Vai al contenuto

Il Campanello Sprugolino-Le ciclonotizie dalla città bastarda


Capiero
 Share

Recommended Posts

Non sanno di cosa parlano,io ho avuto modo di seguire la storia del water front,ma si rendono conto che abbiamo un'arsenale vuoto che deve ritornare area della citta'?

La Paita che si occupa di ciclabili e' come Cozzani alla viabilita'.

Per i non sprugolini: dicesi Cozzani assessore del comune della Spezia alla viabilita' senza patente di guida.

Link al commento
Condividi su altri siti

Non sanno di cosa parlano,io ho avuto modo di seguire la storia del water front,ma si rendono conto che abbiamo un'arsenale vuoto che deve ritornare area della citta'?

La Paita che si occupa di ciclabili e' come Cozzani alla viabilita'.

Per i non sprugolini: dicesi Cozzani assessore del comune della Spezia alla viabilita' senza patente di guida.

MMhhh....Un assessore alla viabilità senza patente, per me sarebbe stata la soluzione. Peccato che, nel corso del suo mandato, si sia limitato a fare lo 'sbirro', inseguendo i livelli di piombo, i minimi secondo la legge.

Insomma, per un non sprugolino, un

mancato.;_)
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 weeks later...

Ma si può essere infelici per la partenza di un giocatore con un nome (e cognome) simile?

Il clacio è uno sprot vreamente spudito.

Loggati per vedere il contenuto

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 weeks later...

Loggati per vedere il contenuto

Giro della Lunigiana, un legame indissolubile con la Resistenza

La storia di Giorgio Cargioli.

