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Cremona - Rissa e manifestazione antifascista


Fresh420
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vedo che la discussione ha preso piede.....è calda come riporta il forum, però mi dispiace che qualcuno sia subito andato via, perché essendo un dialogante della parte opposta avrei voluto fargli una domanda che farò comunque agli altri.

 

Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti? 

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo. 

 

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare. 

E come dovremmo definirci? Antineofascisti?

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vedo che la discussione ha preso piede.....è calda come riporta il forum, però mi dispiace che qualcuno sia subito andato via, perché essendo un dialogante della parte opposta avrei voluto fargli una domanda che farò comunque agli altri.

Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti?

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo.

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare.

A volere fare i pignoli non mi ritengo propriamente di sinistra, quindi forse non rappresento esattamente il tipo di interlocutore che stavi cercando di interrogare, però ti rispondo. Brevemente, non in dettaglio.

Sia che uno appartenga ad una corrente libertaria, anarchica, comunista extraparlamentare o di sinistra, se si fa portatore di determinati valori (rispetto dei lavoratori a prescindere da provenienza, genere e fede; rispetto dell'essere umano in quanto tale; solidarietà; solidarietà di classe, per citarne alcuni) non potrà che trovarsi in conflitto con una fazione che, attraverso l'uso di mezzi che travalicano la mera persuasione, predica la superiorità di una nazione su un'altra e l'odio tra individui di cultura, religione o provenienza differenti. E per arginare questo tipo di manifestazioni è utile comporre un fronte comune, che superi le divisioni che tu, parlando genericamente di "sinistra", hai invece abbattutto. L'antifascismo, come già dicevo in prima pagina, è un cappello che raduna gruppi differenti e che si può esprimere in altrettanti modi. Sta probabilmente diventando penalizzante il fatto che l'etichetta orbiti attorno al fascismo, in quanto finisce per dargli maggior risalto, ma è un concetto incisivo, che rende subito chiaro di cosa si tratta. Ripeto, l'antifascismo per sua stessa natura fatica ad essere alla base di un movimento prettamente propositivo, è piuttosto l'aspetto difensivo che raduna molte realtà politiche e, per quel che mi riguarda, è giusto che venga mantenuto così. Spiace che la gente viva tutto come una guerra tra bande, visione che finisce per banalizzare la gravità degli eventi, ma nemmeno ci si può nascondere dietro ad un dito e cambiarsi la faccia alla ricerca di compiacenza.

Scusa se non sono stato particolarmente esaustivo e se tornerò nelle tenebre dopo questo messaggio.

Modificato da Revo (visualizza cornologia modifica)
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vedo che la discussione ha preso piede.....è calda come riporta il forum, però mi dispiace che qualcuno sia subito andato via, perché essendo un dialogante della parte opposta avrei voluto fargli una domanda che farò comunque agli altri.

Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti?

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo.

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare.

A volere fare i pignoli non mi ritengo propriamente di sinistra, quindi forse non rappresento esattamente il tipo di interlocutore che stavi cercando di interrogare, però ti rispondo. Brevemente, non in dettaglio.

Sia che uno appartenga ad una corrente libertaria, anarchica, comunista extraparlamentare o di sinistra, se si fa portatore di determinati valori (rispetto dei lavoratori a prescindere da provenienza, genere e fede; rispetto dell'essere umano in quanto tale; solidarietà; solidarietà di classe, per citarne alcuni) non potrà che trovarsi in conflitto con una fazione che, attraverso l'uso di mezzi che travalicano la mera persuasione, predica la superiorità di una nazione su un'altra e l'odio tra individui di cultura, religione o provenienza differenti. E per arginare questo tipo di manifestazioni è utile comporre un fronte comune, che superi le divisioni che tu, parlando genericamente di "sinistra", hai invece abbattutto. L'antifascismo, come già dicevo in prima pagina, è un cappello che raduna gruppi differenti e che si può esprimere in altrettanti modi. Sta probabilmente diventando penalizzante il fatto che l'etichetta orbiti attorno al fascismo, in quanto finisce per dargli maggior risalto, ma è un concetto incisivo, che rende subito chiaro di cosa si tratta. Ripeto, l'antifascismo per sua stessa natura fatica ad essere alla base di un movimento prettamente propositivo, è piuttosto l'aspetto difensivo che raduna molte realtà politiche e, per quel che mi riguarda, è giusto che venga mantenuto così. Spiace che la gente viva tutto come una guerra tra bande, visione che finisce per banalizzare la gravità degli eventi, ma nemmeno ci si può nascondere dietro ad un dito e cambiarsi la faccia alla ricerca di compiacenza.

