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  1. Jonsey

    Bianchi MINIMAX

    CIAO! Dato che da lunedì sono richiamato al lavoro a tempo pieno mi sto affrettando a chiudere alcuni lavoretti da garage :D Stasera condivido questa qui: Bianchi MINIMAX (non mi pare esista un nome particolare, credo che il modello sia identificato dai tubi, nell'allegato sotto la chiamano "Minimax Record"...vabbè) Databile metà '90, dovendo azzardare un anno direi 1994, comunque, come si dice, una golosissima youngtimer! Bici oltre che bellissima anche piuttosto rara, come del resto tutte le produzioni con tubi MAX e MINIMAX. MINIMAX che sarebbero i fratelli minori ed evoluti dei MAX, decisamente più leggeri, avendo avuto la fortuna di soppesarli entrambi contemporaneamente posso dire che la differenza si sente subito! Telaio top di gamma fatto con cura, saldato tutto a TIG tranne che al nodo sella dove c'è una giunzione ibrida. Figatine sparse qua e la' come pantografie su scatola movimento, ponticello freno e bassorilievo sul tubo di sterzo che è un dettaglio davvero piacevole. Forcella unicrown che sto imparando ad apprezzare. Vernice originale perlata. Gruppo completo Campagnolo Record 8v fatta eccezione per il tubo sella ed il movimento centrale che dovrò assolutamente sostituire appena il mondo ripartirà, la menata è che il filetto è BSA, ora monta un mc "moderno" col perno lunghissimo... A corredo sella originale flite celeste e manubrio firmato, TOP! Bella chicca sono le ruote con raggiatura radiale completa all'anteriore e mezza radiale al posteriore, ah e poi i tappini del manubrio...eh... Conservato eccellente e come sempre grande soddisfazione!
  2. CIAO! In questi giorni di restrizioni mi sto dando da fare in garage e fra le varie bici in attesa ho deciso di finire questa qui: Bici da corsa Oscar Brasanti Formula databile al 1983/84. Bici davvero molto particolare con contenuti tecnici importanti, una delizia per i feticisti della meccanica e del "do it yourself"! Telaio in acciaio di alto livello, piuttosto leggero con reggisella da 27,2 e giunzioni curate, geometrie abbastanza particolari con un minimo sloop piuttosto insolito per il periodo. Telaio ricco di dettagli artigianali e soluzioni tecniche bizzarre (tipiche di personaggi eccentrici tipo Paletti o Fanini) fra cui: - Comandi cambio a destra con sistema di avvolgimento interno - Passaggi dei cavi cambio e freno interni - Stringisella artigianale - Puleggia guida cavo - Forcella artigianale a steli dritti - Sistema di attacco e regolazione cambio - Compatibilità di ruota libera 6v fino a 32 denti La bici è montata alla grande con mc, cambio, deragliatore, mozzi, pedali e reggisella Campagnolo super record, freni Modolo speedy e leve Modolo kronos (meravigliose), pipa Cinelli 1R e piega Cinelli giro d'Italia, ss Gipiemme cronosprint brunita, sella Tornado che sta da Dio, cerchi Nisi HR22 con copertoncini Michelin super elan nuovi, nastro cello nero, una stupenda guarnitura che credo sia la Gipiemme Special 600100/M (che mi piace molto di più della Record che montava in origine) e un doveroso portaborraccia Allara. A parte la bellezza della bici in se, credo che sia una specie di prototipo, quasi sicuramente un pezzo unico! Enorme soddisfazione e piacere di condividerla.
  3. fede

    Alman 18 xoco

    eccovi ancora Alman.... alman 18 xoco il telaio è stato fatto si misura, il resto era qua e là nelle scatole, proveniente da altre bici che ho dato via, messo su senza troppi studi e ragionamenti.... telaio acciaio ALMAN Columbus Zona Life Oversize e MAX guarnitura Miche Primato Advanced Pista mc Miche Primato INGLESE da 110 catena miche pista pignone miche stem deda kurt ss Integrata Token forcella alpina 2 ruote (campagnolo vento su mozzi custom miche) reggi sella richey sella tioga spider .......................per ora.......
