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specialized sequoia 2018


Teo81
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Stase lascio “Stare Jezewo” per le 01.00 di notte alla volta di “Suwalki” l’ultima tappa polacca,in linea d’aria sarebbero 135 km ma la traccia NC fa una mezza luna sminchiata a dx che mi costa altri 45-50 km.. totale 180km più o meno e danno pioggia. Stanotte ridendo e scherzando ho sfiorato i 200km di cui 150 col vento contro e i restanti 50 di lato alla mia dx, ogni folata mi lanciava in mezzo alla carreggiata.. gran lavoro di braccia per restare alla larga dai camion che mi sfrecciano a 2 metri alle volte meno, molto meno.. La nuova crema culo muc-off spacca, pare funzioni meglio di quella Assos che già viaggiava molto bene. Senza queste creme “fondello-culo” dimenticatevi proprio una permenenza in sella di minimo 9-10 ore. L’endurance almeno per me che sono un novizio, è composto da 3 fattori: La testa, le gambe, il dolore.Questi 3 elementi sono una costante che vi farà “compagnia” per tutto il tempo della vostra performance. A questi dobbiamo aggiungere “cibo” (compresi sali minerali e aminoacidi) e “sonno”, la sua qualità è durata (importantissimo). Bene ora torniamo sui “3 fattori” testa, gambe, dolore. Da Arco alla Baviera, fino in Repubblica Ceca ho lottato contro la fatica, fatica pura e quindi “gambe”. Dovevo salvarle il più possibile. Le salite, gli strappi in salite e salitelle mi provavano per bene con 32 kg di bici. Anche l’inizio della Polonia è stata la stessa cosa, la stessa “lotta” contro lo stesso nemico. A dire il vero arrivato a “Praga” anche il fattore “testa” mi stavo giocando un brutto scherzo. Ma solo li. Fino alla tappa prima di Varsavia diciamo, sono state le “gambe” il nemico numero uno. Ma la Polonia è lunga, le sue campagne infinite. Finita la salita, le strade anche se a volte sconnesse, sono degli enormi tavoli da biliardo.. km su km di pianura vera, lievissimi accenni di sali scendi diluiti da quasi non accorgersene. Ma qui, il nemico si chiama “vento”. Il panorama idilliaco delle campagne dell’ovest lascia spazio ad un più comune paesaggio di campagna sconfinato. Pare che tutto sia concentrato nella metropolitana Varsavia, intorno solo campagna e  vento. Questo alla lunga, considerando anche le 2 settimane di gara alle spalle influisce sul secondo fattore fondamentale “la testa”. È più facile fare qui 200km che nelle nazioni precedenti, ma stanca la “testa”. C’è meno da vedere e quando pensi che sarà facile ti ritrovi a smadonnare nel vento. Questa notte è comparso anche il terzo ed ultimo fattore il “dolore”. Non riesco più a stare sulle appendici, ovviamente proprio quando servirebbero maggiormente esponendomi il busto-testa molto più al vento. Mi succede che sento bruciare dietro il collo una “fascia muscolare” tra il cervelletto e l’otecchio e scende giù fino alla spalla. Forse un “regalo” dell’aria condizionata o forse perché stanco ho trazionato troppo di manubrio infiammando l’area. Ho mediato a questo alzando un po’ le appendici, per evitarmi di stare troppo caricato in avanti. Spero che stanotte non mi darà ancora noia.. ma con la pioggia non ci giurerei. Le gambe vanno bene. Ora devo allenare la testa. Un plauso all’hotel “Atlanta” che nel bel mezzo del nulla, offre per 40€ a notte delle camere alla Scarface.(internet veloce gratis, aria condizionata, ricovero bici in stanza, ristorante H24) e un succulento Hamburgher con patatine a 4€..

