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Decreto acquisto biciclette


Nadim
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Il 28/5/2020 at 15:36 , Wuming ha scritto:

Premetto,è  solo un pensiero personale:

 

Questo bonus non è/era  una mossa banale perché ha o meglio avrebbe permesso agli scettici di acquistare una bici (muscolare o elettrica) o un monopattino per spostarsi in maniera alternativa ai mezzi a motore. Era in sostanza un incentivo per cercare di convertire e far vedere da un altro tipo di visuale la circolazione in città.....

Se però chi ha già una bici ne usufruisce per ampliare il parco bici ci dimostriamo di vedute e di "braccia" corte, è già quasi certo che i 120mln stanziati copriranno ben pochi rimborsi con il risultato che in bici ci andranno sempre i soliti che ci andavano prima solo che questi ultimi in garage avranno una bici in più.......

Elettrico uguale motore, cose da smaltire, ecc. ecc. Discorso vecchio e ammuffito. Inoltre questi mezzi a motore elettrico non sono soggetti a nessuna regola del codice della strada, pur essendo mezzi a motore (ma si paragonano alle bici a trazione muscolare). Non so a Firenze ma qua (Casale Monferrato) i pochi che hanno questi trabiccoli fanno slalom in centro usando la gente come bandierine e la velocità mi sembra sostenuta. Tolto il fatto che non mi sembrano nemmeno in grado di andarci sopra.

Sulla seconda parte concordo. Ma per me le cose andavano fatte in maniera diversa.

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  • 1 month later...

Secondo me è sbagliato il principio iniziale dietro questo incentivo.

Se l'idea era incentivare l'utilizzo di mezzi alternativi a quelli pubblici a coloro che non sono abituati a spostarsi in autonomia. Devi , a mio avviso, dare accesso a chi non ha o non vuole spendere i famosi 1000€ per prendere il bonus pieno.

Chi ha le possibilità o la voglia di anticipare qualsiasi somma per mettersi in movimento lo ha già fatto o comunque non ha bisogno dell'aiuto statale. Altrimenti si rischia il classico scenario, chi li ha di suo aggiorna il proprio parco mezzi e o acquista un "giocattolo" nuovo, mentre chi ne avrebbe bisogno , realmente, non accede per esaurimento fondi, poichè si è dato accesso prima a chi ha anticipato, e in seconda battuta a chi non li ha e attende il voucher.

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Il problema è che la sola bicicletta non basta. Vanno ripensate le città, le infrastrutture, la testa degli italiani... i soliti discorsi.

Intanto è arrivato agosto e di click day, siti dedicati e rimborsi ancora non si vede nulla. 

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1 minuto fa, morbido ha scritto:

Il problema è che la sola bicicletta non basta. Vanno ripensate le città, le infrastrutture, la testa degli italiani... i soliti discorsi.

Intanto è arrivato agosto e di click day, siti dedicati e rimborsi ancora non si vede nulla. 

Sono dell'idea che una volta bloccate la maggiorparte delle macchine, il resto venga da solo. Negli anni precedenti al boom automobilistico non credo che le strade fossero tanto migliori rispetto ad oggi.

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In questo momento, Marfi ha scritto:

Sono dell'idea che una volta bloccate la maggiorparte delle macchine, il resto venga da solo. Negli anni precedenti al boom automobilistico non credo che le strade fossero tanto migliori rispetto ad oggi.

Sì ma non viviamo più nella società (e nelle città) degli anni precedenti al boom automobilistico. 

Più che alle strade io pensavo proprio a come ci muoviamo: bisogna migliorare trasporto pubblico, corsie preferenziali per le bici (case sicure ai semafori ecc), incentivi tipo bike-to-work, ma anche servizi taxi degni di chiamarsi tali.

Perché in tanti posti la macchina è indispensabile per andare in giro proprio perché non ci sono alternative; bisogna lavorare su quello, altrimenti anche far sparire le macchine magicamente non basta, penso io.

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22 ore fa, morbido ha scritto:

Il problema è che la sola bicicletta non basta. Vanno ripensate le città, le infrastrutture, la testa degli italiani... i soliti discorsi.

 

22 ore fa, Marfi ha scritto:

Sono dell'idea che una volta bloccate la maggiorparte delle macchine, il resto venga da solo. Negli anni precedenti al boom automobilistico non credo che le strade fossero tanto migliori rispetto ad oggi.

Un po' OT, ma solo perché penso che abbiate ragione entrambi e ho letto che per cambiare la cultura, la testa de laggente bisogna essere un po' stronzi:

"Verso la metà degli anni ’70 il governo locale e nazionale inizia una politica mirata ad affrontare questa situazione con l’obiettivo di diminuire ed eliminare le morti per incidenti stradali. Inizia una fase in cui si sostengono e si promuovono alternative forme di mobilità ed inizia la riprogettazione dello spazio urbano con Piste Ciclabili moderne, sicure e veloci. Tutti iniziano ad usare la bicicletta! L’uso del mezzo a due ruote cresce del 75% e l’Olanda si popola di campanelli e selle colarate"!