  4. Buondi foro ho fatto due fotine alla bici che pedalo da un pò, che uso per il locale per fare la spesa e consegne varie. La cassetta in plastica è brutta ma comoda per trasportare molti kg di merce...peggiore è il rumore che fa mentre pedali. Il solito visto e rivisto super pista, credo primi anni 90. Come al solito un grazie a @vic765,che continuiamo a scambiarci roba da anni ormai e si trova sempre un accordo su tutto. Un grazie anche @Aldo , siamo vicini di bottega. Che ha creato il portapacchi e fatto mille lavori di saldatura nel locale. Partiamo con la lista Telaio- colnago super pista f.c.i 51x 53 Ruote- cerchi ambrosio excursion mozzi gpm special pista 36 cop. Continental ultrasport S.s. - serigrafata colnago ma non so la il brand M.c.- gpm special pista Guarnitura- gpm special pista 165 Catena- miche pista Corona - gpm spcial pista 45t Pignone - 18t no brand Pedali e straps- vp Pipa- 3ttt 100 mm Reggisella- dura ace aero Sella - gpm plus Riser- zoom Manopole - spugna velo A voi il massacro Detto quesro un abbraccio a tutte le persone che ora stanno soffrendo. Un grazie al personale medico. Speriamo che passi tutto al piu presto. E direi all'unione europea un cordiale andate a fare in culo.
  5. Ciao Un consiglio se possibile Sto cercando un telaio acciaio col quale assemblare una bicicletta stile città/retro Tubo diritto preferibilmente con assetto comodo e di qualità Spero rispondiate e grazie Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
  6. Sono appena venuto via dal mio ciclista con una idea malsana in mente, anzi, gli ho detto di farlo... Io mi sono innamorato del t-red, bici in titanio vista sabato sul san baronto... e siccome non posso farmi un titanio, non posso farmi un acciaio su misura, fatti così non ne trovo, ho chiesto al mio ciclista, nonchè ex telaista daccordi, se si poteva modificare un acciaio per farlo sembrare questo partendo da qui... lui mi ha detto che si fa senza problemi, un pochino di lavoro e via... La spesa sarà irrisoria, tra telaio sverniciato e lavoro 100€... Secondo voi sono un pazzo?
  7. fabi_1

    Tubi del gas a forma di bici

    Oggi mi sono fatto un giro per fare un po' di pausa e niente mi è presa la voglia di fare due foto a questa bici che ho da pochi giorni ma che già mi ha conquistato. Dite quello che volete forse è fatta con i tubi del gas come dicono alcuni ma a me piace un sacco ugualmente. La sua storia è un po' triste, non è la classica N+1 è in realtà la (N-1)+1 in quanto nata dalle ceneri del mio acciaio pista anni 80, rotto anzitempo a causa di una crepa sulla scatola del mc ( lo devono aver rifilettato rendendo l'acciaio troppo sottile per i miei watt) infatti le ruote erano originariamente destinate ad essa e non ho mai fatto in tempo a montargliele, e il resto dei pezzi che aveva su ( tutto gpm special pista) è stato venduto per comprare questa. telaio: cinelli gazzetta bel rosso taglia xxl forcella: 4za ellipse ruota anteriore: campagnolo atlanta 96 da 28 fori raggiato radiale su mozzo pista campagnolo record, gommata continental ultra sport II da 25 ruota posteriore: campagnolo atlanta 96 da 32 fori raggiato in terza su mozzo gpm special pista (che per la cronaca mi sta facendo diventare scemo) copertone come l'anteriore. guarnitura: miche pistard corona da 49 a breve credo montero una 51 mc: miche pista da 110 catena: sram boh pedali : blb con gabbiette doppie a 4 passanti all city e cinghietti cinelli dio ss: vp component a cuscinetti sigillati stem: planet x da 110 - 17 gradi riser : fsa tagliato nastrato deda reggisella: mi pare selcof sella: san Marco ponza power 
  8. Buongiorno a tutti chiedo un consiglio È da circa 8 anni che giro con la fissa, una convertita in acciaio Ho provato l'alluminio, ma per l'uso urbano che ne faccio è troppo rigido. Mi piacerebbe usare un telaio pista vero in acciaio, ma uso il freno anteriore, quindi mi serve una forcella forata ( non mi piace per niente il freno dia compe) Che telaio mi consigliate? L'unico è il Gazzetta, ma non mi piace la geometria dello sterzo e la forcella Prendere un telaio pista e montarci una forcella forata?