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 Stanotte si riparte da qua per altri  185 km. Vedremo.. Tallin è molto, molto lontana. I primi 2 Gate stanno solo ad 1\3 di percorso. Sono stati tormentati è vero, ma “ brevi”. Ora fino a Tallin perecchi Km attendono la mia Sequoia prima del mostro finale: l’infinita e costosa Finlandia. I soldi cominciano a scarseggiare. Semmai prenderò il traghetto che mi porterà  in terra Vichinga, dovrò senz’altro usare la mia fin ora inutile tenda. Anche qui a  nord-ovest della Polonia fa troppo caldo per girare di giorno per la mia salute, quindi niente tenda per il momento. Ma sento che questo sole (finalmente) ha le ore contate..

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1 ora fa, Teo81 ha scritto:

Stase lascio “Stare Jezewo” per le 01.00 di notte alla volta di “Suwalki” l’ultima tappa polacca,in linea d’aria sarebbero 135 km ma la traccia NC fa una mezza luna sminchiata a dx che mi costa altri 45-50 km.. totale 180km più o meno e danno pioggia. Stanotte ridendo e scherzando ho sfiorato i 200km di cui 150 col vento contro e i restanti 50 di lato alla mia dx, ogni folata mi lanciava in mezzo alla carreggiata.. gran lavoro di braccia per restare alla larga dai camion che mi sfrecciano a 2 metri alle volte meno, molto meno.. La nuova crema culo muc-off spacca, pare funzioni meglio di quella Assos che già viaggiava molto bene. Senza queste creme “fondello-culo” dimenticatevi proprio una permenenza in sella di minimo 9-10 ore. L’endurance almeno per me che sono un novizio, è composto da 3 fattori: La testa, le gambe, il dolore.Questi 3 elementi sono una costante che vi farà “compagnia” per tutto il tempo della vostra performance. A questi dobbiamo aggiungere “cibo” (compresi sali minerali e aminoacidi) e “sonno”, la sua qualità è durata (importantissimo). Bene ora torniamo sui “3 fattori” testa, gambe, dolore. Da Arco alla Baviera, fino in Repubblica Ceca ho lottato contro la fatica, fatica pura e quindi “gambe”. Dovevo salvarle il più possibile. Le salite, gli strappi in salite e salitelle mi provavano per bene con 32 kg di bici. Anche l’inizio della Polonia è stata la stessa cosa, la stessa “lotta” contro lo stesso nemico. A dire il vero arrivato a “Praga” anche il fattore “testa” mi stavo giocando brutto scherzi. Ma solo li. Fino alla tappa prima di Varsavia diciamo, erano le “gambe” il nemico numero uno. Ma la Polonia è lunga, le sue campagne infinite. Finita la salita, le strade anche se a volte sconnesse, sono degli enormi tavoli da biliardo.. km su km di pianura vera, lievissimi accenni di sali scendi diluiti da quasi non accorgersene. Ma qui, il nemico si chiama “vento”. Il panorama idilliaco delle campagne dell’ovest lascia spazio ad un più comune paesaggio di campagna sconfinato. Pare che tutto sia concentrato nella metropolitana Varsavia, intorno solo campagna e  vento. Questo alla lunga, considerando anche le 2 settimane di gara alle spalle influisce sul secondo fattore fondamentale “la testa”. È più facile fare qui 200km che nelle nazioni precedenti, ma stanca la testa. Da paura per la prima m

C’è meno da vedere e quando pensi che sarà facile ti ritrovi a smadonnare nel vento. Questa notte è comparso anche il terzo ed ultimo fattore il “dolore”. Non riesco più a stare sulle appendici, ovviamente proprio quando servirebbero maggiormente esponendomi il mio busto molto più al vento. Mi succede che sento bruciare dietro il collo una “fascia muscolare” tra il cervelletto e l’otecchio e scende giù fino alla spalla. Forse un “regalo” dell’aria condizionata o forse perché stanco ho trazionato troppo di manubrio infiammando l’area. Ho mediato a questo alzando un po’ le appendici, per evitarmi di stare troppo caricato in avanti. Spero che stanotte non mi darà ancora noia.. ma con la pioggia non ci giurerei. Le gambe vanno bene. Ora devo allenare la testa. Un plauso all’hotel “Atlanta” che nel bel mezzo del nulla, offre per 40€ a notte delle camere alla Scarface.(internet veloce gratis, aria condizionata, ricovero bici in stanza, ristorante H24) e un succulento Hamburgher con patatine a 4€..

