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la protesta dei corrieri foodora a torino


il_ponz
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15 ore fa, lelegab ha scritto:

Quando anche i politici scoprono l'acqua calda.

 

 

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Quando invece dovrebbero scoprire l'olio bollente, a pentolate da 100 litri...

Non per difenderlo ma conosco più di un milanese, di pensiero politico nettamente opposto - potrei chiamarli senza problemi radical chic se non fosse che in Italia i veri radical chic non sono mai esistiti secondo me - che pur avendo tutti gli strumenti per potersi permettere di non usufruire di simili servizi lo fa senza ritegno, forse perché credendo di essere dalla parte giusta non si sente toccato dalla cosa. Naturalmente ogni tanto, nelle storie di Instagram, per non farsi mancare nulla, esprime tutta la sua indignazione per queste cose.

 

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A me sembra che la situazione del Food Delivery abbia superato il limite... 

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Senza demonizzare chi fa questo mestiere per due spicci, ma è mai possibile che nel 2023 la gente non abbia il tempo d'andarsi a prendere da mangiare, fare la spesa e/o farselo in casa ? Perché abbiamo il "culo pesante" dobbiamo creare delle sacche di lavoro dove la gente ci si ammazza ? Ma andate a cagare!

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25 minuti fa, KrudoIntegrale ha scritto:

A me sembra che la situazione del Food Delivery abbia superato il limite... 

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Senza demonizzare chi fa questo mestiere per due spicci, ma è mai possibile che nel 2023 la gente non abbia il tempo d'andarsi a prendere da mangiare, fare la spesa e/o farselo in casa ? Perché abbiamo il "culo pesante" dobbiamo creare delle sacche di lavoro dove la gente ci si ammazza ? Ma andate a cagare!

Perché la gente ha il culo pesante e si beve ancora quello che dicono le pubblicità, ed è una cosa che a me è stata riferita personalmente più di una volta con il classico beh ma se lo fanno vuol dire che lo vogliono fare. Ma se notiamo bene, oltre al fatto che nelle pubblicità il rider è sempre un figo che arriva tutto bello in ordine e pettinato e senza nemmeno una goccia di sudore, gli utenti sono rappresentanti come giovani, belli, mettiamoceli due afrodiscendenti così ci facciamo vedere inclusivi, benestanti e figli di papà che ad una certa hanno fame e che male c'è a chiamare uno schiavo in bici per farci portare il sushi? 

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16 minuti fa, legnogrezzo ha scritto:

beh ma se lo fanno vuol dire che lo vogliono fare.... benestanti e figli di papà 

...probabilmente è lo stesso motivo per cui non ho più il minimo senso di empatia per chi si schianta con la macchina dopo lo sballo del weekend.
Società classista di 💩

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16 ore fa, KrudoIntegrale ha scritto:

A me sembra che la situazione del Food Delivery abbia superato il limite... 

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Senza demonizzare chi fa questo mestiere per due spicci, ma è mai possibile che nel 2023 la gente non abbia il tempo d'andarsi a prendere da mangiare, fare la spesa e/o farselo in casa ? Perché abbiamo il "culo pesante" dobbiamo creare delle sacche di lavoro dove la gente ci si ammazza ? Ma andate a cagare!

Più che altro il food delivery non è un lavoro per la vita, non ti dà nessuna prospettiva di crescita/stabilità economica. Non ti insegna un mestiere, al più impari lo stradario della città che conosci.

È un lavoro che ti permette di sopravvivere temporaneamente o di raggranellare qualche soldo se fai altro. Potrebbe essere una esperienza formativa per chi non ha la minima idea di cosa voglia dire guadagnarsi i 20/50€ che ha in tasca, ma non auguro a nessuno di fare a vita quel mestiere.

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1 ora fa, lelegab ha scritto:

Più che altro il food delivery non è un lavoro per la vita, non ti dà nessuna prospettiva di crescita/stabilità economica. Non ti insegna un mestiere, al più impari lo stradario della città che conosci.