  9. Ciao Regaz, dopo qualche anno di attività credo che sia ora di aprire un 3D dedicato per censire tutte le creazioni del buon Alman @Aldo La lista risulta già incompleta, poiché alcune sono state irrimediabilmente perse, danneggiate o rubate, e questo non fa che innalzare il valore di quelle ancora presenti! Se cliccate sul numero vi si aprirà il link della gallery, buona visione! #000 - @Aldo #001 - Alda Merini - @carlomarrone #002 - Michele del Pratello #003 - Domenicali #004 - @ivangog #005 - non presente sul forum #006 - @Cecio #007 - non presente sul forum #008 - @lignorante #009 - non presente sul forum (gemella della #007, è andata a ruba) #010 - @serious #011 - @Teo Mat #012 - Baphomat - @PinkFlamingo #013 - Azrael - @ivangog #014 - @Cecio #015 - Jeannie Nitro - @carlomarrone #016 - Banshee - @giamez #017 - Nicola di Monkey Cycles #018 - Xoco - @fede #019 - Lisa - @carlof83 #020 - Limited Edition - @Aldo #021 - non presente sul forum #022 - Gravel - Michele del Pratello #023 - Bici da corsa - Michele del Pratello #024 - Janos #025 - Simone #026 - La Sbronza - @juzam djinn #027 - Giulio #028 - @saimonfvg #029 - Bici da corsa - @Aldo #030 - Gravel - Domenicali
  10. MIhawk

    P Track Bomb

    Lo so non è domenica e un mezzo del genere merita la domenica per essere presentata al Forum, ma non stavo più nella pelle. Sono orgoglioso di presentarvi il regalo che la mia ragazza ha deciso di farmi a sorpresa, anche se a dirla tutta quando mi ha detto: "ti devo prendere le misure mi sono un poco insospettito" Un ringraziamento speciale alla mia meravigliosa ragazza e alle mani che hanno creato questo capolavoro Grazie @fraccazzo E ora sotto con la Lista Componenti: Telaio: Ferriveloci Modello P Forcella: Columbus Pista Guarnitura: Sram Omnium Corona: Aarn 49t Mozzi: Miche primato pista Ruote: Hplus Archetype Catena: Izumi Chain Serie Sterzo: Cane Creek Zero Stack Attacco Manubrio: Deda Zero2 Manubrio: Deda RHM02 Reggisella: Deda RSX02 Sella: Fizik Arione Rapporto: 49x16
  11. Vi presento la mia nuova fissa. Ricordo una bella discussione di qualche anno fa dove ci si confrontava su come dovrebbe essere la fissa da strada ma comoda. Per me più o meno dovrebbe essere così ma per me la "strada" non è solo asfaltata e liscia ma può essere bianca, piena di buche o in pavè. Quindi la mia bici doveva essere robusta e facile da condurre, raginandoci un po' con Pigi è uscito questo telaio, completamente in acciaio Columbus Max, con forcella max e testa da 1 e 1/8, saldato a TIG da Rosario Lubello. Il telaio è un po' all'antica con fuorisella e attacco manubrio contenuti e con passaggi ruota generosi. -Telaio "la Stazione" Columbus Max TIG -Forcella da 1/8 sempre Max -Serie sterzo King perchè una King è per sempre -Attacco e reggi' Ritchey WCS perchè sono un fan di Tom -Manubrio Cinelli LUX -Guarnitura Miche primato da 170 -Ruote su mozzi Miche primato pista/pista, raggi inox 2mm e cerchi Velocity A23 -Sella Selle Italia SL Ci ho fatto qualche centinaio di km e la bici va bene, il telaio è comodo il giusto ed è molto solido in zona MC foderi bassi, anzi è proprio granitico in quel punto. L'avantreno è una piacevolissima riscoperte, dopo anni di forcelle in carbo leggerine trovarsi tra le mani una spada del genere stupisce, puoi prendere tutte le buche che vuoi tutto il pavè che vuoi la forcella digerisce e galleggia, vai senza mani anche su sterrato, peso sterzo da 1 1/8, rake da 44 e acciaio sono un connubbio piacevolissimo da portare. Il rovescio della medaglia è il peso generale, la bici è sugli 8 kg ma una fissa non sarà mai una bici da scalatore e quindi ci stà. Inoltre il peso è dove deve essere e non crea problemi. I cerchi sono stupendi, rigidi e leggeri 'na bomba. A voi!
