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Showing content with the highest reputation since 19/02/2024 in all areas

  1. Storiella stupida ma a lieto fine. Da un paio di settimane sentivo un "tick" ogni pedalata un po piu intensa che passeggiare, sempre nella stesso punto della rotazione e sempre lato DX. Se andavo in salita era ticktick, se andavo in salita pesa era tickticktick Son quelle cose che con la fissa succedono raramente e proprio per questo ti mandano al manicomio, almeno a me. Siccome sono una fava ho pensato, forse e' il mc che si e' un pochino allentato: allora ho smontato il MC che non avevo mai smontato nei 12 anni che ho il questo telaio (il Vicini) e che forse non aveva mai smontato neanche chi me lo ha venduto, un campagnolo veloce a cartuccia che gira ancora veramente bene e che, devo dire, con la apposita chiave park tools e una leva da un metro, e' venuto via senza troppe storie. Smonto, pulisco e rilubrifico tutte le filettature (si lo so magari era bene mettere un frenafiletti visto che e' ITA ma non lo avevo e sticazzi. Rimonto tutto e continua a scricchiolare. Diporco Allora dico mah forse sono le boccole della corona. Rismonta la corona, smonta le boccole, pulisci tutto lubrifica rimonta continua a scricchiolare ma porcodiquelporco Sara' mica i pedali che ho cambiato di recente e che essendo una fava non ci ho messo neanche una virgola di graso sui filetti? Si erano i pedali. Ecco la morale e' quando devi fare troubleshooting comincia dalla cosa piu semplice. Bonus: almeno ho approfittato della bici smontata per pulirla a modo. Ciao
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  2. L'anno scorso mi son messo in testa di partecipare al concours des machines e come tema c'era la Paris Brest Paris. Quindi ho voluto fare una bici da corsa ma adatta alle lunghe distanze con un look moderno, cavi integrati, cambio meccanico e qualche "chiccheria" che mi girava per la testa. Il problema è che per partecipare a questa randonnée devi partecipare a dei brevetti di 200/300/400/600 km nei sei mesi precedenti all'evento. Fare una bici su misura da concorso, allenarsi per i brevetti e portare avanti la baracca sono tre cose difficili da fare rientrare nella mia vita ben occupata. Mah testardo come sono , si và avanti! La prima cosa che ho fatto sono le ruote, cerchi aero larghi, raggi berd in nylon per più confort, mozzi extralite, risultato la coppia sotto i 1200gr. In omaggio un piccolo dolce Paris Brest fatto a laser sul carbonio. Una forca deda con stelo D Shape per far passare i cavi senza problemi, un passaggio per dei copertoni da 30 e passa la paura. Telaio in acciaio con un mix di vecchi tubi 4/10 Reynolds da 28mm e Spirit. Tubo sterzo da 44mm perché quei cosi giganti come si usa sul carbonio, non è cosa. Foderi bassi max e alti in inox diametro 10mm. Carro da 380mm perché a @TheSnatch piace e non è il solo. Geometria non troppo estrema perché siamo su un 73/73 anche se non si direbbe. Detto ciò ci sono comunque 1218km da fare in 90h. Servono delle luci e anche dei parafanghi ( più una questione di concorso che vero bisogno di quest'ultimi). Una volta che hai integrato il gruppo meccanico vuoi far passare fuori i cavi elettrici?! Dinamo velogical la dove non si vede, batteria integrata nel tubo orizzontale e accessibile quando levi il reggisella. Ricarica USB che esce direttamente nella sacca del top tube, alimentazione dei due fari davanti attraverso il decaleur di sacca manubrio e infine farò posteriore led laminato insieme al carbonio del parafango posteriore. Tutto ciò che è staccabile per passare da randonneuse a bici da corsa è munito di connessioni magnetiche waterproof. Tutto bellissimo ma ci vuole un certo equilibrio energetico quando devi affrontare più notti pedalando. Ho dunque progettato i fari in funzione della quantità di watt prodotti alla mia velocità media stimata in modo da essere tranquillo. Trovato i buoni diodi led poco energivori ma super potenti bisognava dissipare il calore prodotto, dunque ho disegnato e fatto stampare 3d dei dei fari in alluminio! Infine ho ramato il telaio in atelier perché non ho trovato nessuno che volesse farlo è ho fatto il logo alla fiamma. Un po' di tuning sur resto dei componenti e via. risultato? Sono arrivato il giorno della partenza senza avere fatto un giro in bici nel mese che lo precedeva. com'è finita? Male. Ho abbandonato a 150km dall' arrivo avendo ancora 16h per farli. Restare con l'amaro in bocca, sapere che ti resterà là almeno per 4anni prima di poterci riprovare. vi metteterei qualche immagine ma da telefono non funzica. Vedrò che posso fare in settimana!
