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specialized sequoia 2018


Teo81
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noi siam qua @Teo81

una domanda del cazzo: finito di pedalare e tornato a casa che farai?

cioè: fai la buca sul divano e fai scoppiare la tele? continui a pedalare addiritto perche ormai t'è presa cosi? fai del defaticamento serio quasi da pro? farai giretti da 23km perche ormai "hai gia dato"? hai trovato una passerina in cui buttartici?

che? cosa?

 

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Ma soprattutto, adesso che sei in capo al mondo, come ci torni a casa? Te la rifai in bici al contrario?:3_grin:

O l'organizzazione ha previsto il rientro in business class per i finishers?

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5 ore fa, MarcoMarco ha scritto:

noi siam qua @Teo81

una domanda del cazzo: finito di pedalare e tornato a casa che farai?

cioè: fai la buca sul divano e fai scoppiare la tele? continui a pedalare addiritto perche ormai t'è presa cosi? fai del defaticamento serio quasi da pro? farai giretti da 23km perche ormai "hai gia dato"? hai trovato una passerina in cui buttartici?

che? cosa?

 

Non ho risposte, sicuramente torno diverso. Ora sono più selvatico, il mio limite è raddoppiato. Mi riprenderò il mio lavoro con le bici da carico la mattina, il pomeriggio uscirò tanto in bici. Ora sto vendendo la mia “Devinci Spartan carbon” da enduro e la mtb già mi manca. L’ho lasciata al meccanico del mio vecchio team a Bologna. Non correvo, facevo solo il poser e festa ai raduni. Rimango con la Sequoia (che necessita cure ma sono al verde) e la mia vecchia front da 29” in alu. Voglio ritornare nei miei boschi, ripercorrere i miei trail a gas a martello. Voglio perdermici, è il mio modo per starci dentro, per giustificare quella pazzia che vedo ogni mattina quando sono per strada in città. Sono molto sensibile, il più della gente mi crea noia. In settembre-ottobre Bolzano e le montagne limitrofe sono un parco giochi perfetto per le biciclette. L’autunno a mio gusto è la stagione più bella. Mi rifarò un enduro spinta prima o poi, e continuerò le mie sparate nei boschi e giù dalle pietraie. Il fine settimana park in Paganella a girare con i ragazzi della “Lakeswalleycrew”. Dei matti ingambissima. Ogni tanto quando sarò nostalgico mene partirò in ciclabile verso nord, la stessa che usavo per allenarmi. Bolzano-Chiusa-Bressanone-Vipiteno-Brennero. C’è un mood strano,  da quelle parti vivono delle mie malinconie. Credo prima o poi mi comprerò una moto.. un Ktm artigliato e biciclindrico. Se qualcosa va storto, due giorni a fanculo con quella e passa tutto. Non mi vedo in questa società. Ora che torno dopo un esperienza come questa.. ancora meno. Mi sollazzerò qualche giorno, berrò vino e mi darò all’ingrasso. Ma qualcosa in me vorrà sempre altro. Credo che la vita, intesa come casa-lavoro mi stia stretta. Non so dove andrò o cosa farò, l’importante è vivere. Non aver mai  paura nel farlo. Questo ho capito dalla NC. Comunque dopo.. riprenderanno i racconti e capirai meglio cosa intendo..  PS: Voglio battere un ultimo mostro quando torno, il “passo dello Stelvio”. Poi farò finalmente a pace con la bdc o Gravel che sia. Mi dicono che su da me ha nevicato tanto qualche giorno fa sulle montagne. Speriamo di beccarlo ancora aperto.

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37 minuti fa, Alex81 ha scritto:

Ma soprattutto, adesso che sei in capo al mondo, come ci torni a casa? Te la rifai in bici al contrario?:3_grin:

O l'organizzazione ha previsto il rientro in business class per i finishers?