  12. In principio lo avevo comprato qui sul mercatino, gli erano stati tolti gli adesivi da sotto il trasparente e non aveva un bell'aspetto, all'inizio volevo montarlo come da catalogo, poi dopo varie difficoltà nel trovare gli adesivi e i vari componenti ho pensato che un telaio così va pedalato fino a spaccarlo (cit.) quindi ho messo il Vigorelli in cantina e ho montato questo... in un attimo di follia l'ho anche messo sul mercatino, meno male e' passato quasi inosservato. Telaio: Rossin Record Pista 59x59 Serie sterzo: Campagnolo record pista Riser: humpert lucidato e manopole lunghe / piega dajia Movimento centrale: Campagnolo record pista Ruote: Mozzi Chris King da 32 entrambi, raggi alpina 2mm in terza (roba da scalini e buche) Guarnitura: Campagnolo C-record pista da 170 con corona record da 49 denti Pipa: Acciaio da 130 / panto rossin 110 Reggisella: Thomson elite inline Silver Sella: Selle Italia flite Pedali: Look s-track
  13. "Voglio una bici per fare tutto ma soprattutto la voglio che sia adatta per viaggiare ad essere caricata come un mulo, la voglio indistruttibile" Son partito da qui e sapevo ancor prima di iniziare che sarebbe stato un martirio ma a me piace soffrire, calcare strade tortuose sbagliare e riprovare. Mi aspettano settimane di navigazioni e spese folli, dilemmi sulla compatibilità dei componenti e sulle tolleranze nonché attese logoranti, per ora questi otto tubi e una "forcellona" sono andati in verniciatura, nei prossimi aggiornamenti svelerò il colore. Sono ben accetti suggerimenti e domande. Un po' di idee belle confuse le ho ma aspetto a scriverle così da non influenzarvi :) telaio tg. 60 quadro tubi deda acciai
  14. Ciao a tutt*, qua trovate la storia (in breve) dei Tempesta. http://www.frameteller.it/2019/07/24/cicli-tempesta-milano/ Per buttarla giù (è ancora una bozza devo trovare altre conferme e cose che mancano) ho intervistato prima Silvio Tempesta, sarebbe una cosa sempre da fare, quella di chiedere alle persone direttamente coinvolte (se ancora in vita e se non ti mandano a cagare) prima di scrivere delle baggianate. Ad esempio sui Tempesta hanno scritto solo siti stranieri (almeno io in italiano non ho trovato niente), dicendo che Lino era lo zio dei Guerciotti o che ha lavorato per Bianchi per 15 anni, fake news smentite da Silvio. Se per caso vedete che ho scritto anche io delle boiate per favore ditemelo. Ah, se avete dei pista di Tempesta mandatemi le foto per favore! buona a tutti Manuel
  15. ciao a tutti, sono uno niubee nel mondo delle fixed, ho trovato vicino un dibone della munnezza un vecchio telaio da lavoro con i tubi ad incastro, con il gagliardetto della marca in ottone ma sfortunatamente scolorito che non si legge, comunque l'ho sverniciato e portato ad acciaio, ora voglio continuare l'opera e continuare a lucidarlo per portarlo quanto più vicino alla lucentezza dell'acciaio. vorrei trasformarlo in una single speed ma non non so da dove cominciare ed ho paura che non ne valga la pena di spendere soldi in ruote guarnitura ed altro. inoltre un dubbio mi attanaglia è la forcella che è di quelle da lavoro che non so se si sposa allo stereotipo di bici che vorrei realizzare. che ne dite? qualche consiglio su cosa vale la pena fare?
  16. Ciao ragazzi, Ho acquistato un Castagnone saldato da Villata e mi piacerebbe avere una specie di autenticazione o firma se fosse possibile anche solo a livello di tubazioni ma non so come fare, potete dirmi qualcosa di più a riguardo?
