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e Riccò ci ricascò...


tony75
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detto questo continuo a ritenere Dane il discorso Everest troppo complesso e riduttivo parlarne così, di Sherpa nelle missioni ne sono morti migliaia penso..e difficilmente a qualcuno di loro è stato dato il valore che si meritavano...per cui non è per questo che punterei il dito contro il nostro personaggio in questione..tanto più che rimane una impresa arrivare in cima lassù, specie se non si è alpinisti di professione, e anche se ti ci portano in braccio... ma non voglio approfondire un discorso OT che anche tu hai citato solo come contorno, mi limito a rimanere della mia idea..;)

Vado anch'io off-topic.

L'Everest è invaso da spedizioni commerciali, messe in piedi da miliardari che c'hanno il pallino di arrivare in cima alla montagna, grazie all'aiuto di centinaiai di portatori. E' la montagna più alta del mondo ma non la più difficile, anzi. La montagna che respinge è il K2, tra il '54 e il 2010 meno di 300 persone son riuscite ad arrivarci.

Ho praticamente letto tutto quel è stato scritto sulla spedizione del K2 del 1954, quella che ha portato i primi uomini sulla vetta, Lacedelli e Compagnoni. Giocarono sporco, mandarono a morire Bonatti e l'Unza Madhi, che però riuscirono a passare la notte in parete a 8000 metri. Per anni Bonatti fu considerato un matto, emarginato, solo per aver tentato di dire quel che successe veramente e per aver sempre contrastato la falsa versione di Ardito Desio. Quando però si scoprì la verità, grazie ad una foto non censurata riscoperta da un medico australiano, beh, da quel momento cambiò l'opinione della gente su Lacedelli e Compagnoni, che se ne stettero sempre ben zitti.

E quando l'anno scorso morì Compagnoni nessuno ne parlò bene.

Ho fatto tutto sto discorso per dire che se la Di Centa fosse stata un'alpinista e ci fosse stato in ballo qualche primato sportivo probabilmente sarebbe stata oggetto di critiche perchè la cima non l'aveva raggiunta da sola. Invece, essendo quella una spedizione commerciale, nessuno ha dato mai molto peso alla faccenda. Anche se penso che gli alpinisti veri storceranno sempre il naso...

Bene bene. Vedo che sia Mr. Wombat che Franz mi hanno risparmiato la fatica di scrivere

qualche riga in merito alla "difficoltà" dell'Everest che, appunto se affrontato dalla via normale,

con ossigeno e relativa spedizione commerciale (leggi guide che ti trascinano), risulta essere

una passeggiata in quota per ricconi, salvo ovviamente incappare in bufere e ripetere la vergogna ben descritta

da Krakauer in "Aria sottile".

mah io non so, di certo non sono un esperto di montagna (anche se qualche uscita la ho fatta in passato ma sempre a livello di camminata) ma rimango dell'idea che parlarte di passeggiata in quota andare a 8848metri sia un modo un pelino troppo semplicstico di definire una scalata all'Everest... che come ben detto comprende, bufere, tempo che cambia velocemente, venti e tutto il resto...e spesso è bastata a farci scappare il morto!

Poi che oggi abbiano aperto una "superstrada" per arrivarci sono d'accordo, che abbiano semplificato le cose pure...ma parlare di PASSEGGIATA mi pare almeno ridicolo, specialmente per tutti quelli che fanno cmq la scalata....e poi perlomeno, PRIMA fatela sta passeggiata, e poi chiamatela tale....

e visto che piaciono gli articoli molto ben romanzati (così Dane inzia ad odiarmi :DD) leggetevi questo e ditemi quanto stavano passaggiando; http://www.mariotrimeri.com/Pagine/Everest_tentativo.html

lele dammi soldi e tempo e ci vado subito! ci son pareti ben più difficili da scalare senza andare fin la, se voleva fare l'impresa gli sarebbe bastato salire la nord del cervino in invernale! oppure il ragno bianco sul eiger, ma le capacità alpinistiche mica ce le aveva per fare cose del genere e quindi si è andata a prendere la bella passeggiata con l'ossigeno! lele se vuoi capèire davvero cos'ha fatto la di centa ti basta andare a piedi alla capanna margherita sul monte rosa!