Scusa se non sono stato particolarmente esaustivo e se tornerò nelle tenebre dopo questo messaggio.

 

 

In queste poche righe ho trovato una delle spiegazioni più esaustive su quello che molti definiscono l'antifascismo militante. Un noto esponente dei centri sociali padovani una volta disse; noi abbiamo così ragione e i nostri obbiettivi sono così alti che l'uso a volte della violenza è ampiamente giustificato. Ecco forse questo un po' mi spaventa; il fatto di ergersi a giudici di sé stessi. Chi non può essere d'accordo su certe battaglie del movimento antagonista. Tutte le grandi opere realizzate in questo paese dall'acquedotto romano in poi hanno avuto il solo scopo di erogare tangenti. La Tav può essere diversa? Il problema è che la storia ci insegna che tutti coloro che hanno accettato l'utilizzo della violenza nelle loro battaglie in genere ritenevano di avere ragione....  

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Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti?

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo.

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare.

A volere fare i pignoli non mi ritengo propriamente di sinistra, quindi forse non rappresento esattamente il tipo di interlocutore che stavi cercando di interrogare, però ti rispondo. Brevemente, non in dettaglio.

Sia che uno appartenga ad una corrente libertaria, anarchica, comunista extraparlamentare o di sinistra, se si fa portatore di determinati valori (rispetto dei lavoratori a prescindere da provenienza, genere e fede; rispetto dell'essere umano in quanto tale; solidarietà; solidarietà di classe, per citarne alcuni) non potrà che trovarsi in conflitto con una fazione che, attraverso l'uso di mezzi che travalicano la mera persuasione, predica la superiorità di una nazione su un'altra e l'odio tra individui di cultura, religione o provenienza differenti. E per arginare questo tipo di manifestazioni è utile comporre un fronte comune, che superi le divisioni che tu, parlando genericamente di "sinistra", hai invece abbattutto. L'antifascismo, come già dicevo in prima pagina, è un cappello che raduna gruppi differenti e che si può esprimere in altrettanti modi. Sta probabilmente diventando penalizzante il fatto che l'etichetta orbiti attorno al fascismo, in quanto finisce per dargli maggior risalto, ma è un concetto incisivo, che rende subito chiaro di cosa si tratta. Ripeto, l'antifascismo per sua stessa natura fatica ad essere alla base di un movimento prettamente propositivo, è piuttosto l'aspetto difensivo che raduna molte realtà politiche e, per quel che mi riguarda, è giusto che venga mantenuto così. Spiace che la gente viva tutto come una guerra tra bande, visione che finisce per banalizzare la gravità degli eventi, ma nemmeno ci si può nascondere dietro ad un dito e cambiarsi la faccia alla ricerca di compiacenza.

Scusa se non sono stato particolarmente esaustivo e se tornerò nelle tenebre dopo questo messaggio.

Quotone, la penso esattamente così. E di mio aggiungo che mi da altamente fastidio che nell'immaginario comune sia un'esclusiva di una certa fazione politica e mi prendo di comunista (e non me ne frega niente, inteso) se dico di essere antifascista. Vedo una tendenza fascista causata da vari fattori sociali ma non siamo in guerra. Va combattuta con decisione, veemenza e mezzi democratici, altrimenti diventa guerra tra bande e non tra valori.