Vi racconterò anche questo.. stay tuned 🤟

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8 ore fa, chiassa ha scritto:

Complimenti, Teo, e grazie per aver condiviso con noi quest'avventura. Ti ho seguito con piacere e apprezzato il tuo stile genuino, spesso sopra le righe. Sei un ragazzo che sa pensare e scrivere, qualche deriva qualunquista te la perdono volentieri. Mi hai fatto compagnia in questo mese di molto caldo, molto lavoro e poco piacere. Mi hai fatto sognare un'impresa che probabilmente non compirò mai e fatto conoscere luoghi che difficilmente visiterò. Ci hai offerto un punto di vista inedito e molto umano su una competizione che solitamente immaginiamo riservata ai Superman. Hai dimostrato che una persona "comune" - nel senso buono del termine: un non professionista, per quanto in forma - può spingere molto oltre l'asticella dei propri limiti, grazie a una volontà ferrea. Grazie di tutto.

Ora però regalaci l'ultimo capitolo.

Sottoscrivo ogni cazzo di singola parola.

Complimenti per l'impresa!!

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lancio un crowdfunding per Teo che dopo aver ripercorso le orme dei guerrieri di Odino si metterà alla ricerca magari, di quelle di Gengis Khan, che so, la Via della Seta, da Bolzano a Lhasa...

Onore a Teo.