Loggati per vedere il contenuto

Val di Magra - Val di Vara - Ha preso il via oggi il 38° Giro della Lunigiana e anche il Museo della Resistenza di Fosdinovo vuole portare il proprio saluto e il miglior augurio per un successo che questa manifestazione internazionale merita ancora tutto. Sono infiniti i legami tra il Giro della Lunigiana e la Resistenza, tra due pezzi cosi importanti della nostra storia come il ciclismo e la lotta di Liberazione. Due grandi speranze a metà del secolo scorso che hanno segnato in modo indelebile la memoria, le tradizioni fino a diventare fondamentali nella cultura popolare di quella terra che possiamo chiamare ancora Lunigiana storica. Non per caso gli amici di Casano di Ortonovo nel 1975, tra fantasia e coraggio, nell’ inventare quella che in breve diventerà la corsa a tappe per juniores più prestigiosa del mondo, ebbero la sensibilità di dedicare la corsa alla Resistenza e ai martiri del 29 novembre 1944. Per non dimenticare e per far si che quella che stava nascendo in quei giorni di 38 anni fa, fosse anche uno dei migliori antidoti alla guerra e il miglior modo di coltivare, insieme alla disciplina sportiva anche i migliori semi per una pace duratura. Mai è venuta meno questa volontà primaria che va riconosciuta ai fondatori e agli organizzatori del Giro, e nel corso degli anni abbiamo visto correre e soffrire insieme sulle nostre strade ragazzi di ogni dove, russi e americani in piena guerra fredda, israeliani e arabi durante l’interminabile crisi mediorientale, per la gioia di vincere una corsa che era già vinta in partenza. Momenti importanti che dobbiamo agli amici di Casano e quegli amministratori locali che poi saranno gli stessi che più tardi realizzeranno insieme ai partigiani il Museo della Resistenza di Fosdinovo, come struttura di memoria di tutto un territorio vasto, non più diviso da confini amministrativi e unito da un’unica storia. Così il Museo di Fosdinovo, così il Giro della Lunigiana, patrimonio di due province a cavallo di due regioni. E deve aver sentito questa sorta di richiamo uno dei personaggi che come pochi può incarnare questi valori unificanti, quando di recente ha deciso di tornare al Museo della Resistenza. Giorgio Cargioli, classe 1922, nato a Lerici e cresciuto a Ponzanello di Fosdinovo e poi vissuto a Sarzana, partigiano e dall’agosto 1944 comandante del distaccamento “Gerini“ della Brigata Garibaldi “Ugo Muccini”, operativo anche alle Prade, dove poi fu costruita la Colonia e oggi il Museo. Giorgio Cargioli grande atleta e appassionato di meccanica, che amava il ciclismo fino a farlo resistere insieme a lui, dentro di lui fino alla Liberazione, fino al tempo di poter dimostrare a tutti anche le sue doti di corridore. Nel 1946 sarà sulle strade locali a cercare di conquistarsi una fama e magari un posto da professionista. Non mancheranno le vittorie e quella di Romito in particolare ne La Nazionale, che lo renderà noto nel circuito professionista. Nel ‘ 47 saranno suoi il GP Ceramisti a Ponzano e la Coppa Andrea Boero, oltre al posto in squadra alla Benotto come indipendente. Il ‘48 sarà il suo anno migliore dove vincerà il Trofeo Baracchi battendo Marangoni e Serse Coppi, e il Campionato Italiano degli Indipendenti. È anche l’anno del sogno di una vittoria al Giro d’Italia, infranto sulle rampe della Cisa dopo un inseguimento solitario passato alla storia, tra gli incitamenti infiniti in quella strettoia di popolo che erano diventate La Spezia e la sua Sarzana, al suo passaggio e a quello della carovana del Giro. Sarà trentesimo in classifica alla fine di quel Giro vinto da Leone Magni, nell’anno delle polemiche mai sopite e del ritiro di tutta la Bianchi di Fausto Coppi. Gino Bartali sarà solo 8°. Nella stessa stagione il nostro Giorgio Cargioli sarà secondo anche al Trofeo Bernocchi per un anno indimenticabile. Poi il ‘49 e il ‘50 sempre con la Benotto, Giri d’Italia e tante altre corse a tappe e in linea, la possibilità di diventare professionista con la Legnano, l’offerta di Fausto Coppi di correre in coppia con lui il Baracchi e le sue malinconiche rinunce per colpa di un ginocchio malandato, infortunato da bambino, che costituirà il solo e più grande rimpianto. Correrà fino al ’54 e poi il negozio di bici a Sarzana dove poter continuare la sua passione per la meccanica e il ciclismo. Nel ‘64 la grande scelta e la partenza per la Svezia dove trova lavoro in una fabbrica. Resterà per sempre, con la moglie e i figli che lo raggiungeranno più tardi. Oggi è uno splendido pensionato con sette nipoti, tutti svedesi ma sarzanesi di “madre lingua”. E la sua passione per la meccanica non sembra per niente finita, Giorgio ha solo sostituito la bici con l’automobile e non si può dire che non gli piaccia ancora andar per strada dato che ogni anno torna a Sarzana divertendosi alla guida. Come quest’anno e un viaggio appena più lungo per farci l’immenso regalo di venire a trovarci al Museo. Giorgio sta per rientrare in Svezia e non potrà vedere il Giro della Lunigiana. Ha incaricato noi del Museo di portare il suo saluto e il suo migliore in bocca al lupo a tutti i ragazzi. Il prossimo anno non mancherà e sarà un piacere e un onore per tutti averlo con noi che già lo aspettiamo. Buona strada Giorgio, e buona strada ragazzi del mondo.

Le iniziative tra Museo della Resistenza e ciclismo non termineranno con il Giro della Lunigiana e altre sono già in programma in stretta collaborazione con i nuovi gestori del Museo dell’Associazione Archivi della Resistenza - Circolo Edoardo Bassignani, fautori dell’incontro con Giorgio Cargioli. Ci sono altre storie importanti da riscoprire, come quella di Settimio Simonini, partigiano della Brigata Garibaldi “Leone Borrini” di Villafranca, sempre per restare nell’ambito di partigiani-corridori della zona e tante altre affinità da evidenziare tra ciclismo, civiltà contadina e movimento operaio, entità esistenziali che nella Resistenza hanno trovato la leva etica per la propria emancipazione.

Si rende noto inoltre che sabato 1 settembre, in occasione della 3° tappa del Giro della Lunigiana con partenza e arrivo a Fosdinovo, il Museo audiovisivo della Resistenza resterà aperto per tutto l’arco della giornata e fino alle ore 24.

