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Cinelli diventa ammaregana, o no?


riky76
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11 minuti fa, Olio ha scritto:

Negli ultimi mesi ho montato piú di qualche Zydeco.

Per 1000 euri di frameset devo dire che é un prodotto davvero imbarazzante, dalla progettazione alle finiture.
Riportare la produzione in casa influirá sicuramente sul prezzo finale e se si pagano giá cosí tanto i telai made in asia, non oso pensare dove si andrá a finire.

Lo Shark é una delle cose piú brutte che ho visto negli ultimi 5 anni. Peggio c´é solo la Meloni premier.


Il SuperCorsa/Pista che viene da sempre prodotto in casa (se non sbaglio) viene sui 2000 euri, ma almeno é
un´icona, ci puó anche stare, ma ormai son pezzi da museo. (Ora leggente vuole altre geo, nessuno userebbe piú una bici da corsa cosí imho.)

Comunque Vetta [...]
 

Parole sacre. 

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2 minuti fa, ennio flaiano ha scritto:

 

Vigo Steel: ben imitato da altri nuovi giovani saldatori che ben altro producevano. Ricordo l'ultima red hook: il nostro italico campione lo ha sfoggiato per forse qualche foto, giro, semifinale. Poi in gara ha cavalcato il vigo alu. La serie Vigo è finita con lo steel, lo sanno tutti. 

Ok va bene tutto il discorso… ma tecnicamente come può una azienda produrre telai fatti dello stesso materiale e dallo stesso range di prezzo con qualità costruttive così differenti a livello di saldature e parlo di Parallax e Vigo Shark/Raimbow… ok saldare i Vigo Alu in casa costa troppo fatelo fare a chi saldava i Parallax 😅 

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Non segue le 'mode' e va per la sua strada. Quale strada? Appunto, qui fu il busillis (il problema). Persa in mille rivoli tra belle idee e mercato. Nel migliore dei casi, il Cinico nutriva autentica passione per Criterium e fisse, amava arte usa d'avanguardia (il caleido?), era figlio ricco del suo tempo ed era un 'creativo'. Il suo entourage di Marketing da anni mal tollerava le fisse di ogni sorta come un capriccio, e lo portavano di qua e di là a veder boschi campi fiumi parchi (del Ticino) da triturare con migliaia di gravel milanesi: il business in germe ma già in atto. Cedette, scomparve il meraviglioso circo fissa (oggi vai da un ciclista di milano e ti insegue col lancio del pignone, anzi, no, non ne ha più ... ). I danè (dindi, grana, pecunia ...). Tante, troppe potenzialità che sarebbe stato bello potessero convivere, ma irrealizzabile. Il Cinico aveva 'un'anima'  da artistoide. Ma no, non puoi più produrre tutto, e per materiali e per tipi e per linee, e per tecnologie. Han seguito la moda del 'devasto natura e parchi' ma in modo 'naturale' ed 'elettrico' (a quando gli e-Cinici?) E tutti gli enti tutela parchi in coro, i comuni, i Sindaci Manager, gli Asesoooori ai 'beni culturali' (beni = o profittano o non son culturali): w il turismo! Il turismo sostenibile salverà il mondo, asfalta qui, sfratta i pensionati dalle baracche pescatori e facciamo 8 b&b per il touring gravel ... E hanno avuto ragione. 

Già, non si può tecnicamente ed economicamente, costa troppo (for Sainèli standards ... for SCA, Sainèli Caroson Ammerecà: caravan alù, caravan alù).

E taciamo sempre dei Bianchi & C.

[Ma Aaaalan lo fa, ma Aaaalan (da 50 anni) lo fa: sotto Alpi nostrane... E non spreme cabbasisi a nessuno, made in ita e vende 1 bici in ita, e 99 nel mondo] mantra. 