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detto questo continuo a ritenere Dane il discorso Everest troppo complesso e riduttivo parlarne così, di Sherpa nelle missioni ne sono morti migliaia penso..e difficilmente a qualcuno di loro è stato dato il valore che si meritavano...per cui non è per questo che punterei il dito contro il nostro personaggio in questione..tanto più che rimane una impresa arrivare in cima lassù, specie se non si è alpinisti di professione, e anche se ti ci portano in braccio... ma non voglio approfondire un discorso OT che anche tu hai citato solo come contorno, mi limito a rimanere della mia idea..;)

Vado anch'io off-topic.

L'Everest è invaso da spedizioni commerciali, messe in piedi da miliardari che c'hanno il pallino di arrivare in cima alla montagna, grazie all'aiuto di centinaiai di portatori. E' la montagna più alta del mondo ma non la più difficile, anzi. La montagna che respinge è il K2, tra il '54 e il 2010 meno di 300 persone son riuscite ad arrivarci.

Ho praticamente letto tutto quel è stato scritto sulla spedizione del K2 del 1954, quella che ha portato i primi uomini sulla vetta, Lacedelli e Compagnoni. Giocarono sporco, mandarono a morire Bonatti e l'Unza Madhi, che però riuscirono a passare la notte in parete a 8000 metri. Per anni Bonatti fu considerato un matto, emarginato, solo per aver tentato di dire quel che successe veramente e per aver sempre contrastato la falsa versione di Ardito Desio. Quando però si scoprì la verità, grazie ad una foto non censurata riscoperta da un medico australiano, beh, da quel momento cambiò l'opinione della gente su Lacedelli e Compagnoni, che se ne stettero sempre ben zitti.

E quando l'anno scorso morì Compagnoni nessuno ne parlò bene.

Ho fatto tutto sto discorso per dire che se la Di Centa fosse stata un'alpinista e ci fosse stato in ballo qualche primato sportivo probabilmente sarebbe stata oggetto di critiche perchè la cima non l'aveva raggiunta da sola. Invece, essendo quella una spedizione commerciale, nessuno ha dato mai molto peso alla faccenda. Anche se penso che gli alpinisti veri storceranno sempre il naso...

Bene bene. Vedo che sia Mr. Wombat che Franz mi hanno risparmiato la fatica di scrivere

qualche riga in merito alla "difficoltà" dell'Everest che, appunto se affrontato dalla via normale,

con ossigeno e relativa spedizione commerciale (leggi guide che ti trascinano), risulta essere

una passeggiata in quota per ricconi, salvo ovviamente incappare in bufere e ripetere la vergogna ben descritta

da Krakauer in "Aria sottile".

mah io non so, di certo non sono un esperto di montagna (anche se qualche uscita la ho fatta in passato ma sempre a livello di camminata) ma rimango dell'idea che parlarte di passeggiata in quota andare a 8848metri sia un modo un pelino troppo semplicstico di definire una scalata all'Everest... che come ben detto comprende, bufere, tempo che cambia velocemente, venti e tutto il resto...e spesso è bastata a farci scappare il morto!

Poi che oggi abbiano aperto una "superstrada" per arrivarci sono d'accordo, che abbiano semplificato le cose pure...ma parlare di PASSEGGIATA mi pare almeno ridicolo, specialmente per tutti quelli che fanno cmq la scalata....e poi perlomeno, PRIMA fatela sta passeggiata, e poi chiamatela tale....

e visto che piaciono gli articoli molto ben romanzati (così Dane inzia ad odiarmi :DD) leggetevi questo e ditemi quanto stavano passaggiando; http://www.mariotrimeri.com/Pagine/Everest_tentativo.html

Una precisazione, giusto perchè hai dichiarato di non essere esperto di montagna:

normalmente chi arrampica o pratica alpinismo, parla di "passeggiata in quota" quando

non sussistono particolari difficoltà a livello di arrampicata. Per esempio, la

classica salita al Rifugio Margherita (4559 mt) in cima al Rosa è definita una "passeggiata

in quota", e ogni estate è percorsa da migliaia di persone, non presentando alcuna

difficoltà alpinistica. Questo giusto per precisare che non si vuol dare a intendere

che salire il Chomolungma sia paragonabile a un'escursione a Pian dei Resinelli.