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 ..Se non sbaglio stavo in una tenda in Lapponia , a 70km dal confine Norvegese. Dopo la mossa del luna park anti-lupo-Nannini, ho dormito discretamente. Mi sveglio, la tenda presenta abbastanza condensa sul secondo telo, ma è esterna, sono asciutto. Guardo fuori e vedo un meteo avverso. Il solito “ufo di indipendence day” sta entrando in orbita, proprio sopra la mia testa. Nuvole nere, piene, preannunciano acqua imminente. Sono su del terriccio umido e molle, come se questo spiazzale fosse stato appena fatto. Movimento terra, compattato alla cazzo e via. Se inizia a piovere serio, mi ritrovo in 5 minuti nelle sabbie mobili. Chiudo tutto, impacchetto, mi vesto con una velocità e una confidenza mai avute. Non voglio rimanere impantanato, in 20 minuti ho tutto sulla bici. Son pronto a dare il primo colpo di pedale. Rimango in modalità “flat” fino a togliermi da quella situa molliccia. Aggancio solo sull'asfalto, proseguo sulla “route 66” con il suo interminabile rettilineo ed i suoi continui saliscendi sminchiamorale. Ho con me un grande sacco della monnezza, lo tengo a sx tra l’appendice e la leva freno. Mi impedisce di usare comodamente le appendici, “ma prima o poi arriverà un bidone” mi dico...  è arrivato 40km dopo. Mortacci loro. Non piove, me la sono schivata, pare che “L’ufo” andasse a sud. Vento leggero, per queste parti è oro. Niente a che vedere con quello che troverò qualche tappa dopo.. Vedo dal mio fido “Garmin etrex 30x” (gps) che il confine Norvegese non è lontano. Ho ancora qualche provvista, ma voglio pranzare. Pensare di concedermi ogni tanto un pasto caldo dopo tutto questo freddo mi alza il morale. Poi la Norvegia è famigerata per i suoi prezzi folli.. e già qui in Finlandia non scherzano affatto. Mi accorgo perché prenoto una casetta identica a quella di due tappe prima, ad “Ivalo”. Si, quella di “Steven Segal” e del suo coltello per intenderci. Identica in tutto e per tutto, sempre sul lago. In Finlandia costa 45€, in Norvegia 60€. Fermo la Sequoia a 10km dal confine Norvegese, nell’ultimo paese Lappone. Trovo un supermercato, vicino un discreto pub. Dei vecchi si scassano di birra in veranda. Entro, la solita sfilza di macchinette con le vecchie impestate a ruota.. (in Finlandia sono malati di slot, le hanno anche in farmacia. Giuro) Classico bancone irish style , dietro una cucina sforna hamburger, patatine e le solite merdate. Mi siedo, io non bevo mai bibite gassate americane, ma il pacchetto da 12€ (cheesburgher semplice) la comprende, con le patatine. Bene, la tipa si avvicina e sfoggiando il mio sempre verde “Renziano”, parte una “uan big sprait end a ciisburger menu” . Classico sguardo di disprezzo, si appunta la comanda e se ne va. Dal momento che loro hanno uno strano metodo self service per il bere, vado al banco scimmiottando un tipo che mi precede. Mi riempio ad una macchinetta automatica il bicchiere di cioccolata calda dal lato “clienti” del bancone. Non mi aspetto la “Ciobar” densa, ma più alla tedesca.. una brodaglia di “Nesquick” caldo per intenderci. Così è, ma ci sta di brutto. Meglio dell’acqua ghiacciata con il retrogusto di plastica delle mie borracce. Pago questi 3€ con 10€ e chiedo tutta moneta. Voglio seguire la tradizione locale e sfondarmi alle slot. Sia mai che Odino mi concede una botta di culo. Arriva il panino. Lo mangio alle macchinette mischiandolo con cioccolata calda e Sprite con ghiaccio. Il risultato lo vedrò nel campeggio poco dopo.. gli ho intasato il cesso. Ma rimaniamo sulle macchinette ora.. hanno puntate strane. Da 20cent 40-60-80- e via così, ma più di 2 sacchi a giro non mi sono mai spinto. Lo fanno perché così ti rimangono sempre dentro 10cent.. che la macchina non ti ridà. 7€me li fucilo in un lampo, che parte un altro deca.. vinco qualcosa che ovviamente mi rispendo in puntate più esose e per niente redditizie. Odino non mi concede un bel cazzo di niente, ne passera, ne soldi. Solo fiordi, laghi, strappi in salita, vento e fatica. “Sono qui per questo” e riparto dopo una scorta cibo al supermercato. Qualche minuto e mi ritrovo in Norvegia. In Norvegia siamo in autunno inoltrato, le piante sono in prevalenza gialle, rosse ed iniziano a perdere le foglie. Pare fine Ottobre, inizio di Novembre nostro. Non ci sono più seppur piccoli i pini e le betulle, ma cespugli, alberelli. I colori sono stupendi, il paesaggio.. normale. Niente robe da urlo per il momento. Ma perlomeno da lontano si intravedono una sorta di montagne. Passo una base militare, il soldato negro di guardia mi saluta, lo risaluto mi dico “che figaccio”.. “sono aperti sti norvegesi..” Credo sia uno dei pochi norvegesi simpatici che incontrerò.I Norvegesi sono antipatici a merda. (A me che sono qualunquista e moralmente impuro, ovviamente). I Finlandesi sono più gentili, ospitali e presentano una mentalità più aperta. Forse perché sono i più “poveri” tra i ricchi, o forse perché hanno annusato l’orrore del conunismo. Ma su questa cosa ci torneremo più avanti. Oggi ho fatto circa 100km, ma duretti, tutti di saliscendi. Per la mia casetta lillipuziana sul laghetto mancano solo 25km.. un ora e qualcosa e sono lì. Attraverso un paese, si nota come i Norvegesi abbiano più grana di tutti. I camion son solo “Scania”, le macchine “volvo” e tedesche ma quelle grosse. Le case ben tenute dal tetto triangolare ma normale. Basta tetti appuntiti. Il colore predominante e un rosso bordeaux, gli infissi e le porte bianche. Lo passo e dopo poco più di un ora arrivo al campeggio. Una cicciona simpatica di mezza età e la sua cagna dalmata spaparanzata sulla poltrona mi accolgono nella mega capanna-reception. Lei trafficava in cucina. Stava facendo “pizze” ..secondo lei. Mi dice se ne voglio una dopo, mangio la foglia e le dico una sorta di “vediamo”. Mi da le chiavi, congedandomi esco dalla baracca e butto l’occhio sul listino prezzi. Margherita 275 corone norvegesi... 28€ 😆..  🏃🏻‍♂️💨...per una merda non lievitata, semi dolce, con al posto della mozzarella il pattafix. Mi imbozzolo nella mia casetta, identica alla precedente. Nel momento della svestizione, piegandomi dev’essersi mischiato definitivamente l’intruglio Sprite ghiacciata-cioccolata calda-cheesburgher-patatine. Per poco non mi cago addosso. Gli sfondo il cesso di cattiveria e mi doccio. Sento la gente tentare di entrare nella baracca bagno-docce, ma come la porta si apre, si richiude subito. Appena vengono investiti dal fetore di maledetto misto a carcassa uscitomi dal culo, desistono. “Foldano” tutti per usare un termine pokeristico... Esco con passo svelto e con l’esperienza di chi ne ha viste tante, mi fingo stupito anch’io dell’olezzo. Ovviamente anche in questo caso, tutti sapevano che era “L’ItaGliano” ad aver reso inagibile per 3 ore i bagni e le docce.. Mi imbozzolo soddisfatto. Fuori  inizia a tirare un vento forte. Scrivo un racconto, mando foto a parenti e sento la donna. Quanto vorrei farmi una sana chiavata, Dio solo lo sa. Mi addormento rendendomi conto che mancano solo 2 tappe in teoria. Due fottutissime tappe. Sono 31 giorni che manco da casa, l’obbiettivo è vicino. Niente al mondo mi avrebbe fatto rinunciare di portarmi a casa sta NC. Mi sveglio, di solito facendo colazione mi prenoto qualche posto per la notte. Questa volta non lo faccio. Non voglio vincolarmi a qualche scelta, voglio gustarmi tutto prima di decidere la strategia. A volte capita anche di farla strafacendo, in base alle condizioni,al piacere , al meteo. Sfanculo nettamente la gara, rimango ovviamente in traccia ma è come se non corressi più. A cosa serve? Non guardo nemmeno “maps”. “NeverAlone” la nostra applicazione che ci geolocalizza, smette di funzionare. Contratto finito. “Voglio prendere quel che viene, gustarmi ogni attimo” penso.. ma al momento di questa mia considerazione, non conoscevo la Norvegia. Avevo visto soltanto l’entroterra. La costa è tutt’altra cosa.. mai mi sarei potuto immaginare quello che stavo per vivere.. (non chiedetemi perché è scritto tutto con questo carattere in risalto. Non lo so, ma come sempre... continua)

