Ultimo aggiornamento

  • Inizio

    End


Filter by number of...

Registrato

  • Inizio

    End


Gruppo


Città


Interests


IG


Strava


Feedback Mercatino


Website URL


Skype

  1. Caccione

    La mia Bighetta

    Buonasera! Vi presento la mia Bighetta in versione 3.0(finita finalmente,aggiorno il post) in 2.0 avevamo Telaio Dodici Gara taglia 61 rosso Forcella Carbonio senza marca Cerchi Miche Pistard con vittoria rubino slick 3 anteriore ed un cst ultraspeed posteriore Attacco manubrio ITM Piega Deda rhm 01 EL 440 mm Cannoto sella Deda RS-02 Sella SLR denudata in carbonio e slitta titanio SS Ritchey MC miche Pedali spd Shimano M-502 Guarnitura Prowheel da 46(purtroppo c'è il noioso problema della larghezza del carro post.) Slitta pignone e pignone Miche da 15 Catena Miche pista ora in 3.0 abbiamo come sopra eccetto Ruote alu Carbon Gipiemme 20 fori su mozzo Miche nero Guanitura Sugino rd2 corona track 48 denti MC Tange da 103 mm jis (scorre una bomba) Sella Supra by Selle Royale Nastro Cinelli Mike Giant qui sotto un prima e dopo fotografico A Voi i commenti e le critiche,sempre ben accette!
  2. Garik

    Nitro-Corvlex

    Ciao a tutti, sono nuovo del forum (anche se vi leggo da un po') ed apro questa discussione per presentarvi la mia fissa! Il telaio e la forca li ho presi da Corvlex, che penso molti di voi conosceranno, e sono davvero soddisfatto dell'acquisto. Il resto dei componenti: attacco manubrio e manubrio cinelli, reggisella sempre cinelli, guarnitura lasco, ruote profilo basso ambrosio... ed il resto non ricordo sinceramente. Comunque eccola qui; fatemi sapere che ve ne pare! Ps: So che molti di voi non approveranno il freno anteriore ma l'ho dovuto mettere per problemi di salute ed inoltre fino ad un mese fa vivevo a Palermo e per un "ciclista urbano" come me era una garanzia in più per non finire sotto a qualche macchina. Adesso vivo a Reggio Emilia dove mi sono da poco trasferito per studi universitari, quindi ciclisti di Reggio fatevi avanti ;)
  3. Scalatoretop92

    La mia Legnano ibrida

    Come da titolo, ecco la mia Legnano anni '80 ibrida: ho sostituito manubrio, sella, cerchi e catena (ma devo ancora completarla). Ora sono alla ricerca di una buona guarnitura per utilizzo urbano, ma anche per qualche sgambata. Cosa mi consigliate?
  4. Nekro

    Avanti Marsch!

    Visto che il telaio in questione non aveva riscosso interesse nel mercatino. Visto che voglio montare corsa il GTFury e quindi avevo un po' di pezzo ballerini. Visto che siete particolarmente "buoni" in questo periodo. Visto che ogni scusa è buona per una bici in più. Visto che avevo il riserone e non sapevo dove montarlo. Visto che per me è un bel telaio con dei tubi "squadrati" fichissimi. Ecco qui la nuova fissa: Frameset Avanti Pista Pro Taglia M-54 (leggermente piccolo per me, ma tranquillamente utilizzabile); Serie Sterzo Fsa di serie Attacco manubrio Fsa allu-carbo da 110 Riserone ritchey da 69cm (ho già pronto un bull nel caso non dovesse piacermi a lungo andare il riserone) Manopole base che più base non si può Cerchi: cerchi DRC medio profilo Mozzo anteriore: Shimano Sora sgancio rapido Mozzo posteriore: Sturmey Archer flip-flop con pignone da 18 Guarnitura: Prolite Sardinia 165mm con corona da 53 Pedali wellgo strausati (non ho ancora montato gli spd perchè non ne ho di ballerini in casa per ora) Reggisella Fsa di serie Sella Royal Performa Seta Nero 2014 Overlappa abbestia e rispetto alle foto adesso ho alzato un po' la sella!
  5. Grande doppietta a Bassano! Al costo di una notte fuori, (ma anche no!) vi beccate due gironi!! Nel pomeriggio/sera di sabato 10 settembre CicloAzione propone la prima traversata della parte meridionale dell'Altopiano di Asiago dedicata alle bici da strada senza marce! Una ottima occasione per farsi na epica sgambata pomeridiana e poi scaricare il giorno dopo a "El Santo gravel"! Traversata dell'Altipiano in single speed, a ruota fissa o libera. Nome evento: MELTED ASIEGO Dove: Bassano d.G. Parco "Ragazzi del '99" Data: 10 settembre 2016 Orario di ritrovo: 14.30' Orario di partenza: 15.00' Tipo di evento:A-B-C alleycat Tipo di bici: Single Speed, fixed or free Costo iscrizione: gratuito Cosa portare: bici senza marce, TELEFONINO CHE FA FOTO, CHE SI COLLEGA AL WEB E CON 2 EURO DI TRAFFICO PER POTERLE INVIARE E GUADAGNARE COSÌ I BONUS TRACK! Mappa consigliata: nessuna, seguire le indicazioni stradali e le istruzioni CHE VI VERRANNO DATE A VOCE AL VIA! Link evento FB:https://www.facebook.com/events/1091729890914159/ Hashtag: cicloazione#
  6. Chiedo scusa in anticipo se c'è già un topic del genere ma e da un pò di giorni che mi frulla in testa questa domanda... Da completo ignorante in materia chiedo a voi che rapporti sono soliti usare sulle vostre biciclette io monto un 42-16 perchè da quello che ho capito e un ottimo tuttofare, pianura, salite, ecce... ma se volessi un ottimo rapporto per lo skid? oppure uno che mi dia più "spunto"? voi di solito come vi muovete? Grazie.
  7. greeso