    12 points
  3. Si. Ci ho fatto un giro l'altro giorno ma con 49/18 a meta' salita so dovuto smontare ahaha avevo il pane da prendere eh..
    10 points
  4. Passavo dal forum cosi per caso e mi son detto che una foto di sta bici merita un piccolo sforzo per un post in gallery BDC. Versione grezza versione PBP2023
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  5. Beccati questa.... Passo del Vestito da Massa (mare) fino a 1000 m. Poi si scende in Garfagnana. 260 km e via ..... M
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  6. Ot, metti una foto della bici intera che mi sa è roba croccante. 🙂
    6 points
  7. 7 anni fa. 3-4 vite fa.
    5 points
  8. io che mostro quanto ti manca ad essere bannato 😎😄
    5 points
  9. ci dobbiamo preoccupare?😳
    5 points
  10. Bici da corsa tipo Alan in carbonio (la storia è documentata su retrobike forum... Si tratta di un telaio donnay dell'88 costruito da una ditta di Matera con congiunzioni dell'alan record 87) Bici super comoda assemblata con un occhio al vintage ed uno all'affidabilità visto che la usavo per farci veramente anche giri belli lunghi e su strade non lisce come dei biliardi Taglia 54 Altezza sella in foto 750.. (con apposito reggisella diametro 25 ottenuto da tubo da 400 opportunamente accorciato causa restringimento del diametro interno del piantone) Ruote su mozzi duraAce, gruppo Shimano r600 tricolor, guarnitura campagnolo con corone miche Piega 3t campione del mondo e pipa sempre 3t, reggisella no brand alluminio (vedi sopra), sella selle Italia srl team Eventualmente smembro ruote e telaio più gruppo Solo consegna a mano, non spedisco, mi farebbe piacere rimanesse nel forum tra appassionati di belle bici e non a qualche cafone delle offerte a ribasso su subito Richiesta 450
    4 points
  11. Thread per fugare ogni dubbio rispetto alle scelte telaistiche nella realizzazione dei foderi verticali, quotare @Cecio è d'obbligo Quali sono i motivi per cui, su molte mtb in metallo, i foderi verticali sono saldati pressoché sul tubo orizzontale invece che sul tubo sella? La risposta che mi sono dato è semplicemente per avere più clearance tra i foderi e la ruota senza dover piegare eccessivamente i foderi stessi, è effettivamente così? vantaggi/svantaggi della soluzione? Su bici da strada qualcuno li usa? (io non li ho mai visti) Altra domanda, i foderi verticali curvi, come nella foto che segue, a che servono? mi pare di capire che servano ad avere una trasmissione meno diretta delle sollecitazioni facendo lavorare i tubi a flessione, e tecnicamente garantire anche una trazione migliore della ruota posteriore; c'è dell'altro? ci sono svantaggi evidenti di questa soluzione? Penultima domanda, i foderi che di innestano sul piantone più in basso rispetto al nodo sella dovrebbero garantire un maggiore confort e una maggiore rigidezza strutturale data la minor dimensione del triangolo posteriore, nel mondo reale sono cose vere? svantaggi evidenti di questa soluzione esistono? Per finire, i ponticelli, sia tra i foderi alti che bassi, servono ancora o sono solo un retaggio del passato in quanto punto di ancoraggio per i freni e per i parafanghi? Su bcd forum si parlava di Pegoretti che per lo meno per quanto riguarda quello tra i foderi bassi lo riteneva piuttosto inutile, io in generale sono della stessa idea per lo meno su i corsa. Opinioni?