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Parto da “Skoganvarre” in direzione Nord.. un unico obbiettivo. Uccidere il Boss dei Boss. Sua Maestà CapoNord.. Ma come ogni Mostro finale, venderà carissima la pelle.. e lo farà molto più duramente di quelli precedenti. Forza, persistenza, sudore. Non bastano ad impensierirlo. È Raul per Kenshiro, Arles per i “Cavalieri dello Zodiaco”, Orochimaru per Naruto. “Magerøya” questo il nome dell’ultima isola, è un inferno se la si affronta in determinati momenti. Momenti che ovviamente abbiamo colto in pieno, sperimentando sulla nostra pelle tutta la potenza che Magerøya riesce ad esprimere. Parlo al plurale, si. Eravamo più di uno. Tre per la precisione. Ma questo è l’ultimo capitolo.. prima ne verrà un altro. La Norvegia si sta per calare la maschera. Lo farà in un modo, che mai in vita mia dimenticherò. Agl’occhi di un semplice Bolzanino di città-montagna, Magerøya pareva una cattedrale di roccia, spazzata da venti, che crepano il volto e le labbra. Qui non è più la Lapponia, con il suo mood da indiani d’america alla “Balla coi lupi”.. qui ci addentriamo in un racconto di Melville! siamo nella pancia della fottuta balena bianca. Magerøya è Mobydick..e questo è il suo mare.

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Piano con i paragoni perché *spoiler* Moby Dick non viene sconfitta, Achab muore come tutto il resto dell'equipaggio compresi starbuck e queequeg. Se ne salva solo uno, quello che la storia la raccpnta. E la Sequoia, pardon, il Pequod affonda.