    Roma Fixed

    Ciao a tutti, sono Marco, vent'enne con una voglia di pedalare rimasta sopita troppo a lungo. Mi son ri-trasferito a Roma da poco meno di un anno per frequentare l'Università e son riuscito a convincere i miei a comprarmi una bici sia per consentire il commute mattutino che per fare un minimo di attività fisica, che a causa delle lezioni ero stato costretto a mettere in un primo momento da parte. Che dire, dopo un primo periodo per abituarsi al traffico, mi ha preso parecchio e alla fine mi sono come tutti voi innamorato del mezzo. Ora son qui, dopo un anno di pedalate (che mi rendo conto non siano un cazzo) a cercare qualcosa che sembro vedere solo nelle fisse (fin'ora ho usato una BDC pesantuccia). Il percorso che dovrei fare (per chi conosce Roma): Rampa Salaria, Po, Veneto, Tritone, Corso, Venezia(Sampietrini), Marcello e arrivo a Testaccio. Le mie domande sono: Grado di fattibilità? (non sono nessuno, ma mi piace morire in salita e fare a gara con le macchine) Proposte per il telaio? (ne ho trovati che mi garbano, ma son scelte dettate da quanto è figa una cosa e non è un ottimo criterio) Non son stato buono a trovare una comunità con cui farsi dei giri, mi date una mano? Costo accettabile moralmente? Grazie tutti in anticipo, spero che questo sia il primo di tanti messaggi sul questo forum.
  8. bcfilo

