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Inizio Stagione al Motovelodromo


Gaspé
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una prova dovresti poterla fare.... anche perchè non si parla del certificato che ti rilascia il tuo medico di base, ma quello per attività agonistica (io l'ho fatto al centro di medicina dello sport sotto lo stadio olimpico, bravi ed onesti)

il centro che dici è questo riky?

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yep, massima fiducia!

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  • 1 month later...

ciao a tutti ... mi piacerebbe venire a provare ... dove posso trovare info? si fa un abbonamento ... tessera ... insomma come funziona?

Per provare il meglio e' pagare l'entrata a 5 Euro per la giornata (fino alle 18:00, che poi sono le 17:45 in funzione dell'umore di Adrian..) . Il Giovedi' fino alle 21:00. Se non hai la bici, ce ne sono 3 in noleggio a 10 Euro la giornata. Non c'e' bisogno di avere la bici da pista. La BDC va bene, come le reclinate etc.....

Altrimenti c'e' l'abbonamento annuale per 105 Euro. Il certificato di sana e robusta costituzione puoi portarlo con qualche settimana di ritardo.

Se vuoi allenarti un po' a limare, devi venire giov sera quando c'e' un po' di gente.

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  • 2 weeks later...

Ieri abbiamo dimostrato che la vernice del velodromo stagionata ha piu' attrito e che i resti dei mercatini fanno forare.

Vanzo era con la bici da sprint e si e' salito le paraboliche fino in cima anche a bassa velocita' (25kmh?). Quindi da i calcoli, l'attrito della vernice e' verso 0.8 piuttosto che 0.4 come diceva qualcuno. Ci possiamo quindi divertire a salire le paraboliche.

Dardi ha forato. Io ho forato poco dopo nello stesso punto. Sono andato a vedere la situation, e ho notato che c'erano delle scheggie di plastica di una biro rotta, che poi ho pulito. Io incredibilmente ho forato uno Schwalbe Marathon Plus. Era la prima e l'ultima volta che entravo a velodromo con una bici con un marathon (effettivamente e' lento , ma solo ad alta velocita') e il destino ha voluto che la forassi. Dovrei fare delle foto del pezzo di plastica e dello squarcio sul pneumatico.

La prossima volta, dopo un mercatino e' meglio andare ad ispezionare la pista e darci una scopata, altrimenti si fora di tutto.

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Ieri abbiamo dimostrato che la vernice del velodromo stagionata ha piu' attrito e che i resti dei mercatini fanno forare.

Vanzo era con la bici da sprint e si e' salito le paraboliche fino in cima anche a bassa velocita' (25kmh?). Quindi da i calcoli, l'attrito della vernice e' verso 0.8 piuttosto che 0.4 come diceva qualcuno. Ci possiamo quindi divertire a salire le paraboliche.

Dardi ha forato. Io ho forato poco dopo nello stesso punto. Sono andato a vedere la situation, e ho notato che c'erano delle scheggie di plastica di una biro rotta, che poi ho pulito. Io incredibilmente ho forato uno Schwalbe Marathon Plus. Era la prima e l'ultima volta che entravo a velodromo con una bici con un marathon (effettivamente e' lento , ma solo ad alta velocita') e il destino ha voluto che la forassi. Dovrei fare delle foto del pezzo di plastica e dello squarcio sul pneumatico.

La prossima volta, dopo un mercatino e' meglio andare ad ispezionare la pista e darci una scopata, altrimenti si fora di tutto.

