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Anquetil

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2 ore fa, Dens ha scritto:

Ciao @Anquetil i concept tutto sommato mi piacciono ma non prendertela se ti dico che il tuo concetto di gravel è quantomeno un po' distante per non dire opposto al mio, quindi così pour parler ti dico cosa non mi piace di questo concept.

Telaio monoscocca perchè no, ma io starei su forme più tradizionali e con i "tubi" più normali possibile. Gravel vuol dire ghiaia e la ghiaia schizza da tutte le parti, se ti è capitato di pedalare in gruppo su sterrato magari a velocità sostenute avrai sentito i tuoi bei tick sdeng ting delle sassate che colpiscono i telai. Più la sezione dei tubi è grossa più statisticamente c'è il rischio di urti e di sti urti bisogna occuparsi. I costruttori più avveduti inseriscono nelle parti più sensibili una pelle esterna non strutturale con funzione di schermatura dalle sassate e ramate, chiaramente più ne metti più ti porti a spasso peso non strutturale quindi fondamentalmente inutile in termini di performance pura. Altri usano degli adesivi particolari tipo gli shield di Mariposa. Con un telaio così dovresti usarne molti (molto peso) inoltre perderesti come ti hanno già detto la possibilità di usare bose da bikepaking e borracce (anche se si potrebbe ovviare con apposite "tasche" dentro al telaio tipo le moderne bici da triathlon); tutto questo per cosa? Perchè sopportare svantaggi che non portano vantaggi?

Questione boccole di "snodo" qui il mio no è assoluto e totale. Su disconnesso la bici per essere precisa deve essere rigida, le connessioni ruote telaio manubrio tubi devono essere più rigide possibile altrimenti la bici si guida male, se  ti è capitato di affrontare tratti molto disconnessi con un classico sterzo da 1' e con un moderno conico ti sarai accorto che con il conico è molto più facile andare dritti e mettere la ruota proprio dove vuoi. Le tue boccole mi sanno di bici che flette di quà e di la a seconda di dove prende la botta. Le bici da gravel è giusto che siano comode ma comodo non vuol dire poco rigido, secondo me la soluzione è quella di far disperdere le vibrazioni da tutto il telaio o perlomeno da tutto il tubo interessato e non dai punti di interconnessione, vedi telai in acciaio, sistemi tipo il Save di Cannondale, forcelle ammortizzate con sterzo conico o doppia piastra ecc ecc. Mi sembra che le soluzioni di maggior successo siano queste anche se importanti costruttori come Specy e Pinarello stanno percorrendo strade diverse; io concettualmente ai tamponi Pinarello preferisco l'acciaio o i sistemi stile Cannondale. Bici monoblocco che reagisce interamente alle vibrazioni.

Discorso padellone da 53, qui mi chiedo se son troppo scarso io o cosa, se ipotizziamo di usare cassette standard da 11v avremo a bordo l'11 o addirittura il 10, le cassette con chiusure diverse sono rare e per forma mentis, dato che la cassetta si cambia, preferisco usare ciò che è facilmente reperibile. Con un pignone da 11 le ruote da 40 e la padellona da 53 ci pedali a 80 all'ora! Io di solito a quelle velocità freno mica pedalo! Secondo me la strada da percorrere è opposta un bel 44-46/30 con cassetta 11/28-32, in questo modo lavori più in basso sulla cassetta dove i pignoni sono scalati meglio, risparmi peso, hai meno materiale oliato che raccatta polvere e con un 30-28 sali anche dai muri, al limite cassetta 11-32 e hai rapportini da MTB. 

Discorso freni ammetto di non averlo capito e quindi potrei scrivere cazzate,  pero se ho dei punti di frenatura e dei punti "liberi" lungo la circonferenza frenante a me viene in mente chatering, avere una frenata anche solo minimamente a "scatti" è un dito al culo per la guida, mi viene ancora in mente la mia vecchia cx con forca in acciaio da 1' e cantilever che nelle frenatone su asfalto vibrava come un dildo, la prima modifica che feci furono i v-brake per diminuire il chatering all'anteriore. qui mi sembra che il famigerato chatering lo si vada a cercare, però  ripeto non conosco il sistema in questione e potrei sbagliarmi.

