Allora sono stanco, ho le gambe di legno e la testa annebbiata ma due o tre considerazioni/ringraziamenti sono dovuti.
Partiamo dalle cose scontate, è stata dura, molto dura, sapevamo cosa ci aspettava, e per fortuna eravamo preparati, la via Emilia non perdona e nemmeno il vento contrario, che abbiamo preso per circa 200 km dei 265 pedalati, bici equipaggiate per ogni evenienza, forse anche troppo equipaggiate...
Venerdì sera io @LAPOLUCA e @Fabio K1 raggiungiamo in treno Piacenza per alloggiare nell'ostello che avevamo prenotato, già durante un'abbondante cena a base di tigelle cominciano a sorgere i primi dubbi "stiamo facendo una cazzata" dice Luca ma Fabio non sembra pensarla allo stesso modo:
Passa la notte nel nostro ostello, i letti scricchiolanti e i pensieri ci accompagnano nel sonno, la sveglia suona presto, alle 6:30 siamo fuori a goderci una bellissima alba, che colora il cielo di rosso e ci prepara ad una lunga giornata. Troviamo un baretto dove consumiamo 2 Luisone a testa, caffè e foto di rito sotto la Lupa prima di partire.
I primi km passano veloci, ma sono i più brutti, la prima tappa grossa è Parma e dista ben 60km, in mezzo ci sono Fiorenzuola e Fidenza ma sono poca cosa, dobbiamo pure farci largo in mezzo ad un mercato di paese, oggi non si fanno strade alternative, oggi si fa solo quella, la Via Emilia, tagliando a metà tutto, scavalcando guardrail e compiendo manovre in contromano, gli svincoli non ci piacciono, vogliamo tagliare l'Emilia Romagna a metà come se fossimo un coltello.
Finalmente arriviamo a Parma, ci accolgono l'odore di prosciutto e Garibaldi, che prolifera di strade e monumenti a lui intitolati lungo tutta la nostra strada...
Da qui in poi è uno spasso, le città si sussegueranno velocemente, a Reggio Emilia abbiamo un appuntamento fissato il mese prima durante un sopralluogo, una gelateria piena di belle donzelle che fanno un gelato buonissimo... Arriviamo, entro io per primo e subito la ragazza dietro al bancone mi chiede se veniamo da Piacenza, cavolo ci aspettavano veramente! Gran festa e gelato per tutti, alla fine insistono e non ce lo fanno nemmeno pagare, i km sono quasi 90 e le gambine cominciano a sentirli...
Ci rimettiamo in marcia con la carica giusta, arriviamo a Modena convinti di andare a salutare Metteo e Walter di Iride, ormai amici di vecchia data, ma purtroppo troviamo la saracinesca abbassata, sarà per il prossimo giro...
Veloce foto sotto la Ghirlandina, mangiamo qualcos'altro e ripartiamo verso Bologna, spingendo come degli assassini, vento contrario a manetta, dobbiamo arrivare a Bologna prima delle 14, Luca si staccherà per andare a prendere il treno per tornare a casa, peccato che non abbia potuto fare tutto il giro insieme a noi, forse un giorno lo ripeteremo solo per lui, chissà!
Prima di Bologna Fabio avverte una certa stanchezza del mezzo, lui è fresco come se avesse fatto solo una rampa di scale, ma il suo Vetta ha bisogno di un "rifornimento"...
Arriviamo a Bologna, la città ci accoglie con il suo solito traffico e con il punto più pericoloso di tutto il percorso, un salto di 3 corsie per proseguire dritto in direzione del centro storico, per fortuna passiamo durante un "buco" di traffico e va tutto per il meglio...
Il centro storico è pedonalizzato, e grazie a qualche imbecille in comune nell'ultimo anno è stato sostituito un moderno asfalto con i vecchi (ma più caratteristici) lastroni di pietra, càt vègna un càncher! Le nostre bici sobbalzano ma arriviamo velocemente in Piazza Maggio dove @torakiki (Giovanni) e @GetSet (Luca B.) ci stanno aspettando ormai da un'ora abbondante Per prendere parte al giro. Ci dirigiamo verso San Lazzaro dove alcuni "local" hanno organizzato un piccolo ristoro a base di torta di carote e bevande energetiche.