Ciao Giuseppe, intanto complimenti per la passione che dedichi al ciclismo, anche se spesso sono preso dai miei allenamenti ti osservo e vedo che lavori duro e seriamente, in bici e a piedi. Al movimento della pista fa bene avere gente come te che la frequenta e bene. Quel che ti manca, nonostante le molte biciclette che ho visto che conduci, una bici da pista che sia da pista. Come ti ho detto, se hai voglia di metterti a posto questo telaio, visto che è malandato di vernice ma buono di struttura, il vecchio Messina, hai solo da dirmelo e te lo porto senza nulla in cambio. Ho letto un po' la tua discussione sull'attrito e sul fatto che tenga la parabolica del Motovelodromo. Vero, si sta su, non a 25 ma a 35-40 orari, anche se non sembrava... inoltre bisogna avere una bici da pista, almeno 28-29 cm da terra, pedivelle corte (max 170 meglio 165 mm) e pedali stretti. Ma non basta, anche gomme in ottime condizioni, morbide e gonfiate ad 8-9 atm. Fintanto che giri basso, non c'è problema anche con le schwalbe, ma quando sali, la spalla grossolana di quel pneumatico può sfibrarsi e farti fare una bella scivolata, nulla di grave sarà ma il cemento brucia e lo spellone fa poi acqua e non ti lascia indossare jeans e dormire. Ho già dato in tal senso. Quindi bisogna avere o prepararsi un mezzo adatto, a posto, con tutte le cosine che ci vanno. Non serve carbonio, non servono lenticolari o cose strane, acciaio va benissimo ma che sia a posto. Così come la catena tirata al punto giusto etc. etc. Quando si hanno tutte queste cosette a posto, Un po' di coraggio, iniziando a tagliare molto angolate le curve si può provare l'effetto della parabolica sino ad affrontare oltre la riga degli stayer (azzurra) l'intero giro per concludere dopo alcuni giorni e prove anche il giro alla balaustra (si dice così in termine tecnico). Provare senza tutte queste cose in ordine è da pazzi, pensa che nemmeno io che di pista ne faccio abbastanza con la bici da inseguimento e pedivelle da 172.5 non osavo salire. Non sono matto a fare delle cose impossibili. Tutto in sicurezza anche se dall'alto l'adrenalina c'è sempre. Te lo volevo dire, giusto perchè qualcuno gli può venire in mente di affrontare una cosa con coraggio per poi sdraiarsi e non è bello. Il Motovelodromo è una delle piste più ripide mai provate... quindi occhio. Ma è il massimo della didattica, se vai lì, vai dappertutto. Ricordo inoltre che ci stiamo dando da fare per la questione record, il fatto di provare a gareggiare con noi stessi è l'occasione per imparare la tecnica della pista. Gli articoli, il database serve a quello a fare informazione e stimolare lo sport fatto in un certo modo. Altrimenti la pista è noiosa, almeno io penso a questo. Tutti possono provare a fare un test, così il giovedì dopo provano a migliorare la prestazione anche con quello che hanno imparato. Ci stiamo impegnando per portare avanti un discorso tecnico e di cultura della pista, chi vuole può approfittarne. Vi aspetto giovedì prossimo, meteo permettendo. Grazie ancora per i tuoi articoli Giuseppe, ho saputo che sei ingegnere, anche io arrivo dal Politecnico anche se cuginetti minori del Valentino. A presto.

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Ciao Alberto,

tra l'altro c'e' da capire perche' quasi tutti i membri del team policumbent sono scivolati nelle paraboliche. Forse perche' sono saliti quando la temperatura era piu' fredda, oppure perche' le reclinate hanno molto piu' peso sulla ruota anteriore, quindi derivano dall'anteriore invece che dal posteriore.???????

Comunque , per fortuna, il motovelodromo di torino riunisce il meglio dei due mondi. Facile nella zona inferiore grazie al raccordo, e difficile nella zona superiore visto i 45 gradi di inclinazione, e quindi interessante per 200metristi spericolati.

Su youtube ho visto che in Brasile hanno un buono stock di velodromi difficili.

Ad esempio quello di Curitiba:

Anche questo non scherza, pero' questa e' una pista piu' piccola:

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mah non saprei se scivoli può essere:

velocità bassa

baricentro avanti

pneumatici

tocco del pedale

scoppio tubolare

magari è un limite delle reclinate il surplace forse non si riesce fare magari l'equilibrio è penalizzato non saprei..

riguardo ai video: si la pista in alto è di 333 mt perchè fanno 3 giri di pista per la velocità 999 mt >>> 1 km da regolamento. E quella sotto forse anche più corta. La pendenza in una pista corta è senza dubbio elevata, ma è anche più facile stare su. A Ginevra su legno pista da 160 mt riesci ad appoggiarti con una mano sul muro della pista. Ma non per questo è difficile stare su. A Torino, rapporto raggio della curva, pendenza è tra le più elevate.

ciao

Modificato da Bicibikers Velodrome (visualizza cornologia modifica)
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...

Il Motovelodromo è una delle piste più ripide mai provate... quindi occhio. Ma è il massimo della didattica, se vai lì, vai dappertutto.