Quindi può darsi che la mia prossima bici da gravel sia un monoscocca in carbonio perchè no ma sicuramente se mai arriverà sarà molto diverso da questo concept.

 

Ottime considerazioni Dens.

Non preoccuparti, non mi offendo, anzi dalle critiche spesso si colgono spunti interessanti.

Per un minimo di effetto ammortizzante, avevo pensato appunto alle boccole di  uretano, molto piu' rigide dei normali silent-blocks impiegati in campo automobilistico  dai supporti semirigidi motore ai gommini per bracci oscillanti e barre antirollio, quindi si parla di decimi di mm di flessione, quel tanto che basta a non mettere in crisi il telaio, ma ben differente dai cm di escursione delle ammortizzate.

Check this up

 

Ovviamente nella esecuzione piena, in quanto non abbiamo molle da interporre.

Per il discorso chattering, usando quel tipo di frenatura, credo il problema non si ponga.

Invece che avere ad es. 6 magneti in funzione, contemporaneamente, su ogni razza, se ne eccitano solo tre per volta, in modo che non ti fuoriescano i bulbi oculari dalle orbite :14_relaxed: e  da poter usare gli altri 3 per la propulsione, ricordi il discorso NORD-SUD?

Il discorso rapporti al momento e' ininfluente, in quanto non in grado di influenzare la progettazione del mezzo.

Anquetil

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2 ore fa, Dens ha scritto:

Ciao @Anquetil i concept tutto sommato mi piacciono ma non prendertela se ti dico che il tuo concetto di gravel è quantomeno un po' distante per non dire opposto al mio, quindi così pour parler ti dico cosa non mi piace di questo concept.

Telaio monoscocca perchè no, ma io starei su forme più tradizionali e con i "tubi" più normali possibile. Gravel vuol dire ghiaia e la ghiaia schizza da tutte le parti, se ti è capitato di pedalare in gruppo su sterrato magari a velocità sostenute avrai sentito i tuoi bei tick sdeng ting delle sassate che colpiscono i telai. Più la sezione dei tubi è grossa più statisticamente c'è il rischio di urti e di sti urti bisogna occuparsi. I costruttori più avveduti inseriscono nelle parti più sensibili una pelle esterna non strutturale con funzione di schermatura dalle sassate e ramate, chiaramente più ne metti più ti porti a spasso peso non strutturale quindi fondamentalmente inutile in termini di performance pura. Altri usano degli adesivi particolari tipo gli shield di Mariposa. Con un telaio così dovresti usarne molti (molto peso) inoltre perderesti come ti hanno già detto la possibilità di usare bose da bikepaking e borracce (anche se si potrebbe ovviare con apposite "tasche" dentro al telaio tipo le moderne bici da triathlon); tutto questo per cosa? Perchè sopportare svantaggi che non portano vantaggi?

Questione boccole di "snodo" qui il mio no è assoluto e totale. Su disconnesso la bici per essere precisa deve essere rigida, le connessioni ruote telaio manubrio tubi devono essere più rigide possibile altrimenti la bici si guida male, se  ti è capitato di affrontare tratti molto disconnessi con un classico sterzo da 1' e con un moderno conico ti sarai accorto che con il conico è molto più facile andare dritti e mettere la ruota proprio dove vuoi. Le tue boccole mi sanno di bici che flette di quà e di la a seconda di dove prende la botta. Le bici da gravel è giusto che siano comode ma comodo non vuol dire poco rigido, secondo me la soluzione è quella di far disperdere le vibrazioni da tutto il telaio o perlomeno da tutto il tubo interessato e non dai punti di interconnessione, vedi telai in acciaio, sistemi tipo il Save di Cannondale, forcelle ammortizzate con sterzo conico o doppia piastra ecc ecc. Mi sembra che le soluzioni di maggior successo siano queste anche se importanti costruttori come Specy e Pinarello stanno percorrendo strade diverse; io concettualmente ai tamponi Pinarello preferisco l'acciaio o i sistemi stile Cannondale. Bici monoblocco che reagisce interamente alle vibrazioni.