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Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti?

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo.

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare.

A volere fare i pignoli non mi ritengo propriamente di sinistra, quindi forse non rappresento esattamente il tipo di interlocutore che stavi cercando di interrogare, però ti rispondo. Brevemente, non in dettaglio.

Sia che uno appartenga ad una corrente libertaria, anarchica, comunista extraparlamentare o di sinistra, se si fa portatore di determinati valori (rispetto dei lavoratori a prescindere da provenienza, genere e fede; rispetto dell'essere umano in quanto tale; solidarietà; solidarietà di classe, per citarne alcuni) non potrà che trovarsi in conflitto con una fazione che, attraverso l'uso di mezzi che travalicano la mera persuasione, predica la superiorità di una nazione su un'altra e l'odio tra individui di cultura, religione o provenienza differenti. E per arginare questo tipo di manifestazioni è utile comporre un fronte comune, che superi le divisioni che tu, parlando genericamente di "sinistra", hai invece abbattutto. L'antifascismo, come già dicevo in prima pagina, è un cappello che raduna gruppi differenti e che si può esprimere in altrettanti modi. Sta probabilmente diventando penalizzante il fatto che l'etichetta orbiti attorno al fascismo, in quanto finisce per dargli maggior risalto, ma è un concetto incisivo, che rende subito chiaro di cosa si tratta. Ripeto, l'antifascismo per sua stessa natura fatica ad essere alla base di un movimento prettamente propositivo, è piuttosto l'aspetto difensivo che raduna molte realtà politiche e, per quel che mi riguarda, è giusto che venga mantenuto così. Spiace che la gente viva tutto come una guerra tra bande, visione che finisce per banalizzare la gravità degli eventi, ma nemmeno ci si può nascondere dietro ad un dito e cambiarsi la faccia alla ricerca di compiacenza.

Scusa se non sono stato particolarmente esaustivo e se tornerò nelle tenebre dopo questo messaggio.

 

 

In queste poche righe ho trovato una delle spiegazioni più esaustive su quello che molti definiscono l'antifascismo militante. Un noto esponente dei centri sociali padovani una volta disse; noi abbiamo così ragione e i nostri obbiettivi sono così alti che l'uso a volte della violenza è ampiamente giustificato. Ecco forse questo un po' mi spaventa; il fatto di ergersi a giudici di sé stessi. Chi non può essere d'accordo su certe battaglie del movimento antagonista. Tutte le grandi opere realizzate in questo paese dall'acquedotto romano in poi hanno avuto il solo scopo di erogare tangenti. La Tav può essere diversa? Il problema è che la storia ci insegna che tutti coloro che hanno accettato l'utilizzo della violenza nelle loro battaglie in genere ritenevano di avere ragione....  

 

 

La Tav poteva avere ragione di esistere quando è stata pensata, forse. Ora c'è chi dice che non abbia più senso. Specie se la vediamo dal lato tangenti.

Però quando questi signori dicono NO a qualsiasi grande opera dovrebbero anche ricordarsi di non utilizzarla.

Scusate se mi ripeto, ma dire NO a qualsiasi cosa bollandola come fascista - perché basta leggere i loro comunicati deliranti stile BR e c'è un uso della parola fascista talmente smodato che fa venire dei dubbi - oltre ad avere poco senso, dovrebbe anche portare queste persone ad essere critiche prima di tutto con se stesse.

Quando vieni a dirmi NO GLOBAL/NO LOGO vestito Nike dalla testa ai piedi e con in mano un Mac Book, sei abbastanza ridicolo e bugiardo.

Al noto esponente padovano nessuno ha fatto notare che ragiona esattamente come il signore appeso a testa in giù al distributore di benzina? Appeso proprio dai suoi idoli.

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Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti? 

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo. 