    4 points
  12. Sono molto più esperto di birre confesso. È come dici. Unico svantaggio a parere mio è che vai ad ingigantire la haz. Su un cancello non cambia niente, su un telaio in spirit non so quanto gli faccia bene. Comunque sullo strada trovi roba così (bastion): Danno spazio alla pinza freno dal lato nds. Unico svantaggio da un punto di vista realizzativo per una bici di metallo -a mio parere- è che se li prendi dritti ti troverai a fare due pieghe su due piani diversi... ed è abbastanza difficile farle uguali. Perché li fanno così, allora? Il forcellino può essere più piccolo e leggero... uno sforzo inutile se poi ci piazzi uno sram T come in foto che pesa una fucilata. Leggerezza prima di tutto. Da un punto di vista realizzativo gli angoli sono più aperti e hai più spazio per lavorarci dentro. Il discorso del confort è 99% marketing e se poi il mercato offre solo roba del genere la gente lo trova pure bello. "Tutto questo per dare l’impressione che la varietà esista, ma si tratta pur sempre di una ruota che mischia le classiche quattro caratteristiche catturate nel tempo dalle macchine fotografiche."
    4 points
  13. Fixation, Focus Paralane2, questa di 8bar, Moquai... insomma ce ne sono parecchie... La brexit c´entra poco niente 😉
    4 points
  14. adoro le storie con i porchidiii
    4 points
  15. Credo che ci sia un aumento della rigidità lungo l'asse a parità di spessore oltre all'idea estetica. Ma non so nei fatti se sia un aumento tangibile o solo sulla carta (se, nel frattempo, il tubo è stato snervato per dargli quella forma lì tipo il procedimento "a mano" che citava @TheSnatch, ai tempi avevo fatto uno studio per i tubi "torti" tipo Linskey ma sempre acciaio). L'alluminio è un materiale banalmente diverso: è più leggero ma più fragile e meno duttile (a parità di spessore e sollecitazioni, una lattina di alluminio si rompe prima di una di ferro ma pesa di meno e fa il suo lavoro lo stesso); se "schiacciato" per idroformatura "migliora" annullando porosità e altri difetti. L'acciaio, se schiacciato, pressato per la precisione, può migliorare sotto alcuni punti di vista ma perderci sotto altri (per esempio lo rendo rigido in una direzione grazie alla nuova forma ma si schiaccia con un dito in un'altra direzione), quindi per darci forme "strane" occorrerebbero spessori che non sarebbero vendibili a livello di peso. Questa è la teoria scritta male, cito un @Cecio che conosce l'acciaio molto meglio di me.
    4 points
  16. onorato, nessun aggiornamento ma sempre scorrazzante vero! ho un paio di adesivi nuovi su di cui uno fighissimo della crew "cyclepunks" che gasa un tot (sì, c'è ancora spazio per qualche stickerz)
    4 points
  17. 4 points
  18. parzialmente vero ma la differenza è minima e di sicuro ingrana su di un numero sufficiente di filetti... poi conta che ovviamente il movimento della ruota libera tende sempre a stringere sul mozzo e mai viceversa come col pignone fisso. quindi vai tranquillo
    4 points
  19. anno domini 2024 sempre più sfaccettature e sotto generi che manco nel metal. volevo fare una riflessione e chiedere anche quali sono le differenze tra queste 2 tipologie di bici. gravel race lo abbiamo capito: sono gravel destinate ad un utilizzo più da gara più che al cazzeggio in mezzo ai boschi con tenda al seguito. però allora mi domando le endurance all road... cosa sono? dove le posiziono? e soprattutto fin dove sono capaci in fuori strada? chiedo perché io sulla mia gravel non ho montato mai coperture oltre i 35mm e mi hanno portato ovunque. davvero. per cui una endu-all-road che può tenere 35mm fin dove la posso spingere? quanto scassati possono essere i sentieri? dove stanno le differenze con una gravel race? a voi.
