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Trovato 5 risultati

  1. Jonsey

    Rusty-Sportiva anni 40/50

    CIAO! finalmente ho finito una bici che avevo ferma in attesa da tipo tre anni... Marca Savorelli , sportivissima comprata dalle parti di Bologna, roba direi a cavallo tra gli anni 40 e 50. A suo tempo era un bel biciclettino! telaio ben fatto, con (ex) finiture estetiche meravigliose. Dalle (poche) tracce che ho trovato era completamente cromovelata di un blu cobalto con ricami in stile pinstripe ovunque. La cromoveatura non me la sarei mai aspettata in quegli anni... Come dicevo il telaio è ben fatto con delle geometrie intriganti, per essere una bici "da uomo" è piuttosto corsaiola e compatta. Le lattonerie tipo carter e parafanghi sono eccezionali! leggerissimi e ben fatti, prodotti con una lega che contiene rame direi, dato l'ossido verde che ricopre il tutto (è solo l'ossido che da il colore, nessun tipo di vernice o simili). Montaggio eccellente e super leggero con molto alluminio...manubrio, pipa, leve, freni, cerchi, tubo sella, parte dei mozzi e altri accessori...tutto alluminio, che comunque in quegli anni era roba pregiata. La qualità stessa dei componenti è alta, materiale magistroni, mozzi FB tosti, cambio simplex campione del mondo, manubrio ambrosio, freni alu san Giorgio super lusso... Ma la chicca che apprezzo di più sono le pedivelle. sono degli stuzzicadenti! alleggerite sia in larghezza che in spessore e poi alleggerite di nuovo avanti e dietro con uno scasso lungo la pedivella...dalle foto non si capisce bene ma sono impressionanti! La bici era il classico ritrovamento nel pollaio del nonno, quindi una palla di ruggine e merda multistrato. Smontata e "restaurata" ripassando ogni minimo pezzetto, vite per vite, riutilizzando praticamente tutto il materiale originale. (purtroppo sella, pedali e gomme li ho dovuti cambiare). Volevo ottenere una roba steampunk/brat/rusty-style/stoner e lasciando fare alla chimica ne è venuto qualcosa di buono...i dettagli "tecnici" sono apprezzabili ma il suo vero bello secondo me sono l'ossido, la ruggine e ogni segno del tempo che è rimasto...mi piace proprio sta vecchiona :D Ho finito di montarla prima di pranzo, tra poco giro di collaudo e se regge vado a bermi una media di campari col bianco ;)
  2. kingfoggy

    [Feedback] Alvuz

    Assolutamente ottimo,gentilissimo nella comunicazione e disponibilissimo!!!!
  3. una storia Zinneke: Originariamente il nome dato ai cani e gatti bastardi gettati nella Zenne, il fiumiciattolo di Bruxelles, ora indica tutti quei sangue misto e "melanges" etnici che caratterizzano questa città. E' da un po' che ci tenevo a presentarla, visto la fedeltà con cui mi accompagna da ormai 5 anni in questa avventura Bruxellese. E' la storia di un Italo francese di Pavia che arrivano nella capitale d'europa scopre 1) che la parte europea della capitale d'europa se ne sta per i cazzi suoi e che pure non è interessante 2) che la città gode di una multietnicità tranquilla, ben innaffiata di birra e che lo straniero, è la norma. 3) [tono fantozziano] che il belgio non è per un cazzo piatto Essendo equipaggiato con la classica bici da pianura (legnano de ferro 4 marce cromata pure nel bus del cul) decido di farmi il corsa. Ah, I bei tempi in cui con 80 euro ti andavi in campagna e ti portavi a casa un Peugeot montato semi full Dura Ace prima serie. Bref, quando si dice una cosa tira l'altra, ecco su questa bici c'ho lavorato talmente tanto che in pratica è grazie a lei che ora faccio il meccanico di fiets. Mi sembra giusto mettere per iscritto una volta per tutte ( fino alla prossima modifica, ho cambiato la sella il giorno dopo le foto per dire) l'evoluzione del mezzo. Così, per glorificare acriticamente pregi e difetti di uno degli ultimi prodotti di una industria un tempo gloriosa ormai al tramonto stretta dall'eccellenza italiana e la quaità nipponica Tecnicamente è nata come una classica bici da semicorsa francese dell epoca, geometrie tranquille occhielli da parafanghi, gruppo Simplex, ora definirla commuter mi sembra riduttivo, cicicloturismo mi sa di carri armati come il Surly, la chiamerei bici alla @revo se ne fossi degno. Randonneuse, viaggiatrice, con riferimento alla marcia, dove il turismo sta nel viaggio e nel piacere dell'atto stesso di mouversi mi è parso il temine più corretto per collocarla tanto oggettivamente che storicamente. Voilà, come sempre se passate a Bruxelles, non esitate a contattarmi e farvi una birra alla mia ciclofficina: http://cycloperativa.org/ occhio, sito in brusseleir, dialetto semi inventato di bruxelles che mescola fiammingo e francese Telaio Peugeot tubi BBT saldato a fillet (cosa abbastanza comune pare) pezzi originali: ruota anteriore maillard, deragliatore anteriore Simplex, pinze freno CLB tutto il resto: recupero da circa 20 bici diverse non c'ho mai speso un euro per modificarla Lavori effettuati: montaggio con fascette da idraulico del portapacchi ( ne vado fiero da quanto è solido) rifilettatura ITA della scatola MC, prima era svizzera, fate voi i calcoli taglio e smussatura della pipa per farla passsare nella forcella francese ( da 22,2mm a 22mm) cn carta vetrata e anni di addrestramento smussatura della parte interna dell'attacco pipa (con cautela) per faci passare il manubrio taglio manubrio a seghetto limatura testa forcella per farci passare un copertone da 38c allargamento carro posteriore per farci passareil mozzo shimano 105 e la cassetta indicizza 8v indicizzazione al telaio con conseguenti sbattoni per guarnitura, MC e linea catena. smontaggio e rimontaggio di tutti i componenti almeno 3 volte causa upgrades (quando mi capita un pezzò meglio) o manutenzione tipo i freni, ottimi, meglio dei campa, ma un po' in la con gli anni. Solo di ruote posteriori siamo già alla quarta per dire. altre foto magari quando smetto di piangere che m'è entrata una bruschetta nell'occhio Ah si, dimenticavo, overlappa? Si.. col parafango da 38c all shine and chrome (cit.)
  4. robter

    qualcuno mi aiuta?

    qualcuno mi aiuta a datare questo cambio triplex e deragliatore +leve simplex
  5. Ciao, qualcuno mi sa dire se si trovano qui in italia (magari da qualche ricambista della vostra zona) i cavi del cambio compatibili con i manettini Huret e Simplex? li sto cercando in rete ma a parte i prezzi assurdi, sono tutti all'estero... sono fatti così, cilindretto in orizzontale, tipo disco - alcuni, vedi foto, hanno la fine doppia (universali) altrimenti leggevo in giro che consigliano di prendere quelli sram e dargli una molata.. che dite?
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