 

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare. 

Mah guarda, per cercare di inquadrare la cosa: io sono cresciuto in una famiglia cattolica e di sinistra, e grazie a Dio nella scala delle cose che i miei genitori hanno cercato di insegnarmi andare in chiesa alla domenica e inneggiare al Che stavano più in basso delle ginocchia di Brunetta. Avevano preponderanza altre cose, tipo "ricordati che sei fortunato", "cerca quando puoi di aiutare qualcuno", "se fai qualcosa falla seriamente", cose così. Quello che intendo è che alla base una persona dovrebbe avere coscienza di come ci si comporta in una comunità di persone che hanno scelto di darsi delle regole comuni, società mi pare la chiamino, tutto il resto viene dopo. 

 

Poi, voglio dire, non è che devo tatuarmelo in fronte l'essere antifascista e antigulag, mi pare abbastanza implicito. Non mi fa piacere il banchetto di forza nuova sotto casa, ma guardandoli un momento mi rendo conto che più o meno chiunque gli passa vicino si sposta come se questi fossero caduti nella merda e avessero cercato di pulirsi con il volantino che ti stanno passando, e potrei fare lo stesso discorso per quei fessi di rivoluzione comunista, o come cazzo si chiamava. Quelli che si presentano all'ingresso di facoltà come se cercassero di vendermi droga, e io tutto felice cazzo sì, salvo poi trovarmi in mano un invito a una riunione per discutere dell'abbattimento del padronato. 

 

Sono anacronismi, se davanti hanno l'aggettivo "estremo" un motivo ci sarà, ed è che in una società sana la loro percentuale di voti sta da qualche parte tra zero e vaffanculo. 

Però vedo anche in questo thread, dopo una brillante partenza a base di "non rifiniamo nei soliti schemi vecchi di settant'anni fascisti-comunisti", vedete bene dove si è finiti a parare. 

 

GODWIN'S LAW, BITCHES!

 

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Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti? 

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo. 

 

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare.

sei mai stato a Predappio?hai mai visto per persone che arrivano sulla tomba di Mussolini?hai mai letto cosa scrivono sui libri lasciati in ricordo di fianco alla tomba? Io sì. Ed è per questo che mi dichiaro antifascista. Ben o male non credo in uno solo dei valori che queste persone cercano di propugnare, nè i modelli a cui si ispirano. Il fascismo non corrisponde minimamente ad une destra democratica. È un modello politico che penso che tutti noi dovremmo combattere. Oltretutto gran parte sono persone che, a mio avviso, fanno fatica a contare a più di dieci.
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vedo che la discussione ha preso piede.....è calda come riporta il forum, però mi dispiace che qualcuno sia subito andato via, perché essendo un dialogante della parte opposta avrei voluto fargli una domanda che farò comunque agli altri.

Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti?

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo.

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare.

A volere fare i pignoli non mi ritengo propriamente di sinistra, quindi forse non rappresento esattamente il tipo di interlocutore che stavi cercando di interrogare, però ti rispondo. Brevemente, non in dettaglio.

Sia che uno appartenga ad una corrente libertaria, anarchica, comunista extraparlamentare o di sinistra, se si fa portatore di determinati valori (rispetto dei lavoratori a prescindere da provenienza, genere e fede; rispetto dell'essere umano in quanto tale; solidarietà; solidarietà di classe, per citarne alcuni) non potrà che trovarsi in conflitto con una fazione che, attraverso l'uso di mezzi che travalicano la mera persuasione, predica la superiorità di una nazione su un'altra e l'odio tra individui di cultura, religione o provenienza differenti. E per arginare questo tipo di manifestazioni è utile comporre un fronte comune, che superi le divisioni che tu, parlando genericamente di "sinistra", hai invece abbattutto. L'antifascismo, come già dicevo in prima pagina, è un cappello che raduna gruppi differenti e che si può esprimere in altrettanti modi. Sta probabilmente diventando penalizzante il fatto che l'etichetta orbiti attorno al fascismo, in quanto finisce per dargli maggior risalto, ma è un concetto incisivo, che rende subito chiaro di cosa si tratta. Ripeto, l'antifascismo per sua stessa natura fatica ad essere alla base di un movimento prettamente propositivo, è piuttosto l'aspetto difensivo che raduna molte realtà politiche e, per quel che mi riguarda, è giusto che venga mantenuto così. Spiace che la gente viva tutto come una guerra tra bande, visione che finisce per banalizzare la gravità degli eventi, ma nemmeno ci si può nascondere dietro ad un dito e cambiarsi la faccia alla ricerca di compiacenza.