Purtroppo, la logica delle spedizioni commerciali, la propone quasi come se fosse davvero

una faccenda alla portata di tutti, confidando sul fatto che comunque la traccia è

spesso battuta, le fisse sono sempre in posto, i portatori si fanno sempre il culo

per garantire il tracciato di salita ecc ecc, e realmente riescono a trascinarti

in vetta.

Perciò guide famose organizzano queste "escursioni per ricconi" e da sempre, in ambito

alpinistico, vengono criticate. Purtroppo ognuno vuole monetizzare la propria fama,

così come chi ha le disponibilità economiche, sogna di barattare un pugno di quattrini

in cambio della vetta del mondo, sapendo che, in condizioni normali, non potrebbe

mai raggiungerla. Da ciò ne discendono tutte le problematiche già descritte: morti evitabili,

affollamento, sporcizia (il campo base sembra una discarica a cielo aperto) e sicuramente

uno schiaffo ai valori concreti dell'alpinismo.

E allora scusa ma arriviamo sempre li...se vogliamo parlare di aplinismo e di come il settore sia "rovinato", strumentalizzato e bla bla....ci sta, possiamo allargare ancora il discorso ;).. ma se il punto è "sull'Everest ci arriva anche mia nonna", secondo me si caga cmq fuori dal vaso....cioè, sotto una certa preparazione rischi solo di rimanerci la sopra.... per quanto ti possano aiutare...per cui cmq - PER ME - chi ci sale e con tutti gli aiuti che si vuole, merita cmq rispetto.

Poi che i veri alpinisti siano altri rispetto alla Di Centa, mi trovi 110% sulla stessa linea di ragionamento!!

Tira fuori 100.000 dollari e ti organizzo domani la partenza, garantendoti la vetta

salvo imprevisto (bufera o morte per mal di montagna). Ti basta la preparazione

che hai già andando in bici.

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detto questo continuo a ritenere Dane il discorso Everest troppo complesso e riduttivo parlarne così, di Sherpa nelle missioni ne sono morti migliaia penso..e difficilmente a qualcuno di loro è stato dato il valore che si meritavano...per cui non è per questo che punterei il dito contro il nostro personaggio in questione..tanto più che rimane una impresa arrivare in cima lassù, specie se non si è alpinisti di professione, e anche se ti ci portano in braccio... ma non voglio approfondire un discorso OT che anche tu hai citato solo come contorno, mi limito a rimanere della mia idea..;)

Vado anch'io off-topic.

L'Everest è invaso da spedizioni commerciali, messe in piedi da miliardari che c'hanno il pallino di arrivare in cima alla montagna, grazie all'aiuto di centinaiai di portatori. E' la montagna più alta del mondo ma non la più difficile, anzi. La montagna che respinge è il K2, tra il '54 e il 2010 meno di 300 persone son riuscite ad arrivarci.

Ho praticamente letto tutto quel è stato scritto sulla spedizione del K2 del 1954, quella che ha portato i primi uomini sulla vetta, Lacedelli e Compagnoni. Giocarono sporco, mandarono a morire Bonatti e l'Unza Madhi, che però riuscirono a passare la notte in parete a 8000 metri. Per anni Bonatti fu considerato un matto, emarginato, solo per aver tentato di dire quel che successe veramente e per aver sempre contrastato la falsa versione di Ardito Desio. Quando però si scoprì la verità, grazie ad una foto non censurata riscoperta da un medico australiano, beh, da quel momento cambiò l'opinione della gente su Lacedelli e Compagnoni, che se ne stettero sempre ben zitti.

E quando l'anno scorso morì Compagnoni nessuno ne parlò bene.

Ho fatto tutto sto discorso per dire che se la Di Centa fosse stata un'alpinista e ci fosse stato in ballo qualche primato sportivo probabilmente sarebbe stata oggetto di critiche perchè la cima non l'aveva raggiunta da sola. Invece, essendo quella una spedizione commerciale, nessuno ha dato mai molto peso alla faccenda. Anche se penso che gli alpinisti veri storceranno sempre il naso...