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 Stanotte si riparte da qua per altri 

Tieni duro, e prova a fare dell'automassaggio al collo dolente... 

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4 minuti fa, Luc ha scritto:

Tieni duro, e prova a fare dell'automassaggio al collo dolente... 

L’ho fatto al “pesce” , dici che funziona lo stesso?

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Solo se sei una testa di cazzo :P

si scherza eh.

 

p.s. metti altre foto di bionde polvacche pls

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3 minuti fa, Alb ha scritto:

Solo se sei una testa di cazzo :P

si scherza eh.

 

p.s. metti altre foto di bionde polvacche pls

Dovrebbe funzionare allora.. le belle gnocche polacche sono nella big-City. Qui nelle campagne solo cani-mannari di guardia alle case, sole e vento..

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19 minuti fa, Teo81 ha scritto:

L’ho fatto al “pesce” , dici che funziona lo stesso?

Avevamo detto tieni duro, non vale... 

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Bene in questo momento sono in una supercella incazzatissima.. dal condotto dell’aria condizionata all’interno della stanza si sentivano dei rumori sinistri, esco e vedo le piante spazzate via dal vento, forte, fortissimo. In un minuto è venuto giù il delirio. Quintali d’acqua in un nano secondo. Le macchine che prima sfrecciavano sull’autostrada, cercano riparo nel parcheggio del mio Hotel. Veramente , veramente violento. È tutto allagato. Penso ai ragazzi della NC davanti a me.. che sfiga cazzo. Speriamo stanotte di non beccarmela così violenta.. ma farà freddo.. molto freddo immagino. Meglio che mi metta a dormire. Mi serviranno tutte le forze. La foto l’ho scattata 5 secondi dopo il primo scroscio. Al momento che finisco di scrivere se ne sta già andando, lasciandosi dietro tuoni violenti e una leggera pioggia.. paura, di una velocità impressionante. Elettrizzante.. è il terzo acquazzone che mi scampo, il culo prima o poi finirà.

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4 ore fa, Teo81 ha scritto:

Stase lascio “Stare Jezewo” per le 01.00 di notte alla volta di “Suwalki” l’ultima tappa polacca,in linea d’aria sarebbero 135 km ma la traccia NC fa una mezza luna sminchiata a dx che mi costa altri 45-50 km.. totale 180km più o meno e danno pioggia. Stanotte ridendo e scherzando ho sfiorato i 200km di cui 150 col vento contro e i restanti 50 di lato alla mia dx, ogni folata mi lanciava in mezzo alla carreggiata.. gran lavoro di braccia per restare alla larga dai camion che mi sfrecciano a 2 metri alle volte meno, molto meno.. La nuova crema culo muc-off spacca, pare funzioni meglio di quella Assos che già viaggiava molto bene. Senza queste creme “fondello-culo” dimenticatevi proprio una permenenza in sella di minimo 9-10 ore. L’endurance almeno per me che sono un novizio, è composto da 3 fattori: La testa, le gambe, il dolore.Questi 3 elementi sono una costante che vi farà “compagnia” per tutto il tempo della vostra performance. A questi dobbiamo aggiungere “cibo” (compresi sali minerali e aminoacidi) e “sonno”, la sua qualità è durata (importantissimo). Bene ora torniamo sui “3 fattori” testa, gambe, dolore. Da Arco alla Baviera, fino in Repubblica Ceca ho lottato contro la fatica, fatica pura e quindi “gambe”. Dovevo salvarle il più possibile. Le salite, gli strappi in salite e salitelle mi provavano per bene con 32 kg di bici. Anche l’inizio della Polonia è stata la stessa cosa, la stessa “lotta” contro lo stesso nemico. A dire il vero arrivato a “Praga” anche il fattore “testa” mi stavo giocando un brutto scherzo. Ma solo li. Fino alla tappa prima di Varsavia diciamo, sono state le “gambe” il nemico numero uno. Ma la Polonia è lunga, le sue campagne infinite. Finita la salita, le strade anche se a volte sconnesse, sono degli enormi tavoli da biliardo.. km su km di pianura vera, lievissimi accenni di sali scendi diluiti da quasi non accorgersene. Ma qui, il nemico si chiama “vento”. Il panorama idilliaco delle campagne dell’ovest lascia spazio ad un più comune paesaggio di campagna sconfinato. Pare che tutto sia concentrato nella metropolitana Varsavia, intorno solo campagna e  vento. Questo alla lunga, considerando anche le 2 settimane di gara alle spalle influisce sul secondo fattore fondamentale “la testa”. È più facile fare qui 200km che nelle nazioni precedenti, ma stanca la “testa”. C’è meno da vedere e quando pensi che sarà facile ti ritrovi a smadonnare nel vento. Questa notte è comparso anche il terzo ed ultimo fattore il “dolore”. Non riesco più a stare sulle appendici, ovviamente proprio quando servirebbero maggiormente esponendomi il busto-testa molto più al vento. Mi succede che sento bruciare dietro il collo una “fascia muscolare” tra il cervelletto e l’otecchio e scende giù fino alla spalla. Forse un “regalo” dell’aria condizionata o forse perché stanco ho trazionato troppo di manubrio infiammando l’area. Ho mediato a questo alzando un po’ le appendici, per evitarmi di stare troppo caricato in avanti. Spero che stanotte non mi darà ancora noia.. ma con la pioggia non ci giurerei. Le gambe vanno bene. Ora devo allenare la testa. Un plauso all’hotel “Atlanta” che nel bel mezzo del nulla, offre per 40€ a notte delle camere alla Scarface.(internet veloce gratis, aria condizionata, ricovero bici in stanza, ristorante H24) e un succulento Hamburgher con patatine a 4€..

