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Froci


WalkingDead
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Ragazzi, viviamo in un paese dove la Chiesa può dire la sua anche sull'amministrazione dello Stato e i nostri tg e giornali parlano per giorni di quello che dice un qualsiasi cardinale sulle tasse o sulla politica....

dove vogliamo andare?

 

PS. a me la cosa è indifferente, ognuno se lo mena come vuole e deve essere così. Se ami un altro uomo devi essere libero di farlo ma devi anche rispettare chi invece è infastidito. Punto, perché la mia libertà finisce dove inizia la tua.

ok, cosa, nello specifico, ti infastidisce nel vedere un uomo che ama un altro uomo?

vederli che si tengono per mano per strada?

un bacio?

ci si può amare solo dentro casa perché altrimenti qualcuno si infastidisce?

 

lascia stare scene di limoni o simil petting in pubblico, perché quelle sono fastidiose etero gay tra bambini e anche tra piante.

 

A me non da fastidio niente, ci mancherebbe, non era quella l'intenzione del mio post. Dico solo che va bene la libertà ad oltranza per tutti e gli omosessuali fanno bene a portare avanti le loro battaglie per i diritti e affinché vengano rispettati. Ovviamente questo però non significa che allora bisogna crocifiggere chiunque, anche come battuta, dica "culattone" o "bici rosa frocio". La libertà ha sempre due versi

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oggi non ho voglia di articolare

1 ci sono persone gay che si danno del "frocio" a vicenda tranquillamente. ovvio che c'è caso e caso.

2 ci sono neri che si danno del "negro" a vicenda tranquillamente. ho un amico che se lo dice perfino da solo, orgoglioso.

3 io non ce l'ho con gli ebrei, ce l'ho con Israele

 

 

3 Capisco cosa intendi, ma mi risulta difficile scindere Israele dall'Ebraismo. Immagino che tu ce l'abbia come gli "ultranazionalisti/sionisti" e le loro politiche di occupazione della Palestina.

 

 

Io non ce l'ho con i cattolici, ce l'ho con la Città del Vaticano. :)

 

 

 

e sopratutto come è stato "fatto" Israele!!!! Perché a leggere i commenti di certe persone che si leggono un po' ovunque sembra che la colpa maggiore sia degli Ebrei, degli Israeliani e dei Giudei che per inciso sono tre cose differenti. Ma anche questo non viene spiegato dai media coltivatori di odio!!!

PS attualmente il paese che più tollera gli omosessuali o se preferite e gayfriendly è Israele insieme all'Australia, mentre i musulmani, gli tagliano la testa

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oggi non ho voglia di articolare

1 ci sono persone gay che si danno del "frocio" a vicenda tranquillamente. ovvio che c'è caso e caso.

2 ci sono neri che si danno del "negro" a vicenda tranquillamente. ho un amico che se lo dice perfino da solo, orgoglioso.

3 io non ce l'ho con gli ebrei, ce l'ho con Israele

 

 

3 Capisco cosa intendi, ma mi risulta difficile scindere Israele dall'Ebraismo. Immagino che tu ce l'abbia come gli "ultranazionalisti/sionisti" e le loro politiche di occupazione della Palestina.

 

 

Io non ce l'ho con i cattolici, ce l'ho con la Città del Vaticano. :)

 

 

 

e sopratutto come è stato "fatto" Israele!!!! Perché a leggere i commenti di certe persone che si leggono un po' ovunque sembra che la colpa maggiore sia degli Ebrei, degli Israeliani e dei Giudei che per inciso sono tre cose differenti. Ma anche questo non viene spiegato dai media coltivatori di odio!!!

PS attualmente il paese che più tollera gli omosessuali o se preferite e gayfriendly è Israele insieme all'Australia, mentre i musulmani, gli tagliano la testa

 

Pure io sono contro le generalizzazioni, ma il fatto che tu dica che i "musulmani gli tagliano la testa" forse indebolisce un po' la tua argomentazione al riguardo :)

detto questo, ma che c'entra qui il conflitto israelopalestinese??