    renesto cx indio special

    ciao ragazzi, doveva nascere come cx, visto che fino a settembre non posso portarmela a madrid, l'ho acchittata fissa con quel che avevo in casa per girare a milano, l'ho postata anche in cx ma mi sembra più consono qui. Mancano il freno cantilever anteriore e il nastro al manubrio, mi si è bloccata la pipa e non scende, quindi finchè non la metto a posto, non nastro e non metto il freno. Manca solo il freno cantilever anteriore, che prima o poi arriverà, devo aver voglia di montarlo, la pipa finalmente è scesa ed è tutto al suo posto. La bici è stata fatta da renesto su mie specifiche, ha un leggero slope negativo, forca a testa piatta, senza buchi per i freni, geometrie posteriori con carro molto corto e anterire incazzato, forcella con rake da corsa, e nonostante il rake da corsa overlappa sulla gabbietta! Successivamente verniciata e rifinita sul nodo sella da indio del forum. Ho nastrato la piega con un nastro molto sobrio ed elegante e finalmente mi è scesa la pipa, dopo un pò di utilizzo la bici sembra piuttosto rigida, molto reattiva e devo dire, neanche troppo scomoda, ma non ci ho ancora fatto grandi percorrenze, quindi si vedrà, dovessi fare un viaggio alzerò un pò la pipa, comunque mi reputo molto sodisfatto, prossimo test "serio" a madrid con ruota libera e gruppo cambio per ciclocross come si deve! lista componenti: telaio: Renesto ciclocross powered by indio, tubazioni deda01, taglia 56x56 pipa: 3T piega: ITM serie sterzo: Tange guarnitura: shimano 600 53 denti reggisella: Thompson titanio sella: Concor light cerchi: shwinn su mozzi novatech del cazzo copertoncini: schwalbe cx pro pignone: miche 18 denti
  9. Saluti a tutti, Con il gruppo Zapier di Pontedera ho partecipato alla crono-scalata del Casone di Profecchia/ passo delle Radici. La partenza era da Pontedera, i km non son pochi, la salita è tanta. Comunque l' onor del Forum è stato salvato perché sul podio ci son rientrato Un terzo posto onorevole lo ho ottenuto. Il primo è un fuoriclasse, il secondo mi ha superato perchè mi son fermato a far pipì. Su una ventina di persone ero solo io con il fisso. Saluti a tutti e buone pedalate. M
  10. Una gara mai partita diventa giro amichevole di 60 km circa con pranzo in riva al fiume Oglio, bagordi e bagno, seguendo le ciclabili dei navigli e i sentieri del Parco Oglio Nord. 80% asfaltato - 20% sterrato - copertoni da 25 più che sufficienti - rapporto consigliato 47/16 o similari NON E' UNA GARA , ANDIAMO A FARE IL BAGNO IN SINTESI Nome evento: STRADA VECIA Country Ride Dove: Via Damiano Chiesa 11 - Cremona Data: 9 LUGLIO 2016 Orario di ritrovo: 11 Orario di partenza: 11.01 Tipo di evento: Giro da pensionati con pranzo e bagno - NO RACING - APERTO A TUTTI Tipo di bici: fissa / brakeless / in caso qualsiasi bici Cosa portare: bici fissa, cibo, acqua, birra, musica e fiori - il bagno si fa anche nudi :-) Mappa consigliata: ve la do io alla partenza Hashtag: #SVCR riverside rolling , #trail vibez foto del percorso : https://www.flickr.com/photos/delta9offcrit/albums/72157659370642309 DOPENESS IS COMING
  11. ciao a tutti, sono nuovo del forum anche se è una vita che pedalo, inizio 2014 mi han tirato dentro con il giro delle scattofisso degli amici, cosi ho restaurato la vecchia bici di mio padre dell'84, facendola diventare una fixed con questo risultato: prima volta che ci son salito in sella mi son detto...questi son matti, mai piu! settimana dopo , seconda volta chela usavo mi son buttato dentro a una gara notturna in circuito :-) e ho macinato veramente parecchi km, tutto ovviamente pure fixed, senza freni. Siccome lavoro nel settore e siccome mi affascina il titanio l'anno scorso mi son detto, me la costruisco da solo la fissa nuova! tutto con questo risultato: morale l'anno scorso su 15.000 km fatti, neanche 500 li ho fatti con questa... e quest'anno ne ho fatti forse 200...qui la crisi mistica... la bici per me è riuscitissima, si guida bene, è leggera e molto bella, ma con il freno ha perso totalmente il gusto rispetto all'altra, poi forse, detto fra noi, era meglio una bici da battaglia che una come questa, troppo curata e da fighetto :-) abituato come sono con la mtb immaginatevi.....boh Il consiglio che volevo chiedere alla fine è questo: pensavo di venderla e rimettere insieme la vecchia bici col telaio in acciaio con pochi soldi, sia per il valore affettivo, che per il discorso "gusto" no brakes,ecc... e comprarmi una 29" nuova che alla fine, arrivando dalla mtb, userei molto di piu, avendo in parallelo ancora la vecchia fissa da usare, oppure la tengo?? Voi che fareste? Grazie anticipatamente dei consigli.
  12. Ciao a tutti è la prima volta che entro in un forum quindi perdonatemi se sbaglio qualcosa. La mia domanda è qualcuno di voi ha provato a costruire una fissa con i cambi ?
  13. Fresh420