Discorso padellone da 53, qui mi chiedo se son troppo scarso io o cosa, se ipotizziamo di usare cassette standard da 11v avremo a bordo l'11 o addirittura il 10, le cassette con chiusure diverse sono rare e per forma mentis, dato che la cassetta si cambia, preferisco usare ciò che è facilmente reperibile. Con un pignone da 11 le ruote da 40 e la padellona da 53 ci pedali a 80 all'ora! Io di solito a quelle velocità freno mica pedalo! Secondo me la strada da percorrere è opposta un bel 44-46/30 con cassetta 11/28-32, in questo modo lavori più in basso sulla cassetta dove i pignoni sono scalati meglio, risparmi peso, hai meno materiale oliato che raccatta polvere e con un 30-28 sali anche dai muri, al limite cassetta 11-32 e hai rapportini da MTB. 

Discorso freni ammetto di non averlo capito e quindi potrei scrivere cazzate,  pero se ho dei punti di frenatura e dei punti "liberi" lungo la circonferenza frenante a me viene in mente chatering, avere una frenata anche solo minimamente a "scatti" è un dito al culo per la guida, mi viene ancora in mente la mia vecchia cx con forca in acciaio da 1' e cantilever che nelle frenatone su asfalto vibrava come un dildo, la prima modifica che feci furono i v-brake per diminuire il chatering all'anteriore. qui mi sembra che il famigerato chatering lo si vada a cercare, però  ripeto non conosco il sistema in questione e potrei sbagliarmi.

Quindi può darsi che la mia prossima bici da gravel sia un monoscocca in carbonio perchè no ma sicuramente se mai arriverà sarà molto diverso da questo concept.

 

Ottime considerazioni Dens.

Non preoccuparti, non mi offendo, anzi dalle critiche spesso si colgono spunti interessanti.

Per un minimo di effetto ammortizzante, avevo pensato appunto alle boccole di  uretano, molto piu' rigide dei normali silent-blocks impiegati in campo automobilistico  dai supporti semirigidi motore ai gommini per bracci oscillanti e barre antirollio, quindi si parla di decimi di mm di flessione, quel tanto che basta a non mettere in crisi il telaio, ma ben differente dai cm di escursione delle ammortizzate.

Per il discorso chattering, usando quel tipo di frenatura, credo il problema non si ponga.

Invece che avere ad es. 6 magneti in funzione, contemporaneamente, su ogni razza, se ne eccitano solo tre per volta, in modo che non ti fuoriescano i bulbi oculari dalle orbite :14_relaxed: e  da poter usare gli altri 3 per la propulsione, ricordi il discorso NORD-SUD?

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Ovviamente nella esecuzione piena, in quanto non abbiamo molle da interporre.

Il discorso rapporti al momento e' ininfluente, in quanto non in grado di influenzare la progettazione del mezzo.

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Ciao @Anquetil i concept tutto sommato mi piacciono ma non prendertela se ti dico che il tuo concetto di gravel è quantomeno un po' distante per non dire opposto al mio, quindi così pour parler ti dico cosa non mi piace di questo concept.

Telaio monoscocca perchè no, ma io starei su forme più tradizionali e con i "tubi" più normali possibile. Gravel vuol dire ghiaia e la ghiaia schizza da tutte le parti, se ti è capitato di pedalare in gruppo su sterrato magari a velocità sostenute avrai sentito i tuoi bei tick sdeng ting delle sassate che colpiscono i telai. Più la sezione dei tubi è grossa più statisticamente c'è il rischio di urti e di sti urti bisogna occuparsi. I costruttori più avveduti inseriscono nelle parti più sensibili una pelle esterna non strutturale con funzione di schermatura dalle sassate e ramate, chiaramente più ne metti più ti porti a spasso peso non strutturale quindi fondamentalmente inutile in termini di performance pura. Altri usano degli adesivi particolari tipo gli shield di Mariposa. Con un telaio così dovresti usarne molti (molto peso) inoltre perderesti come ti hanno già detto la possibilità di usare bose da bikepaking e borracce (anche se si potrebbe ovviare con apposite "tasche" dentro al telaio tipo le moderne bici da triathlon); tutto questo per cosa? Perchè sopportare svantaggi che non portano vantaggi?

