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Birra artigianale


taldeital
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Certo che sta birra artigianale mi fa fare alcuni peti veramente importanti.

Colpa delle rifermentazioni.

 

Le migliori, ricordo, risalgono al mattino successivo all'IBF.

2,5 litri di IPA e IIPA hanno donato un aroma luppolato alla mia rifermentazione gastrica.

Fantastico.

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Ahahahahah i lieviti fanno venire il cagotto!

Comunque anche io sono amante delle birre artigianali...ogni tanto un amico più 'esperto' mi porta a fare delle degustazioni! Sabato 18 siamo a Dormelletto

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Non ho mai bevuto birre artigianali a bassa fermentazione. O meglio..due anni fa regalando un telaio di bici ho ricevuto in cambio una bottiglia di weiss biologica e una helles, ma ai tempi non avevo ancora bene l'idea e non mi ricordo granchè.

Dev'essere un mondo vastissimo, sono sicuro che ci siano delle birre molto buone. Abitutato a quelle del supermercato non riesco proprio ad immaginarmi una birra profumata, non mi figuro la sensazione nemmeno lontanamente.

Se avete qualche consiglio o linea guida sono ben accette, alternativamente quando raccimolo qualche soldo proverò a buttarmici a caso.

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Non ho mai bevuto birre artigianali a bassa fermentazione. O meglio..due anni fa regalando un telaio di bici ho ricevuto in cambio una bottiglia di weiss biologica e una helles, ma ai tempi non avevo ancora bene l'idea e non mi ricordo granchè.

Dev'essere un mondo vastissimo, sono sicuro che ci siano delle birre molto buone. Abitutato a quelle del supermercato non riesco proprio ad immaginarmi una birra profumata, non mi figuro la sensazione nemmeno lontanamente.

Se avete qualche consiglio o linea guida sono ben accette, alternativamente quando raccimolo qualche soldo proverò a buttarmici a caso.

Vai e bevine tutte, le vie dell'alcol sono infinite :)

Io mi sono avvicinato a birre di qualità frequentando un pub vicino casa, aiutato anche da publican competenti.

Però anche dopo molti (e dico molti) euro spesi il mio gusto è ancora acerbissimo!

Qualche post indietro ho scritto alcune birre notevoli che mi ricordo, ma diciamo che mi piace gustarmi l'attimo in (semi)ignoranza :)

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Perché ho scoperto solo ora questa discussione? Ragazzi è veramente un piacere leggervi.

Comunque nella mia città ha aperto da meno di un anno una birreria che offre esclusivamente birre artigianali dellla zona. Piano piano sto affinando il palato.

Mentre nella città vicina c'è un pub che offre una buona selezione di birre in bottiglia.

Almeno non sono capito male!

Dove abiti? Legnano, 20 Km da Milano. Ci abbiamo fatto una serata verso marzo/aprile. Non ricordo il nome del locale però.

 

Ma a Legnano proprio? Era il Brauhaus?

 

 

No, era al Barbaresco. sono tornato a casa per due giorni di fila vedendo cose, cose che uscivano dai muri. 

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Stasera ho stappato una O'Hara's Leann folláin, un'extra stout irlandese che ci vuole ricordare

che dall'Isola non arriva solo la Guinness.

Schiuma cremosa, ma più ambrata e leggermente meno persistente della crema della Guinness.

Le mie sensazioni al palato: liquirizia, caffè, cioccolato, caramello.

L'ho aperta a cena come accompagnamento  ad una piadina vegana con puré di piselli e crocchette di miglio.

Ma si è combinata decisamente meglio con le noci e un pezzo di cioccolato fondente.

 

beers-oharas-leann-follain-main.png

Modificato da Fero (visualizza cornologia modifica)
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Ho visto che un pub a verona c'è l'ha alla spina, sta O'haras.... da provare.

 

Comunque fondente, noci e stout è un abbinamento molto interessante.

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Stasera ho stappato una O'Hara's Leann folláin, un'extra stout irlandese che ci vuole ricordare

che dall'Isola non arriva solo la Guinness.

Schiuma cremosa, ma più ambrata e leggermente meno persistente della crema della Guinness.

Le mie sensazioni al palato: caffè, cioccolato, caramello.

L'ho aperta a cena come accompagnamento ad una piadina vegana con puré di piselli e crocchette di miglio.

Ma si è combinata decisamente meglio con le noci e un pezzo di cioccolato fondente.

beers-oharas-leann-follain-main.png

Non è artigianale.
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Stasera ho stappato una O'Hara's Leann folláin, un'extra stout irlandese

Non è artigianale. Sorry, mi sembrava che la discussione avesse preso una piega sulle birre a tutto tondo.

Tapatalk e tanto amore

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Proviamo questa Vudù, del nuovo birrificio italiano.

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Una doppio malto, non filtrata, non pastorizzata (weizen).

Colore ambrato scuro e, ovviamente, torbida. Schiuma poco persistente.

Servita in un "bicchiere" totalmente sbagliato.