    Uscite

    Pensavo: perchè non creare una discussione in cui raccogliere almeno tra di noi sul forum i resoconti delle pedalate, organizzare uscite, segnare i percorsi che si fanno, creare una mappetta di posti belli da raggiungere in bici, nel cremonese e dintorni? io inizio consigliandovi subito di prendere gli argini lungo il Po e andare verso la campagna..
  14. Sono nuovo nel forum e ci tenevo a presentarvi la mia prima fissa. Partiamo subito con una lista dei componenti: TELAIO E FORCELLA: Breda presi su ridewill MC: Vp Components GUARNITURA: Miche primato 165mm 46t STEM: blb 60mm PIEGA: riser blb mini me nastrato cinelli con tappi del deca SS: FSA con top cap vp (ha un sacco di spessori e la forca dev'essere tagliata) REGGISELLA: BRN SELLA: vertu PEDALI: nonsolamarca alluminio flat con straps BRN RUOTA ANTERIORE: cinese di ridewill con mozzo presuppongo anch esso cinese RUOTA POSTERIORE: Mavic cxp12 raggiata in terza su mozzo shimano XT con pignone fixkin 17t CATENA: decathlon single speed COPERTONCINI: Vittoria zaffiro Direi di essere abbastanza soddisfatto ma a breve ci saranno alcuni upgrades: -verniciatura del telaio (pensavo ad un grigio scuro opaco o a un verde scuro CONSIGLIATE PURE) -taglio della forcella -sostituzione del riser con una piega (credo deda pista o deda rhm 01) -cambio catena -cambio corona I consigli sono sempre ben accetti. Via agli insulti!
  15. Buondì, ritorno con uno dei miei messaggi chilometrici per raccontarvi una scampagnata che mi sono fatto qui in Spagna un paio di settimane fa. Avevo aperto la discussione sulle mie scorribande iberiche che alla fine non ho mai aggiornato, ma qui vorrei aprire un topic apposito. Visto che prevedo uno sproloquio immane, lascio subito il riassunto a disegni per i più pigri (o privi di tempo); tutti gli altri sono avvertiti, dopo la foto ha inizio il racconto. È da quando mi sono trasferito quaggiù, nell'estremo Sud della penisola iberica, che mi frullava per la testa l'idea di tornare in Italia in bici ad agosto, poi ho realizzato che sarò sommerso di lavoro in quel mese e, complice che segnalò qualche mese fa la Pantumacona, critical mass interplanetaria barcellonese, ho partorito un piano alternativo. Finito il periodo più accademicamente caldo, esaurite le ore di tirocinio, compro un biglietto, impacchetto la Olmo e intraprendo un viaggio in bus apocalittico di venti ore verso la capitale catalana, attraversando luoghi sperduti a velocità Stravabili. Arrivo nella città delle ramblas all'alba di un giorno qualunque, reincontro vecchi amici e conosco nuova gente, girovago per festicciuole e cascine, partecipo alla tanto agognata Pantumacona e, all'alba di un altro giorno qualunque, abbandono la città delle ramblas diretto verso la comunità autonoma di Aragona. Questo è il giorno zero del viaggio, la cartina tornasole della validità della mia idea malsana, ovvero quella di percorrere la Spagna in fissa, senza freni e con un po' di bagaglio. Ho fatto qualche viaggetto, ma mai con la bici montata così, e ho ritenuto che i tempi fossero maturi per lanciarsi nell'impresa. Come dicevo, partenza alle cinque da Barcellona e 280 chilometri, da coprire in giornata, tra me e la meta. Con le strade pressoché deserte, mi impossesso dei vialoni cantando Eskimo, mi divoro i saliscendi in uscita dalla città e mi indirizzo verso Martorell. Il sole spunta e le gambe girano bene, non cesso di mangiucchiare, mungere acqua dalla borraccia e canticchiare. Il diavolo, però, è dietro l'angolo e si manifesta sotto forma del malefico GoogleMaps che, non avendo io preparato la lista di paesi da attraversare da appiccicare sull'orizzontale come sempre faccio, si burla di me e organizza una Google Gravel®. Pur in mezzo a paesaggi collinari magnifici, mi ritrovo a pedalare su una strada bianca in mezzo al nulla, che poi si stringe, si deteriora e finisce in un borghetto medievale senza via d'uscita. Riguadagno la civiltà e, in mezzo alle salite pedemontane nei dintorni di Igualada, percorro qualche chilometro con un arzillo quanto anziano ciclista locale che mi indica la retta via. Procedo quindi sulla strada nazionale verso Tárrega quando la mia catena, provata da nove mesi di abusi, decide di abbandonarmi distruggendo due piastre interne contemporaneamente. Ho solo una maglia di ricambio, per cui mi obbligo a pedalare lentissimamente fino al primo negozio di bici di Tárrega, dove il ruvido ma disponibile meccanico, che tratta soprattutto motozappe e decespugliatori, mi instrada verso l'uscita dalla Catalogna. Con le gomme alla pressione giusta e una catena nuova, parto rinvigorito, mi fermo a mangiare uno dei migliori falafel della mia vita ad Alfarrás e supero il confine tra Catalogna e Aragón passando sotto alle arcate di un monumentale acquedotto romano. La comunità di Aragona mi rapisce da subito: strada dritta che asseconda i saliescendi dei campi sinuosi e una linea di pali della luce di legno a suo lato che si perde all'orizzonte; campagna costellata di minuscoli paesini, ognuno provvisto di castello regolamentare. Passo Monzón, sono straordinariamente solo di poco in ritardo sull'ambiziosa tabella di marcia che mi ero