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Teo81

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Arrivo ad “Oulu”, pare una grande città. Faccio una ricerca e ad oggi conta 200.000 anime. Città in espansione, cresciuta del 100% in soli 20 anni. È la loro Silicon Valley, tecnologia e università dominano. A me non è piaciuta più di tanto, un po’ anonima, e a volte un pelo degradata. “Degradata” per la Finlandia equivale ad un quartiere bene Italiano.. “Jivaskjla” precedentemente mi era piaciuta di più. Un pelo più piccola ma più “perla”. Arrivo sotto il mio hotel scrauso a 40€ a notte. Scendono degli operai è un palazzo in costruzione sugli ultimi piani. Dell’hotel non c’è traccia . Vedo un foglio attaccato alla porta “per l’Hotel chiamare il numero..” lo faccio e dal palazzo vicino esce un ragazzo, pare un pappone. Scarpa “italiana” stile anni 2000, con fibbia alla strappamuntanda e punta. Pantalone elegante e camicia lievemente aperta alla Miami Vice. Mi fa salire, mi apre il secondo piano, le porte di compensato. Nella stanza un letto. Punto. Le luci neon. Erano palesemente degli uffici. Vuole i soldi, niente carta, tutto cash. Glieli mollo.wi-fi inesistente. Mi promette di portarmi un asciugacapelli, o domani devo riprendere con le scarpe allagate. Va bene “la testa”, ma il cagotto è cagotto. Così fa. Me le sto asciugando ora. Non manca nulla qui a Sparta, oltre il letto c’è persino un cucinino a due piastre e un bagno con doccia infondo al corridoio. Oro dopo 1 giorno in tenda e l’altro in cantiere. Mi accorgo che fa un freddo porco, vado al “Market” il loro robivecchi per comprarmi ma maglia a poco. Figo passare in mezzo ai vichinghi qualche ora spensierata. Infine mi accaparro l’unica maglia grande, è sottile ma tanto vado a cipolla, ho più strati. Esco con sta maglia a righe sottili blu e rossa un po’ Freddy Kruegher, un po’ Kurt Cobain e vado al supermercato. Ogni volta che trovò una cucina, da buon Italiano la sfrutto. Trovo la “Dececco” integrale.. e la passata “Mutti” con cipolla. Mi lascrimano gli occhi dalla gioia. Trovo anche un pesto Barilla, lo bacio e lo sbatto nel carrello. “250g questa sera e 250 domani mattina”. Così ho fatto. Sto da Dio. Ora fuori piove, dicono che il pome sia “bello”. Bello per loro vuol dire “non piove”. Parto la volta di “cazzo ne sò”. Saccheggio un supermercato, provviste per un giorno a parto a Nord. La stanza prenotata per sabato mi aspetta a Rovaniemi. La strategia è quella di avanzare dalle 14.00 di oggi di più che posso verso Rovaniemi, il tutto evitandomi acqua. Ne ho presa troppa, sono a rischio colera. Non ho zero voglia di passarmi una notte alla diaccia con i piedi zuppi. A 10 gradi col vento che tira mi ammalo per forza. Sarò conservativo. Parto tardi. Mi muovo in base al meteo. 240 km circa mi separano dalla mia meta d dall’ultimo “Gate”. O ora, o mai più. Rovaniemi sto arrivando.

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Teo81

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Arrivo ad “Oulu”, pare una grande città. Faccio una ricerca e ad oggi conta 200.000 anime. Città in espansione, cresciuta del 100% in soli 20 anni. È la loro Silicon Valley, tecnologia e università dominano. A me non è piaciuta più di tanto, un po’ anonima, e a volte un pelo degradata. “Degradata” per la Finlandia equivale ad un quartiere bene Italiano.. “Jivaskjla” precedentemente mi era piaciuta di più. Un pelo più piccola ma più “perla”. Arrivo sotto il mio hotel scrauso a 40€ a notte. Scendono degli operai è un palazzo in costruzione sugli ultimi piani. Dell’hotel non c’è traccia . Vedo un foglio attaccato alla porta “per l’Hotel chiamare il numero..” lo faccio e dal palazzo vicino esce un ragazzo, pare un pappone. Scarpa “italiana” stile anni 2000, con fibbia alla strappamuntanda e punta. Pantalone elegante e camicia lievemente aperta alla Miami Vice. Mi fa salire, mi apre il secondo piano, le porte di compensato. Nella stanza un letto. Punto. Le luci neon. Erano palesemente degli uffici. Vuole i soldi, niente carta, tutto cash. Glieli mollo.wi-fi inesistente. Mi promette di portarmi un asciugacapelli, o domani devo riprendere con le scarpe allagate. Va bene “la testa”, ma il cagotto è cagotto. Così fa. Me le sto asciugando ora. Non manca nulla qui a Sparta, oltre il letto c’è persino un cucinino a due piastre è un bagno con doccia infondo al corridoio. Oro dopo 1 giorno in tenda e l’altro in cantiere. Mi accorgo che fa un freddo porco, vado al “Market” il loro robivecchi per comprarmi ma maglia a poco. Figo stare in mezzo a loro qualche ora spensierata. Infine mi accaparro l’unica maglia grande, è sottile ma tanto vado a cipolla, ho più strati. Esco con sta maglia un po’ Freddy Kruegher, un po’ Kurt Cobain  vado al supermercato. Ogni volta che trovò una cucina, da buon Italiano la sfrutto. Trovo la “Dececco” integrale.. e la passata “Mutti” con cipolla. Mi lascrimano gli occhi dalla gioia. Trovo anche un pesto Barilla, lo bacio e lo sbatto nel carrello. “250g questa sera e 250 domani mattina”. Così ho fatto. Sto da Dio. Ora fuori piove, dicono che il pome sia “bello”. Bello per loro vuol dire “non piove”. Parto la volta di “cazzo ne sò”. Saccheggio un supermercato, provviste per un giorno a parto a Nord. La stanza prenotata per sabato mi aspetta a Rovaniemi. La strategia è quella di avanzare dalle 14.00 di oggi di più che posso verso Rovaniemi, il tutto evitandomi acqua. Ne ho presa troppa, sono a rischio colera. Non ho zero voglia di passarmi una notte alla diaccia con i piedi zuppi. A 10 gradi col vento che tira mi ammalo per forza. Sarò conservativo. Parto tardi. Mi muovo in base al meteo. 240 km circa mi separano dalla mia meta d dall’ultimo “Gate”. O ora, o mai più. Rovaniemi sto arrivando.

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