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1 ora fa, ennio flaiano ha scritto:

[Ma Aaaalan lo fa, ma Aaaalan (da 50 anni) lo fa: sotto Alpi nostrane... E non spreme cabbasisi a nessuno, made in ita e vende 1 bici in ita, e 99 nel mondo] mantra. 

continui a menzionare Alan... premetto che ero convinto che non esistesse più e invece... ho dato un occhio ai telai, però però... a me ricordano molto, a parte quelli in allu/carbo incollati,  quelli in vendita su Aliexpress... voglio sbagliarmi e anche di molto o magari sono telai open mould. 

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12 minuti fa, mariazzo ha scritto:

continui a menzionare Alan... premetto che ero convinto che non esistesse più e invece... ho dato un occhio ai telai, però però... a me ricordano molto, a parte quelli in allu/carbo incollati,  quelli in vendita su Aliexpress... voglio sbagliarmi e anche di molto o magari sono telai open mould. 

Non segue le 'mode' e va per la sua strada. Quale strada? Appunto, qui fu il busillis (il problema). Persa in mille rivoli tra belle idee e mercato. Nel migliore dei casi, il Cinico nutriva autentica passione per Criterium e fisse, amava arte usa d'avanguardia (il caleido?), era figlio ricco del suo tempo ed era un 'creativo'. Il suo entourage di Marketing da anni mal tollerava le fisse di ogni sorta come un capriccio, e lo portavano di qua e di là a veder boschi campi fiumi parchi (del Ticino) da triturare con migliaia di gravel milanesi: il business in germe ma già in atto. Cedette, scomparve il meraviglioso circo fissa (oggi vai da un ciclista di milano e ti insegue col lancio del pignone, anzi, no, non ne ha più ... ). I danè (dindi, grana, pecunia ...). Tante, troppe potenzialità che sarebbe stato bello potessero convivere, ma irrealizzabile. Il Cinico aveva 'un'anima'  da artistoide. Ma no, non puoi più produrre tutto, e per materiali e per tipi e per linee, e per tecnologie. Han seguito la moda del 'devasto natura e parchi' ma in modo 'naturale' ed 'elettrico' (a quando gli e-Cinici?) E tutti gli enti tutela parchi in coro, i comuni, i Sindaci Manager, gli Asesoooori ai 'beni culturali' (beni = o profittano o non son culturali): w il turismo! Il turismo sostenibile salverà il mondo, asfalta qui, sfratta i pensionati dalle baracche pescatori e facciamo 8 b&b per il touring gravel ... E hanno avuto ragione. 

Già, non si può tecnicamente ed economicamente, costa troppo (for Sainèli standards ... for SCA, Sainèli Caroson Ammerecà: caravan alù, caravan alù).

E taciamo sempre dei Bianchi & C.

[Ma Aaaalan lo fa, ma Aaaalan (da 50 anni) lo fa: sotto Alpi nostrane... E non spreme cabbasisi a nessuno, made in ita e vende 1 bici in ita, e 99 nel mondo] mantra. 

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... tante parole ma poi tutti zitti davanti all'opera d'arte al passo con i tempi anzi no troppo avanti.
TUTTO MINI SILVER BOOTLEG la bici che mancava... e che nel mio garage mancherà di sicuro 😜

 

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13 minuti fa, ennio flaiano ha scritto:

(a quando gli e-Cinici?)

... ti sei forse perso questo Zydeco E-Mud ?!?