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Moderatore momentaneo mode "ON"

 

Volevo farvi notare,come diceva  @alan, che questo ,e' un sito "principalmente" di bici,ma , considerati i tempi,questo simpatico screenshot ci fa capire come gli stessi tempi siano oltremodo cambiati...

 

 

Moderatore momentaneo "OFF"

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@Mtt

Giusto, diciamo allora che per la maggior parte del mondo islamico l'essere gay rappresenta una problematica che contrastano in maniera decisa?

Che io sappia, avendo girato un pochino, non esistono cittá gay friendly dal Marocco al Bangladesh - l'intero arco del mondo musulmano - quindi pur non generalizzando credo che si possa sostenere che i taluni paesi gli tagliano la testa in altri pur non tagliandogli la testa, gli rendono la vita un po' difficile!

Al di la poi della specificitá,mi premeva sottolineare, come per paradosso il paese che viene tacciato di essere più legato ad un estremismo religioso, sia invece uno dei piú evoluti in materia di diritti civili.

Segno forse, che i motivi di contrasto esistenti, hanno altre dinamiche che non conosciamo oche magari ci comunicano solo ed esclusivamente per tenere due fronti opposti di opinioni ed idee, che come diceva qualcuno in qualche post dietro, serve a far aumentare il popolo dei guelfi e ghibellini tipico dell'italiano medio.

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io degli amici mussulmani,ma ancora non son stati capaci di spiegarmi perche ,fuori dalla Mecca , non c'e  un chioschino che venda ciccioli e porchetta,lo stand della Nardini e neppure uno strip bar.....

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@Mtt

Giusto, diciamo allora che per la maggior parte del mondo islamico l'essere gay rappresenta una problematica che contrastano in maniera decisa?

Che io sappia, avendo girato un pochino, non esistono cittá gay friendly dal Marocco al Bangladesh - l'intero arco del mondo musulmano - quindi pur non generalizzando credo che si possa sostenere che i taluni paesi gli tagliano la testa in altri pur non tagliandogli la testa, gli rendono la vita un po' difficile!

Al di la poi della specificitá,mi premeva sottolineare, come per paradosso il paese che viene tacciato di essere più legato ad un estremismo religioso, sia invece uno dei piú evoluti in materia di diritti civili.

Segno forse, che i motivi di contrasto esistenti, hanno altre dinamiche che non conosciamo oche magari ci comunicano solo ed esclusivamente per tenere due fronti opposti di opinioni ed idee, che come diceva qualcuno in qualche post dietro, serve a far aumentare il popolo dei guelfi e ghibellini tipico dell'italiano medio.

Io non sono un difensore dei musulmani rispetto agli ebrei, volevo solo far notare che il fatto che certi paesi islamici non siano gay friendly non voglia dire che gli taglino tutti la testa, mi sembra un'assurdità e anzi credo siano in pochi rispetto al totale a prevedere la pena di morte, come non si applica in tutti la sharia. Certamente nel caso di israele ci sono tanti motivi e fattori, storici e culturali, e sicuramente lì è stato fatto un bel pasticcio dalla poltica internazionale. Ma io scinderei il fatto che da una parte verso i propri cittadini ci sia una certa apertura anche verso i gay, e il fatto che poi verso i palestinesi sia attuata una una politica che è a dir poco simile a quella subita dagli ebrei dai nazisti. Sono due piani ben diversi, e non credo che verso un gay palestinese ci sia tutta questa apertura, perché per loro conta il secondo dato non il primo. E questo è anche frutto di una crescente influenza della parte di ebrei ortodossi più estremisti. Di per sé non mi pare un paese così evoluto, ecco..

Modificato da Mtt (visualizza cornologia modifica)
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1) fino a che sarà necessario sbrodolare il rispetto che si ha per chi è gay, il rispetto sarà un'utopia. Si potrà parlare di rispetto quando nessuno si porrà il problema di sapere se il proprio vicino è gay, e magari parlarne a bassa voce come se fosse un'infamia da nascondere.