Questione boccole di "snodo" qui il mio no è assoluto e totale. Su disconnesso la bici per essere precisa deve essere rigida, le connessioni ruote telaio manubrio tubi devono essere più rigide possibile altrimenti la bici si guida male, se  ti è capitato di affrontare tratti molto disconnessi con un classico sterzo da 1' e con un moderno conico ti sarai accorto che con il conico è molto più facile andare dritti e mettere la ruota proprio dove vuoi. Le tue boccole mi sanno di bici che flette di quà e di la a seconda di dove prende la botta. Le bici da gravel è giusto che siano comode ma comodo non vuol dire poco rigido, secondo me la soluzione è quella di far disperdere le vibrazioni da tutto il telaio o perlomeno da tutto il tubo interessato e non dai punti di interconnessione, vedi telai in acciaio, sistemi tipo il Save di Cannondale, forcelle ammortizzate con sterzo conico o doppia piastra ecc ecc. Mi sembra che le soluzioni di maggior successo siano queste anche se importanti costruttori come Specy e Pinarello stanno percorrendo strade diverse; io concettualmente ai tamponi Pinarello preferisco l'acciaio o i sistemi stile Cannondale. Bici monoblocco che reagisce interamente alle vibrazioni.

Discorso padellone da 53, qui mi chiedo se son troppo scarso io o cosa, se ipotizziamo di usare cassette standard da 11v avremo a bordo l'11 o addirittura il 10, le cassette con chiusure diverse sono rare e per forma mentis, dato che la cassetta si cambia, preferisco usare ciò che è facilmente reperibile. Con un pignone da 11 le ruote da 40 e la padellona da 53 ci pedali a 80 all'ora! Io di solito a quelle velocità freno mica pedalo! Secondo me la strada da percorrere è opposta un bel 44-46/30 con cassetta 11/28-32, in questo modo lavori più in basso sulla cassetta dove i pignoni sono scalati meglio, risparmi peso, hai meno materiale oliato che raccatta polvere e con un 30-28 sali anche dai muri, al limite cassetta 11-32 e hai rapportini da MTB. 

Discorso freni ammetto di non averlo capito e quindi potrei scrivere cazzate,  pero se ho dei punti di frenatura e dei punti "liberi" lungo la circonferenza frenante a me viene in mente chatering, avere una frenata anche solo minimamente a "scatti" è un dito al culo per la guida, mi viene ancora in mente la mia vecchia cx con forca in acciaio da 1' e cantilever che nelle frenatone su asfalto vibrava come un dildo, la prima modifica che feci furono i v-brake per diminuire il chatering all'anteriore. qui mi sembra che il famigerato chatering lo si vada a cercare, però  ripeto non conosco il sistema in questione e potrei sbagliarmi.

Quindi può darsi che la mia prossima bici da gravel sia un monoscocca in carbonio perchè no ma sicuramente se mai arriverà sarà molto diverso da questo concept.

 

Ottime considerazioni Dens.

Non preoccuparti, non mi offendo, anzi dalle critiche spesso si colgono spunti interessanti.

Per un minimo di effetto ammortizzante, avevo pensato appunto alle boccole di  uretano, molto piu' rigide dei normali silent-blocks impiegati in campo automobilistico  dai supporti semirigidi motore ai gommini per bracci oscillanti e barre antirollio, quindi si parla di decimi di mm di flessione, quel tanto che basta a non mettere in crisi il telaio, ma ben differente dai cm di escursione delle ammortizzate.

Per il discorso chattering, usando quel tipo di frenatura, credo il problema non si ponga.

Invece che avere ad es. 6 magneti in funzione, contemporaneamente, su ogni razza, se ne eccitano solo tre per volta, in modo che non ti fuoriescano i bulbi oculari dalle orbite :14_relaxed: e  da poter usare gli altri 3 per la propulsione, ricordi il discorso NORD-SUD?

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