Ricordo inoltre che ci stiamo dando da fare per la questione record, il fatto di provare a gareggiare con noi stessi è l'occasione per imparare la tecnica della pista. Gli articoli, il database serve a quello a fare informazione e stimolare lo sport fatto in un certo modo. Altrimenti la pista è noiosa, almeno io penso a questo. Tutti possono provare a fare un test, così il giovedì dopo provano a migliorare la prestazione anche con quello che hanno imparato. Ci stiamo impegnando per portare avanti un discorso tecnico e di cultura della pista, chi vuole può approfittarne. Vi aspetto giovedì prossimo, meteo permettendo. Grazie ancora per i tuoi articoli Giuseppe, ho saputo che sei ingegnere, anche io arrivo dal Politecnico anche se cuginetti minori del Valentino. A presto.

Inizio con darti il benvenuto in questa piccola gabbia di matti, grazie per aver deciso di portare la tua esperienza anche qui, ce n'è parecchio bisogno, ma come hai potuto vedere, i segnali positivi ci sono eccome, a dalmine il mercoledì c'è Finatti che gira da solo, a Genova non so... qui a Torino a volte ci ritroviamo 5 o 6, piccoli ma grandi numeri. A mio avviso poi arriverà anche la voglia non solo di girare, ma di capire e provare le varie nobili discipline della pista.

Grazie per tutto l'impegno che ci metti, l'idea dei record è ottima, dato che l'avversario più temibile infondo siamo sempre noi stessi, come ho provato a

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di recente.

Ci vendiamo presto, spero di non mancare troppi giovedì, dato che esco dal Coppi sempre con una soddisfazione maggiore di quella che ho ogn volta che entro ;)

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sono entrato alle 5 circa, era tutto vuoto, il cielo grigio e quelle curve che sembrano muri. la pista sembra lunghissima quando sai che ci devi girare, il punto diametralmente opposto a quello dove stai ti sembre looooontaaanoo...

il mio socio è più emozionato di me, l'ultima volta che ha corso lì era l'89 mi dice, poi non ci ha più messo piede, ehm, ruota.

iniziamo a girare, io con la mia scassona con tanto di ruota libera, freni e pedivelle da 175, lui con una Cavallo tutta cromata, guarnitura gpm e mozzi sheriff, una cosa da far sbavare tanto è bella. un giro, qualche dritta, poi proviamo a scaldarci un po', aumentando un pelo il ritmo. istintivamente mi viene da frenare prima delle curve, o comunque da rallentare, anche stando bassi bassi la piega le prime volte ti fa stringere un po' il buco del culo.

mi lancio per un giro, bello, molto, troppo bello, anche se spingo un 42-14 e se son costretto a stare in basso per non toccare con la pedivella. ovviamente il giro successivo il mio socio parte col suo 50-14 (ed una gamba che io mi sogno, nonostante lui dica di vergognarsi per quanto fa schifo ora) e mi lascia indietro a frullare. qualche altro giro e poi mi fa provare la sua.

e qui la magia si sente finalmente tutta. faccio outing, è la prima volta che salgo su una bici a scatto fisso, è un pelo grande per me, non ho le scarpe adatte per quei pedalini con doppi cinghietti strettissimi, devo farmi aiutare per salire e infilare il piede. i primi metri li faccio a 2 all'ora, memore di quello che m'hanno detto tutti sulla diversità del gesto.. ma basta mezzo giro per rendermi conto che ci sarà un motivo se in pista si continuano ad usare bici a scatto fisso.. qui l'istinto di smettere di pedalare e fermarti non ti prende manco con la ruota libera, non c'è nessun motivo e nessuna voglia di smettere di pedalare, è solo una questione di frequenza, di moto ondoso, di scatti improvvisi e di rallentamenti impercettibili.

