stelbel ortica

[lelefix]

Comunque, tornando un topic, i telai sembran belli (come pensavo) anche se mi riservo la possibilità di vederli (e magari provarli) dal vivo.

Ovviamente mantengo la mia opinione (che in quanto tale e' del tutto personale) in merito all'utilizzo del marchio. Al tempo stesso auguro ogni fortuna e successo a questa nuova attività imprenditoriale

[indio]

Scusate ma, oltre a citare il passato,a cosa servono quei forcellini? Vantaggi?

A poter contenere i posteriori bassi oversize che rendono piu rigido il carro

[lelefix]

Scusate ma, oltre a citare il passato,a cosa servono quei forcellini? Vantaggi?

A poter contenere i posteriori bassi oversize che rendono piu rigido il carro

Argomento molto interessante. Puoi dieci qualcosa in più? Trovo che sia un concetto valido

[round]

 

anche questa bici è un esercizio inutile rivolto solo a collezionisti, dal momento che chi cerca la prestazione compra solo carbonio?

perché quando si mette una foto di una Inqubo pista tuti sbavano, e invece davanti all'Ortica tutti a dire che è un telaio inutile con cui non si può far nulla? in un range di telai in acciaio, ben fatti, non puoi mettere un corsa a 2000 euro e un pista sempre in acciaio a 600 solo perché "eh ormai la gente compra carbonio in pista". ripeto, secondo me sono polemiche inutili; nessuno caga il cazzo a Zullo perché un pista costa quanto uno strada anche se negli ovali l'acciaio non ha più senso, mentre in strada l'acciaio ha ancora il suo gran perché.

 

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Facciamo così:

 

@round

 

Cosa ne pensi tu? In pista l'acciaio potrebbe ancora avere senso o no? O si usa il carbonio anche per questioni di marketing?

 

Grazie!

 

Puoi aver in mano anche la Kryptonite ma se non hai talento, capacità esecutiva, esperienza  e soprattutto idee non vai lontano, questo per dire che il materiale è una variabile non così importante come si tende a far credere, è l'uso che ne fai che è impoortante , per cui a mio modesto parere puoi fare delle grandi cose in acciaio sia in pista che in strada ma puoi anche fare dei cessi. Si usa il carbonio perchè è economico ed è facilmente serializzabile a costi molto bassi, fermo tenendo il concetto di sopra, puoi fare un telaio in carbonio buono o cattivo.

Talento, capacità esecutiva, esperienza  e soprattutto idee non le puoi comperare, te le devi sudare nel tempo, tranne  rari casi ma a quel punto entriamo nel campo della genialità, ma non ne vedo in giro. Vedo in giro un poca di comprensibile presunzione e cloni a destra e manca.

[Lagrange]

@indio anche big leg emma ha posteriori bassi cicci cicci senza adottare questa scelta. Comprendo la scelta ai tempi. Oggi un po' meno, non è poi peggio sollecitare con calore una parte più lunga del fodero alterando caratteristiche? Ho sempre pensato meno intacchi il tubo meglio è

[lelefix]

@round

Grazie. Poche parole che mi hanno chiarito molte cose

[round]

 

 

L'unica cosa che mi da fastidio è che se era un mash o una di quelle cinesate americane spacciate per made in italy a quest'ora eravamo già a pagina 10.

Chi se lo può permettere un telaio da 2000 euro? I commenti sui mash sono dati dal fatto che cinese o no chiunque se lo può permettere. Siamo in un periodo di crisi, il Made in italy ha poco senso in questo periodo. Se poi con montaggio e tutto te lo fregano che l'abbia saldato Stelio, sante, Mario o Gianmaria non cambia nulla.

Metti in conto poi che il 60 per cento di utenti su questo forum non sappiano chi sia belletti. Comunque a me piace parecchio, tranne la verniciatura, ma non comprerei mai un rimarchiato. So chi sul forum potrebbe farmelo con soluzioni molto simili

 

scusa che vuol dire? che siccome per fare oggetti di qualità dobbiamo chiedere di più, dobbiamo smettere di produrre in Italia? ma se il "made in Italy" ultimamente tira come in pochi altri periodi, sfruttiamolo no? guarda DSNV: si fanno fare i telai in Italia e poi li rivendono all'estero con un ritorno di immagine e soldi decisamente cospicuo. e non costano poco (ok, c'entra anche la pubblicità, ma anche la scrittina "made in Italy" fa il suo. nei servizi fotografici è immancabile il dettaglio dell'adesivo sul fodero orizzontale)

 

ora, non so se tu stessi parlando solo dell'ambito ciclistico o in generale -spero di no. perché in quasi tutti gli ambiti, l'etichetta "made in Italy" è un valore aggiunto. se gli Italiani non possono permetterselo, non vedo dove sta il problema: quanti Italiani possono permettersi un Riva? una Ferrari? un abito di Attolini? eppure sono tutti fiori all'occhiello del nostro Paese, che ci rappresentano e -almeno quelli- ci permettono ancora di gonfiare il petto all'estero.

a fronte di un'alto -se non altissimo- livello qualitativo, un costo alto -se non altissimo- è più che giustificato.

 

ah, e nei periodi di crisi, i ricchi sono più ricchi, e non sanno come spendere i loro soldi. direi che suggerirgli qualche nuova idea non è peccato.