Scusa se non sono stato particolarmente esaustivo e se tornerò nelle tenebre dopo questo messaggio.

 

 

In queste poche righe ho trovato una delle spiegazioni più esaustive su quello che molti definiscono l'antifascismo militante. Un noto esponente dei centri sociali padovani una volta disse; noi abbiamo così ragione e i nostri obbiettivi sono così alti che l'uso a volte della violenza è ampiamente giustificato. Ecco forse questo un po' mi spaventa; il fatto di ergersi a giudici di sé stessi. Chi non può essere d'accordo su certe battaglie del movimento antagonista. Tutte le grandi opere realizzate in questo paese dall'acquedotto romano in poi hanno avuto il solo scopo di erogare tangenti. La Tav può essere diversa? Il problema è che la storia ci insegna che tutti coloro che hanno accettato l'utilizzo della violenza nelle loro battaglie in genere ritenevano di avere ragione....  

 

 

La Tav poteva avere ragione di esistere quando è stata pensata, forse. Ora c'è chi dice che non abbia più senso. Specie se la vediamo dal lato tangenti.

Però quando questi signori dicono NO a qualsiasi grande opera dovrebbero anche ricordarsi di non utilizzarla.

Scusate se mi ripeto, ma dire NO a qualsiasi cosa bollandola come fascista - perché basta leggere i loro comunicati deliranti stile BR e c'è un uso della parola fascista talmente smodato che fa venire dei dubbi - oltre ad avere poco senso, dovrebbe anche portare queste persone ad essere critiche prima di tutto con se stesse.

Quando vieni a dirmi NO GLOBAL/NO LOGO vestito Nike dalla testa ai piedi e con in mano un Mac Book, sei abbastanza ridicolo e bugiardo.

Al noto esponente padovano nessuno ha fatto notare che ragiona esattamente come il signore appeso a testa in giù al distributore di benzina? Appeso proprio dai suoi idoli.

 

 

Il punto è l'interesse comune a scapito del singolo. Nessuno vuole le antenne ma tutti utilizzano i telefoni, nessuno vuole le discariche ma tutti producono rifiuti. Dove deve fermarsi il legittimo diritto di protesta di che vede leso un interesse proprio o un  valore collettivo. Quali devono essere i limiti alle legittime aspirazioni dei cittadini in virtù di un interesse non solo collettivo ma anche di un valore internazionalmente riconosciuto. Prendiamo il diritto di asilo. Se la maggior parte dei cittadini italiani è contraria all'immigrazione clandestina abbiamo il dovere di respingere i barconi o in virtù di un valore morale che impone l'assistenza dobbiamo accogliere queste persone.

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vedo che la discussione ha preso piede.....è calda come riporta il forum, però mi dispiace che qualcuno sia subito andato via, perché essendo un dialogante della parte opposta avrei voluto fargli una domanda che farò comunque agli altri.

 

Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti? 

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo. 