Bene bene. Vedo che sia Mr. Wombat che Franz mi hanno risparmiato la fatica di scrivere

qualche riga in merito alla "difficoltà" dell'Everest che, appunto se affrontato dalla via normale,

con ossigeno e relativa spedizione commerciale (leggi guide che ti trascinano), risulta essere

una passeggiata in quota per ricconi, salvo ovviamente incappare in bufere e ripetere la vergogna ben descritta

da Krakauer in "Aria sottile".

mah io non so, di certo non sono un esperto di montagna (anche se qualche uscita la ho fatta in passato ma sempre a livello di camminata) ma rimango dell'idea che parlarte di passeggiata in quota andare a 8848metri sia un modo un pelino troppo semplicstico di definire una scalata all'Everest... che come ben detto comprende, bufere, tempo che cambia velocemente, venti e tutto il resto...e spesso è bastata a farci scappare il morto!

Poi che oggi abbiano aperto una "superstrada" per arrivarci sono d'accordo, che abbiano semplificato le cose pure...ma parlare di PASSEGGIATA mi pare almeno ridicolo, specialmente per tutti quelli che fanno cmq la scalata....e poi perlomeno, PRIMA fatela sta passeggiata, e poi chiamatela tale....

e visto che piaciono gli articoli molto ben romanzati (così Dane inzia ad odiarmi :DD) leggetevi questo e ditemi quanto stavano passaggiando; http://www.mariotrimeri.com/Pagine/Everest_tentativo.html

Una precisazione, giusto perchè hai dichiarato di non essere esperto di montagna:

normalmente chi arrampica o pratica alpinismo, parla di "passeggiata in quota" quando

non sussistono particolari difficoltà a livello di arrampicata. Per esempio, la

classica salita al Rifugio Margherita (4559 mt) in cima al Rosa è definita una "passeggiata

in quota", e ogni estate è percorsa da migliaia di persone, non presentando alcuna

difficoltà alpinistica. Questo giusto per precisare che non si vuol dare a intendere

che salire il Chomolungma sia paragonabile a un'escursione a Pian dei Resinelli.

Purtroppo, la logica delle spedizioni commerciali, la propone quasi come se fosse davvero

una faccenda alla portata di tutti, confidando sul fatto che comunque la traccia è

spesso battuta, le fisse sono sempre in posto, i portatori si fanno sempre il culo

per garantire il tracciato di salita ecc ecc, e realmente riescono a trascinarti

in vetta.

Perciò guide famose organizzano queste "escursioni per ricconi" e da sempre, in ambito

alpinistico, vengono criticate. Purtroppo ognuno vuole monetizzare la propria fama,

così come chi ha le disponibilità economiche, sogna di barattare un pugno di quattrini

in cambio della vetta del mondo, sapendo che, in condizioni normali, non potrebbe

mai raggiungerla. Da ciò ne discendono tutte le problematiche già descritte: morti evitabili,

affollamento, sporcizia (il campo base sembra una discarica a cielo aperto) e sicuramente

uno schiaffo ai valori concreti dell'alpinismo.

E allora scusa ma arriviamo sempre li...se vogliamo parlare di aplinismo e di come il settore sia "rovinato", strumentalizzato e bla bla....ci sta, possiamo allargare ancora il discorso ;).. ma se il punto è "sull'Everest ci arriva anche mia nonna", secondo me si caga cmq fuori dal vaso....cioè, sotto una certa preparazione rischi solo di rimanerci la sopra.... per quanto ti possano aiutare...per cui cmq - PER ME - chi ci sale e con tutti gli aiuti che si vuole, merita cmq rispetto.

Poi che i veri alpinisti siano altri rispetto alla Di Centa, mi trovi 110% sulla stessa linea di ragionamento!!

lele se sborsi i soldi ti ci issano davvero sul everest! pure la nonnina!

con l'ossigeno sò buoni tutti!

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detto questo continuo a ritenere Dane il discorso Everest troppo complesso e riduttivo parlarne così, di Sherpa nelle missioni ne sono morti migliaia penso..e difficilmente a qualcuno di loro è stato dato il valore che si meritavano...per cui non è per questo che punterei il dito contro il nostro personaggio in questione..tanto più che rimane una impresa arrivare in cima lassù, specie se non si è alpinisti di professione, e anche se ti ci portano in braccio... ma non voglio approfondire un discorso OT che anche tu hai citato solo come contorno, mi limito a rimanere della mia idea..;)

Vado anch'io off-topic.