Dopo Bologna si passano in sequenza San Lazzaro, Ozzano, Castel San Pietro e Imola, dopo quest'ultima si attraversa il fiume Santerno e dopo una breve salita si entra ufficialmente in Romagna, il profumo di piadina e crescioni ci accompagna, come ci accompagna l'instancabile vento contrario che ci sta distruggendo (almeno a me), per fortuna che i nuovi arrivati sono freschi e giovani, e non si fanno pregare per tirare il gruppo.
Ora la via Emilia è veramente bella, le colline sono a ridosso, va sempre su e giù, i paesi e le città si susseguono velocemente a pochi km l'una dall'altra.
Attraversiamo Faenza dove becchiamo un casino della Madonna, Pompieri in piazza, tutto chiuso, stanno proprio appoggiando una corona di fiori su un'immagine religiosa, zigzaghiamo e ce la lasciamo alle spalle senza fermarci.
Ci fermiamo a Forlì, dove sostiamo in una delle piazze più belle d'Italia, Piazza Aurelio Saffi, la stanchezza si fa davvero sentire, mi sdraio ma è una gran cazzata, comincio a tossire e mi sembra di non riuscire + a smettere ma x fortuna mi riprendo... Mangiamo qualcosa, io divoro una crostata che mi ero comprato a Imola, gli altri non ne ho idea, da questo momento comincio ad avere una percezione diversa di quello che ho intorno, devo pensare ad arrivare e basta.
Da qui i ricordi sono un po' annebbiati, non mi ricordo se ci siamo fermati ancora, davvero, ricordo solo che porcadiquellaputtana ho sbagliato uscita e ho fatto cannare all'intero gruppo la parte di via Emilia in ingresso a Rimini, per fortuna che Giovanni essendo un local ci ha riportato sulla strada giusta e siamo riusciti a fare il famoso ponte di Tiberio, unico ponte originale rimasto tutt'ora percorso dalle automobili (follia pura).
Percorro il centro di Rimini, totalmente pedonalizzato e quindi imballato di gente, il sole sta tramontando, a 500mt dall'Arco di Augusto rischio la vita perché un imbecille in MTB non mi da la precedenza in un incrocio cieco, serie di nomi e continuo con il cuore in gola, ho gli occhi lucidi, lo vedo l'Arco di Tiberio è lì davanti a me, è il punto 0 della via Emilia è il nostro arrivo, cazzo ce l'abbiamo fatta!!!
Stanchi ma contenti ci fermiamo giusto il tempo di alcune foto, porcavacca ci siamo scordati di farne una tutti insieme, chiedo ai miei compagni di viaggio se ne hanno altre di caricarle.
Ringraziamenti (in ordine sparso):
Grazie Fabio che hai creduto fin dall'inizio in questo progetto assurdo e te la sei fatta tutta con me, sei veramente un gran compagno di viaggio!
Grazie Luca S. che hai messo a repentaglio la tua vita coniugale ma non sei mancato per la partenza, a te va il premio come miglior scoreggia dell'evento, davvero epica, adesso sai perché io e Fabio non ti facevamo tirare volutamente il gruppo.
Grazie Giovanni che ti sei sbattuto un casino per l'hotel a Rimini (alla fine non utilizzato, ti chiedo scusa) ed hai uppato + volte la discussione, hai tirato in maniera autoritaria il gruppo, davvero una grande!
Grazie Luca B. che con noi ha compiuto i suoi primi 170 km in fissa realizzando un incredibile Ferrara - Rimini! A te va il premio come migliore bici della giornata, l'unica provvista di scroto sotto la sella (antivento arancione).
E davvero grazie anche a tutti quelli che non sono venuti ma che hanno dato una mano o solo una spinta di incoraggiamento: @Alb @G4ll0 @riky76 (complimenti ancora per la vittoria alla MiTo) @Aldo (che mi ha aiutato nel primo sopralluogo e mi ha saldato quella stupenda bicicletta con cui ho pedalato).
Avrò scordato qualcuno di sicuro, chiedo scusa, forse un giorno la rifaremo...