Fresca e frizzante, nasconde i suoi 6 gradi, che, a stomaco vuoto, si fanno invece sentire in testa dopo qualche minuto.

Gradevolmente fruttata, non amara.

Si percepiscono bene i lieviti (?)

La bottiglia da 33 è scesa in un amen.

Tapatalk e tanto amore

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Errore mio! Questa primavera in occasione di un concorso ho potuto provare la Levante di StataleNove, dovrebbe essere una Helles. In ogni caso fra le quattro in gara è stata la meno convincente, mi pareva un po' piatta e troppo carbonata (magari per lo stile era anche giusto così). Più uno per aver riempito il bicchiere più degli altri però..

É facile che la mia prossima bevuta sarà qualcosa a bassa fermentazione, nel buio più totale mi farò consigliare dal venditore/publican.

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Nuovo episodio della rubrica: "Ma non ce ne frega niente stez!"

 

Ieri è stata una sera impegnativa.

Ero molto curioso di assaggiare il box Russian Doll, 4 birre che traspongono il concetto di matrioska nel nostro personale universo di malti e luppoli: stessi ingredienti (malti Pale, Cara, Dark Crystal e luppoli Simcoe, Centennial, Cascade e Citra) bilanciati in 4 ricette diverse, per 4 diversi stili: Pale Ale (4% ABV), IPA (6% ABV), DIPA (8% ABV), Barley Wine (10% ABV). Un'idea molto interessante e abbastanza orginale (appoggiata dalla solita cura per il packaging dei brewdogghi), che accompagna anche un bevitore sprovveduto come me alla scoperta di varie sfaccettature del gusto.

Il lotto è piuttosto recente, visto che è stato lanciato sul mercato a metà settembre e ovviamente decido di seguire la strada suggerita dalla progressione alcolica.

La Pale Ale va via in poche sorsate, fresca, profumata, ben aromatizzata e sorprendentemente equilibrata. I profumi piacioni di frutta tropicale si bilanciano con gli amari più resinosi del finale che ti invitano sempre ad un altro sorso. Unico difetto, riscontrato anche nelle altre birre, una carbonazione leggermente troppo elevata.
IPA e DIPA proseguono la strada intensificando la ricchezza dell'aroma che si espande nell'aria mentre si versa nel bicchiere, la ricchezza di luppolo è sostenuta dall'aumentare della presenza dei malti (scuri) che formano una buona base di pane (IPA) e di biscotto (DIPA). Sebbene il colore si scurisca progressivamente la birra rimane perfettamente pulita e sempre cristallina.
Devo dire che probabilmente di queste birre iperluppolate ne ho bevute ormai troppe e tutte quelle che stappo sperando di restarne folgorato non me le godo più tanto.

La Barley Wine è sicuramente la più buona del set.
Colore ambrato scuro, aroma di miele (?) e tostature, accompagnate da note di marmellata di agrumi. Al palato risulta piacevolmente densa e caramellosa, un dolce che prepara la carica dei luppoli pronti ad arrivare a fine corsa e a regalarti un retrogusto che ti accompagna per parecchio tempo dopo la deglutizione in un intreccio di dolce e amaro veramente ben riuscito.

Una bevuta nel suo insieme davvero appagante, che concede un supporto pratico alla teoria degli stili i cui gli episodi meglio riusciti sono dati dalla prima, la Pale Ale, e dall'ultima, il Barley Wine.

 

 

p.s. quando l'alcolismo incalza bisogna assecondarlo con giudizio. Non bevete irresponsabilmente: dopo un barley wine da 10 gradi si può bere solo qualcosa di altrettanto impegnativo. Saturiamo le nostre papille.
Mikkeller Big Worster: barley wine invecchiato in botti di chardonnay, 16,5% ABV.
La prima cosa a stupire di questa birra è il colore chiaro, un giallo quasi paglierino perfettamente limpido. Con pazienza certosina, incoraggiata anche dalle birre precedenti, verso con cura per formare un bel cappello di schiuma e intanto mi assale il solito dubbio legato alle birre di Mikkeller, la beer firm che non conosce vie di mezzo: "epicamente buona o merda a caro prezzo?". L'aroma ti spiazza, o meglio devasta il naso, si sente l'alcol (grazie al cazzo direi) accompagnato da sentori di banana secca e agrumi canditi. Quando la birra si scalda a sufficienza per essere bevuta "con profitto" riconosco il profumo di passito. In bocca la densità dovuta all'alcol ti satura subito la lingua, bevi a piccoli sorsi e ti fai avvolgere dal caldo gusto maltato accompagnato da qualche nota acida che mi ricorda il mosto. Un retrogusto amaro prova a bilanciare il tutto a fine corsa e credo ci riesca con discreto successo. Una birra molto particolare, inaspettata che ancora non ho deciso se mi sia piaciuta molto o meno. Non credo però ne comprerò un'altra bottiglia per convincermi!

 

Tutte le birre descritte sono state smezzate con il mio socio di bevute, che ios tamattina alle 9 e mezza ero al lavoro (ndr)

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