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Ennesima minaccia di morte


Apo
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1 minuto fa, lone wolf ha scritto:

Ma da quando viene applicata la censura qui, eh?

@Visconte Cobram

da prima che te ne rendessi conto.

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Il 23 febbraio 2016 at 12:22 , EXXTRA ha scritto:

Sì ma soprattutto cosa c'entra l'eventuale trasgressione di non aver frenato e fatto passare un pedone su consulenza per altro utente della strada che promette di investirti alla prima occasione?

@Romafix non siamo un pò in reductio ad "e le luci?". E i politici? E Corona?

Si parlava del "mi ricorderò di te e ti investirò". @Apo poteva essere ubbriaco, senza luci, senza freni, senza bollo targa e assicurazione, ma sempre si parlava del "mi ricorderò di te e ti investirò".

Perchècazzo siete finiti a disquisire sulle precedenze eventuali che doveva dare?

Grazie.

Credo, non rileggendo tutto, che ci sia finito perché si parlava di condotta di guida. Il pedone invece se da una parte tenuto ad osservare le regole comportamentali - non codificate se vogliamo,perché il CdS gli consente quasi tutto con la parola "utente debole" - è comunque tenuto ad osservare il buon senso, ma questo però non s'impara a scuola ma lo insegnano i genitori. E' chiaro che i genitori avranno insegnato a questo demente, anche l'uso delle minacce o delle parole minacciose, quindi di cosa vogliamo parlare? Regole comportamentali in Italia non esistono, perché tempo fa qualche idiota ideologicamente schierato ha pensato bene di togliere l'educazione civica dalle scuole, lasciando il compito, gravoso in virtù dei molteplici impegni che man mano sono nati, ai genitori. Quest'ultimi non solo dovevano badare a far vivere degnamente i figli, ma anche ad educarli verso gli altri, compito che scaricato dalle responsabilità scolastiche, e quindi da un metodo univoco, ogni genitore ha interpretato a suo modo. Credo pertanto che da un genitore deficiente non possa venire fuori che un figlio deficiente. Ma questo è un altro discorso cui credo non hai difficoltà a condividere. 
Discorso "precedenze"..........speso mi rivolgo a voi spiegandovi (male, perché dubito sempre di quello che faccio in quanto non ho certezze) le procedure che da utenti ignari e molte volte distratti, alle nostre spalle gli avvocati e compagnie d'assicurazioni svolgono al fine solo ed unico di spremere economicamente l'utente, o il cliente se vogliamo.
Chi pensa che ci sia amicizia nell'opera di queste due figure o veramente ha un parente nei due rami professionali oppure è in assoluta buonafede. La buona fede non fa mercato però, non produce ricchezza - se non quella emozionale - e non ci si pagano le tasse sopratutto. Tasse che tutti devono pagare, anche gli avvocati che chiaramente li prendono dai clienti loro. Ora il mio intento, è quello di rendervi meno "pagatori" verso la categoria, semplicemente spiegando che le sfumature nei dibattimenti possono essere sfavorevoli o meno a noi tutti se in bicicletta ci muoviamo in un determinato modo. 
Sei un biker che ama la velocità, te ne fotti delle regole, ti piace emulare valentino rossi con la tua fixedbike per le strade della città, hai l'adrenalina in eccesso e la scarichi in bici, ti sei fatto una canna o tre birre in piazza e quindi sali in sella alla bersagliera perché te ne fotti del prossimo? Bene tutto permesso in questo paese, ma se fai un danno sono cazzi tuoi!, non ti puoi appellare ad un diritto che ti possa tutelare se hai commesso una serie di violazioni che hanno generato le lesioni o peggio la morte di qualcuno. Paghi il tuo tributo, paghi verso la legge, paghi verso la società, paghi il tuo comportamento. Lo stesso dicasi per chi minaccia o commette altri reati anche senza bicicletta, come i tuoi tassisti tanto odiati (perché non hai mai litigato con un NCC anche peggio a mio parere). 
Ora io dico, perché su un veicolo di per se in perenne equilibrio come la bici, che stimola il cervello facendogli fare del multitasking che forse l'alienazione del lavoro ha fatto dimenticare, che permette di avere un fisico in forma non pagando tessere o associazioni fitness varie, ma che al contrario ci libera da queste catene, consentendoci di respirare e vivere in tranquillità dobbiamo andare a complicarci la vita discutendo con un demente, per una precedenza?
Lo vogliamo fare? siamo certi che abbia ragione? Ebbene allora dobbiamo conoscere le nostre ragioni, non inventarle, non cercarle in una mare di parole e usarle come una protezione perché forse la razionalità ci dice che abbiamo sbagliato verso di lui. Solo così potremmo evitare di dare soldi ad un legale, arricchirlo, arricchire la compagnia d'assicurazione, e roderci dentro che lui possiede il suv e noi invece in bici siamo costretti a evitarlo perché lo ha posteggiato ad minchiam. 


 

 

Il 23 febbraio 2016 at 08:14 , fabi_1 ha scritto:

la cosa delle piste ciclaopedonali e non ciclabili non la sapevo davvero, grazie per averlo detto, quando sono su ciclabile fovrò stare molto più attento, un motivo in più per andare in strada ( lo so che se c'è la ciclabile si deve usare quella).

ho torto anche se idiota su ciclabile sta a destra il suo barboncino di merda sta a sinistra e la ciclabile è tagliata da un guinzaglio teso a mezz'aria?

Ricordati sempre, al di là delle ciclopedonali/ciclabili che per legge fa fede la segnaletica verticale posta all'inizio della strada, quella è l'unica regola valida, il resto è fuffa. Se la segnaletica non si legge - causa writers esponenti di una politica di merda - o causa alberi dai rami lunghi è responsabilità dell'ente proprietario della strada - non sempre il comune - ripristinare il cartello visibile, quindi chi ti dice........"non si vede"........lo fai menzionare negli atti che spero non dovrai mai fare. 
Non hai torto se parli di "ciclabile", ma non hai ragione se parliamo di ciclopedonale, perché la dinamica di un sinistro dovrà essere portata di fronte ad un giudice - quasi sempre di pace - che stabilirà i comportamenti che hanno generato il fatto. Sappi però che in mancanza di un segnale esplicitamente scritto ( la segnaletica verticale, esiste anche per la conduzione dei cani) l'idiota con il cane può far tranquillamente scorrazzare il suo cane anche con i guinzagli a nastro. 
Suggerisco comunque una lettura del NORBA - la regolamentazione non ufficiale e non codificata dalle leggi nazionali - che aiuta sempre noi ciclisti.

PS scusate il pilotto.

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