 

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare.

sei mai stato a Predappio?hai mai visto per persone che arrivano sulla tomba di Mussolini?hai mai letto cosa scrivono sui libri lasciati in ricordo di fianco alla tomba? Io sì. Ed è per questo che mi dichiaro antifascista. Ben o male non credo in uno solo dei valori che queste persone cercano di propugnare, nè i modelli a cui si ispirano. Il fascismo non corrisponde minimamente ad une destra democratica. È un modello politico che penso che tutti noi dovremmo combattere. Oltretutto gran parte sono persone che, a mio avviso, fanno fatica a contare a più di dieci.

 

 

Hai tutte le ragioni del mondo, ma così torniamo sempre a capo. E ti posso fare l'esempio del ventennio berlusconiano tanto caro alla sinistra che non sa contare o fa finta di non saperlo fare.

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vedo che la discussione ha preso piede.....è calda come riporta il forum, però mi dispiace che qualcuno sia subito andato via, perché essendo un dialogante della parte opposta avrei voluto fargli una domanda che farò comunque agli altri.

 

Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti? 

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo. 

 

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare.

sei mai stato a Predappio?hai mai visto per persone che arrivano sulla tomba di Mussolini?hai mai letto cosa scrivono sui libri lasciati in ricordo di fianco alla tomba? Io sì. Ed è per questo che mi dichiaro antifascista. Ben o male non credo in uno solo dei valori che queste persone cercano di propugnare, nè i modelli a cui si ispirano. Il fascismo non corrisponde minimamente ad une destra democratica. È un modello politico che penso che tutti noi dovremmo combattere. Oltretutto gran parte sono persone che, a mio avviso, fanno fatica a contare a più di dieci.

 

Hai tutte le ragioni del mondo, ma così torniamo sempre a capo. E ti posso fare l'esempio del ventennio berlusconiano tanto caro alla sinistra che non sa contare o fa finta di non saperlo fare.non comprendo il parallelo. Forse mi sto fascistizzando.

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vedo che la discussione ha preso piede.....è calda come riporta il forum, però mi dispiace che qualcuno sia subito andato via, perché essendo un dialogante della parte opposta avrei voluto fargli una domanda che farò comunque agli altri.

Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti?

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo.

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare.

A volere fare i pignoli non mi ritengo propriamente di sinistra, quindi forse non rappresento esattamente il tipo di interlocutore che stavi cercando di interrogare, però ti rispondo. Brevemente, non in dettaglio.

Sia che uno appartenga ad una corrente libertaria, anarchica, comunista extraparlamentare o di sinistra, se si fa portatore di determinati valori (rispetto dei lavoratori a prescindere da provenienza, genere e fede; rispetto dell'essere umano in quanto tale; solidarietà; solidarietà di classe, per citarne alcuni) non potrà che trovarsi in conflitto con una fazione che, attraverso l'uso di mezzi che travalicano la mera persuasione, predica la superiorità di una nazione su un'altra e l'odio tra individui di cultura, religione o provenienza differenti. E per arginare questo tipo di manifestazioni è utile comporre un fronte comune, che superi le divisioni che tu, parlando genericamente di "sinistra", hai invece abbattutto. L'antifascismo, come già dicevo in prima pagina, è un cappello che raduna gruppi differenti e che si può esprimere in altrettanti modi. Sta probabilmente diventando penalizzante il fatto che l'etichetta orbiti attorno al fascismo, in quanto finisce per dargli maggior risalto, ma è un concetto incisivo, che rende subito chiaro di cosa si tratta. Ripeto, l'antifascismo per sua stessa natura fatica ad essere alla base di un movimento prettamente propositivo, è piuttosto l'aspetto difensivo che raduna molte realtà politiche e, per quel che mi riguarda, è giusto che venga mantenuto così. Spiace che la gente viva tutto come una guerra tra bande, visione che finisce per banalizzare la gravità degli eventi, ma nemmeno ci si può nascondere dietro ad un dito e cambiarsi la faccia alla ricerca di compiacenza.

Scusa se non sono stato particolarmente esaustivo e se tornerò nelle tenebre dopo questo messaggio.