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 Stanotte si riparte da qua per altri  185 km. Vedremo.. Tallin è molto, molto lontana. I primi 2 Gate stanno solo ad 1\3 di percorso. Sono stati tormentati è vero, ma “ brevi”. Ora fino a Tallin perecchi Km attendono la mia Sequoia prima del mostro finale: l’infinita e costosa Finlandia. I soldi cominciano a scarseggiare. Semmai prenderò il traghetto che mi porterà  in terra Vichinga, dovrò senz’altro usare la mia fin ora inutile tenda. Anche qui a  nord-ovest della Polonia fa troppo caldo per girare di giorno per la mia salute, quindi niente tenda per il momento. Ma sento che questo sole (finalmente) ha le ore contate..

La figata della muc off è che la vendono anche in bustine monodose, più pratiche da portare dietro

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Parto alle 05.00.. pare che rimanga nuvolo ma che forse fino a primo pomeriggio non piova. Oggi provo lo switch “andare di giorno, dormire la notte” se ci riesco. Pomeriggio danno pioggia. Vediamo se la strategia riesce. 

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Stamattina alle 05.00, partenza in sordina, tranquillo.. in linea d’aria al nuovo albergo c’erano 135 km, la traccia NC sminchiava però in un’abbondante mezza luna a dx prima di arrivare alla metà prestabilita. Mi dico 135km , con in più lo scappellamento a dx saranno 20 al max 30km in più. Alla fine ne ho fatti 190 e passa.. le ultime 4 ore sotto un inferno d’acqua. Ma rimaniamo a questa mattina alla partenza da quel lussuoso albergo nel nulla. Il pomeriggio precedente alla mia partenza, mi godevo dai vetri dell’Hotel la devastante super cella prima aggrovigliarsi sopra di me, poi scaricare tutta la sua potenza. Una valanga d’acqua. Era da tanto che non vedevo un temporale del genere. Penso agli altri la fuori e mi dico “te la sei schivata anche stavolta”.  Ma oggi, dopo 3 temporali scampati il fato mi era giustamente contro. Preparo i panini con la marmellata, carico le borracce e via.. per le 05.20 sono in strada. Avanzo lento, poca media, pare che le pozzanghere lasciate  dell’acquazzone precedente fungano da  colla per i miei larghi copertoni. Dopo un ora dalla partenza piove. Su tuta antipioggia, copri scarpe e copricasco idrorepellenti. Riparto, pedalare bardati così fa sprecare watt preziosi. Passa un ora smette. Tolgo tutto e riparto. Mangio molto, fa fresco. Mi fermo per strada  ricarico di cibo e acqua. La campagna Polacca è una bella rottura di cazzo, sembra un disco rotto che continua a ripetersi. Non è difficile ma è “costante”. Pedalo stanco, ciondolo di più e il male al culo diventa sempre più presente. Mi pare di avere una tavoletta al posto della sella. La mia “Shimano stealth wide” è più adatta alle uscite classiche che all’Endurance puro e si sente..Perlomeno la sera prima ho riadrizzato le appendici aerodinamiche, ora sto più comodo con spalle, collo e busto. Arranco ma i primi 100km li porto a casa. Mangio ogni 45 minuti, dopo ogni ora uno sticksalz (sali minerali) e dopo una veloce scorta di brioche al supermercato, riparto. Scopro che la mia rotta non è più N al max N-E, ma E pieno, quasi S-E. Ci vogliono far passare vicino la ex cortina di ferro con la Bielorussia, il mio albergo si allontana sulla mappa, i 60 km mancanti diventano 70, 80.. 