    4 points
  20. Vendo tsunoda aero taglia 58, tubazioni tange (ottime condizioni, unico neo piccola fessura tra fodero post alto e verticale) full dura ace Ax Sella kashimax aero Cerchi ambrosio aerodynamic per tubolare Piega nitto aero + pipa nitto Crystem Blue (graffiato come da foto). Prezzo 950€ Qualsiasi info non esitate a chiedere
    4 points
  21. provo a risponderti l'unica bici che ora come ora mi dà la possibilità di fare un confronto completo è la C68 di Colnago. Bici non "pro replica" (quella votata alla pura performance è la V4rs) ma che comunque ha un anima piuttosto corsaiola in tutte e 3 le sue declinazioni: strada - allroad - gravel https://www.colnago.com/bikes/c-series/ spulciando le geometrie, a parità di taglia ovviamente, la parte "sella" sostanzialmente cambia poco con un angolo piantone di 74° mentre davanti si gioca un po' tutto.. se la road ha uno stack bello contenuto ed il classico angolo sterzo da 72°, la gravel porta sia su lo stack per star comodi e governar la bici nel tecnico, sia l'angolo sterzo a 70,5° per la massima stabilità ...ecco che la allroad fa una cosa di mezzo, ovvero lo stesso stack, che privilegia la comodità e le lunghe percorrenze, ma con un angolo sterzo di nuovo da 72° per maggiore reattività ed agilità. Per contro sostanzialmente sia la allroad che la gravel con una gomma da 35mm (che è il max per la allroad mentre la gravel sale a 42) possono benissimo cavarsela in un contesto di gravel leggero con un comportamento che desumo sarà molto simile soprattutto sul veloce (il passo è comparabile mentre quella da strada è decisamente più corta a parità di tutto il resto) ma che cambierà un po' quando si va in un singletrack un po' più tecnico a favore della gravel morale.. se hai già una bici da corsa (recente o no) e la vuoi tenere prendi una gravel, se invece vuoi cambiar bici e non sai se restare su di un corsa (che ormai accetta fino al 30mm di gomma) ecco che allora a mio avviso ha senso pensare ad una allroad che ti fa fare tanta strada, comodo, ti fa assaggiare il gravel vero e casomai ti fa poi successivamente pensare ad una quarta via ovvero una adventure bike, molto simile ad una (vecchia?) mtb front con cui far tanta strada montana con magari l'opzione (che a me non piace troppo) di una forcella ammortizzata a bassa escursione.. ti ho chiarito oppure ho detto cazzate? 😄
    4 points
  22. Cazzo un Pego pista ?! porno subito !
    4 points
  23. Come da titolo vendo Cannondale Caad9 Usato ma in buone condizioni con alcune scalfiture ma nulla che ne mimi l'affidabilità Le guaine hanno un anno di vita Taglia 52 x 54 Montato Shimano Tiagra 10 v Ruote Fulcrum5 NON vendo sella e pedali A seguire i prezzi con le opzioni in caso di smembramento: - 500 € bici compleata - 400 € bici senza ruote - 300 € frame con reggisela/stem/piega - 250 € frame con serie sterzo e collarino Preferita consegna a mano
    3 points
  24. Vai pagliaccio vai...
    3 points
  25. io ti stavo solo dando un consiglio spassionato, lungi da me fare il figo. essendo prodotti di serie, ti stavo solo consigliando di non perderci troppo tempo. quello che ho comprato io nel 90 avra' le stesse caratteristiche di altri 150.000 telai prodotti in egual maniera da un terzista ingaggiato da ernestone per fare il tuo. e per lo stesso motivo mi risulta difficile credere che possano avere un registro clienti con specifiche cliente e dimensioni tubi e angoli personalizzati. come puo avere un artigiano tipo masi o pegoretti ecco. avranno sicuramente un registro vendita e un registro di produzione ma che non dovrebbe aggiunge nulla a quello che in molti ti hanno gia detto. dopo di che son contento per te, hai trovato le info che cercavi cosi la tua sete di sapere è colma. èer il resto...hai tirato fuori tu il discorso del restauro del telaio in alcuni punti e per gusto mio personale mi son permesso di dirti di non toccarlo perche sono proprio quei piccoli punti a renderlo unico rispetto agli altri. ti sei fatto mille seghe su una scrittina all'interno di uno stelo forca quindi peace and relax pedala quella bici e vai sereno che forse la pioggia è finita ed esce il sole. buona domenica
    3 points
  26. Viner 8v 52x49v GRUPPO CAMPAGNOLO CHORUS COMPLETO 270€ De rosa 9v 52x52 GRUPPO CAMPAGNOLO CHORUS COMPLETO 450€
    3 points
  27. Non avevano solo la colorazione, anche il telaio era diverso. I forcellini erano rapidi e il passaggio cavi era esterno, oltre che altre features
    3 points
  28. stavolta mi è quasi dispiaciuto bannare 😄
    3 points
  29. buongiorno, quella livrea è la classica livrea colnago nomnata ART DECOR. sicuramente non è una colora<ione usata da team mapei. abbi pazienza ma dalle foto del telaio penso semlicemente che la forcella sia postuma (nel senso di cambiata a posteriori) o sia stata cambiata con un altra magari perche rotta o semplicemtne perche volevano una forcella in acciaio . magari era la forcella quella ad essere di un frameset mapei cosi come scritto sullo stelo. questa è la livrea mapei di quel periodo, come vedi caratterisca principale...TRIFOGLI TRICOLORE
    3 points
  30. Vendo telaio Pelizzoli leggenda For3 fazzolettato fatto su misura (taglia 54) Serie Sterzo: Campagnolo Record Anteriore: Spinergy tubolare: Vittoria competition Rally Posteriore: Fir lenticolare tubolare: Vittoria Competition Rally Pipa: Njs Nitto 80 Manubrio: Njs Nitto bullhorn Aerobars: 3t ultimate performance Reggisella: 3t Stylus 25 Sella: Fizkin Antares Vs Guarnitura: Rotor Track Noq 51 Pedivelle: Rotor 3d ads 170mm Pignone. Fizikin Lock 15 Movimento centrale: Campagnolo Record Euro 1800 trattabili Visionabile a Verona
    3 points
  31. concordo tantissimo sulla prima parte... e tra l'altro, per quanto non sia la loro peggior sollecitazione, ne riduci la resistenza a torsione dato che come sappiamo la miglior forma possibile per la resistenza a torsione è proprio il cilindro.