Fonte:

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Il 31/7/2020 at 15:22 , Marfi ha scritto:

Secondo me è sbagliato il principio iniziale dietro questo incentivo.

Se l'idea era incentivare l'utilizzo di mezzi alternativi a quelli pubblici a coloro che non sono abituati a spostarsi in autonomia. Devi , a mio avviso, dare accesso a chi non ha o non vuole spendere i famosi 1000€ per prendere il bonus pieno.

Chi ha le possibilità o la voglia di anticipare qualsiasi somma per mettersi in movimento lo ha già fatto o comunque non ha bisogno dell'aiuto statale. Altrimenti si rischia il classico scenario, chi li ha di suo aggiorna il proprio parco mezzi e o acquista un "giocattolo" nuovo, mentre chi ne avrebbe bisogno , realmente, non accede per esaurimento fondi, poichè si è dato accesso prima a chi ha anticipato, e in seconda battuta a chi non li ha e attende il voucher.

Penso che tu abbia perfettamente ragione, ma le bici in Italia non hanno un numero di telaio collegato ad un libretto e ad un certificato di proprietà. Anche io penso che sia giusto dare i soldi a chi non li ha se deve comprare la prima bici (ma penso anche che il parco bici italiano sia parecchio folto).

La seconda mossa è eliminare le auto, magari togliendo qualche patente per sempre a chi è recidivo in caso di infrazioni gravi del codice. Inoltre, dato lo stato di crisi climatica del mondo e anche del nostro paese, bisognerebbe pensare a divieti di circolazione in città nei fine settimana con incentivo all'uso della bicicletta (si esclude chi deve usarla per lavoro o motivi validi). Ma siamo sempre in Italia, paese cresciuto a pane e FIAT.

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Il 31/7/2020 at 15:51 , morbido ha scritto:

Il problema è che la sola bicicletta non basta. Vanno ripensate le città, le infrastrutture, la testa degli italiani... i soliti discorsi.

Intanto è arrivato agosto e di click day, siti dedicati e rimborsi ancora non si vede nulla. 

Le città in centro storico sono già a misura d'uomo/bici, quando sono nate nemmeno esistevano le auto. Già iniziare da quello non sarebbe male e poi ci si allarga. Certo se penso alla maleducazione e incapacità ad andare in bici dei miei concittadini mi viene da piangere!

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  • 1 month later...

Era prevedibile... :(

Ma la domanda è: se i fondi ammontano a 210 milioni e ipotizzano buoni di 500 €, perché sarebbero 650.000 bici? Se la matematica non è un'opinione, 210000000 / 500 = 420.000.

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Per carità vanno benissimo gli incentivi all'acquisto di biciclette o altri mezzi alternativi come del resto ci sono per l'acquisto delle automobili. Io tuttavia sostengo, partendo dal presupposto che ogni ciclista urbano è un benefattore, che bisognava partire dall'introduzione e istituzione di rimborsi chilometrici per i dipendenti che vanno a lavoro in bici.

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11 ore fa, Riga ha scritto:

Per carità vanno benissimo gli incentivi all'acquisto di biciclette o altri mezzi alternativi come del resto ci sono per l'acquisto delle automobili. Io tuttavia sostengo, partendo dal presupposto che ogni ciclista urbano è un benefattore, che bisognava partire dall'introduzione e istituzione di rimborsi chilometrici per i dipendenti che vanno a lavoro in bici.

Salterebbero subito fuori i fenomeni che fanno ogni giorno una gran fondo per recarsi in ufficio :-)

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Sarebbe un bene no? :) Ironia a parte, il tragitto casa - lavoro è sufficientemente normato in abito di diritto del lavoro (infortunistica in itinere) e il datore di lavoro non è normalmente sprovveduto. Dove è stato introdotto hanno inserito dei massimali comunque.

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1 minuto fa, Riga ha scritto:

Sarebbe un bene no? :) Ironia a parte, il tragitto casa - lavoro è sufficientemente normato in abito di diritto del lavoro (infortunistica in itinere) e il datore di lavoro non è normalmente sprovveduto. Dove è stato introdotto hanno inserito dei massimali comunque.

Certo che sì. Basterebbe anche che soltanto metà delle persone, che si trovano nelle condizioni di poterlo fare, andassero al lavoro in bici anziché in macchina: le nostre città, rispetto a ora, diverrebbero un paradiso...!

Io sono circa dieci anni che lo faccio (vabbe' ora sono in parziale smart working...). Pensate ad averci gli incentivi...!

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Davvero.. Io, considerando un rimborso ipotetico di 25 cent al km, a fine mese mi ritroverei 40/50 euro in più che a fine anno sono circa i soldi stanziati per il bonus!

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