90. Inizia a piovere. Su tuta, copri scarpe e cuffia sul casco.. ci ho messo 4 e passa ore per fare 90 km che mi separavano al nuovo albergo..o meglio topaia. Spreco tempo. Piove che Dio la manda. La tuta tiene, i copriscarpa no. Piedi zuppi, male mi dico se mi succede questo in Finlandia sono fottuto. Le conifere stanno pian piano cedendo il passo alle Betulle.. sono in odore di Russia. Le betulle quando muoiono rimangono in piedi fino a seccarsi del tutto. Poi ad un certo momento cadono di botto perpendicolari al terreno frantumandosi a terra in tanti pezzi, come fossero vetro. I boschi affianco ne sono pieni. Mi fermo sotto una tettoia di un bar. Degli ubriaconi mi sbiascicano qualcosa. Gli rispondo “italiansky” (a cazzo, non credo sia corretto dire così). Uno dei due mi indica, hanno un fare minaccioso. Non me li cago, finisco la mia brioche e monto sulla bici. Quando vado uno mi urla qualcosa, gli altri ridono. Alzo il braccio in segno di saluto esclamando “n’culet” e me li lascio dietro, li come li ho trovati. Ubriachi, onti e senza prospettive.. nell’aria si respira una velata tristezza. L’alcol diffusissimo, ci sono negozierti aperti sempre che riportano la scritta “Alcol H24”. Ma quello che mi ha compito di più è stato un ragazzo che era seduto al mio fianco su quella panchina. Anche lui malcagava sti ubriaconi. Aveva in mano due rosette di pane. Una gli scappa dalle mani e finisce a terra. Se l’è pulita sfregandosela tra le mani e l’ha mangiata. La mangiava con ingordigia. Io li bello spaparanzato al suo fianco, vestito al top, con i-phone, gps e una bicicletta che pare un astronave. Col senno di poi non gli avrei parcheggiato a fianco. Mi son sentito mancargli di rispetto. Come detto parto, saluto gli ubriaconi sghignazzanti all’uso Italico e mi caccio alla volta di “Suwalki”. Di lì a poco una pioggia torrenziale mi investe. Parecchio forte. Pedalavo stringendo i denti, a volte ridevo. Pensavo “beh, cosa mi può capitare di peggio” , mancavano ancora 70km.. È dura sotto l’acqua. La tuta ti si impasta addosso, perdi watt e anche calore corporeo. Il corpo rimedia ma ti costa energia, energia preziosa. Aumento l’apporto calorico. Se prima mangiavo qualcosa ogni 45 min, ora ogni mezz’ora  sgranocchio qualcosa, mastico vorace sto boccone impastato con pioggia. L’acqua in certi punti ha intasato le fogne, devo guadarli manco fossi un fuoristrada.. allora via nell’acqua fino ai polpacci. Rido. Son quelle cose che si fanno da bambini, con l’eta ti dimentichi che “sapore” avessero.  La NC ti fa ritrovare in situazioni strane, legittimandoti ad uscirne con ogni mezzo. Ti ritrovi a sopravvivere nel tuo piccolo. Passi dal dover cagare dove capita, al trovarti in cima ad una montagna di notte, da solo e infreddolito , al dover scavalcare cantieri, guadare fiumiciattoli, procacciarmi acqua, cibo, un riparo per la notte e se possibile tenerti alla larga da sti cani mannari che provano a rosicchiarti una caviglia ogni 3x2.Devi sempre caricarti i vari dispositivi e come me adesso passare un ora con un phon in mano per asciugare vestiti e scarpe. Sono due settimane che sono solo, ma la cosa per il momento non mi da particolare noia. Insomma alla fine entro in sta città, all’ingresso si vedono delle grandi miniere, la città più sotto.. è bella grande, sembra la classica città grigia Russa, fatta di fabbriche e palazzoni in cemento. Si sente il passaggio delle Zio Stalin queste parti. Anche con l’immancabile Merd Donalds di turno si sente grattando lo smalto capitalista in superficie, sotto la pelle lo stampo cittadino è Sovietico.. lo vedo pure dal mio albergo. Per 180 soldi polacchi (40 e qualcosa euro) la notte prima ero in un superalbergo. Ora per 150, sono in una bettola con materasso giallo piscio maleodorante di muffa ovunque. Gambe mediamente stanche al risveglio, mente anche. Un “appena sufficiente “ su tutta la linea. Ho avuto giorni peggiori. Voglio lasciare sti posti, la Polonia mi ha rotto il cazzo. Ci si risente domani in Lituania se Dio vuole. E ora beccatevi “l’acquetta” che veniva giù..