 

2) tutti a rispettare i gay e insultare i froci perché checche stereotipate. Come se uno non potesse essere gay come cazzo pare a lui, e come se già questa non fosse di per sé una discriminazione.

1) Bravissimo, infatti con gli amici gay che ho citato non ho mai avuto il bisogno di parlare della cosa: son stati sempre loro a toccare l'argomento, quasi che intendessero giustificarsi (ma li capisco) quando per me il problema non s'è mai posto (esattamente come non me ne frega niente se al mio vicino piacciano le bionde o le more). Il problema del "necessario sbrodolare il rispetto che si ha per chi è gay" dipende da quei talebani che non si accontentano del tuo rispetto per diritti degli altri ma pretendano che tu sposi in toto le loro istanze: chi è l'intollerante discriminatore?!...

2) Uno può essere gay come piace a lui, ognuno poi ha diritto di gradire o meno. Come hai detto tu io non mi pongo il problema di sapere se il mio vicino è gay, quindi l'atteggiamento aggressivo di chi cerca di sbattermi in faccia a tutti i costi la sua sessualità la trovo stucchevole.

Ho fatto l'esempio dell'eterosessuale machista palestrato che ha lo stesso atteggiamento ed ugualmente lo trovo insopportabile: sono per caso eterofobo?!...non credo, visto che sono etero...

 

 

1) Poi, a fronte di persone che sentono il bisogno di esplicitare il loro diverso rispetto distinguendo tra froci ed omosessuali, gaypride o non gaypride,

2) lamentando poi i bei tempi in cui si poteva tranquillamente dare del terrone e del negro, non credo si possa liquidare tutto con la trappola del politically correct.

3) Credo che anzi troppo spesso negli ultimi anni da una certa parte sia venuto questo attacco al politically correct come cosa da "radical chic", ma è solo un alibi per rilasciare i propri più biechi istinti e disinibizioni linguistiche, il proprio razzismo nelle varie sfaccettature.

4) Quindi, sono d'accordo che il politically correct da sé non basta, il buon linguaggio da solo non basta, sotto ci deve essere qualcosa, una sostanza di comportamenti e atteggiamenti.

5) Una sostanza che non credo ci possa essere tra chi fa distinzioni nel rispetto verso un essere umano, che sia frocio o gay, che sia solamente credente o che vada al giubileo a roma, in chi ha un difetto di educazione.

6) Certo, poi la citazione del proprio amico/i omosessuale è immancabile.

Oh, ma sai ancora a piede libero?! Ancora c'hai da rompere i coglioni?! Ma ancora non hai capito?! Perchè anche se vigliaccamente eviti di nominarmi si capisce benissimo di chi stai parlando...

1) Io distinguo quel cazzo che voglio, esattamente come tu distingui nella tua vita su 200 cose! Quelli che dicono di farsi andar bene tutto generalmente sono falsi che recitano la parte o ipocriti.

2) Quando avrei detto sta minchiata che mi attribuisci?! QUANDO?!... Ho detto che le parole assumono significati diversi nel corso del tempo, quindi bisogna stare attenti al contesto in cui ci si trova nell'utilizzare certi termini: a Milano negli anni 70 si poteva dire "negro", se lo dici nel 2014 nel South Central sei un coglione perchè lì il termine ha significato diverso e ti sparano: ed hanno le loro ragioni!

Te l'ho già detto: se non sei capace di capire un discorso che vada oltre la divisione in bianco & nero lascia perdere e torna all'aperitivo...

3) Il razzismo semmai è di chi non accetta che venga svelata la recita che sta dietro il politically correct del radical-chic: le articoliste di Al Repubblikah con borsetta Prada invitavano gli italiani ad adottare uno degli immigrati di Lampedusa ma non ce n'è una di loro che l'ha fatto! Se viene bombardato un quartiere palestinese tutti a strapparsi i capelli, ma se un palestinese fa saltare in aria uno scuolabus ebreo a Tel Aviv "eh, ma i sionisti se la sono cercata".

Siete degli ipcoriti, ecco cosa siete, e lo siete perchè la vera discriminazione, il vero razzismo non l'avete mai provato...