  17. ciao a tutti dopo un anno circa che uso una bdc in acciaio anni 90 montata ultegra e ruote fr3, circa 3000 km e un po di dislivello, mi ritengo molto soddisfatto. Ho finalmente trovato la posizione, ho fatto per la prima volta alcuni dei colli famosi tipo Izoard, Iseran, anche sulle uscite quotidiane non mi stufa mai. E' una bici che mi ha fatto appassionare decisamente a questo mondo del ciclismo. Ovviamente pregi e difetti: la comodità è tangibile senza dubbio. tra i difetti ci metterei sicuramente che in salita ho come la sensazione che il mezzo non mi restituisca quanto sto spingendo; in discesa invece la sensazione è contrastante: in velocità mi da molta sicurezza, che però non ho durante la frenata, forse per via del tubo sterzo da 1" (prima usavo un dolan con freno anteriore e, anche se in discesa le velocità erano inferiori, sentivo molta sicurezza sulla frenata prima della curva e penso sia proprio il tubo sterzo conico). Ad ogni modo è un mezzo che continuerà sicuramente a darmi tanto, ci sono ancora tanti colli da conquistare. prima dell'estate ho mancato l'agnello per qualche km, e poi ovviamente appena posso lo stelvio. Approfitto per chiedervi pareri: ogni tanto butto un occhio sui vari forum etc per restare aggiornato sulle bdc attuali. Al di la degli ultimi telai in carbonio, mi colpisce sempre quanto la gente rimanga favorevolmente colpita dal caad12: chi ne è possessore mi può dare le sue impressioni? lo chiedo perchè mi pare abbia anche un prezzo accessibile e non mi dispiacerebbe un domani avere un mezzo del genere da alternare all'acciaio. Grazie
  18. Ciao a tutti, qualche tempo fa ho postato le immagini del telaio record che ho preso, ho applicato lo verniciatore chimico e subito è venuto via lo strato giallo e marrone, davvero pessimo. Sotto il telaio si è presentato nel colore arancio/pompelmo che ho visto anche nell'altra immagine di un telaio record, a quanto pare era abbastanza tipico come colore. Fin qui tutto bene, purtroppo ho applicato una seconda volta lo sverniciatore e ho lasciato agire una notte per rimuovere il colore originale che era comunque irrecuperabile. in alcuni punti è venuto via bene, in altri proprio non c'è verso. Cosa mi consigliate per rimuoverlo? La lana d'acciaio lubrificata con svitol qualcosa fa, ma mi ci vorrebbero ere e rimarrebbero comunque passacavi e giunzioni troppo difficili da passare. Sul sito ho visto delle tecniche per lucidare l'alluminio con prodotti chimici, posso provare così? Altre idee? Ecco le foto
  19. Luc

    Gentle Giant

    Telaio: Giant “Speeder” Lite 58x56 c-c "tretubi" cr-mo a congiunzioni (2350g telaio / 850g forcella), dell’89 o ’90. Forcellino posteriore con microcrepa risaldato al TIG! Serie sterzo: Acciaio NN Ruote: Mozzi Miche primato 32h su cerchi Ambrosio evolution raggiate da Drughet e mantenute amorevolmente dritte & scorrevoli da @Sturt Copertoni : Onza Lavin 700x28mm Parafanghi : SKS Bluemels 42mm Guarnitura: Shimano 105 da 170mm con la sua corona da 49t (3/32) Movimento Centrale: Shimano UN55 Pignone: Miche 17t (3/32) Pedali: MTB NN con puntapiedi e straps in nylon Pipa: 100 mm NN Manubrio: 480 mm NN Manopole : Simil Oury Leve freno: Shimano Tiagra Freni: Tektro r503 / Miche performance Campanello: Crane — made in Japan Reggisella: Shimano XTR 26,8 mm by NITTO in acciaio Sella: Selle Italia Trans-am tutta tagliata ; ( ma tanto, tanto comoda) Ciao Ragazzi, dopo 6 mesi di utilizzo vi presento infine la bici che mi porta in giro per Parigi quotidianamente. Antefatto. Mentre avevo questa, ho cercato a lungo un telaio esattamente della mia taglia (58x56) che non fosse un cancello, rigorosamente a passo inglese e che mi permettesse di montare parafanghi e coperture relativamente generose. Dopo averlo trovato l’ho montato con quanto avevo già a disposizione, badando esclusivamente alla scopo per cui nasce: tragitto casa lavoro (11 km a/r) in un contesto urbano popolato da automobilisti e scooteristi stronzi…per non menzionare il clima generalmente piovoso e i pedoni costantemente distratti. Considerate inoltre che la bici trascorre 9/10 ore al giorno di media “al palo” (parcheggio ciclabile all’aperto). A causa del poco spazio in casa, è anche la mia unica bici (a Parigi). I pro. I taiwanesi la sanno lunga…qui devono aver copiato un corsa anni 60, con piantone e tubo sterzo paralleli a 72 gradi ( correggetemi se sbaglio) e carro bello lungo. La bici è stabile e prevedibile senza essere “lenta”: permette manovre precise tra le auto e rilanci onesti…il mio vecchio CX al confronto era un camion. Le coperture generose (gonfiate a 5 bar) assorbono le asperità e insieme al reggisella in acciaio regalano una comodità impareggiabile. Il campanello farà storcere il naso a molti, ma l’effetto paralizzante che ha sui pedoni è utilissimo. iI riser così posizionato mi permette di spingere senza compromettere la visibilità ( e cervicale). Il doppio freno è ottimo quando il mio menisco destro (fessurato) mi da noia. Per concludere, il 49x17 è ottimo…in pianura. I contro. il 49x17 è per me ingestibile nelle salite più lunghe e ripide (oltre l’8% scendo e spingo). Il riser “dritto” (no sweptback) costringe i miei polsi in una posizione innaturale e a lungo andare scomoda; è da sostituire con uno più..sweptback e più largo. I pedali tipo MTB tendono a “piantarsi” nelle suole se spingo troppo: vorrei provare degli SPD. Trovo scomode le pedivelle da 170mm rispetto alle 165 che ho usato in precedenza; ho anche la sgradevole impressione che i miei piedi siano troppo “vicini” al movimento centrale. Nonostante i miei sforzi, il caliper anteriore frena pochino ( temo a causa del riser troppo corto e delle leve lunghe…ma quello posteriore funziona alla grande ). In breve. Molto soddisfatto! la bici è relativamente leggera (10,5 kg circa come in foto), estremamente robusta e si è sempre comportata bene in tutti i climi. Oltre alle piccole modifiche di cui sopra, vorrei montare portapacchi posteriore e sacca laterale per liberarmi dallo zaino. Voi che ne pensate?