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Un plauso alla mia tuta Vaude serie “Luminol pro”. Ha tenuto da Dio. Costa, ma sono 200€ spesi bene. Non come i copri scarpe della “Pearl Izumi” che non tengono un cazzo di niente.

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Confermo. Ho un paio di pantaloni da pioggia della Vaude da più di tre anni e tengono anche l’inferno. Soldi ben spesi.

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La Lituania é un posto stupendo. Ieri venendo da 190km del giorno precedente, ho fatto la cagata di spararmene 200 e passa.. morale: a 170km crisi di fame, o meglio di “qualcosa” visto che stavo mangiando fino un minuto prima. Il problema è che mi sto alimentando male. Troppi dolci e schifezze varie mi hanno causato un innalzamento di pressione improvviso, tachicardia e sticazzi vari.. fermo a lato strada, mangio una confezione intera di semi di girasole e mi ripiglio in parte. Quei semi mi hanno salvato. Butto via tutte le merendine e schifezze varie che avevo di scorta. Mi mancano 30km all’appartamento che mi sono bloccato a “Raseinai”. Sulla dx un “Kebabai”, il loro “Kebabbaro”. Solo che invece di trovare Samir che ti dice “meto scibolla?”, qui trovi due passere che ti fan venire voglia di tutto tranne che di mangiare.. Niente Ketchup e smerdacchiate americane, qui le salse le fanno loro.. tipo quella allo yogurt con aglietto, e spacca di brutto.  E divoro uno, buonissimo. Fanno anche pizza ma quella la salto, sai com’è.. Riparto e arrivo a destinazione. Stamattina mi sveglio, fuori pioviggina. Battito fisso a 100-110 a riposo. Sono bollito. Lo shock di ieri l’ho pagato caro.. Chiamo l’organizzatore “Andrea” e visto che lui è pratico, gli dico “ovviamente non mi ritiro, ma dammi una dritta sul da farsi”. Dopo un consulto breve mi dice” i sali che prendi alzano la pressione, sospensioni e gli aminoacidi ramificati ne prendi troppi (7-8 al giorno) e a mio avviso non ti servono a nulla. Piuttosto adesso mangia tanta frutta e verdura e vai a letto, riposati”. Ho bloccato l’appartamento un giorno in più e riparto domani. Finalmente avendo una cucina a disposizione oggi al supermercato ho comprato pasta, pesto, uova, grana, olio di oliva, passata di pomodoro e son partiti subito sti 250g di pesto, frittatone di cipolle, frutta, mezzo litro di latte e miele a volontà.. domani a colazione pasta al pomodoro con cipolla, carote e piselli. Mi son comprato anche una grattugia per il grana.. Necessitavo di una mangiata “mediterranea”. Dopo la magnata de pasta all’Alberto Sordi, il battito ora è regolare e basso. Via dolci,  barrette e merda varia, niente sali, aminoacidi ecc.. tutto sostituito con dei grandi panini al miele o marmellata, pane semplice, se riesco pasta, pizza e alla sera anche un po’ di carnazza. Frutta e verdure a volontà. Ho una scorta di banane stile Gorilla.. Domani 160km al massimo e belli