4) Bèh, nel mio caso certi comportamenti ci sono, come i miei consocenti possono testimoniare. Tu ho il sospetto invece che......

5) Il difetto di educazione ce l'hai tu, che parti con insulti e nomignoli al secondo post (mi sa che sei tu quello da Libero e Studio Aperto...bèh, certo, anche da TG3 e Servizio Pubblico, ovvio...). Io sono libero di rispettare chi merita il mio rispetto e di non rispettare chi non lo merita. Il rispetto si merita, non è dovuto: chi crede in Dio posso rispettarlo, chi va al Giubileo nell'anno sbagliato è un ignorante o un partecipe della truffa culturale e non merita il mio rispetto.

Ti piaccia o no...

6) Guarda, se vuoi ti ci faccio parlare come testimonianza diretta, non è un problema. Magari eviti di recitare la parte del finto tollerante sparando giudizi a cazzo in base a tre post su un forum...

 

 

1) Non siamo un paese ex colonialista, che ha fatto della integrazione una scelta bidirezionale come la Francia o l'Inghilterra - non cito il Belgio perché forse è il peggio di tutti per ovvi motivi e non che gli altri due siano dei santi - questi paesi, hanno fatto integrazione culturale dalle scuole ed è forse questo il primo passo per evitare "intercalari" anche scherzosi, ma qui non è stato fatto.

2) Gli amici gay o meno, neri o meno, sono tali punto e basta, ma spesso bisogna specificarlo, perché l'ignorante, più presente nella nostra società, tende ad assicurarsi la spalla di qualcuno - l'esempio dei tifosi della lazzie è palese - per sostenere una tesi che da solo non riuscirebbe a sostenere e quindi vuole il gruppo.

 

3) E' una normale selezione, una logica affermazione d'identità che non vuole appartenenza e che vuole un minino di rispetto, per cui non la vedo negativa l'affermazione......"io ho amici gay,ebrei,neri ect ect...." in quanto magari, sintetizza il pensiero, ma fa capire all'ignorante che non attacca il suo poco e non libero pensiero. 

4) PS, su faccialibro - come viene usato in italia è peggio che fare delazione politica d'antan - un amico di religione ebraica mi ha chiesto di aggiungerlo come fratello, ed ho acconsentito perché mi sento molto vicino a loro, pur essendo cristiano, non cattolico. Ebbene ci sono state persone che mi hanno tolto l'amicizia perché sostenitori politici della palestina o di altro similmusulmano, a questi cosa gli si potrebbe dire?

1) Bè, te la raccomando l'integrazione francese...un falso storico...

2) Ineccepibile! Lo schema funziona anche al contrario: hai una sfumatura di opinione leggermente diversa da "lui"?! Allora verrai additato al pubblico ludibrio! O ti prendi l'intero pacchetto talebanamente o non fai parte dei "suoi"! Quindi per demolire la tua opinione comincerà a strumentalizzarla stuprandola per ribaltarla nel suo significato e farti fare la figura di ciò che non sei.

Tipicamente italiano...

3) Bravo, faglielo capire "all'ignorante" se ci riesci...

4) Il fascismo dell'antifascismo, il razzismo dell'antirazzismo, personaggi in cerca di autore che poi inciampano e fatalmente mostrano tutta la loro ipocrisia...

Modificato da Dane (visualizza cornologia modifica)
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Poi ripeto, la vera intolleranza sta in certa sinistra, ben peggiore di certa destra (e qua la butto in politica),

 

 

mink, ci libereremo mai del linguaggio berlusconiano, anche se berlusconi è politicamente sparito da un pezzo??

 

sul serio, "certa/o/i" abbinato a qualsiasi categoria politica/professionale non si può sentire: liberati da questo giogo finchè puoi!

e guarda che non è solo una questione lessicale, è proprio tutto il mondo e significato che ci sta dietro che è patetico e meschino. fa il paio con i "poteri forti" (tra l'altro, pur sforzandomi, non riesco a immaginare poteri deboli per distinguerli..) et simili

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pelt, ma che volere di più da un forum dove in ordine casuale si parla di:

 ingoio/cielline/sperma/squirting/froci/etero/cazzo/figa

 

ed anche in minima parte di bici.....?