Modificato da Capiero (visualizza cornologia modifica)
Link al commento
Condividi su altri siti

http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2012/08/31/APyVcjKD-minacce_biciclette_violenza.shtml

Ocio ocio.

Qui ci vuole la colla sotto il culo.

;-)

La Spezia - Ultima generazione di ladri di biciclette agisce indisturbata. Ed è allerta massima per tutti i ciclisti solitari spezzini (e non) che si avventurano nelle salite della Lunigiana: nella zona del fivizzanese, tra Marciaso, Tenerano, Monzone e fino a Fosdinovo, si aggirano bande di nomadi, rom e malintenzionati che, valutando dalla pronuncia come riferito dai testimoni, arriverebbero dall’Europa dell’est, pronti a tutto pur di depredare il malcapitato. Cosa accade? Il ciclista transita tranquillo, e da un cespuglio a bordo strada salta fuori un gruppo di 3-4 persone che minaccia fisicamente il cicloamatore, costringendolo a scendere dalle due ruote e consegnare loro la bici, oltre, eventualmente al telefono cellulare.

Link al commento
Condividi su altri siti

http://www.cittadellaspezia.com/Cinque-Terre-Riviera-di-Levante/Sport/Granfondo-Cinque-Terre-alle-porte-115462.aspx

Granfondo Cinque Terre alle porte, fervono i preparativi. Ancora aperte le iscrizioni

Cinque Terre - Riviera di Levante - Mancano ormai pochi giorni alla Granfondo delle Cinque Terre, che prenderà ufficialmente il via domenica 9 settembre dal lungo mare di Deiva Marina.

La granfondo sarà però l'epilogo di un lungo fine settimana colmo di eventi dedicati al ciclista e alla sua famiglia, con lo scopo di potersi regalare un breve periodo di vacanza, prima di addentrarsi nell'Autunno.

Sarà la Cicloscalata “Memorial Elio Scaramuccia” di venerdì 7 settembre a dare inizio al programma. Una gara in linea, in salita, che prenderà il via da Deiva Marina alle ore 17.30 per arrivare a Ca' Marcone dopo 11,5 chilometri, avendo scalato 538 metri di dislivello. I primi tre premia di ogni categoria avranno anche diritto alla prima griglia alla granfondo. Le iscrizioni si effettueranno il giorno della gara, a partire dalle 16, presso la Palestra

Comunale, ma è possibile pre-iscriversi via email, saldando poi in loco la quota di 10 euro.

Saranno numerose le attvità alle quali ci si potrà dedicare sabato 8 settembre. Oltre al riro del pacco gara in segreteria e quattro passi tra gli stand della zona esposiva, non si potrà certo mancare alla visita del Sommergibile Nazario Sauro a Genova, presso il Museo del Mare. Per il viaggio Deiva-Genova è consigliabile l'ulizzo del treno. La visita è a numero chiuso ed è riservata ai primi 100 ciclisti iscritti alla Granfondo 5 Terre che ne faranno richiesta ancipata via e-mail.

Altre,anto affascinante sarà percorrere la Via dell'amore che da Riomaggiore arriva a Manarola, previa richiesta ancipata, anche via e-mail, al Comitato Organizzatore, che consegnerà il pass di ingresso al riro pacco gara non oltre il sabato mattina.

Dedicata alle famiglie, sia il sabato che la domenica in attesa degli arrivi della granfondo, è la pista ciclo/pedonale Framura-Levanto, ricavata grazie al recupero e messa in sicurezza della vecchia linea ferroviaria che passava a mare costruita dal Genio Militare e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici de Regno d’Italia. L' inizio della nuova pista ciclabile è ubicata a poche decine di metri dalla stazione ferroviaria di Framura.

Non mancherà certo l'appuntamento per i ciclisti in erba, con l'usuale Gimkana sulla passeggiata a mare del sabato pomeriggio, che culminerà con il piacevole Nutella-Party.

