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Il 24/1/2018 at 10:34 , MauroMN88 ha scritto:

Spiga sta cosa dell' uscita in gruppo come "preparazione" ad una granfondo. 

Le granfondo più importanti partono quasi tutte in città e in quasi tutte c'è un tratto iniziale in pianura da percorrere, spesso questi tratti includono statali o tangenziali perchè si parte in tanti ed è  meglio scegliere strade molto larghe e scorrevoli per i primi km. Il risultato è che si parte a 45 all'ora in grupponi enormi dove non si vede nient'altro che la ruota ed il culo di chi hai davanti, letteralmente sei appiccicato agli altri a 45 all'ora. Ecco in situazioni del genere bisogna sapere come comportarsi, bisogna essere abituati a seguire la ruota davanti a non fare "mezzeruote" a capire e replicare i segnali degli altri e soprattutto a non usare i freni, se freni devi sapere che chi ti segue ti arriva nella schiena . Se non sai stare bene in gruppo queste situazioni sono pericolose e stressanti, inoltre ci vuole un po' di abitudine a fare ritmi altissimi. Secondo me frequentare gare "minori" e gruppi veloci è la strada migliore per imparare.Diciamo che è meglio imparare in mezzo ad un gruppo di 15-30-60 elementi che in un gruppone lanciato di una GF con migliaia di partecipanti.

Nei gruppi veloci le dinamiche sono le stesse che ci sono in gara, non c'è  bisogno di conoscersi basta conoscere "le regole".

 

Ad esmpio lo scorso anno al Martesana in una 15 abbiamo cannato strada in discesa, tutti ce ne siamo accorti e tutti abbiamo iniziato a fare segni e a urlare "frena" ma quasi nessuno ha frenato abbiamo tirato dritto rallentato e girato le bici; tutti tranne una sciura che quando ha visto che avevamo sbagliato ha semplicemente tirato i freni... e si è presa un biker di 80 kg nella schiena!  Semplicemente non ha ragionato da gruppo ma credo che abbia imparato la lezione.

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Il 24/1/2018 at 10:34 , MauroMN88 ha scritto:

Spiga sta cosa dell' uscita in gruppo come "preparazione" ad una granfondo. 

Le granfondo più importanti partono quasi tutte in città e in quasi tutte c'è un tratto iniziale in pianura da percorrere, spesso questi tratti includono statali o tangenziali perchè si parte in tanti ed è  meglio scegliere strade molto larghe e scorrevoli per i primi km. Il risultato è che si parte a 45 all'ora in grupponi enormi dove non si vede nient'altro che la ruota ed il culo di chi hai davanti, letteralmente sei appiccicato agli altri a 45 all'ora. Ecco in situazioni del genere bisogna sapere come comportarsi, bisogna essere abituati a seguire la ruota davanti a non fare "mezzeruote" a capire e replicare i segnali degli altri e soprattutto a non usare i freni, se freni devi sapere che chi ti segue ti arriva nella schiena . Se non sai stare bene in gruppo queste situazioni sono pericolose e stressanti, inoltre ci vuole un po' di abitudine a fare ritmi altissimi. Secondo me frequentare gare "minori" e gruppi veloci è la strada migliore per imparare.Diciamo che è meglio imparare in mezzo ad un gruppo di 15-30-60 elementi che in un gruppone lanciato di una GF con migliaia di partecipanti.

Nei gruppi veloci le dinamiche sono le stesse che ci sono in gara, non c'è  bisogno di conoscersi basta conoscere "le regole".

 

Ad esmpio lo scorso anno al Martesana in una 15 abbiamo cannato strada in discesa, tutti ce ne siamo accorti e tutti abbiamo iniziato a fare segni e a urlare "frena" ma quasi nessuno ha frenato abbiamo tirato dritto rallentato e girato le bici; tutti tranne una sciura che quando a visto che avevamo sbagliato ha semplicemente tirato i freni... e si è presa un biker di 80 kg nella schiena!  Semplicemente non ha ragionato da gruppo ma credo che abbia imparato la lezione.

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