prefissato e avverto chi mi ospiterà del mio quasi imminente arrivo. Mi pedalo anche Barbastro, ultimo centro urbano di una dimensione considerevole prima di Huesca, a cui mancano ormai solo sessanta chilometri. Sono rincuorato e mi spazzolo in piedi sui pedali una salita di cinque chilometri al dieci per cento, mi sento nel pieno delle forze e non mi spiego come possa veder doppio e avvistare due figure apparentemente uguali con una giacchettina color giallo Stabilo Boss in cima alla collina. Approssimandomi, mi rendo conto che si tratta di due strani individui vestiti uguali che mi offrono di fermarmi e di lasciargli duecento euro per l'assenza di un elmo di polistirolo sulla mia nuca. Mi offro di ridiscendere la collina e di comprare il suddetto elemento di protezione nel freddo centro commerciale della summenzionata Barbastro. Accettano di buon grado, con anche una malcelata soddisfazione, e mi scrutano mentre mi lancio giù per la discesa. Compro casco e una baguette con tanti semini, risalgo la salita, ora con meno slancio, e arrivo a Huesca in serata. 280 chilometri nella bisaccia, un casco da cui non mi separerò e la certezza che il piano è fattibile. Rimango una settimana in questa fantastica cittadina vivissima ai piedi del Pireneo Aragonese e a fianco del deserto de Los Monegros, culla di un habitat che più si addice a qualche steppa asiatica che al nord della Spagna. Poi giunge il giorno della partenza, spedisco a Huelva zaino e cose non necessarie che mi ero portato da Barcellona e do il via alla galoppata. Sulla via per Zaragoza incontro un giovine che si sta allenando su una mountain bike anni '80 con medie superiori ai trenta all'ora. Facciamo qualche chilometro insieme e poi torna indietro per chiudere il suo anello. Alle porte di Zaragoza un anziano mountain biker tecnicissimo si complimenta e cerca di farmi desistere, ma proseguo e, seguendo la linea del tram, attraverso la città in tempo record lasciandomi alle spalle la basilica del Pilar, le sue innumerevoli cupole colorate e i suoi enormi campanili. Dopo chilometri di vento contrario, raggiungo lo spettacolare paesino medievale di Daroca, mi concedo una merenda a base di churros e cioccolata calda e riparto con questa botta di zuccheri dopo aver parlato con un ottuagenario su una panchina di come andava a ballare a rimorchiare da giovane nei paesini che sto per attraversare. Riguadagno la campagna e con essa entro nella comunità di Castiglia La Mancia, che da subito si dimostra deserta e collinare. Arrivato con orgoglio al centro di Embid, meta sentimentale del vecchio di cui sopra, mi rendo conto che tutti i nomi che porto sul tubo orizzontale non sono nient'altro che punti sulla mappa. Embid, che sulla cartina sembrava un grande centro, è un castello sproporzionato, un nucleo di 44 abitanti e 36 chilometri quadrati ci campagna. Mi metto in marcia e raggiungo Molina de Aragón (nonostante sia in Castiglia La Mancia), dove dormo il sonno dei giusti dopo un sano panino e una tisana calda. Il giorno successivo vola: tra le colline e i mulini a vento di don Chisciotte, le ripidissime salite e le impegnative discese, che riesco ad affrontare con una certa disinvoltura nonostante i ricorrenti venti gradi di pendenza, mi sbrano circa duecentoventi chilometri. Pranzo con Armando, simpatico cicloturista basco con decine di viaggi alle spalle che sta andando a BurgosA fine giornata, mentre filo sulla nazionale a lato di Villanueva de Alcardete, un sibilo mi rende partecipe della morte del mio Vittoria Zaffiro posteriore, stanco degli abusi in discesa. Impreco al vedere il taglio nel battistrada, le tele non hanno opposto resistenza e tutta la gomma è poco più di un'ostia. Inserisco l'unica camera d'aria di ricambio, non prima di aver posizionato all'interno del copertoncino una camera d'aria tagliata che porto per le emergenze e che spero offra un po' di resistenza extra. Nel piccolo paesino i negozi sono ormai chiusi, e tutti mi avvertono che lo rimarrano anche il giorno successivo, essendo la festa della provincia, decido di avanzare fino a Quintanar de la Orden, dieci chilometri più avanti, sperando di trovare una soluzione il giorno successivo. Entro in una taverna in cui l'oste non mi toglie gli occhi da dosso e tutti parlano con un accento ridicolo da Benvenuti al Nord. Ci do dentro con mandorle salate e infusioni di menta. Trovo un buon posto per la notte e mi addormento come un sasso. Il terzo giorno parte con una lenta pedalata di venticinque chilometri che termina ad Alcázar de San Juan: sono le nove del mattino e cerco soluzioni. Tutti mi avvertono che non è semplicemente la festa della provincia, bensì dell'intera comunità autonoma, essendo il giorno delle celebrazioni del Corpus Christi. Fortunatamente i cinesi erano lontani da Betlemme 2016 anni fa e tengono i negozi aperti anche il 26 di maggio. Compro del robusto nastro americano e avvolgo il copertone perché non possa deformarsi ulteriormente. Il retro della mia bici è ormai un'opera cyber punk, ma sembra reggere. Pedalo con la ruota che offre una sensibile resistenza aggiuntiva rispetto a prima dell'intervento e patisco il sole e il vento fino a