  20. GIPEL

    Adeguatezza telaio...

    Ciao a tutti, vado ad aprire questo post per delle info sui tubi columbus el... Ho trovato sta bici della mia misura: me la darebbe per 150€ compresi tutti i pezzi che si vedono e solo quelli superano o almeno eguagliano la spesa ma sono una rottura perchè devo venderli tutti, ma ho dei dubbi sui tubi, nel senso che io sono 96kg, e ho letto che gli EL li davano per ciclisti (atleti non mi si addice) fino a 75kg... Volevo sapere se è una cosa che può essere vera, a cosa potrei andare incontro... Specifico che la bici ce l'ho, è un pelo piccola, ma la uso senza problemi, non vorrei rischiare le penne... Qualche esperto può essermi d'aiuto?
  21. Sono appena venuto via dal mio ciclista con una idea malsana in mente, anzi, gli ho detto di farlo... Io mi sono innamorato del t-red, bici in titanio vista sabato sul san baronto... e siccome non posso farmi un titanio, non posso farmi un acciaio su misura, fatti così non ne trovo, ho chiesto al mio ciclista, nonchè ex telaista daccordi, se si poteva modificare un acciaio per farlo sembrare questo partendo da qui... lui mi ha detto che si fa senza problemi, un pochino di lavoro e via... La spesa sarà irrisoria, tra telaio sverniciato e lavoro 100€... Secondo voi sono un pazzo?
  22. Sono appena venuto via dal mio ciclista con una idea malsana in mente, anzi, gli ho detto di farlo... Io mi sono innamorato del t-red, bici in titanio vista sabato sul san baronto... e siccome non posso farmi un titanio, non posso farmi un acciaio su misura, fatti così non ne trovo, ho chiesto al mio ciclista, nonchè ex telaista daccordi, se si poteva modificare un acciaio per farlo sembrare questo partendo da qui... lui mi ha detto che si fa senza problemi, un pochino di lavoro e via... La spesa sarà irrisoria, tra telaio sverniciato e lavoro 100€... Secondo voi sono un pazzo?