Il sabato sera, sempre sulla passeggiata a mare, grande festa con intrattenimento musicale, che terminerà ad un orario consono al fine di lasciare andare a riposare tranquillamente i ciclis che l'indomani ma5na saranno impegna nella granfondo. Tutti i dettagli degli eventi collaterali sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.granfondo5terre.com/manifestazioni_collaterali.htm

La domenica sarà dedicata alla Granfondo delle Cinque Terre e della Riviera Spezzina, con la partenza alle ore 8.30 dal lungo mare, alla volta dei due percorsi snoda tra il Parco delle Cinque Terre e l'entroterra spezzino: il granfondo da 152 chilometri e oltre 3000 metri di dislivello e il mediofondo da 92 chilometri e quasi 2000 metri di dislivello.

Nel fra,empo gli accompagnatori potranno godersi le splendide spiagge ed il mare di Deiva Marina per qualche ora di puro relax, prima che le sirene delle moto scorta della Polizia annuncino l'arrivo del primo concorrente della mediofondo, al quale seguiranno tutti gli arrivi. Le iscrizioni alla Granfondo delle Cinque Terre sono possibili al costo di 35 € fino al 6 settembre, dopodiché la quota passerà a 45 € e solo in zona gara. E' possibile anche abbonarsi al Gran Premio Mare d'Autunno con un notevole risparmio.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 weeks later...

Podio per due atleti spezzini al "Gold Prix Downhill"

i_discesa-bicicletta-news.jpg La Spezia 20 Settembre 2012 ore 13:09:00

Poli Giorgio e Garibbo Andrea concludono degnamente la stagione 2012

In una pista preparata alla perfezione, con un grande contorno di pubblico e circa 90 atleti in gara, Il 16 settembre con l’ultima gara di Loiano (BO) si è conclusa degnamente questa stagione 2012 di gare del circuito GOLD PRIX DOWNHILL UISP da parte dei nostri atleti spezzini.

Su 4 rappresentanti della nostra città ben 2 sono saliti sul podio più alto anche in questa ultima gara. Si tratta di Poli Giorgio e Garibbo Andrea.

Per entrambi non è altro che una riconferma coronata quest’anno dalla conquista della maglia tricolore da parte di Poli Giorgio e dalla supremazia nella classifica assoluta da parte di Garibbo Andrea che per un altro anno risulta come il più forte atleta in questo prestigioso GOLD PRIX DOWNHILL.

Va segnalato anche un ottimo piazzamento di categoria da parte di Simone Pais che si conferma tra i primi 20 in classifica generale, oltre a Poli Matteo che dopo il quinto posto nel campionato italiano svolto a Castel del Rio ha partecipato degnamente a questa ultima gara ricordando a tutti che in qualsiasi sport al di la dei risultati la cosa più bella è ritornare in pista dopo un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gara per quasi un’intera stagione.

Loggati per vedere il contenuto

Modificato da Capiero (visualizza cornologia modifica)
Link al commento
Condividi su altri siti

http://www.gazzettadellaspezia.it/index.php/component/k2/item/3517-niente-giro-d-italia-in-liguria-mancano-i-soldi.html

92abdc10118f9607062da89875f14aa3_L.jpg

di Niccolò Re

LA SPEZIA - La novantaseiesima edizione del Giro d'Italia non passerà il Liguria; c'è il percorso, ma mancano i soldi. La presentazione ufficiale dell'intero itinerario deve ancora aver luogo (è prevista per il 30 settembre), ma gli appassionati non si facciano illusioni.

Lo scorso anno la corsa aveva toccato la nostra regione con le tappe Seravezza-Sestri Levante e (prendendo svelta la via per il Piemonte) Savona-Cervere; davvero gratificante la prima per la provincia spezzina, generosamente attraversata da maglia rosa e soci, con un suggestivo passaggio alle Cinque Terre. In allegato il percorso ufficioso della competizione.

(26 settembre)

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Bike Sharing. Lavori finiti entro l'anno

Loggati per vedere il contenuto
Sarzana 26 Settembre 2012 ore 10:46:23

Pisani illustra a Genova il progetto “Magra in bici”.

Lo scorso 21 settembre, a Genova, nell’ambito del convegno “Il Bike Sharing in Liguria - Esempi a confronto sul sistema del bike sharing nei comuni liguri” organizzato dal Settore Valutazione Impatto Ambientale, Aria e Clima della Regione Liguria, il presidente del Parco, Francesco Pisani, ha presentato il progetto “Magra in bici” pronto, ormai, ai blocchi di partenza.