Manzanares. Lì, in un bar frequentato da un avventore strillone sotto l'effetto di qualche strana sostanza stupefacente, decido di non proseguire, come da programma, direttamente verso Ovest, ma di costeggiare l'autostrada lungo la via di servizio. Mi assicurano che le condizioni sono ottime e così mi evito discesone con inclinazioni del 23% in mezzo al nulla con una ruota scotchata. Ci metto un'ora a capire come uscire da Manzanares, una signora mi insulta perché non vuole darmi indicazioni stradali, ma alla fine raggiungo l'asfaltatissima via di servizio. Purtroppo il sogno dura poco e il manto stradale si ritrasforma in una strada bianca, per altro piuttosto dissestata. Mi succede di tutto: attraverso un campo di patate, una ferrovia, scendo per un tratturo in mezzo ad un uliveto, corro per un (molto corto) ponte ferroviario con il culo strettissimo, scavalco una recinzione con tutta la bici e alla fine arrivo alle porte del parco nazionale di Despeñaperros. È buio, davanti a me una strada che si inerpica su per una montagna e poi ridiscende con tornanti interessanti, ma ormai il dado è tratto, ho fatto pochi chilometri e la voglia di arrivare in Andalusia è tanta. Mi lancio, la sensazione è stupenda; io sono parecchio stanco, ma l'aria è cristallina, qualche animale ulula in continuazione e ogni tanto sento movimenti nel bosco, a pochi passi da me. Una famiglia di cinghiali mi taglia la strada, e ogni tanto qualche cinghiale single fugge alla mia vista. Quando arrivo al paesino di Santa Elena sono spremutissimo. Mi bevo la tisana di rito e mi addormento in un luogo peculiare. Riparto di buon'ora, attraverso gli uliveti della provincia di Jaén e, dopo varie vicissitudini nella sempre pietosa via di servizio dell'autostrada, trovo finalmente a Bailén un negozio di bici. Getto il vecchio Zaffiro impataccato di nastro americano e ne compro un altro identico (che adesso che scrivo è già arrivato alla frutta e sostituito, ndr). Ancora via di servizio fino ad Andujar, dove decido di prendere the hard way e perdermi tra le colline che ospitano la diga del fiume Yeguas. Sempre sole, vento contrario, strade deserte e sudore versato. Raggiungo Montoro, mangio un paio di gelati confezionati che non toccavo da anni e, dopo aver constatato che il cellulare mi ha abbandonato, decido di spingere fino a Cordoba, che sta vivendo il suo settimo giorno consecutivo di festa e mi accoglie con miriadi di donne in abiti da gitana e uomini con coppola, camicia e gilet. Dormo nei pressi della stazione dei bus, preparandomi all'ultimo giorno e augurandomi di non dover percorrere i 140km che mi separano da Siviglia su un'altra via di servizio. Fortunatamente la strada che passa per Palma del Río è una bella statale da pianura Padana, noiosa e scorrevole. Alle porte di Siviglia il cielo si stanca di vedermi sudato e, appena riparata la foratura della gomma anteriore, si scatena il diluvio universale che dura un paio d'ore. Non mi proibisce di raggiungere il capoluogo dell'Andalusia, nei cui sobborghi (Santiponce) mangio il miglior serranito (no, non è vegetariano) della mia vita e attaccare gli ottanta chilometri finali col coltello tra i denti. Un vento impressionante mi rallenta anche nella temutissima discesa in uscita da Sanlucar La Mayor. In una serie di saliscendi infinita mi ritrovo a percorrere venti chilometri in due ore. Decido di non mollare, l'obiettivo è vicino e tutto mi sembra più chiaro quando avvisto le mura di Niebla, paese-testimonianza di tutti i popoli che hanno conquistato questa parte della penisola Iberica nelle ultime migliaia di anni. Mancano trenta chilometri, ce l'ho fatta! Volo a casa e, dopo una doccia ristoratrice, spazzolo una ciotola enorme di ceci e spinaci soto gli occhi attoniti del mio coinquilino. Sonno, morte e mare il giorno dopo, oltre ad una certa dose di soddisfazione. Angolo banalità: -Viaggiare in fissa mi ha fatto capire l'importanza di valutare il vento durante la pianificazione dei tempi di percorrenza, non mi sono mai sentito così rallentato dal vento come in questo viaggio. -I Vittoria Zaffiro sono dei copertoni di gomma pane ma continuerò a comprarli in momenti di ristrettezza di budget. -Sempre portarsi dietro il necessario per riparare i danni più ricorrenti e per cibarsi in qualsiasi situazione. Nel mezzo di Castiglia La Mancia mi è capitato di pedalare anche per due ore su una strada statale senza incrociare un'auto o un essere vivente, in pieno giorno. -I parafanghi rosa avvicinano le persone più dei cani al guinzaglio e delle bici da viaggio Durante il secondo giorno di viaggio ho pranzato con Alfredo, cicloturista basco che da Valencia stava andando a Burgos in bici. Questo è il suo blog, dateci un'occhiata, ha vari viaggi all'attivo, soprattutto nel continente asiatico. Se qualcuno si è letto tutto ciò, i miei complimenti, cercherò di caricare più foto quanto prima. E se qualcuno proprio non ne ha avuto abbastanza, quii link a Strava dei primi tre giorni e tre quarti (poi si è scaricato il telefono e l'ultimo giorno e un quarto l'ho pedalato all'antico modo, così come il giorno zero). Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4
  16. boiler