  23. Beibal

    L'acciaio si fece gravel

    Gravel in acciaio ne abbiamo? Uscite le indistruttibili inarrestabili! Vi butto la mia: Planet-X Kaffenback II montato 105-Deore con ruote Aksium e freni meccanici Shimano CX-77
  24. Come avevo già fatto presagire nel post dei progetti transeunti, tempo fa, trovato lo stesso identico set di tubi Max che ho usato per il pista, mi sono messo all'opera per buttare giù una bozza del telaio bdc che fa per me. Approfittando della biomeccanica fatta per il pista ho poi realizzato il progetto definitivo in cad per poi inoltrarlo a Gabriele che con le sue manine ha fatto nascere questo gioiellino. Praticamente ha le stesse identiche geo del pista, giusto mezzo grado di meno al piantone per accorciarla quanto basta per compensare la presenza delle leve. Il movimento centrale è ovviamente più basso e quindi a parità di tubo sterzo è diminuito anche un pochino il dislivello sella manubrio rendendo la bici più comoda visto che è stata pensata per giri più lunghi non fattibili con il pista. Il tubo orizzontale non è un max: è un Columbus da 28.6. Il piantone invece è il classico max che a differenza del Deda che c'è sul pista con il reggiella da 31.6, questo è per reggisella da 27.2. Tubo sterzo classico da 44. Ormai la moda è quella, bisogna cavalcare l'onda delle fixiefluo. A prescindere dalle boiate, è la soluzione che più mi aggrada esteticamente e che mi permette di avere uno stack maggiore senza sfilare un tubo sterzo chilometrico. Qui il tubo sterzo è da 150mm con la ss semi-integrata. Con una ss integrata avrei dovuto averne uno da 180mm. Così la bici non solo avrebbe fatto schifo esteticamente, viste le proporzioni, ma aumentando le dimensioni del triangolo principale, tutto quanto sarebbe stato meno rigido. La verniciatura è fatta in casa da me. Mi piaceva troppo l'idea di avere due bici diverse con la stessa livrea, ma con differenti colori. Così ecco qua riproposte le due strisce. Le componenti sono quelle che sono. Molte sono state riciclate, basti vedere la sella e la piega. Non ho voluto strafare vista l'assenza di soldi e la voglia di usarla. I copertoni sono lì solo per provare l'effetto nero-para in attesa di un paio di Veloflex. Come ho già scritto altre volte sono i copertoni per le foto. Forse, forse, devo accorciare la catena. Chiedo ai più esperti. Telaio: Ardito Mod. Road Forcella: Selcof Strada SL Carbon SS: FSA Orbit ITA Stem: Thomson Elite X2 -10° 130 Piega: FSA Vero Compact Reggisella: Thomson Elite Seatback 27.2 Sella: San Marco Aspide Carbon FX Open Leve: Shimano 105 10v Freni: Shimano 105 Deragliatore posteriore: Shimano 105 10v Deragliatore anteriore: Shimano Tiagra 2x10v Guarnitura: FSA Team Issue Carbon 172.5mm 53-39 Pedali: CrankBrothers Eggbeaters Pacco pignoni: Shimano 105 10v 11-27 Ruote: Mavic Cosmic Elite S Copertoni: Michelin Dynamic Classic 700x25c Qui seguono le foto.
  25. Ciao a tutti, finalmente è venuto il momento di presentare in gallery la mia nuova compagna di km ed avventure, si chiama Lisa, è una Alman, precisamente la diciannovesima sfornata dalle abili mani del noto telaista @Aldo. Prima di parlare di Lei però vorrei fare un "back in time" di circa 3 anni, quando conobbi tutta la crew dei fissati Bolognesi ed in particolare Aldo, quindi se siete amanti dei prologhi soffermatevi un attimo qui prima di visionare componenti e foto: Nel settembre 2012 decido di rivoluzionare la mia vita e ritornare a Bologna dopo 10 anni di trasferta di là dal Panaro (Modena) e comincio a frequentare il giro della Critical Mass. Al tempo avevo una convertita fatta più o meno in casa con amici, rigorosamente brakeless con geometrie da passeggiona, catena colorata, senza straps o attacchi. La mia prima Critical Mass è stata a Novembre o Dicembre, non ricordo bene, un sabato pomeriggio già bello freddo... Quel giorno vidi della gente strana, quasi tutti con bici fisse: uno spilungone con un telaio Iride color azzurro (@enrirollins), un altro con una bici rossa tutta adesivata e una faccia da delinquente che mi faceva anche paura (@carlomarrone), ed un ragazzo con una bici strana, corta, non verniciata, con le pedivelle che quasi toccavano la ruota anteriore, era Aldo che aveva da poco finito la progenitrice di tutte le Alman, la storica #000. Durante il giro ci ritrovammo fianco a fianco: -Io: Ciao, bella la tua bici! Dove l'hai presa? -Aldo: L'ho fatta io. -Io: Immaginavo, anche io ho fatto la mia... Ma intendevo il telaio, dove l'hai comprato? -Aldo: L'ho fatto io. -Io: In che senso? Sei