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Parto da “Skoganvarre” con una Sequoia combattiva ma stanca. Come un vecchio arpione logoro dai mille e più lanci, porta addosso i segni di 32 battaglie vinte. Si, è il 32esimo giorno. La catena lunga, il forcellino cambio un po’ strorto, il copertone dietro, nonostante le continue perforazioni grazie al lattice tiene, ma ha perso il battistrada dopo 5000 km di cui 4300 di gara. Le viti di differente colore piantate nella mia pipa tengono, il meccanico Specy di Tallin mi ha salvato il culo quella volta. Con queste raffiche di vento lo sterzo con tutti quei kg di borse è costretto ad un lavoro incredibile. La pastiglia davanti ha ancora qualche giorno, poi mi saluta, quella dietro non è messa meglio. Il cerchio dietro lievemente scentrato non dà fastidio alla guida. Hanno preso tante di quelle sacche che Dio la manda. Ottima la scelta dei “Dt Cr 1600”. Cerchi da ciclocross robusti capaci di tenere un carico di 130kg da costruttore, e parecchie angherie. Oltretutto  toubeless, con un canale interno largo da 22 mm , per ospitare copertonazzi quali i “sawtooth” da 42c. Un profilo non eccessivamente alto, mi evita il vento traverso. Qui è micidiale. Il continuo attrito con le borse porta via la vernice da più punti sul telaio, inizia persino a scrostare il reggisella S-Works in carbonchio dietro. Davanti per tutta la lunghezza del piantone sterzo, in alcuni punti il telaio è acciaio vivo. Vivo come è ancora viva la mia Sequoia, che come un vecchio “arpione” malconcio mantiene inalterate le proprie letali capacità. Quando mi troverò faccia a faccia con quell’essere sarò solo.. Io, il mio arpione-Sequoia e lei, Moby fottuto dick. Parecchi della flotta NC non hanno fatto ritorno da questi posti. I loro nomi sono scomparsi prima del grande faro di CapoNord. Di loro, il grande registro finale custodito nel faro riporta solo una voce “non pervenuti”. Hanno campato le più inutili scuse mentre si inabissavano. La verità è “che se li è portati via il mare”..  La Norvegia ha fatto l’ultima inesorabile selezione. Il suo facile entroterra non è nient’altro che una bastarda trappola. Una volta catturati, cominciano i potenti fiordi ed è qui che si diventa facile preda dei due mostri. Magerøya e la fottuta Balena Bianca. Non conoscevo la differenza tra fiordo Finnico e fiordo Norvegese.. soprattutto Norvegese del Nord. Lo scoprirò presto sulla mia pelle. Passano veloci i km, io e la mia “arma” ci addentriamo lasciando l’entroterra per la costa. Un mare che urla e schiuma in distanza rilascia sulla mia pelle salsedine che pare colla. I miei bronchi da sempre malmessi da un asma potente si aprono di buon grado in questo aerosol naturale, permettendomi un respiro più intenso e profondo. Profondo come i tunnel di Magerøya.. più di 200m sotto il livello del mare per molti km. Con delle belle discese e delle belle salite. La pancia della “bianca Bastarda”.  Come in una canzone di “Murubutu ” nell’album “gli ammutinati del Bouncin” ... “si aprono spazi che ti sfondan l’iride”. Questa Norvegia mi perquote talmente forte l’anima, da sentirla respirare. Tutto intorno è vivo e molto, molto potente. Gli elementi qui piegano ogni sorta di volontà. Tutto è custodito da lastre di roccia nera,grigia e liscia, che sgretolandosi dai vari picchi e muraglioni lungo la strada caratterizza il territorio. La vegetazione quasi scompare, lasciando posto solo ad un verde e rigoglioso muschio. Pochi alberelli resistono a tale potenza, quelli che lo fanno “hanno la forma del vento”.  (Continua)

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@Teo81 considereresti di cambiare il titolo alla discussione con uno meno “specy merda”?

 

puoi usare un titolo di fantasia che da quanto leggo non ti manca

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57 minuti fa, Alb ha scritto:

@Teo81 considereresti di cambiare il titolo alla discussione con uno meno “specy merda”?

 

puoi usare un titolo di fantasia che da quanto leggo non ti manca

 

1 ora fa, Alb ha scritto:

@Teo81 considereresti di cambiare il titolo alla discussione con uno meno “specy merda”?

 

puoi usare un titolo di fantasia che da quanto leggo non ti manca

Alb.. è una Specialized Sequoia che mi ha portato a CapoNord, è lo ha fatto benissimo. E' la mia bici, se passi per Bolzano te la presto per qualche ora. Vedrai che cambi idea. Non vedo tutto questo accanimento per un marchio o per l'altro.. chissenefrega dico io. Compro una bici in base alle sue specifiche-geometrie-materiale. Quando trovo quello che mi serve compro. Se poi è Specy, Cannondale, Meriva, Willer, Colnago, Canyon, sticazzi a me frega un cazzo. Oltretutto senza il main sponsor "Specialized", niente NC. La NC da tradizione è una supergara sponsotizzata Specy e Volkswagen. Ma chissene.. a me basta correre.

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