L'Everest è invaso da spedizioni commerciali, messe in piedi da miliardari che c'hanno il pallino di arrivare in cima alla montagna, grazie all'aiuto di centinaiai di portatori. E' la montagna più alta del mondo ma non la più difficile, anzi. La montagna che respinge è il K2, tra il '54 e il 2010 meno di 300 persone son riuscite ad arrivarci.

Ho praticamente letto tutto quel è stato scritto sulla spedizione del K2 del 1954, quella che ha portato i primi uomini sulla vetta, Lacedelli e Compagnoni. Giocarono sporco, mandarono a morire Bonatti e l'Unza Madhi, che però riuscirono a passare la notte in parete a 8000 metri. Per anni Bonatti fu considerato un matto, emarginato, solo per aver tentato di dire quel che successe veramente e per aver sempre contrastato la falsa versione di Ardito Desio. Quando però si scoprì la verità, grazie ad una foto non censurata riscoperta da un medico australiano, beh, da quel momento cambiò l'opinione della gente su Lacedelli e Compagnoni, che se ne stettero sempre ben zitti.

E quando l'anno scorso morì Compagnoni nessuno ne parlò bene.

Ho fatto tutto sto discorso per dire che se la Di Centa fosse stata un'alpinista e ci fosse stato in ballo qualche primato sportivo probabilmente sarebbe stata oggetto di critiche perchè la cima non l'aveva raggiunta da sola. Invece, essendo quella una spedizione commerciale, nessuno ha dato mai molto peso alla faccenda. Anche se penso che gli alpinisti veri storceranno sempre il naso...

Bene bene. Vedo che sia Mr. Wombat che Franz mi hanno risparmiato la fatica di scrivere

qualche riga in merito alla "difficoltà" dell'Everest che, appunto se affrontato dalla via normale,

con ossigeno e relativa spedizione commerciale (leggi guide che ti trascinano), risulta essere

una passeggiata in quota per ricconi, salvo ovviamente incappare in bufere e ripetere la vergogna ben descritta

da Krakauer in "Aria sottile".

mah io non so, di certo non sono un esperto di montagna (anche se qualche uscita la ho fatta in passato ma sempre a livello di camminata) ma rimango dell'idea che parlarte di passeggiata in quota andare a 8848metri sia un modo un pelino troppo semplicstico di definire una scalata all'Everest... che come ben detto comprende, bufere, tempo che cambia velocemente, venti e tutto il resto...e spesso è bastata a farci scappare il morto!

Poi che oggi abbiano aperto una "superstrada" per arrivarci sono d'accordo, che abbiano semplificato le cose pure...ma parlare di PASSEGGIATA mi pare almeno ridicolo, specialmente per tutti quelli che fanno cmq la scalata....e poi perlomeno, PRIMA fatela sta passeggiata, e poi chiamatela tale....

e visto che piaciono gli articoli molto ben romanzati (così Dane inzia ad odiarmi :DD) leggetevi questo e ditemi quanto stavano passaggiando; http://www.mariotrimeri.com/Pagine/Everest_tentativo.html

Una precisazione, giusto perchè hai dichiarato di non essere esperto di montagna:

normalmente chi arrampica o pratica alpinismo, parla di "passeggiata in quota" quando

non sussistono particolari difficoltà a livello di arrampicata. Per esempio, la

classica salita al Rifugio Margherita (4559 mt) in cima al Rosa è definita una "passeggiata

in quota", e ogni estate è percorsa da migliaia di persone, non presentando alcuna

difficoltà alpinistica. Questo giusto per precisare che non si vuol dare a intendere

che salire il Chomolungma sia paragonabile a un'escursione a Pian dei Resinelli.

Purtroppo, la logica delle spedizioni commerciali, la propone quasi come se fosse davvero

una faccenda alla portata di tutti, confidando sul fatto che comunque la traccia è

spesso battuta, le fisse sono sempre in posto, i portatori si fanno sempre il culo

per garantire il tracciato di salita ecc ecc, e realmente riescono a trascinarti

in vetta.