    Bumble Bee

    Ciao gente...son qui senza troppe pretese a farvi vedere la mia prima fissa semiseria... la uso tutti i giorni e ci faccio un po di strada.... ringrazio @Matt91x per il telaio, @BobsHaero per l'asse e @FixKin per il pignone e tutti quelli a cui ho rotto i maroni in pm... telaio breda taglia 56 forca carboncina ss fsa datami col telaio attacco manubrio e reggisella unotec,presi dalla mtb sulla quale ho messo i dedazero2 per questioni di misure riser carbonio raceface cina tagliato a 53cm sella smp hybrid mc miche primato 107 guarna sturmey archer 46 denti (per ora) catena miche pista anteriore corsa presa usata e tolta da una bdc whistle con mozzo a cuscinetti sigillati posteriore ambrosio evolution,mozzo novatec,asse Bobshaero e pignone 17 fixkin due fotine adesso,se ho scordato qualcosa chiedete
  17. salve a tutti. Scrivo per chiedere se esiste un modo per rimuovere (senza rovinare eccessivamente la vernice) i supporti per le leve del cambio e del deragliatore. So che son saldati, ma non c'è proprio nulla da fare? Grazie in anticipo, Davide
  18. Ciao ragazzi, un po' di tempo fa avevo visto una bici splendida sulla gallery, era una bici sul grigio e le foto erano fatte in mezzo a palazzi moderni. Mi piacerebbe rivederla ma non riesco a trovarla. Se qualcuno ritrova la descrizione e sa di chi è la bici mi manderebbe il link? Grazie
  19. fra1977

    Fiorino Crit | 28 Maggio | Firenze

    Torna la Criterium nella città più bella del mondo.Iscriviti sul nostro sito! Ti aspettiamo il 28 maggio al Parco Delle Cascine Firenze! www.fiorinocrit.itSpettacolo assicurato sia per i corridori che per il pubblico!Cosa sarà la Fiorino Crit?• Iscrizioni Criterium Scatto Fisso sul posto dalle 12:00 alle 13:30 • Iscrizioni Fiorino 5K Run sul posto dalle 12:00 alle 16:30 • Criterium Scatto Fisso Qualifiche ore 14 - Finale A ore 19:30. 24 Giri per un totale di 30km. • La Finale B è di 16 giri e sarà alle 18:00 • Verrà effettuata una finale femminile sui 12 giri, alle 18:45 • Fiorino Run 5K 5km NON agonistica di corsa, per tutti! Partenza ore 17:00 • Premi (Fiorino Crit) Primi 3 assoluti uomini - Prime 3 assolute donne • Premi (per tutti) A tutti i partecipanti verrà offerto in omaggio una Birra Poretti. • Stand Food & Drink negli stand sul campo gara • The Last Drink Dalle 22:00 al Rivalta Cafe IN SINTESI Nome evento: Fiorino Crit Dove: Firenze Data: 28 Maggio 2016 Orario di ritrovo: 12 Orario di partenza: 19:30 Tipo di evento: criterium Tipo di bici: fissa Costo iscrizione: 20€ Cosa portare: Mappa consigliata: Link evento FB: www.facebook.com/events/167045453674907/ Hashtag: fiorinocrit
  20. Ed eccomi qui, dopo essermi presentato nell'apposita sezione, a farvi conoscere la mia prima ed attuale unica bici fissa. Questa bici ne ha passate di tutti i colori ed ha una storia molto travagliata. Tutto iniziò in un mercatino dell'usato sotto casa mia...passando, la vidi esposta; era tutta rovinata, piega decentrata, nastro squartato, tubolari vecchissimi e catena ormai diventata un bastoncino, ma me ne innamorai. Parlando con il tipo mi disse che gliela aveva portata un vecchietto un paio di giorni prima e mi disse che per 80 euro me la lasciava. Trattai un po' e riuscii ad arrivare a 70. La portai subito a casa, smontai i pezzi irrecuperabili e la portai in un posto, tanto disprezzato qui sul forum ma veramente pieno di buoni propositi e capacità: il negozio Dafne. Non so perchè ce l'abbiate tanto con quei ragazzi ma ve lo dico io, sono veramente il top. Evitate di creare inutili flame lunghi 8000 pagine; se volete sapere qualcosa o anche criticare fatelo con garbo ok? Ma veniamo al dunque. Questa nelle foto è la fissa che ne è venuta fuori, spero vi piaccia: E qui è montata con il nastro rosa, premio del Giro di Dafne (una garetta organizzata da Dafne ogni lunedì da Rimini a Portoverde e ritorno, 35-40 km): Un po' di componenti (quelli che so perchè alcuni hanno il nome grattato e altri non riesco a capire): Telaio: Champion Guarnitura: prowheel solid silver mc: gipiemme sprint Pedali: sheffield sprint Sella: san marco linea professional Cerchi: nisi fir per copertoncino Mozzo posteriore: joytech Catena: KMC Nastro: silva (nero), cinelli (rosa) Se volete qualche infomazione in più sui componenti scrivete pure, mi documenterò. Grazie ancora a tutti e ricordate, non abbiate pregiudizi e soprattutto non fate caciara qui sotto.
  21. fra1993