 

il made in Italy non esiste più nel business delle bici da un pezzo.

[lelefix]

L'unica cosa che mi da fastidio è che se era un mash o una di quelle cinesate americane spacciate per made in italy a quest'ora eravamo già a pagina 10.

Chi se lo può permettere un telaio da 2000 euro? I commenti sui mash sono dati dal fatto che cinese o no chiunque se lo può permettere. Siamo in un periodo di crisi, il Made in italy ha poco senso in questo periodo. Se poi con montaggio e tutto te lo fregano che l'abbia saldato Stelio, sante, Mario o Gianmaria non cambia nulla.

Metti in conto poi che il 60 per cento di utenti su questo forum non sappiano chi sia belletti. Comunque a me piace parecchio, tranne la verniciatura, ma non comprerei mai un rimarchiato. So chi sul forum potrebbe farmelo con soluzioni molto simili

scusa che vuol dire? che siccome per fare oggetti di qualità dobbiamo chiedere di più, dobbiamo smettere di produrre in Italia? ma se il "made in Italy" ultimamente tira come in pochi altri periodi, sfruttiamolo no? guarda DSNV: si fanno fare i telai in Italia e poi li rivendono all'estero con un ritorno di immagine e soldi decisamente cospicuo. e non costano poco (ok, c'entra anche la pubblicità, ma anche la scrittina "made in Italy" fa il suo. nei servizi fotografici è immancabile il dettaglio dell'adesivo sul fodero orizzontale)

ora, non so se tu stessi parlando solo dell'ambito ciclistico o in generale -spero di no. perché in quasi tutti gli ambiti, l'etichetta "made in Italy" è un valore aggiunto. se gli Italiani non possono permetterselo, non vedo dove sta il problema: quanti Italiani possono permettersi un Riva? una Ferrari? un abito di Attolini? eppure sono tutti fiori all'occhiello del nostro Paese, che ci rappresentano e -almeno quelli- ci permettono ancora di gonfiare il petto all'estero.

a fronte di un'alto -se non altissimo- livello qualitativo, un costo alto -se non altissimo- è più che giustificato.

ah, e nei periodi di crisi, i ricchi sono più ricchi, e non sanno come spendere i loro soldi. direi che suggerirgli qualche nuova idea non è peccato.

il made in Italy non esiste più nel business delle bici da un pezzo.

Holy words!!!!

[PELT]

A me i forcellini piacciono, cmq, Cioni, la DS tulla potevi prendere, t' avrebbe comodato...

[lelefix]

@PELT

... e la m'avrebbe comodato si'.

Ma 'r mi cugino l 'ha svenduta pe'n tozzo di pan secco e du' torzoli di pera. Malidetto lui!!!

[Vash the Stampede]

 

il made in Italy non esiste più nel business delle bici da un pezzo.

 

 

posso chiedere gentilmente di spiegare questa frase in modo un po' più esaustivo, con tutti i perché del caso? l'argomento mi interessa molto, mi piacerebbe comprendere meglio la tua posizione

[Doc.Gio]

se il problema che piu' temete e' il prezzo allora e' gia' un ottimo risultato.... speriamo di essere sorpresi anche dal prezzo (con i giusti paragoni)

[cinghiale]

A me piacciono molto tutti e due, la strada ancora di più.

 

Anche il pista fa generare qualche sospiro... ;)

La livrea del pista mi piace parecchio, con quei colori mi ricorda le auto della finanza.

 

Anche se il trittico in tinta mi sa un po' di pura fighetteria...

[round]

 

 

il made in Italy non esiste più nel business delle bici da un pezzo.

 

 

posso chiedere gentilmente di spiegare questa frase in modo un po' più esaustivo, con tutti i perché del caso? l'argomento mi interessa molto, mi piacerebbe comprendere meglio la tua posizione

 

Ciò che intendo dire è che non siamo, inteso come made in italy, più in grado di contrastare e competere.

A cominciare dai fatturati dove nel giro di 15 anni i colossi hanno completamente cambiato le unità di misura in campo. E noi non ci siamo. Dal punto di vista della produzione in quanto ormai si è delocalizzato quasi tutto e dal punto di vista del prestigio dove non siamo più desiderati , resiste in questo campo qualche sparuto esempio che abbia un certo peso. E ce la siamo cercata tutta.

[PELT]

il made in Italy non esiste più nel business delle bici da un pezzo.

 

posso chiedere gentilmente di spiegare questa frase in modo un po' più esaustivo, con tutti i perché del caso? l'argomento mi interessa molto, mi piacerebbe comprendere meglio la tua posizione

Ciò che intendo dire è che non siamo, inteso come made in italy, più in grado di contrastare e competere.

A cominciare dai fatturati dove nel giro di 15 anni i colossi hanno completamente cambiato le unità di misura in campo. E noi non ci siamo. Dal punto di vista della produzione in quanto ormai si è delocalizzato quasi tutto e dal punto di vista del prestigio dove non siamo più desiderati , resiste in questo campo qualche sparuto esempio che abbia un certo peso. E ce la siamo cercata tutta.

Il flame partirà in 3..2..1..

@round mi dici un po di più, se possibile, sul " ce la siam cercata tutta".