    3 points
  32. L'idea è quella di aumentare il momento d'inerzia nelle direzioni degli sforzi, con però la conseguente riduzione lungo le altre direzioni, di fatto si tratta di spostare l'area resistente dove occorre. E' una cosa molto funzionare ad esempio nell'ovalizzazione dei down tube nella zona della scatola sterzo (cosa che si vede su certi tig moderni) ma credo piuttosto inutile in termini di trafilatura e sagomatura dei tubi. Altro discorso sono gli SLX che invece di senso ne hanno eccome, perché li l'area resistente l'aumenti proprio. Le leghe di alluminio sono più fragili e più leggere a parità di spessori (e ovviamente di lunghezze), condizione che però nei telai non troviamo quasi mai. Non sono così sicuro che un XCR, (soprattutto post trattamento termico se ne fanno?) e magari nelle sue ZTA resti meno fragile delle leghe leggere
    3 points
  33. 3 points
  34. Che io sappia Stelbel (Stelio Belletti) su alcuni modelli ha usato tubi a sezione stellare (più corretto secondo me dire 'lobati') autocostruiti partendo da tubi classici. Esattamente come avesse fatto non lo so, ma si parlava di 'biglie' che lavoravano per il lungo la tubazione formando la rientranza. Sul fatto che se li fosse fatti in casa comunque non c'è dubbio, lo ha dichiarato lui stesso in almeno una occasione
    3 points
  35. Grazie @riky76, non sapevo la storia di Gilco Oh beh https://www.columbus1919.com/it/columbus-continuum-i-mobili-columbus-su-licenza-wohnbedarf/
    3 points
  36. provo: allora GILCO sono nient'altro che le iniziali di Gilberto Colombo, figlio di Angelo Luigi, fondatore della A.L. Colombo poi diventata Columbus... Gilberto però è un piccolo genio precoce (ma seriamente) quindi inizia a sperimentare e studiare al Politecnico di Milano e dopo poco fonda proprio la Gilco, che faceva (ocio) i telai per un certo Enzo Ferrari... dopo un po' di crisi e rinascita GilCo acquisisce la Trafiltubi di Novegro (sede ancora lì, azienda spettacolare) ed ottimizza la serie di tubi per il Colnago Master, ma anche gli studi per la serie che darà vita al Cinelli Laser quindi: 1. no, son parenti ma è Trafiltubi 2. non so ma non credo, anche perchè trafiltubi spaziava da nautica ad aerei ad arredamenti interni... 3. bella domanda, toccherebbe chiedere a @Tombi che è una enciclopedia dell'acciaio esatto, gilco = trafiltubi (ma sempre famiglia Colombo) quella degli Oria non la sapevo!