Perciò guide famose organizzano queste "escursioni per ricconi" e da sempre, in ambito

alpinistico, vengono criticate. Purtroppo ognuno vuole monetizzare la propria fama,

così come chi ha le disponibilità economiche, sogna di barattare un pugno di quattrini

in cambio della vetta del mondo, sapendo che, in condizioni normali, non potrebbe

mai raggiungerla. Da ciò ne discendono tutte le problematiche già descritte: morti evitabili,

affollamento, sporcizia (il campo base sembra una discarica a cielo aperto) e sicuramente

uno schiaffo ai valori concreti dell'alpinismo.

E allora scusa ma arriviamo sempre li...se vogliamo parlare di aplinismo e di come il settore sia "rovinato", strumentalizzato e bla bla....ci sta, possiamo allargare ancora il discorso ;).. ma se il punto è "sull'Everest ci arriva anche mia nonna", secondo me si caga cmq fuori dal vaso....cioè, sotto una certa preparazione rischi solo di rimanerci la sopra.... per quanto ti possano aiutare...per cui cmq - PER ME - chi ci sale e con tutti gli aiuti che si vuole, merita cmq rispetto.

Poi che i veri alpinisti siano altri rispetto alla Di Centa, mi trovi 110% sulla stessa linea di ragionamento!!

lele se sborsi i soldi ti ci issano davvero sul everest! pure la nonnina!

con l'ossigeno sò buoni tutti!

Vaff... Franz. Basta ripetere quello che scrivo io ;-)

Ovviamente scherzo, ma sottolineo questa cosa per dire che

se ci fossero in linea 10 altri alpinisti o arrampicatori,

scriverebbero tutti la stessa cosa nello stesso momento.

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Ma che cazzo m'è venuto in mente di aggiungere quell'appendice.... :-(

dane basta parlare, se vuoi fareu n record vero devi scendere dall everest col tandem!

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Salire sull'Everest è una questione di soldi e fortuna, se hai i soldi per pagare e la fortuna di beccare meteo buono sali in cima, ci sono saliti industriali, attrici, adolescenti e pure facoltosi settantenni. Certo se le cose si mettono male a quote molto alte si muore ma questo rende solo la cosa molto pericolosa non certo difficile. E' come fare bungee con un elastico poco sicuro, tu salti se tiene bene altrimenti muori, le capacità alpinistiche centrano poco.

Quanto al discorso di Lele sul "poteva stare a casa a fare il risotto" io dico sarebbe molto meglio che un po' di gente invece che tentare l'Everest senza avere le capacità nemmeno per salire sul Resegone se ne stesse a casa. Sarebbe meglio in primis per la Montagna e poi anche per tutti quelli che "le casalinghe brave a fare il risotto" poi le devono andare a prendere quando le cose si mettono male e magari ci lasciano pure la pelle.

Quando leggete di qualcuno che ha salito l'Everest per la via normale con l'ossigeno tenete conto che i suoi racconti sono falsati in primis dalla cifra che ha dovuto sborsare e in seconda battuta dal fatto che di certo hanno vissuto un'esperienza non comune e hanno sperimentato un ambiente molto particolare che li ha fatti cagare un po' sotto.

La mia ragazza poco incline alla montagna quando si è trovata bella imbragata e con il caschetto a percorrere un "sentiero attrezzato" classificato EE ha pensato di essere Bonatti e dai suoi racconti trasparivano giustamente entusiasmo ed "eroismo" in realtà su quel tratto c'è chi ci corre con le scarpette da trail-running.

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aggiungerei anche che per colpa di tutto questo turismo d'alta quota al campo base dell everest rimango tonnellate e tonnelate di rifiuti vari come bombole, vecchio materiale, scalette etc etc!

Modificato da fra78s (visualizza cornologia modifica)
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Salire sull'Everest è una questione di soldi e fortuna, se hai i soldi per pagare e la fortuna di beccare meteo buono sali in cima, ci sono saliti industriali, attrici, adolescenti e pure facoltosi settantenni. Certo se le cose si mettono male a quote molto alte si muore ma questo rende solo la cosa molto pericolosa non certo difficile. E' come fare bungee con un elastico poco sicuro, tu salti se tiene bene altrimenti muori, le capacità alpinistiche centrano poco.