 

ps: in un paese musulmano ci ho abitato per un po' ( lavoro ) e fanno tutto esattamente come qui :

-sesso con varie donne e uomini, prostituzione, scopare a nastro, alcool, droghe varie-

solo che non è così evidente come da noi, proprio come da noi lo era una volta, si fa ma non si dice,

e non tanti decenni fa, anzi.

Modificato da giorgibe (visualizza cornologia modifica)
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1) fino a che sarà necessario sbrodolare il rispetto che si ha per chi è gay, il rispetto sarà un'utopia. Si potrà parlare di rispetto quando nessuno si porrà il problema di sapere se il proprio vicino è gay, e magari parlarne a bassa voce come se fosse un'infamia da nascondere.

 

2) tutti a rispettare i gay e insultare i froci perché checche stereotipate. Come se uno non potesse essere gay come cazzo pare a lui, e come se già questa non fosse di per sé una discriminazione.

1) Bravissimo, infatti con gli amici gay che ho citato non ho mai avuto il bisogno di parlare della cosa: son stati sempre loro a toccare l'argomento, quasi che intendessero giustificarsi (ma li capisco) quando per me il problema non s'è mai posto (esattamente come non me ne frega niente se al mio vicino piacciano le bionde o le more). Il problema del "necessario sbrodolare il rispetto che si ha per chi è gay" dipende da quei talebani che non si accontentano del tuo rispetto per diritti degli altri ma pretendano che tu sposi in toto le loro istanze: chi è l'intollerante discriminatore?!...

2) Uno può essere gay come piace a lui, ognuno poi ha diritto di gradire o meno. Come hai detto tu io non mi pongo il problema di sapere se il mio vicino è gay, quindi l'atteggiamento aggressivo di chi cerca di sbattermi in faccia a tutti i costi la sua sessualità la trovo stucchevole.

Ho fatto l'esempio dell'eterosessuale machista palestrato che ha lo stesso atteggiamento ed ugualmente lo trovo insopportabile: sono per caso eterofobo?!...non credo, visto che sono etero...

 

 

1) Poi, a fronte di persone che sentono il bisogno di esplicitare il loro diverso rispetto distinguendo tra froci ed omosessuali, gaypride o non gaypride,

2) lamentando poi i bei tempi in cui si poteva tranquillamente dare del terrone e del negro, non credo si possa liquidare tutto con la trappola del politically correct.

3) Credo che anzi troppo spesso negli ultimi anni da una certa parte sia venuto questo attacco al politically correct come cosa da "radical chic", ma è solo un alibi per rilasciare i propri più biechi istinti e disinibizioni linguistiche, il proprio razzismo nelle varie sfaccettature.

4) Quindi, sono d'accordo che il politically correct da sé non basta, il buon linguaggio da solo non basta, sotto ci deve essere qualcosa, una sostanza di comportamenti e atteggiamenti.

5) Una sostanza che non credo ci possa essere tra chi fa distinzioni nel rispetto verso un essere umano, che sia frocio o gay, che sia solamente credente o che vada al giubileo a roma, in chi ha un difetto di educazione.

6) Certo, poi la citazione del proprio amico/i omosessuale è immancabile.

Oh, ma sai ancora a piede libero?! Ancora c'hai da rompere i coglioni?! Ma ancora non hai capito?! Perchè anche se vigliaccamente eviti di nominarmi si capisce benissimo di chi stai parlando...

1) Io distinguo quel cazzo che voglio, esattamente come tu distingui nella tua vita su 200 cose! Quelli che dicono di farsi andar bene tutto generalmente sono falsi che recitano la parte o ipocriti.

2) Quando avrei detto sta minchiata che mi attribuisci?! QUANDO?!... Ho detto che le parole assumono significati diversi nel corso del tempo, quindi bisogna stare attenti al contesto in cui ci si trova nell'utilizzare certi termini: a Milano negli anni 70 si poteva dire "negro", se lo dici nel 2014 nel South Central sei un coglione perchè lì il termine ha significato diverso e ti sparano: ed hanno le loro ragioni!