L’evento, inserito nella mostra LA RETE CICLABILE LIGURE realizzata in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile, è stata l’occasione per l’Ente Parco di illustrare nuovamente, dopo il lancio della notizia dello scorso anno, questo nuovo sistema di mobilità che, grazie alla collaborazione dei comuni interessati, sarà messo a disposizione dei cittadini che potranno così usufruire, in modo semplice e intuitivo, di biciclette a pedalata assistita, prelevandole da stazioni di posteggio. In dettaglio le otto ciclostazioni saranno localizzate rispettivamente a Lerici (San Terenzo, Venere Azzurra e piazza Cesare Battisti), Sarzana (piazza San Giorgio e Porta Romana), Fiumaretta, Bocca di Magra e Luni di Ortonovo, nelle vicinanze degli scavi archeologici, mettendo così in rete le principali attrattive della Val di Magra.

Il consumo di energia elettrica derivante dall’utilizzo di bici elettriche verrà compensato dalla realizzazione di un impianto fotovoltaico di 19,780 kWp presso la Ex Batteria Militare Generale Chiodo in loc. Montemarcello.

“Questo importante progetto – ha detto Pisani – è stato finanziato dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare col cofinanziamento della Provincia della Spezia, del Sistema Turistico Locale, dei Comuni aderenti e dell’Ente Parco di Montemarcello-Magra e ha l’obiettivo ambizioso di promuovere una mobilità alternativa, contribuire all’abbattimento delle emissione di CO2, valorizzare il territorio, mettendo a sistema aree di valore storico, paesaggistico e naturalistico in modo pratico ed economico e implementare l’offerta dei servizi turistici già presenti per promuovere una fruizione più sostenibile del territorio e delle sue risorse.

Gli interventi sul territorio – ha aggiunto il presidente – sono ormai entrati nella loro fase operativa e proprio in questi giorni è stato firmato il contratto con la ditta BICINCITTA' per la realizzazione del sistema di bike sharing. Inoltre si è tenuta una riunione operativa con i tecnici comunali per l'avvio dei lavori che avverrà entro ottobre e che si prevede di concludere entro dicembre 2012”.

http://www.cronaca4.it/cronaca/bike_sharing_lavori_finiti_entro_lanno.htm

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Loggati per vedere il contenuto

Un aiuto per Angelo Licheri

Santino Mellogno e Franco Pastorino stanno percorrendo 600 chilometri in 30 ore, in bicicletta, per sensibilizzare l'opinione pubblica per aiutare l'uomo che provò a salvare Alfredino Rampi.

La Spezia - Fanno tappa anche alla Spezia in un lungo viaggio per aiutare un amico. E’ la vicenda che vede protagonisti Santino Mellogno e Franco Pastorino che questa mattina sono partiti da Millesimo, a Roma, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle difficoltà di Angelo Licheri, l' eroe di Vermicinò, l'uomo che nel giugno del 1981 si calò nel pozzo per cercare di salvare Alfredino Rampi.

Il loro percorso prevede 600 km no stop in bici da compiere in 30 ore. Il loro gesto ‘percorre’ mezza Italia perché, oggi, Licheri vive a Nettuno ed è affetto da una grave forma di diabete che gli ha portato via una gamba, e versa in difficoltà economiche.

In questo lungo viaggio per i due ciclisti sono previste solo due tappe: La Spezia e Orbetello. La coppia poi consegnerà a Licheri seimila euro, raccolti a Millesimo.

Un gesto importante, per ricordare un uomo che ha compiuto un atto ‘eroico’: Mezz'ora a testa in giù, legato per le caviglie, in un buco fangoso del diametro di 30 centimetri per provare a salvare il piccolo Alfredino Rampi da quella voragine, mal segnalata, in cui era sprofondato fino a 60 metri dove era caduto accidentalmente.

Modificato da Capiero (visualizza cornologia modifica)
Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

 Share

  • Navigazione recente   0 utenti

    Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.

×
×
  • Crea nuovo...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use. We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue. .