 

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Mah, tutto può essere. Io ho conosciuto l'attuale proprietario (AL berto, AN iniziale della sorella) figlio dell'ing. Falconi: uomo semplice e taciturno, che si definisce TELAISTA, e così infatti si presenta, con tuta etc.  e quello gli piace fare.  a me che gli rompevo a costruito una fissa anni fa (non ci sono fisse in catalogo); poi ho visto i suoi disegni e progetti per altre fisse (tempi criterium, da stolto lo convinsi a rilanciarsi ... e invece). Ho provato a riportarlo a Milano in un negozio top, con le prime gravel ma, come aveva previsto, ancora un fallimento: solo i veci sanno chi fu/è ALAN (ma sono sicuro che qui qualcuno ricorda il VELOCICLISTA che collaborava alla MITO: fu il primo). Maestro di saldatura, lascia poi cliente e collaboratori di scegliere il resto in tre standard (campagnolo: storico sodalizio veneto sin dal 72), poi shimano e infine sram. È appassionato di ciclocross e lavora con almeno tre leghe di alluminio: quella la sua specialità costruttiva prima che si chiamasse 'gravel' (mercurial cross, super cross etc.). 

Non so cosa intendi per 'incollate', ma quella tecnica pionieristica ora è solo una citazione colorata delle congiunture per inserire tubazioni con viti interne e colle aerospaziali.  Sul carbonio non saprei cosa dirti. Usa ovviamente quello fasciato su misura; non so quello a stampo da dove arrivi. Alcune linee e nomi sono evidenti ammiccamenti ai nomi di mercato, soprattutto le orribili forme aero. Esteticamente, se vedi le vintage, capisci la continuità della linea tondeggiante affusolata e spesso con paricolari schiacciamenti sui tubi per calcoli di resistenza al cross. 
La Mito è mitica, la super corsa pure, le ultime gravel non concedono molto a linee già viste. Vende kilate di roba in Asia: che sia aliexpress ad aver copiato? 

In ogni caso, ripeto, da decenni lavora e salda materiali che nessuno usava in italia (adesso nemmeno più l'alu base: direttamente le leghe superiori, dall'ergal 7000 in su. Ma ama anche il carbonio. OVVIAMENTE SEGUE LA SUA STRADA: no acciaio no titanio! Ovvio! Non è il suo. Il suo motto: massima resistenza alla massima leggerezza. Per questo gli acciaisti l'hanno screditato quando si presentò al giro con bici che pesavano metà delle loro. Un dileggio mediatico. Ma molte case costruttrici anni 80 usavano tutte i loro telai. 

Fai un giro in 'alan vitage' sui siti internazionali ... che Alberto odia, ovviamente, perché preferisce i suoi modelli moderni 😁

E i prezzi ... no comment. 

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zydeco e- mud: speravo di non vedere roba simile, e invece: ecco quello che dicevo ... mode, come la bianchi e impulso che riempie SUBITO ... mi state rendendo simpatico il CINICO. 😁👍

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14 minuti fa, ennio flaiano ha scritto:

Mah, tutto può essere. Io ho conosciuto l'attuale proprietario (AL berto, AN iniziale della sorella) figlio dell'ing. Falconi: uomo semplice e taciturno, che si definisce TELAISTA, e così infatti si presenta, con tuta etc.  e quello gli piace fare.  a me che gli rompevo a costruito una fissa anni fa (non ci sono fisse in catalogo); poi ho visto i suoi disegni e progetti per altre fisse (tempi criterium, da stolto lo convinsi a rilanciarsi ... e invece). Ho provato a riportarlo a Milano in un negozio top, con le prime gravel ma, come aveva previsto, ancora un fallimento: solo i veci sanno chi fu/è ALAN (ma sono sicuro che qui qualcuno ricorda il VELOCICLISTA che collaborava alla MITO: fu il primo). Maestro di saldatura, lascia poi cliente e collaboratori di scegliere il resto in tre standard (campagnolo: storico sodalizio veneto sin dal 72), poi shimano e infine sram. È appassionato di ciclocross e lavora con almeno tre leghe di alluminio: quella la sua specialità costruttiva prima che si chiamasse 'gravel' (mercurial cross, super cross etc.). 