Te l'ho già detto: se non sei capace di capire un discorso che vada oltre la divisione in bianco & nero lascia perdere e torna all'aperitivo...

3) Il razzismo semmai è di chi non accetta che venga svelata la recita che sta dietro il politically correct del radical-chic: le articoliste di Al repubblikah con borsetta Prada invitavano gli italiani ad adottare uno degli immigrati di Lmapedusa ma non ce ne una di loro che l'ha fatto! Se viene bobmardato un quartiere palestinese tutti a strapaprsi i capelli, ma se un palestinese fa saltare in aria uno scuolabus ebreo a Tel Aviv "eh, ma i sionisti se la sono cercata".

Siete degli ipcoriti, ecco cosa siete, e lo siete perchè la vera discrimianzione, il vero razzismo non l'avete mai provato...

4) Bèh, nel mio caso certi comportamenti ci sono, come i miei consocenti possono testimoniare. Tu ho il sospetto invece che......

5) Il difetto di educazione ce l'hai tu, che parti con insulti e nomignoli al secondo post (mi sa che sei tu quello da Libero e Studio Aperto...bèh, certo, anche da TG3 e Servizio Pubblico, ovvio...). Io sono libero di rispettare chi merita il mio rispetto e di non rispettare chi non lo merita. Il rispetto si merita, non è dovuto: chi crede in Dio posso rispettarlo, chi va al Giubileo nell'anno sbagliato è un ignorante o un partecipe della truffa culturale e non merita il mio rispetto.

Ti piaccia o no...

6) Guarda, se vuoi ti ci faccio parlare come testimonainza diretta, non è un prolbema. Magari eviti di recitare la parte del finto tollerante sparando giudizi a cazzo in base a tre post su un forum...

 

 

1) Non siamo un paese ex colonialista, che ha fatto della integrazione una scelta bidirezionale come la Francia o l'Inghilterra - non cito il Belgio perché forse è il peggio di tutti per ovvi motivi e non che gli altri due siano dei santi - questi paesi, hanno fatto integrazione culturale dalle scuole ed è forse questo il primo passo per evitare "intercalari" anche scherzosi, ma qui non è stato fatto.

2) Gli amici gay o meno, neri o meno, sono tali punto e basta, ma spesso bisogna specificarlo, perché l'ignorante, più presente nella nostra società, tende ad assicurarsi la spalla di qualcuno - l'esempio dei tifosi della lazzie è palese - per sostenere una tesi che da solo non riuscirebbe a sostenere e quindi vuole il gruppo.

 

3) E' una normale selezione, una logica affermazione d'identità che non vuole appartenenza e che vuole un minino di rispetto, per cui non la vedo negativa l'affermazione......"io ho amici gay,ebrei,neri ect ect...." in quanto magari, sintetizza il pensiero, ma fa capire all'ignorante che non attacca il suo poco e non libero pensiero. 

4) PS, su faccialibro - come viene usato in italia è peggio che fare delazione politica d'antan - un amico di religione ebraica mi ha chiesto di aggiungerlo come fratello, ed ho acconsentito perché mi sento molto vicino a loro, pur essendo cristiano, non cattolico. Ebbene ci sono state persone che mi hanno tolto l'amicizia perché sostenitori politici della palestina o di altro similmusulmano, a questi cosa gli si potrebbe dire?

1) Bè, te la raccomando l'integrazione francese...un falso storico...

2) Ineccepibile! Lo schema funziona anche al contrario: hai una sfumatura di opinione leggermente diversa da "lui"?! Allora verrai additato al pubblico ludibrio! O ti prendi l'intero pacchetto talebanamente o non fai parte dei "suoi"! Quindi per demolire la tua opinione comincerà a srumentalizzarla stuprandola per ribaltarla nel suo significato e farti fare la figura di ciò che non sei.

Tipicamente italiano...