inizio a salire sopra la linea azzurra in rettilineo, è stupendo buttarsi giù da lì quando inizia la curva, nonostante il cervello mi dica ancora di rallentare e ogni tanto mi ricordi che non posso frenare. la cosa che mi stupisce di più è la forza che bisogna opporre per rallentare la pedalata, per ridurre la frequenza, è devastante per le mie ginocchia martoriate. non credo che riuscirò mai ad usare una fissa in città, ma ora questo non mi interessa... un po' come presa in giro e un po' sul serio il mio compare mi chiede di fare un giro lanciato, che mi cronometra.. beh, il tempo è qualcosa di ridicolo, ormai è un'oretta che giriamo e il 50-14 mi pialla le gambe dopo mezzo giro (comunque c'ho messo 40 secondi, non sfottete per favore, dai) e comunque la testa mi blocca ancora, non riesco a spingere davvero a fondo, c'è qualcosa nel cervello che mi dice di tenere un margine. però... però tutti i rettilinei sopra la riga azzurra e tutte le curve sopra quella rossa, la sensazione di attaccare la curva e buttare la bici in piega e lasciare che il peso del corpo assecondi invece di contrastare quel movimento.. beh, queste cose danno un'emozione infinita, vorresti non smettere più. come gli altri sport che ho amato negli ultimi tempi e che per un motivo o per l'altro non sono riuscito ad approfondire come volevo (snowboard e arrampicata), ti trovi dopo un po' a voler continuare e sono i muscoli a dirti che devi smettere perché non ti reggono proprio più, ma la gioia infantile, l'emozione, il cervello svuotato da tutto, quelli ti dicono che dovresti andare avanti per ore e ore!

comincia ad arrivare gente, io scendo, il mio amico conosce quasi tutti, tutte persone che correvano con lui anni fa, io devo scappare da mia moglie al parco giochi che si sta sciroppando 5 bambini.. li guardo volare su quell'anello, fare su e giù dalle paraboliche e non vedo l'ora di riuscire a farlo anch'io... mi manca solo una bici da pista e un bel po' di gamba.. ;)

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sono entrato alle 5 circa, era tutto vuoto, il cielo grigio e quelle curve che sembrano muri. la pista sembra lunghissima quando sai che ci devi girare, il punto diametralmente opposto a quello dove stai ti sembre looooontaaanoo...

il mio socio è più emozionato di me, l'ultima volta che ha corso lì era l'89 mi dice, poi non ci ha più messo piede, ehm, ruota.

iniziamo a girare, io con la mia scassona con tanto di ruota libera, freni e pedivelle da 175, lui con una Cavallo tutta cromata, guarnitura gpm e mozzi sheriff, una cosa da far sbavare tanto è bella. un giro, qualche dritta, poi proviamo a scaldarci un po', aumentando un pelo il ritmo. istintivamente mi viene da frenare prima delle curve, o comunque da rallentare, anche stando bassi bassi la piega le prime volte ti fa stringere un po' il buco del culo.

mi lancio per un giro, bello, molto, troppo bello, anche se spingo un 42-14 e se son costretto a stare in basso per non toccare con la pedivella. ovviamente il giro successivo il mio socio parte col suo 50-14 (ed una gamba che io mi sogno, nonostante lui dica di vergognarsi per quanto fa schifo ora) e mi lascia indietro a frullare. qualche altro giro e poi mi fa provare la sua.

e qui la magia si sente finalmente tutta. faccio outing, è la prima volta che salgo su una bici a scatto fisso, è un pelo grande per me, non ho le scarpe adatte per quei pedalini con doppi cinghietti strettissimi, devo farmi aiutare per salire e infilare il piede. i primi metri li faccio a 2 all'ora, memore di quello che m'hanno detto tutti sulla diversità del gesto.. ma basta mezzo giro per rendermi conto che ci sarà un motivo se in pista si continuano ad usare bici a scatto fisso.. qui l'istinto di smettere di pedalare e fermarti non ti prende manco con la ruota libera, non c'è nessun motivo e nessuna voglia di smettere di pedalare, è solo una questione di frequenza, di moto ondoso, di scatti improvvisi e di rallentamenti impercettibili.