È un lavoro che ti permette di sopravvivere temporaneamente o di raggranellare qualche soldo se fai altro. Potrebbe essere una esperienza formativa per chi non ha la minima idea di cosa voglia dire guadagnarsi i 20/50€ che ha in tasca, ma non auguro a nessuno di fare a vita quel mestiere.

Convengo con quanto scrivi, io lo annovero in quello che considero Progresso Tossico.

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2 ore fa, lelegab ha scritto:

Più che altro il food delivery non è un lavoro per la vita, non ti dà nessuna prospettiva di crescita/stabilità economica. Non ti insegna un mestiere, al più impari lo stradario della città che conosci.

È un lavoro che ti permette di sopravvivere temporaneamente o di raggranellare qualche soldo se fai altro. Potrebbe essere una esperienza formativa per chi non ha la minima idea di cosa voglia dire guadagnarsi i 20/50€ che ha in tasca, ma non auguro a nessuno di fare a vita quel mestiere.

 

47 minuti fa, KrudoIntegrale ha scritto:

Convengo con quanto scrivi, io lo annovero in quello che considero Progresso Tossico.

Lungi da me fare il vecchio, ma ai miei tempi quando eri pischello non c'era il rider, ma il ragazzo che voleva fare qualche soldo, faceva volantinaggio, scarrozzato da soggetti sospetti in furgoni pieni di roba, lasciati agli angoli di strada e in giro con ogni meteo a mettere le pubblicità nelle cassette della posta.

Erano a piedi e rischiavano meno dei rider, ma erano quasi sempre in nero e per due spicci.

Fine parentesi amarcord.

Detto questo io preferisco uscire e andare a prendermi la roba: costa meno e la pizza non sembra di gomma^^'. Però io vivo un paese di 10mila anime, mi rendo conto che nelle città metropolitane non tutti possiedono un'auto o non vogliono perdere il parcheggio guadagnato sotto casa, ecc e quindi preferiscono farsi portare la roba a casa.

Vista dall'alto se non ci fosse questa domanda, un bel po' di ragazzi sarebbe senza un impiego, seppur di merda, ma sarebbe a spasso.

 

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8 minuti fa, Nekro ha scritto:

 

Lungi da me fare il vecchio, ma ai miei tempi quando eri pischello non c'era il rider, ma il ragazzo che voleva fare qualche soldo, faceva volantinaggio, scarrozzato da soggetti sospetti in furgoni pieni di roba, lasciati agli angoli di strada e in giro con ogni meteo a mettere le pubblicità nelle cassette della posta.

Erano a piedi e rischiavano meno dei rider, ma erano quasi sempre in nero e per due spicci.

Fine parentesi amarcord.

Detto questo io preferisco uscire e andare a prendermi la roba: costa meno e la pizza non sembra di gomma^^'. Però io vivo un paese di 10mila anime, mi rendo conto che nelle città metropolitane non tutti possiedono un'auto o non vogliono perdere il parcheggio guadagnato sotto casa, ecc e quindi preferiscono farsi portare la roba a casa.

Vista dall'alto se non ci fosse questa domanda, un bel po' di ragazzi sarebbe senza un impiego, seppur di merda, ma sarebbe a spasso.

 

È vero quanto dici ma è, per certi versi, un impiego peggio di spalare merda in una stalla.

Se non corri sei fuori o non prendi altre consegne, praticamente uno schiavismo 2.0.

Oltre al fatto che non ti insegna nulla.

Ho fatto anche io stagioni di raccolta frutta (pere), volantinaggio e stagioni in località balneari, ma ho cominciato da minorenne o ero studente universitario; ora un trentenne che fa questo di lavoro cosa può pensare di costruire per il proprio futuro?

Un po' come i dipendenti Amazon che inscatolano/impacchettano i prodotti acquistati su Amazon.

Appena ci sarà un macchinario che svolgerà la loro stessa mansione in maniera più veloce ed economica tutta questa gente si troverà purtroppo a terra senza nessuna esperienza per potersi reinserire nel mondo del lavoro.

 

Ci stiamo riempiendo di posizioni di lavoro "basse", che non formano i dipendenti, che non ti "imparano" in nulla.

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3 ore fa, lelegab ha scritto:

[...]