un saldatore? -Aldo: No, è la prima che faccio. -Io: Ah! Cavolo complimenti! -Aldo: Grazie. Finita lì, devo dire che rimasi sorpreso, non capivo come uno potesse farsi un telaio da solo, ed ancora faccio fatica a capire come fa Aldo a sfornare tali geometrie e tolleranze completamente A MANO! In seguito diventammo amici su Facebook e cominciarono a girare le prime foto di Alda Merini, la #001, la prima Alman commissionata da Carlo Marrone, del quale rimasi innamorato dello "scasso alla Rigi", che abbinato alle geometrie tirate rendeva la bici cortissima. Da allora nelle mie gambe si sono susseguiti Km, telai, bicidemmerda di ogni genere, e mano a mano vedevo nascere altre Alman, ed allora cominciavo a pensare che prima o poi ne avrei voluta una anche io. Essendo una bici custom volevo che fosse bella ed unica, ma anche sfruttabile, da potere usare ogni giorno per andare al lavoro ed anche per divertimento durante il weekend... E' stata pensata per questo, in ogni suo aspetto, partendo dalle geometrie e finendo dal doppio freno e la piega da corsa. Quindi chi meglio di Aldo poteva soddisfare le mie richieste? Dopo aver realizzato 18 opere d'arte mi sono deciso, la diciannovesima doveva essere la mia. Progettazione: per disegnare le geometrie siamo partiti dalle misure del mio Mash 2010 tg.58 aggiungendo varie modifiche, dico "siamo" perché Aldo mi ha dato una grossa mano a scegliere le giuste dimensioni in base all'utilizzo che ne volevo fare, alla fine del Mash è rimasta solo l'altezza del movimento centrale, comunque potete consultarle nell'immagine in allegato. Realizzazione: è stato bello vederla crescere pezzo dopo pezzo, tubo dopo tubo, scegliere ogni singolo componente, e soprattutto farsi consigliare da un esperto. Sicuramente ogni Alman è cucita addosso al suo proprietario, credo sia l'aspetto migliore di farsi una bici custom, la senti tua. Prime sensazioni: già dalla prima prova avevo capito di aver fatto centro, ovviamente a livello di comodità è ad anni luce rispetto al Mash, essendo fatta in acciaio ed avendo una posizione più alta e zero slooping. Comunque nelle ripartenze da fermo ed in mezzo al traffico risulta molto reattiva e scattante, forse solo nelle curve veloci in appoggio e nell'aerodinamica il Mash riesce ad avere la meglio, ma per ora sono solo le mie sensazioni. Avendo le 3 posizioni di presa grazie alla piega da corsa riesco a spingere bene anche nelle zone in lieve salita alzandomi sui pedali, e nei tratti in piano ed essere più aerodinamico utilizzando la presa bassa. Come ogni Alman overlappa che è un piacere, ci sto facendo l'abitudine, alla fine è il giusto compromesso per avere una bici così reattiva e corta, nonostante la taglia abbastanza grande. Piccola nota di rilievo per gli amanti dell'estetica: è un telaio custom, però ci sono gli spessori sotto lo stem, le foto sono relative al setup da città, per i giri "più tirati" abbasso il manubrio per avere una posizione + bassa. Lista dei componenti: Telaio Alman #019 tubazioni Columbus Zona 57x57, colore giallo Ferrari metallizzato e perlato Forcella Alpina rake 30 Serie sterzo integrata 1,1/8 Token IS 41 tipo Campagnolo Spacers in carbonio no brand Stem Deda Zero 2 da 100mm Piega corsa Pro compact 42cc drop 125 Leve freno Sram S500 Guaine freno e cavi Shimano Ultegra Freni Bianchi reparto corse (sono un recupero, forse verranno sostituiti) Nastro Viner Reggisella Cinelli Pillar Sella Selle Italia Signo Guarnitura Sram Omnium Silver 172,5 con MC dedicato Corona Miche Advanced 47T Catena Miche pista (verrà sostituita con una Izumi a breve) Pignone su slitta Miche, al momento da 16 ma posso spaziare dal 17 al 14 Ruote con mozzi Miche Primato, raggi inox e cerchi Ambrosio Excursion Ruote option Mavic Cosmic Carbone 2008, posteriore convertita con mozzo Campagnolo Record flangia alta 40 fori raggiato a 20. Copertoni Continental Gatorskin 700x25 Copertoni option Continental GP4000 S2 700x23 Camere d'aria Continental Pedali Shimano SPD M540 Concludendo, so di essere stato lungo ma non volevo lasciare nulla al caso, sono veramente contento del risultato di tanto lavoro, la sto usando ogni giorno per andare al lavoro ed ho già realizzato un piccolo test di 100 Km aiutandomi con delle barre da crono e devo dire che si comporta eccezionalmente anche in quella configurazione! P.S.: chiedo scusa per le foto ma non sono un fotografo, ho fatto quello che ho potuto. Location Piazza S. Stefano (o delle sette chiese) Bologna.
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