inizio a salire sopra la linea azzurra in rettilineo, è stupendo buttarsi giù da lì quando inizia la curva, nonostante il cervello mi dica ancora di rallentare e ogni tanto mi ricordi che non posso frenare. la cosa che mi stupisce di più è la forza che bisogna opporre per rallentare la pedalata, per ridurre la frequenza, è devastante per le mie ginocchia martoriate. non credo che riuscirò mai ad usare una fissa in città, ma ora questo non mi interessa... un po' come presa in giro e un po' sul serio il mio compare mi chiede di fare un giro lanciato, che mi cronometra.. beh, il tempo è qualcosa di ridicolo, ormai è un'oretta che giriamo e il 50-14 mi pialla le gambe dopo mezzo giro (comunque c'ho messo 40 secondi, non sfottete per favore, dai) e comunque la testa mi blocca ancora, non riesco a spingere davvero a fondo, c'è qualcosa nel cervello che mi dice di tenere un margine. però... però tutti i rettilinei sopra la riga azzurra e tutte le curve sopra quella rossa, la sensazione di attaccare la curva e buttare la bici in piega e lasciare che il peso del corpo assecondi invece di contrastare quel movimento.. beh, queste cose danno un'emozione infinita, vorresti non smettere più. come gli altri sport che ho amato negli ultimi tempi e che per un motivo o per l'altro non sono riuscito ad approfondire come volevo (snowboard e arrampicata), ti trovi dopo un po' a voler continuare e sono i muscoli a dirti che devi smettere perché non ti reggono proprio più, ma la gioia infantile, l'emozione, il cervello svuotato da tutto, quelli ti dicono che dovresti andare avanti per ore e ore!

comincia ad arrivare gente, io scendo, il mio amico conosce quasi tutti, tutte persone che correvano con lui anni fa, io devo scappare da mia moglie al parco giochi che si sta sciroppando 5 bambini.. li guardo volare su quell'anello, fare su e giù dalle paraboliche e non vedo l'ora di riuscire a farlo anch'io... mi manca solo una bici da pista e un bel po' di gamba.. ;)

Benvenuto, stiamo lavorando per fare un bel gruppo per diverse ragioni 1) che allenarsi insieme è più divertente 2) perchè ci sono più cose da raccontare 3) soprattutto che se non siamo in tanti il Motovelodromo chiude i battenti e forse non li riapre più.

La dura realtà è che gli amatori che fanno gare non vengono, non so perchè... è sempre stato così... se gli fai vincere un salame forse si... ma senza nulla, senza il loro habitat... non riescono a vivere. Così si rimane sempre e solo in 3-4-5 appasionati. Ma forse è meglio così, c'è modo di vivere l'esperienza in altro modo. Vi aggiorno su una nuova iniziativa che va un pò a colmare il problema del comunicare a tutti certe cose. In teoria dovrebbe farlo il gestore dell'impianto ma siccome fai-da-te è meglio, ci siamo attrezzati con un account su twitter (che dobbiamo ancora imparare bene ad usare) ma ha grandi potenzialità e si integra su diversi siti, il mio compreso. Quindi se uno di noi: Andrea, Roberto o io e al limite qualche altro che fungerà da portavoce posta per esempio che è chiuso per pioggia, tutti lo sanno. L'utente è https://twitter.com/#!/Motovelocoppi spero di rivederti. Ciao

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L'utente è

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spero di rivederti. Ciao

mi rivedrai di sicuro, ieri non mi sono solo divertito, ho proprio scoperto qualcosa di nuovo che mi ha fatto "vibrare"..

account twitter followato.. ;)

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.... qui l'istinto di smettere di pedalare e fermarti non ti prende manco con la ruota libera, non c'è nessun motivo e nessuna voglia di smettere di pedalare, è solo una questione di frequenza, di moto ondoso, di scatti improvvisi e di rallentamenti impercettibili.

ti manca un po' di gamba, ma non le idee chiare e come metterle giù nero su bianco...

grande, benvenuto e ci divertiremo!

Tanto per divertirci e sognare.... avrei in mente una gara di endurance, da fare tipo dalle 22 alle 6... una 8 ore a squadre, from dusk till dawn, con da magnare e bere tutta la notte e magari un paio di gruppi che si alternano a centro pista a roccheggiare...

si sa che i sogni non costano nulla no?

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Tanto per divertirci e sognare.... avrei in mente una gara di endurance, da fare tipo dalle 22 alle 6... una 8 ore a squadre, from dusk till dawn, con da magnare e bere tutta la notte e magari un paio di gruppi che si alternano a centro pista a roccheggiare...

si sa che i sogni non costano nulla no?

per i gruppi io ho un buon numero di ganci eh? ;)

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riky mettila in là che mi state facendo venire la voglia per davvero.... mannaggia a voi. ;)

Dai andiamo giovedi' 21 dalle 18:00 alle 20:30

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