 

Ci stiamo riempiendo di posizioni di lavoro "basse", che non formano i dipendenti, che non ti "imparano" in nulla.

questa è dolorosamente da incorniciare

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In questo momento, riky76 ha scritto:

questa è dolorosamente da incorniciare

Purtroppo è vero; non solo manca gente che sappia minimamente ragionare o con un minimo di capacità di problem solving (o manca più che altro manca lo spunto ad impegnarsi) ma  non ti puoi neanche fidare a dare un avvitatore/martello/cacciavite in mano ad alcune persone, per non parlare di saldare due piazzole su una scheda elettronica (cose che ho imparato anche io a lavoro e non di certo all'università)

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1 ora fa, lelegab ha scritto:

Comunque anche il rider ha detto la sua e a lui va bene così.

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No vabbè ovvio che il Raider in questione abbia tutti i diritti di prediligere il lavoro che preferisce e ci mancherebbe pure... ma la questione qui non è mi piace fare questo o mi piace fare quell'altro, qui il problema è che a tutto c'è e ci deve essere un limite, voglio dire questo si è fatto Verona - Bussolengo, circa 14Km di distanza, che possono essere tanti ma anche pochi, alla fine sono la stessa distanza che percorro io per andare in ufficio (in bici) , lavoro che il Rider in questione schifa (io no) , quindi di che stiamo parlando ?
Quello che non va e che la gente abbia il sedere così pesante da non valutare l'impatto delle proprie scelte, ad aggravare la cosa l'utilizzo di piattaforme tecnologiche che rendono asettiche decisioni che poi al lato pratico hanno un impatto che se una persona un minimo normo dotata dovesse farle dal vivo ci penserebbe due volte.
Faccio un altro esempio, Amazon, io non critico chi fa ordini su Amazon, ma cribbio la consegna al Sabato e alla Domenica si potrebbero evitare, neanche stessimo parlando di medicine salvavita, che io sappia neppure le consegne per le Farmacie vengono fatte alla Domenica, che poi la farmacia di turno aperta alla Domenica le trovi col lumicino.
La questione è sempre la stessa: vivere per lavorare o lavorare per vivere.

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(ironia mode on) momento momento momento. se però si chiama bike messenger tutto d'un tratto diventa un lavoro figo. (ironia mode off)
il lavoro del rider può avere senso in una città come Milano e dovrebbe essere suddiviso a zone... e volendo estendere questa cosa anche alla provincia, dovrebbe essere così: rider di zona che consegnano in zona e in un raggio non più di 5km. Non ha senso che deve farsi 20km andare e 20km tornare è controproducente per il rider, ma anche per il cliente finale.

Non è questione di avere o meno il culo pesante. E' un servizio, non lo demonizzo a prescindere, anche se non l'ho mai utilizzato. E deve essere pagato. è per certi versi come il taxi. Lo usi per andare da A a B. e di solito in taxi non ti fai viaggi di 300km...
io invece vorrei sottolineare il fatto che un buon 80% (ma forse anche di più) di chi fa questo lavoro utilizza mezzi pessimi. zero luci. che aumenta il rischio di incidenti.

 

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Il 17/1/2023 at 13:35 , lelegab ha scritto:

Purtroppo è vero; non solo manca gente che sappia minimamente ragionare o con un minimo di capacità di problem solving (o manca più che altro manca lo spunto ad impegnarsi) ma  non ti puoi neanche fidare a dare un avvitatore/martello/cacciavite in mano ad alcune persone, per non parlare di saldare due piazzole su una scheda elettronica (cose che ho imparato anche io a lavoro e non di certo all'università)

Per creare futuri eserciti di schiavi è la cosa migliore da fare. Salari bassi, preparazione bassa, futuro parecchio incerto (un mio amico di stanza a Londra, professione rider, dice che ha colleghi, per lo più africani o sudamericani, che viaggiano verso i 60 anni). Amazon fa lo stesso e quando invito amici e conoscenti a non usare Amazon non è perché sono comunista e ce l'ho coi ricchi, ma certe persone da quest'orecchio non ci sentono.

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