Non so cosa intendi per 'incollate', ma quella tecnica pionieristica ora è solo una citazione colorata delle congiunture per inserire tubazioni con viti interne e colle aerospaziali.  Sul carbonio non saprei cosa dirti. Usa ovviamente quello fasciato su misura; non so quello a stampo da dove arrivi. Alcune linee e nomi sono evidenti ammiccamenti ai nomi di mercato, soprattutto le orribili forme aero. Esteticamente, se vedi le vintage, capisci la continuità della linea tondeggiante affusolata e spesso con paricolari schiacciamenti sui tubi per calcoli di resistenza al cross. 
La Mito è mitica, la super corsa pure, le ultime gravel non concedono molto a linee già viste. Vende kilate di roba in Asia: che sia aliexpress ad aver copiato? 

In ogni caso, ripeto, da decenni lavora e salda materiali che nessuno usava in italia (adesso nemmeno più l'alu base: direttamente le leghe superiori, dall'ergal 7000 in su. Ma ama anche il carbonio. OVVIAMENTE SEGUE LA SUA STRADA: no acciaio no titanio! Ovvio! Non è il suo. Il suo motto: massima resistenza alla massima leggerezza. Per questo gli acciaisti l'hanno screditato quando si presentò al giro con bici che pesavano metà delle loro. Un dileggio mediatico. Ma molte case costruttrici anni 80 usavano tutte i loro telai. 

Fai un giro in 'alan vitage' sui siti internazionali ... che Alberto odia, ovviamente, perché preferisce i suoi modelli moderni 😁

E i prezzi ... no comment. 

grazie per la spiega.
incollate intendevo che i tubi allu (ma anche carbo) venivano appunto incollati alle congiunzioni. avevo una vecchia Vitus 787 futural da cx un po' di anni fa che era appunto prodotta nello stesso modo delle Alan. OT:tra l'altro, se non sbaglio, sono le uniche 2 tipologie Alan/Vitus in allu che possano partecipare a l'eroica. 

 

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1 ora fa, KrudoIntegrale ha scritto:

... tante parole ma poi tutti zitti davanti all'opera d'arte al passo con i tempi anzi no troppo avanti.
TUTTO MINI SILVER BOOTLEG la bici che mancava... e che nel mio garage mancherà di sicuro 😜

 

 

Mi si sta aprendo la Graziella e se dovessi ereditare una discreta fortuna sarei indeciso tra questa e una Brompton.

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1 ora fa, KrudoIntegrale ha scritto:

... tante parole ma poi tutti zitti davanti all'opera d'arte al passo con i tempi anzi no troppo avanti.
TUTTO MINI SILVER BOOTLEG la bici che mancava... e che nel mio garage mancherà di sicuro 😜

 

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Ah, quella che si vede nei film USA anni 70-80 (non ho Ti Vu, ma con l'Amazcone vedo Prime)... tropooopo avanti! Quando il nulla culturale ideale ti circonda, torni al bello e lo chiami vintage

Modificato da ennio flaiano (visualizza cornologia modifica)
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20 minuti fa, filixeo ha scritto:

Mi si sta aprendo la Graziella e se dovessi ereditare una discreta fortuna sarei indeciso tra questa e una Brompton.

metti nella lista anche la neutrino di Velo Orange.

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11 minuti fa, ennio flaiano ha scritto:

Ah, quella che si vede nei film USA anni 70-80 (non ho Ti Vu, ma con l'Amazcone vedo Prime)... tropooopo avanti! Quando il nulla culturale ideale ti circonda, torni al bello e lo chiami vintage

dai non vedo cosa ci sia di così ignobile: ha preso un bmx e l'ha resa "moderna" per l'uso quotidiano. un po' bmx un po' graziella un po' brompton. Alla fine lui le bmx le produceva per cui le geo non se l'è dovute reinventare.
sono soluzioni. possono essere dei buchi nell'acqua come segnare un trend. sicuramente qualcosa di diverso.
Pensa se l'avesse fatto Atala (mi ricordo ancora le bmx con i salsicciotti blu e le ruote a razze gialle).

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