    3 points
  37. https://www.pianetamountainbike.it/tecnica/62877-gravel-componentistica/69910-nuovo-campagnolo-ekar-gt-la-trasmissione-a-13-velocita-per-il-gravel Come probabilmente avrete già visto Campagnolo ha lanciato un nuovo gruppo gravel/endurance, 13 velocità simile al già esistente Ekar ma più economico, da base grazie ad un downgrade nei materiali (guarnitura, catena pignoni...) Sinceramente mi pare la prima mossa giusta fatta da Campagnolo negli ultimi 5/6 anni durante i quali ha proposto solo gruppi e ruote sempre più costosi eliminando quasi completamente l'entry level ed il mid level, scomparendo dal ciclismo world tour, e senza tenere il passo con le tendenze globali (elettronico wireless solo il Super Record alla modica cifra di 5k, quando con 1000 euro ti porti a casa un 105 di2 o un rival axs); ci sta benissimo avere una vision diversa dai competitors, continuare a puntare moltissimo sul meccanico e sui freni rim, però quella intrapresa da Campagnolo, fino ad oggi per lo meno, mi sembra solo una strategia suicida, anche alla luce di tutti i nuovi gruppi orientali che stanno spuntando a destra e a manca. Spero quindi che questo Ekar GT possa essere il primo passo per un ritorno di campagnolo nel ciclismo popolare e non solo su delle super raffinate Pegoretti da collezionisti. Opinioni?
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  38. Ciao Riky Ahaha, niente "peso specifico molto alto", solo che ne ho visti parecchi passare 🙂 Ti rispondo punto per punto: 1. L'upgrade è uscito quasi 4 mesi dopo e ha rovinato l'esperienza di molte persone, me compreso. A volte, la sostituzione dello spessore interno non risolveva completamente i rumori, ma era necessario sostituire l'intera cassetta. 2. Esattamente, con guaine originali Campagnolo e un passaggio interno (non integrato), la regolazione doveva essere fatta praticamente ad ogni uscita con la prima versione. Su un gruppo moderno e "semplice" come l'Ekar, questo è semplicemente inaccettabile. 3. È stato ottimizzato sul GT perché sulla prima versione è stato un disastro; dove il coprileve si appoggia al manubrio si forma sempre un gradino molto fastidioso. 4. I materiali (esclusa la meravigliosa guarnitura) secondo me non sono all'altezza, la rapportatura è troppo impegnativa per le mezze seghe come me e le calotte pro-tech si insozzano facilmente nonostante la guarnizione extra.
    3 points
  39. Dico la mia. Ho sempre ammirato Campagnolo, ma devo dire che non sono rimasto soddisfatto di Ekar. Ho incontrato diversi problemi con la prima serie: rumore, difficoltà di regolazione, design delle leve poco ergonomico e una serie di altri dettagli fastidiosi. Sono profondamente preoccupato per il futuro dell'azienda e ritengo che l'unico modo per sopravvivere nel prossimo futuro sia rimanere in una nicchia estremamente costosa, specializzata e high end. Proprio per questo motivo, la mossa di Campagnolo di buttarsi nel "segmento GRX" mi è sembrata quasi suicida. Avrei capito molto più un "Ekar WRL" ma viste le difficoltà di produzione che hanno avuto con il nuovo Super Record, penso che per quello ci sia bisogno di molto più tempo. Speriamo che questo GT funzioni bene per lo meno 😇
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  40. beh, ti direi che mezzo grado su entrambe ma soprattutto 2cm di stack in meno e 1 cm di carro in meno li senti eccome! detto questo vero che hai quell'acciaiona stupenda, quindi fossi io gli abbinerei una gravel-gravel e gomme da 40 e non una allroad, posto che da 42 in su di gomma per me già sei fuori scala per il gravel (sottolineo per me) e posto anche che a fare più di 10km su asfalto con una mtb a me sale la nausea 😄
    3 points
  41. Direi ripristino finito. Ho ancora messo le gabbiette Campagnolo (i cinghietti no, mi rifiuto di pagarli al cm come un cinturino di un Cartier). E sostituito la Decal con una identica a quella che usavano i corridori della Scic nel 1977, ovvero un fascione bianco sotto le decal normali. Rispetto alla foto completa trovo sia più coerente con tutte le altre decal rigorosamente originali.
    3 points
  42. ultraromance o lo ami o lo odi (io amo)
    3 points
  43. la nuova frontiera dello spam e' far scrivere due cazzate a chatgpt 😛 @TheNathan
    3 points
  44. Differenze ? In una parola : marketing, in quattro : NPDS (nuovi polli da spennare) 😆
    3 points
  45. Sono anni che ho chiesto quella foto... Up per te, scusa se inquino il post!
    3 points
  46. https://www.facebook.com/100000774402710/videos/4823355061034829
    3 points
  47. bella domanda... ora scrivo in accademia della crusca e vediamo 😄
    2 points
  48. Aggiornamento con le Eurus Carbon che di cui ho fatto ripristinare i mozzi (fichissimi - @riky76)
    2 points
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