 

 

In queste poche righe ho trovato una delle spiegazioni più esaustive su quello che molti definiscono l'antifascismo militante. Un noto esponente dei centri sociali padovani una volta disse; noi abbiamo così ragione e i nostri obbiettivi sono così alti che l'uso a volte della violenza è ampiamente giustificato. Ecco forse questo un po' mi spaventa; il fatto di ergersi a giudici di sé stessi. Chi non può essere d'accordo su certe battaglie del movimento antagonista. Tutte le grandi opere realizzate in questo paese dall'acquedotto romano in poi hanno avuto il solo scopo di erogare tangenti. La Tav può essere diversa? Il problema è che la storia ci insegna che tutti coloro che hanno accettato l'utilizzo della violenza nelle loro battaglie in genere ritenevano di avere ragione....  

 

 

La Tav poteva avere ragione di esistere quando è stata pensata, forse. Ora c'è chi dice che non abbia più senso. Specie se la vediamo dal lato tangenti.

Però quando questi signori dicono NO a qualsiasi grande opera dovrebbero anche ricordarsi di non utilizzarla.

Scusate se mi ripeto, ma dire NO a qualsiasi cosa bollandola come fascista - perché basta leggere i loro comunicati deliranti stile BR e c'è un uso della parola fascista talmente smodato che fa venire dei dubbi - oltre ad avere poco senso, dovrebbe anche portare queste persone ad essere critiche prima di tutto con se stesse.

Quando vieni a dirmi NO GLOBAL/NO LOGO vestito Nike dalla testa ai piedi e con in mano un Mac Book, sei abbastanza ridicolo e bugiardo.

Al noto esponente padovano nessuno ha fatto notare che ragiona esattamente come il signore appeso a testa in giù al distributore di benzina? Appeso proprio dai suoi idoli.

 

 

Il punto è l'interesse comune a scapito del singolo. Nessuno vuole le antenne ma tutti utilizzano i telefoni, nessuno vuole le discariche ma tutti producono rifiuti. Dove deve fermarsi il legittimo diritto di protesta di che vede leso un interesse proprio o un  valore collettivo. Quali devono essere i limiti alle legittime aspirazioni dei cittadini in virtù di un interesse non solo collettivo ma anche di un valore internazionalmente riconosciuto. Prendiamo il diritto di asilo. Se la maggior parte dei cittadini italiani è contraria all'immigrazione clandestina abbiamo il dovere di respingere i barconi o in virtù di un valore morale che impone l'assistenza dobbiamo accogliere queste persone.

 

 

Per me non è proprio così, e so che se voglio determinate cose devo sicuramente "subirne" altre. Quindi evito di dire ad altri, spesso con metodi violenti (magari non fisici ma verbali), cosa devono fare, quando sono io il primo a non farlo.

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vedo che la discussione ha preso piede.....è calda come riporta il forum, però mi dispiace che qualcuno sia subito andato via, perché essendo un dialogante della parte opposta avrei voluto fargli una domanda che farò comunque agli altri.

 

Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti? 

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo. 

 

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare.

sei mai stato a Predappio?hai mai visto per persone che arrivano sulla tomba di Mussolini?hai mai letto cosa scrivono sui libri lasciati in ricordo di fianco alla tomba? Io sì. Ed è per questo che mi dichiaro antifascista. Ben o male non credo in uno solo dei valori che queste persone cercano di propugnare, nè i modelli a cui si ispirano. Il fascismo non corrisponde minimamente ad une destra democratica. È un modello politico che penso che tutti noi dovremmo combattere. Oltretutto gran parte sono persone che, a mio avviso, fanno fatica a contare a più di dieci.  

Hai tutte le ragioni del mondo, ma così torniamo sempre a capo. E ti posso fare l'esempio del ventennio berlusconiano tanto caro alla sinistra che non sa contare o fa finta di non saperlo fare. non comprendo il parallelo. Forse mi sto fascistizzando.