3) Bravo, faglielo capire "all'ignorante" se ci riesci...

4) Il fascismo dell'antifascismo, il razzismo dell'antirazzismo...

 

Ok @Dane, io il rispetto lo do alle persone di base in quanto esseri umani, e credo sia alla base dei rapporti civili e della convivenza. Tu decidi e dici che la gente deve meritarselo

E' evidente che la pensiamo diversamente, molto diversamente, e secondo me se dalla storia della tua famiglia potevi imparare qualcosa dai tuoi discorsi mi pare proprio non sia stato così. Comunque nulla di nuovo, il solito qualunquismo da editoriale del giornale o libero.

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E' evidente che la pensiamo diversamente, molto diversamente, e secondo me se dalla storia della tua famiglia potevi imparare qualcosa dai tuoi discorsi mi pare proprio non sia stato così. Comunque nulla di nuovo, il solito qualunquismo da editoriale del giornale o libero.

Ma che discorsi del cazzo fai?! E' evidente che di default chiunque abbia il mio rispetto, dopodichè entrano in gioco determinati fattori che possono modificare il mio giudizio!

O tu rispetti pure Totò Riina perchè "eh bèh in fondo è un uomo anche lui, siamo tutti fratelli, di che colore e la pelle di Dio, la la là"?!

Il qualunquismo mi pare il tuo, sembri Signorini ospite da barbara d'Urso, forse continui ad insultarmi con certi paragoni perchè in realtà parli al tuo inconscio...

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1) fino a che sarà necessario sbrodolare il rispetto che si ha per chi è gay, il rispetto sarà un'utopia. Si potrà parlare di rispetto quando nessuno si porrà il problema di sapere se il proprio vicino è gay, e magari parlarne a bassa voce come se fosse un'infamia da nascondere.

 

2) tutti a rispettare i gay e insultare i froci perché checche stereotipate. Come se uno non potesse essere gay come cazzo pare a lui, e come se già questa non fosse di per sé una discriminazione.

1) Bravissimo, infatti con gli amici gay che ho citato non ho mai avuto il bisogno di parlare della cosa: son stati sempre loro a toccare l'argomento, quasi che intendessero giustificarsi (ma li capisco) quando per me il problema non s'è mai posto (esattamente come non me ne frega niente se al mio vicino piacciano le bionde o le more). Il problema del "necessario sbrodolare il rispetto che si ha per chi è gay" dipende da quei talebani che non si accontentano del tuo rispetto per diritti degli altri ma pretendano che tu sposi in toto le loro istanze: chi è l'intollerante discriminatore?!...

2) Uno può essere gay come piace a lui, ognuno poi ha diritto di gradire o meno. Come hai detto tu io non mi pongo il problema di sapere se il mio vicino è gay, quindi l'atteggiamento aggressivo di chi cerca di sbattermi in faccia a tutti i costi la sua sessualità la trovo stucchevole.

Ho fatto l'esempio dell'eterosessuale machista palestrato che ha lo stesso atteggiamento ed ugualmente lo trovo insopportabile: sono per caso eterofobo?!...non credo, visto che sono etero...

 

 

1) Poi, a fronte di persone che sentono il bisogno di esplicitare il loro diverso rispetto distinguendo tra froci ed omosessuali, gaypride o non gaypride,

2) lamentando poi i bei tempi in cui si poteva tranquillamente dare del terrone e del negro, non credo si possa liquidare tutto con la trappola del politically correct.

3) Credo che anzi troppo spesso negli ultimi anni da una certa parte sia venuto questo attacco al politically correct come cosa da "radical chic", ma è solo un alibi per rilasciare i propri più biechi istinti e disinibizioni linguistiche, il proprio razzismo nelle varie sfaccettature.

4) Quindi, sono d'accordo che il politically correct da sé non basta, il buon linguaggio da solo non basta, sotto ci deve essere qualcosa, una sostanza di comportamenti e atteggiamenti.

5) Una sostanza che non credo ci possa essere tra chi fa distinzioni nel rispetto verso un essere umano, che sia frocio o gay, che sia solamente credente o che vada al giubileo a roma, in chi ha un difetto di educazione.