Quanto al discorso di Lele sul "poteva stare a casa a fare il risotto" io dico sarebbe molto meglio che un po' di gente invece che tentare l'Everest senza avere le capacità nemmeno per salire sul Resegone se ne stesse a casa. Sarebbe meglio in primis per la Montagna e poi anche per tutti quelli che "le casalinghe brave a fare il risotto" poi le devono andare a prendere quando le cose si mettono male e magari ci lasciano pure la pelle.

Quando leggete di qualcuno che ha salito l'Everest per la via normale con l'ossigeno tenete conto che i suoi racconti sono falsati in primis dalla cifra che ha dovuto sborsare e in seconda battuta dal fatto che di certo hanno vissuto un'esperienza non comune e hanno sperimentato un ambiente molto particolare che li ha fatti cagare un po' sotto.

La mia ragazza poco incline alla montagna quando si è trovata bella imbragata e con il caschetto a percorrere un "sentiero attrezzato" classificato EE ha pensato di essere Bonatti e dai suoi racconti trasparivano giustamente entusiasmo ed "eroismo" in realtà su quel tratto c'è chi ci corre con le scarpette da trail-running.

oh...io questo è un ragionamento che capisco al 100%! non si può fare le cose facili..e guarda che anche io penso che molta gente dovrebbe si stare a casa a fare il risotto.

ma cmq stiamo parlando della Di Centa, che è cmq stata una vera atleta..poi si sarà dopata e tutto, ma cmq una atleta e secondo me nel fare quello che ha fatto un minimo di almeno, coraggio, glielo vogliamo riconoscere??

abbiamo ben chiara questa cosa, salire oggi sull'Everest SE va tutto bene è relativamente facile...ma quel SE mi spiace, ma per me è un poco di più della differenza tra una passeggiata o un giro in centro!

o no è solo una dopata di merda???

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Salire sull'Everest è una questione di soldi e fortuna, se hai i soldi per pagare e la fortuna di beccare meteo buono sali in cima, ci sono saliti industriali, attrici, adolescenti e pure facoltosi settantenni. Certo se le cose si mettono male a quote molto alte si muore ma questo rende solo la cosa molto pericolosa non certo difficile. E' come fare bungee con un elastico poco sicuro, tu salti se tiene bene altrimenti muori, le capacità alpinistiche centrano poco.

Quanto al discorso di Lele sul "poteva stare a casa a fare il risotto" io dico sarebbe molto meglio che un po' di gente invece che tentare l'Everest senza avere le capacità nemmeno per salire sul Resegone se ne stesse a casa. Sarebbe meglio in primis per la Montagna e poi anche per tutti quelli che "le casalinghe brave a fare il risotto" poi le devono andare a prendere quando le cose si mettono male e magari ci lasciano pure la pelle.

Quando leggete di qualcuno che ha salito l'Everest per la via normale con l'ossigeno tenete conto che i suoi racconti sono falsati in primis dalla cifra che ha dovuto sborsare e in seconda battuta dal fatto che di certo hanno vissuto un'esperienza non comune e hanno sperimentato un ambiente molto particolare che li ha fatti cagare un po' sotto.

La mia ragazza poco incline alla montagna quando si è trovata bella imbragata e con il caschetto a percorrere un "sentiero attrezzato" classificato EE ha pensato di essere Bonatti e dai suoi racconti trasparivano giustamente entusiasmo ed "eroismo" in realtà su quel tratto c'è chi ci corre con le scarpette da trail-running.

oh...io questo è un ragionamento che capisco al 100%! non si può fare le cose facili..e guarda che anche io penso che molta gente dovrebbe si stare a casa a fare il risotto.

ma cmq stiamo parlando della Di Centa, che è cmq stata una vera atleta..poi si sarà dopata e tutto, ma cmq una atleta e secondo me nel fare quello che ha fatto un minimo di almeno, coraggio, glielo vogliamo riconoscere??

abbiamo ben chiara questa cosa, salire oggi sull'Everest SE va tutto bene è relativamente facile...ma quel SE mi spiace, ma per me è un poco di più della differenza tra una passeggiata o un giro in centro!

o no è solo una dopata di merda???

io non questionavo sul fatto che fosse dopata o meno ma sul fatto che avesse acclamato una performance che in realtà non cè stata (vedi everest)

poi secondo me è più pericolosa una passeggiata in centro a milano, in montagna se sei bravo conosci i rischi....a milano dietro ogni angolo non sai mai cosa aspettarti! dhadahdha :-DDDDD

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aggiungerei anche che per colpa di tutto questo turismo d'alta quota al campo base dell everest rimango tonnellate e tonnelate di rifiuti vari come bombole, vecchio materiale, scalette etc etc!

esatto,ed e' quello che mi incazzare porcoddio.Ce un merdaio(mi pare parzialmente ripulito ora) che nemmeno i maiali...