sciolti. Vedo dal sito NC che si stanno ritirando come mosche. Io voglio finire. Vorrei forse è più indicato.. visto che sono bollito dopo 2200 km. La Lituania è un paese stupendo, di una bellezza che toglie il fiato. Il più bello di tutti quelli visitati fin ora. Belle ragazze, bella gente. Territorio vasto, pulito, non come l’anno Polonia che sono dei zozzoni-ubriaconi. Qui non si respira l’infelicità Polacca. Sembra più che un paese dell’Est, pare una Finlandia più povera. Tutto decoroso, pulito, preciso. Tutto a misura d’uomo. Non “corrono” come molti paesi capitalisti. Tutto scorre più lento. Non è un paese che punta sull’economia diciamo ma senza un ben che minimo degrado. Tutto è come da noi per capirci, macchine, supermercati ecc ma costa meno. Hanno l’€ da poco (poveri loro) , la benzina sta a 1.25€ al L.. mortacci loro, è un kebab sta a 2,5€ max 3€. Con 2€ fai una bella colazione. Il paesaggio unisce tutto, dalla campagna, alla montagnetta-collina. Ci sono tanti laghi. Non stagni putridi, ma bei laghi rigogliosi e verdi. La vegetazione è stulenda, si passa dai pini , alle betulle, al grano alla canapa. Colori stupendi, clima meno umido delle Polonia. Di media hanno quei 4-5 gradi meno dell’Italia. A mio avviso il clima perfetto. Veramente stupenda questa Lituania. Googleratevi la traccia NC dal confine Polacco-Lituano e proseguite da lì  in Lituania per 30-60km.. Penso sia uno di più bei posti che io abbia mai visto. Per vacanze in Gravel, in moto con dietro tenda e morosa è il top. Giugno-Luglio-Agosto ovviamente. Appena entrato in Lituania, 30 km dopo incontro due morosi Cechi con bici e bagli che puntavano anche loro la Finlandia. Per prima cosa a tipa mi sboccia con un “abbiamo fatto 30km stupendi”. Le rispondo “ era quello che pensavo anch’io “ e ridiamo felici, contenti di stare in un posto stupendo e di attraversarlo in questo modo.. peccato poi la foga mi abbia fatto spingere un po’ troppo sui pedali e mi sono cotto. Andate sul sito NC , è pieno di gente che si scusa del proprio ritiro.. tanti non ce l’hanno fatta è ancora molti non ce la faranno. Tanti gli spot spenti. Qualcuno anche in Finlandia..ad un passo dalla metà. Questo la dice lunga su quanto la NC faccia selezione. Di punto in bianco non se ne ha più.. non resta altro che tornare a casa con le pive nel sacco. Ieri ho rischiato. Ho pagato la mia inesperienza su molti campi. Oggi sto meglio. Domani devo ripartire tranquillo e col piede giusto . Anche se “tranquillo” alla NC vuol dire “solo” 160km con 32 kg di bici dopo 15 giorni di gara con punte da 240km -200 -190km.. e io sono tra i più cessi.. Spero che non mi risucceda più una crisi come ieri. Scusate gli errori, ho scritto di getto. Sono stanco. Vi mando qualche foto. Comunque per ora la Lituania del sud è di gran lunga il posto più bello che ho visitato. Statemi bene

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