6) Certo, poi la citazione del proprio amico/i omosessuale è immancabile.

Oh, ma sai ancora a piede libero?! Ancora c'hai da rompere i coglioni?! Ma ancora non hai capito?! Perchè anche se vigliaccamente eviti di nominarmi si capisce benissimo di chi stai parlando...

1) Io distinguo quel cazzo che voglio, esattamente come tu distingui nella tua vita su 200 cose! Quelli che dicono di farsi andar bene tutto generalmente sono falsi che recitano la parte o ipocriti.

2) Quando avrei detto sta minchiata che mi attribuisci?! QUANDO?!... Ho detto che le parole assumono significati diversi nel corso del tempo, quindi bisogna stare attenti al contesto in cui ci si trova nell'utilizzare certi termini: a Milano negli anni 70 si poteva dire "negro", se lo dici nel 2014 nel South Central sei un coglione perchè lì il termine ha significato diverso e ti sparano: ed hanno le loro ragioni!

Te l'ho già detto: se non sei capace di capire un discorso che vada oltre la divisione in bianco & nero lascia perdere e torna all'aperitivo...

3) Il razzismo semmai è di chi non accetta che venga svelata la recita che sta dietro il politically correct del radical-chic: le articoliste di Al Repubblikah con borsetta Prada invitavano gli italiani ad adottare uno degli immigrati di Lampedusa ma non ce n'è una di loro che l'ha fatto! Se viene bombardato un quartiere palestinese tutti a strapparsi i capelli, ma se un palestinese fa saltare in aria uno scuolabus ebreo a Tel Aviv "eh, ma i sionisti se la sono cercata".

Siete degli ipcoriti, ecco cosa siete, e lo siete perchè la vera discriminazione, il vero razzismo non l'avete mai provato...

4) Bèh, nel mio caso certi comportamenti ci sono, come i miei consocenti possono testimoniare. Tu ho il sospetto invece che......

5) Il difetto di educazione ce l'hai tu, che parti con insulti e nomignoli al secondo post (mi sa che sei tu quello da Libero e Studio Aperto...bèh, certo, anche da TG3 e Servizio Pubblico, ovvio...). Io sono libero di rispettare chi merita il mio rispetto e di non rispettare chi non lo merita. Il rispetto si merita, non è dovuto: chi crede in Dio posso rispettarlo, chi va al Giubileo nell'anno sbagliato è un ignorante o un partecipe della truffa culturale e non merita il mio rispetto.

Ti piaccia o no...

6) Guarda, se vuoi ti ci faccio parlare come testimonianza diretta, non è un problema. Magari eviti di recitare la parte del finto tollerante sparando giudizi a cazzo in base a tre post su un forum...

 

E' qui che l'arroganza prevale. Il rispetto è dovuto a prescindere, altri sentimenti che possono essere stima, amicizia, affetto o chissà cos'altro devono essere conquistati!!!

Con quale diritto potresti decidere chi/cosa rispettare o meno???

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E' qui che l'arroganza prevale. Il rispetto è dovuto a prescindere, altri sentimenti che possono essere stima, amicizia, affetto o chissà cos'altro devono essere conquistati!!!

Con quale diritto potresti decidere chi/cosa rispettare o meno???

Ho già risposto! ;-)

Comunque vi state attaccando alle parole per giocare con esse: tipicamente italiano, si sceglie un bersaglio e si va avanti a colpire a testa bassa. Non serve a niente chiarire, spiegare, trincerarsi dietro la propria libertà d'opinione, macchè...quando ti segnano nel libro nero come nemico è finita...

Tra l'altro i primi a dimostrare irrispetto siete voi.

E continuo a rider nel legger ste cose dove è stata offesa gente per il colore delle manopole o la catena poco tesa...

p.s.: si dice "a priori", se dici "a prescindere" devi indicare l'oggetto da cui prescindi. Altrimenti dopo "a prescindere" devi specificare "come diceva Totò in un suo sketch" :-P

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