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aggiungerei anche che per colpa di tutto questo turismo d'alta quota al campo base dell everest rimango tonnellate e tonnelate di rifiuti vari come bombole, vecchio materiale, scalette etc etc!

esatto,ed e' quello che mi incazzare porcoddio.Ce un merdaio(mi pare parzialmente ripulito ora) che nemmeno i maiali...

bravo pelt...parzialmente! :-) purtroppo con il metodo di salita in stile himalayano è impossibile non fare rifiuti, il problema è che son pochi gli uomini al mondo che riescono a salire certe vette in quota con lo stile alpino o one push!

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aggiungerei anche che per colpa di tutto questo turismo d'alta quota al campo base dell everest rimango tonnellate e tonnelate di rifiuti vari come bombole, vecchio materiale, scalette etc etc!

ma non lo mettiamo in dubbio, ma non è questo il discorso su cui sta parlando! io sto solo riconoscendo il giusto valore di una salita sull'Everest!

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Salire sull'Everest è una questione di soldi e fortuna, se hai i soldi per pagare e la fortuna di beccare meteo buono sali in cima, ci sono saliti industriali, attrici, adolescenti e pure facoltosi settantenni. Certo se le cose si mettono male a quote molto alte si muore ma questo rende solo la cosa molto pericolosa non certo difficile. E' come fare bungee con un elastico poco sicuro, tu salti se tiene bene altrimenti muori, le capacità alpinistiche centrano poco.

Quanto al discorso di Lele sul "poteva stare a casa a fare il risotto" io dico sarebbe molto meglio che un po' di gente invece che tentare l'Everest senza avere le capacità nemmeno per salire sul Resegone se ne stesse a casa. Sarebbe meglio in primis per la Montagna e poi anche per tutti quelli che "le casalinghe brave a fare il risotto" poi le devono andare a prendere quando le cose si mettono male e magari ci lasciano pure la pelle.

Quando leggete di qualcuno che ha salito l'Everest per la via normale con l'ossigeno tenete conto che i suoi racconti sono falsati in primis dalla cifra che ha dovuto sborsare e in seconda battuta dal fatto che di certo hanno vissuto un'esperienza non comune e hanno sperimentato un ambiente molto particolare che li ha fatti cagare un po' sotto.

La mia ragazza poco incline alla montagna quando si è trovata bella imbragata e con il caschetto a percorrere un "sentiero attrezzato" classificato EE ha pensato di essere Bonatti e dai suoi racconti trasparivano giustamente entusiasmo ed "eroismo" in realtà su quel tratto c'è chi ci corre con le scarpette da trail-running.

oh...io questo è un ragionamento che capisco al 100%! non si può fare le cose facili..e guarda che anche io penso che molta gente dovrebbe si stare a casa a fare il risotto.

ma cmq stiamo parlando della Di Centa, che è cmq stata una vera atleta..poi si sarà dopata e tutto, ma cmq una atleta e secondo me nel fare quello che ha fatto un minimo di almeno, coraggio, glielo vogliamo riconoscere??

abbiamo ben chiara questa cosa, salire oggi sull'Everest SE va tutto bene è relativamente facile...ma quel SE mi spiace, ma per me è un poco di più della differenza tra una passeggiata o un giro in centro!

o no è solo una dopata di merda???

io non questionavo sul fatto che fosse dopata o meno ma sul fatto che avesse acclamato una performance che in realtà non cè stata (vedi everest)

poi secondo me è più pericolosa una passeggiata in centro a milano, in montagna se sei bravo conosci i rischi....a milano dietro ogni angolo non sai mai cosa aspettarti! dhadahdha :-DDDDD

cojoneee il +1 è mio

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