“Questo è il mio Paciucci.... ce ne sono altri come lui, ma questo è il mio” (semi-cit.)
Nato da una collaborazione legal-telaistica (what???) ecco a voi l’ultimo telaio pista forgiato in nobile acciaio dalle sapienti e preziose mani&neuroni del noto telaista ital(azi)o-milanese Paolo Paciucci, aka @fraccazzo da Velle-track e consegnato all’indegno sottoscritto per il proprio sollazzo ciclistico.
GENESI:
In principio era il Verbo (vabbè, qui tagliamo…) …
...nel frattempo, appena di là dalle limacciose sponde del Naviglio grande…
P.P.: “Allora, come lo vuoi il telaio?”
Manco T. “Voglio il whishbone!!!”
P.P: “Ottimo, e poi?”
Manco T. “Voglio il wishbone!!”
P.P. “Si questo mi è chiaro…ma le geometrie, l’overlap, le tolleranze… come lo desideri?”
Manco T.: “Voglio il wishbone!!!”
P.P.: (arretrando lentamente e rientrando silenziosamente in un buio anfratto del suo laboratorio): “OK, tranquillo…nessuno si farà del male...”
Definiti così tutti i dettagli tecnici, il nostro Pasolini dei telai, egregiamente coadiuvato dal suo sodale toscolo-milanese @francescobianco (migrato appunto dalle verdi lande dantesche ai nebbiosi territori manzoniani per sciacquare i panni in lambro, seguendo il solco della più grande tradizione telaistica italiana dei vari cinelli, masi, etc etc ...) procedeva a cesellare, giuntare, brigare, fare, disfare, piatt, pentul e roba de precisiun, per ottenere da otto miseri e banalissimi tubi un esemplare unico e magnifico di “telaio per velocipede a ingranaggio fisso” che vado testè a presentarvi, unitamente ai componenti montati per un corretto utilizzo, quali:
Il Manufatto: Paciucci aka “triumph of steel” – mod. Boa Sorte
Forchetta anteriore: Alpina carbon
Forchetta posteriore: “voglio il wishbone!!!”
Cingoli: Mavic Ellipse su cerchi DRC (featuring @NAOS), ricoperti da un sottile strato di gomma continentale gran premio II
All’attacco: Ratio Tacto da 110, in alu ricoperto da un sottile strato di carbonella
Per la serie: sterzo!: Thecno (giuro non è un refuso, è scritto proprio così!)
Piega ma non si spezza: 3T Ergo Sum Pro (lo sapevate?)
Reggiterga: 3T Stylus alla carbonara (ideale per le penne...)
Guarnigione: SRAM Omnium da 165, con diadema a 48 tits, abbinato a ‘o pinione da 15 miche
Pedalibus calcantibus: Look Keo 2 Max (e non di più..)
Scranno: San Marco Aspide Dynamic
Catenaccio: Izumi
Fate entrare gli struzzi…. cioè, volevo dire, si proceda all’esposizione dei dagherrotipi, con annessa breve intro-documentazione del work in progress
Appena nato… (con la gentile partecipazione della... nebbia ;-)
Tolleranze di casa
Lo chiamavano Dinamometrico
Ancora calda..
Primo giro al parghetto…
Sient’ bello.. mi sun milanes
ahh, la milano di una volta…
E sentiamo, manco, che cosa te ne fai di una bici così?
Volatili..
EPILOGO
Che dire, come si può immaginare la bici è una bomba… per ora l’ho pedalata poco (a proposito, grazie giove pluvio... a buon rendere) per cui devo ancora capire l’assetto giusto, ma le sensazioni sono idilliache.
RINGRAZIAMENTI
Ovviamente il più grande, sentitissimo e doveroso grazie va al duo delle meraviglie, i Fabrica Boys, in primis Paolo, che ha creduto in me fin dall’inizio (… ma che minkia dici, travaglio?) e che ha sfoderato le sue doti e conoscenze per dare alla luce una vera e propria opera di artigianato d’eccellenza per poi affidarla a un vecchio e rimbambito minkione senza gambe come me ... bravo fesso ;-)
Grazie anche a tutto il Tremens Team (voi sapete chi siete) per aver condiviso la trepiDante attesa
Grazie a Naos, per aver fornito gli unici componenti non nuovi della bici
Grazie a Chainreaction e agli sconti di gennaio
Infine grazie a i’ Forum tutto, per le nozioni tecniche, i flames, il sollazzo procuratomi leggendo e scrivendo puttanate, la distrazione dal lavoro (che include questa presentazione), e via e via
Ciao Mamma
Ci si vede alle Tremens, merdaioli