    nuovo del forum

    ciao a tutti! Sono nuovo del forum, ma vado in fissa da un po ;) sono appassionato di bici in generale mi iscrivo ora, nonostante vi segua già da qualche anno! francesco
  22. Nekro

    Bici Nana Tutta Tana

    Visto che mi avete fatto salire la scimmia, adesso vi beccate pure la presentazione della MiniFissa! La scusa per partire è sempre la solita “Ho un po’ di pezzi che mi avanzano”, “Mi servirebbe una bici piccolina per spostamenti brevi”, “Tanto venderò un’altra di quelle che ho a casa, ma questa è un’offerta imperdibile e devo prenderla subito” ecc…….. In casa avevo sella, riser, attacco manubrio, manopole, guarnitura, pedali e pignone; ho trovato a 40 neuri una bmx completa da cannibalizzare……………………..mi serviva solo telaio e mc! Dalla bmx ho preso ruote complete (cambiato il perno da 14 con un classico da 10, in corso di valutazione se mantenere le sfere o mettere cuscinetti), la serie sterzo, catena, collarino stringi sella, reggisella. Il manubrio è al momento montato sulla crono Rude Kilde in puro stile Japanese^^’ e i pedali sono destinati sulla convertita. Passiamo alla lista componenti: Telaio e forcella: minifixed di Lordgun Ruote: bmx con mozzo tekro Guarnitura: prowheel solid 46 Catena: bmx no brand Pedali: flat nobrand Straps: woho rossi Pignone: no brand 18 (già montato il 13 per non frullare come Ridolini) Sella: selle italia bianca Reggisella: bmx nsr Attacco manubrio: cinelli pista Riser: cinelli pepper Serie sterzo: bmx vp Manopole: rosse con teschietti^^’ Ho provato anche la versione con la piega (modolo nastrata con camera d’aria) ma è clamorosamente più scomoda rispetto al riser………quindi per ora confermo la versione riserata!
  23. Gioo

    Sostituzione Tubolari

    Ciao a tutti, ho guardato nel forum, ma non so se l'ho fatto bene, e non ho trovato una discussione su come effettuare un cambio completo di un tubolare. Qualcuno che ha esperienza mi spiegherebbe passo passo il procedimento? Cosi magari poi facciamo una piccola guida da mettere in evidenza... Esempio: -Bisogna grattar via tutta la colla restante sul cerchio del vecchio tubolare o è meglio lasciarla? -Quanto tempo bisogna far asciugare il mastice sul cerchio prima di montare il tubolare nuovo? -Quanto è il tempo di assestamento del tublare nuovo per cui bisogna aspettare prima di andare in bicicletta? Grazie a tutti
  24. Ciao ragazzi. Dopo un lungo lungo periodo di pensate e letture del forum, il vecchietto ha deciso di farsi la fissa. Utilizzo prevalente : giri da 30 km su strade pianeggianti o con dislivelli minimi. Abito in Canavese quindi non ci sono salitone da paura. Praticamente la mia sarebbe una fissa da divertimento pedalando con con qualche amco/amica. Navigando qui e là mi sono imbattuto in questa: http://www.kijiji.it/annunci/biciclette/roma-annunci-centro-storico/cinelli-gazzetta-nuova-completa-miche-xpress-primato/94004507 ho già contattato chi vende e siamo in trattativa. Mi servirebbe un Vs. Parere perchè se qui va male ho bisogno di qualche dritta su dove orientarmi. grazie sin da ora e, se passate in Canavese...fatemi un fischio che ci si piglia una birretta insieme. ciao. vittorio
  25. Ma è finita la moda delle fixi?
×
  • Crea nuovo...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use. We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue. .