 

 

Uno dei cavalli di battaglia della sinistra per delegittimare l'avversario Berlusconi era paragonare la durata dei suoi governi al ventennio fascista. Ne parlano da anni. Ma se conti (ci sono riuscito io che avevo ZERO di matematica) i 20 anni non ci sono e non ci saranno. La chirurgia plastica non allunga la vita e ormai è troppo sputtanato.

Quindi direi che anche dall'altra parte qualcuno non sa contare. 

E non datemi del berlusconiano perché non lo sono.

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A volte mi chiedo quanto delle persone che si professano fasciste abbiano mai approfondito quali sono i valori del fascismo, in che periodo storico si è sviluppato e perché abbia preso piede in quel modo.

Alcuni degli istituti sociali oggi ritenuti ovvi in realtà sono nati nel periodo fascista.

Nel manifesto del partito fascista si fa esplicito riferimento al contenimento della giornata lavorativa nelle otto ore, nell'assistenza alle persone che s'infortunano durante l'attività lavorativa il concetto della pensione, le case popolari.

Alcuni aspetti del decentramento amministrativo sono originari di quel periodo, le corporazioni ad esempio.

Il punto è che il movimento nato dopo una guerra vinta e in un periodo di crisi ha una fortissima componente militarista e nazionalista oggi sicuramente anacronista, si crede nella scuola che diventa obbligatoria ma che ha lo scopo di istruire i futuri cittadini e SOLDATI.

C'è un aspetto imperialista nella volontà di estendere il dominio al mediterraneo e un richiamo a tempi passati.

Questo non toglie che una parte delle riforme nate nel ventennio soprattutto nella prima parte hanno avuto un impatto rivoluzionario in un paese com'era l'Italia del dopo guerra. 

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vedo che la discussione ha preso piede.....è calda come riporta il forum, però mi dispiace che qualcuno sia subito andato via, perché essendo un dialogante della parte opposta avrei voluto fargli una domanda che farò comunque agli altri.

Ma mi spiegate in dettaglio, voi di sinistra perché, per quale motivo vi dichiarate antifascisti?

Perché non vi dichiarate semplicemente di sinistra, senza aggiungerci quell' "antifa" che è anche anacronistico se vogliamo.

Chiaramente se vi ponete la domanda vi spiego perché ho detto "anacronistico", ma è chiaro che molto dipende dalle vostre risposte, sempre vogliate continuare.

sei mai stato a Predappio?hai mai visto per persone che arrivano sulla tomba di Mussolini?hai mai letto cosa scrivono sui libri lasciati in ricordo di fianco alla tomba? Io sì. Ed è per questo che mi dichiaro antifascista. Ben o male non credo in uno solo dei valori che queste persone cercano di propugnare, nè i modelli a cui si ispirano. Il fascismo non corrisponde minimamente ad une destra democratica. È un modello politico che penso che tutti noi dovremmo combattere. Oltretutto gran parte sono persone che, a mio avviso, fanno fatica a contare a più di dieci.

Questo è valido se consideri fascista il ragazzino 16enne esaltato che inneggia al duce, che ti dice che "quando c'era lui si stava meglio".

Perché per me questi soggetti sono paragonabili all'hipster che pubblica su facebook un articolo sul risultato delle elezioni in Grecia esultando perché la "sua" sinistra ha trionfato alle elezioni, o a chi parla per slogan,quando invece l'unica seria preoccipazione che ha è fumarsi un tubo.

Questi più che fascisti o comunisti direi che sono cretini basta...

A Predappio ci sono stato anche io, comunque.

Che poi parlate sempre di destra, casapound a me non sembra propriamente ricollocabile in quell'area politica, probabilmente vi fa comodo cosi per continuare a sbandierare il vostro buonismo antifascista.

Tra l'altro visto che tirate fuori spesso il discorso omofobia, casapound (riportato sul loro statuto) non è contraria alle unioni civili tra omosessuali.

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