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Divieti, coronavirus e madonne


filixeo
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intanto nelle zone con più di 50000 abitanti si pensa al bonus bicicletta e monopattini con rimborsi fino al 70% delle spese con tetto massimo 500€

 

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6 ore fa, TheNathan ha scritto:

intanto nelle zone con più di 50000 abitanti si pensa al bonus bicicletta e monopattini con rimborsi fino al 70% delle spese con tetto massimo 500€

 

Snì, cioè non è una misura per corona virus ma è l’attuazione del bonus che già si progettava da tempo! I giornalisti che diffondono queste cose collegandole all’emergenza, quando invece, come dicevo anche una pagina fa, non valutano né dicono che in tutti questi consigli dei ministri non si sta solo lavorando per l’emergenza, anzi, il fatto che ci sia l’emergenza è una buona occasione per sbrigare il lavoro arretrato. Poi, in questo periodo, è più facile far girare i fondi e quindi uno sblocco di questo ecoincentivi che già dovevano essere disponibili tempo fa è quasi quasi da catalogare nella shock economy. Più avanza la fase due e più mi disilludo in quest’italietta. 😢

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E poi, porcatroia, in “provincia” la gente non può andare a lavorare in bicicletta? Diomerda, ci meritiamo l’ex ministro dell’interno e studio aperto.

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11 ore fa, filixeo ha scritto:

E poi, porcatroia, in “provincia” la gente non può andare a lavorare in bicicletta? Diomerda, ci meritiamo l’ex ministro dell’interno e studio aperto.

si infatti stavo guardando per prendere la bici alla ragazza ma niente solo comuni con più di 50000 abitanti ....porca zozza

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Mi pare di aver capito che in Francia sia stato pensato un bonus di 50 euro per la riparazione delle biciclette. Che sia una bella idea?

Due settimane fa ho trovato in pattumiera una bicicletta da donna, di quelle che palesemente hanno passato decenni in cantina. Ha una ruota storta, il reggisella bloccato e guaine e cavi da cambiare. La sto sistemando per la mia dolce metà, ma quante altre bici del genere faranno una brutta fine?

Vorrei dirlo in altri termini. Quante altre biciclette di scarsa qualità verranno prodotte consumando materie prime estratte dal pianeta per rimpiazzare bici che finiranno in discarica? Boh..

Da un lato vedere che il 60% delle biciclette in giro per strada faccia schifo mi fa arrabbiare. Penso che l'incentivo migliore per usare la bici sia averne una che non cada a pezzi, che sia comoda e che non ti sporchi i pantaloni. Dall'altro l'idea che delle vecchie bici vengano buttate in pattumiera o in cantina mi fa impazzire.

Forse forse sarebbe bello se ci fosse la libertà di scelta fra i due bonus. Ovviamente parlo da privilegiato, abito in una città con più di 50mila abitanti. In aggiunta predico bene e razzolo male: mia mamma usa ogni giorno una bici di seconda mano ricevuta in regalo nel 1979. Pesante, piccola, faticosa, coi freni a bacchetta che non mi capacito di come faccia ad essere ancora viva..lei vorrebbe usare il bonus.

Modificato da Guidolol (visualizza cornologia modifica)
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Raramente intervengo in queste discussioni perché tendenzialmente se non voto non critico, non sono cittadino italiano ma ospite di questo paese - al limite un contribuente da massacrare ma giammai un cittadino italiano, e soprattutto, per scelta, non ho la minima cognizione di cosa avvenga in Italia in particolare a livello politico che è un tema che mi interessa meno dell'inflazione galoppante dei lecca-lecca venduti alle casse dei supermercati.

Fatta questa premessa per me questo incentivo è una cazzata perché buona parte dei furbetti useranno il bonus per acquistare bici da usare la domenica o ai figli piccoli. Poi i trucchetti, questi furbetti, li troveranno senza problemi... come si dice... fatta la legge trovato l'inganno.

I soldi vanno dati a chi prende la bici tutti i giorni per andare a lavorare e non mi pare sia complicato verificare che effettivamente il mezzo venga utilizzato a tale scopo. Bisogna chiudere il cerchio con il monitoraggio sull'impiego del mezzo. Solo così saremo sicuri che una bici venduta e finanziata sarà una macchina in meno in circolazione.

My 2 cents.

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13 minuti fa, KrudoIntegrale ha scritto:

... e intanto leggo (e vedo foto) dei Navigli a Milano affollati... benvenuti nella seconda ondata del virus!

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5 ore fa, KrudoIntegrale ha scritto:

... e intanto leggo (e vedo foto) dei Navigli a Milano affollati... benvenuti nella seconda ondata del virus!

Come avrebbe detto (l'altro) conte: é agghiaggiandea

Veramente una manica di teste di cazzo, spero di no ma a breve secondo me a milano richiudono tutto. Ed io non sono ancora riuscito ad uscire in bici, rosico fortissimo.

Cmq guardando su strava, certi premi nobel proprio non ce la fanno a non uscire in due eh. 

Modificato da EcoBalle (visualizza cornologia modifica)
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La mattina ascolto la rassegna stampa mentre guido per andare al lavoro, almeno finché le notizie non sono troppo brutte e allora devo mettere su i Napalm Death per rilassare i nervi.

Durante questa settimana di "fase due" mi ha colpito una notizia: non sono iniziati i tamponi a campione per problemi di privacy.

Adesso sbobino l'ennesimo dei miei pensieri su questa pandemia, sicuro che a Stoccolma non si stia accendendo nessuna lampadina a segnalare il prossimo papabile vincitore del Nobel per la medicina.

Prestate attenzione, per favore, alle parole e al loro ordine: " Per sbloccare la macchina dei prelievi sierologici serve un provvedimento ad hoc che autorizzi l'utilizzo dei dati sensibili a scopo sanitario, cioè i numeri di telefono dei cittadini chiamati a sottoporsi al test" (

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).

Sarebbe a dire che viviamo in un sistema così di merda che non riusciamo a tenere sotto controllo la malattia per un cavillo burocratico, anzi, non siamo nemmeno in grado di avere dei numeri sensati e di fare un po' di monitoraggio, di telemetria del virus per colpa di qualcuno che non ha scritto bene una comunicazione preparata in due mesi e di qualcun altro che dovrebbe garantire la privacy che si è accorto del "problema". E questo succede dopo aver visto quello che si è visto nelle gestioni degli ospedali e nei sistemi che non "si parlavano" tra di loro per comunicare i dati dei contagiati.

E sarebbe ancora a dire che in emergenza sanitaria nazionale, quindi con l'ampliamento dei poteri del presidente del consiglio dei ministri, dopo aver obbligato la gente a stare a casa (perché la stessa gente non ha capito bene il significato di "vi chiediamo di restare a casa"), dopo aver chiuso per decreto attività produttive, commerciali, ricreative e chi più ne ha più ne metta, insomma, dopo un discreto cagamento di cazzo che è entrato nelle case di tutti gli italiani, compresi i senzatetto, non possiamo fare la conta, nemmeno a campione, dei contagiati perché manca una casellina sul trattamento dei dati. Ripeto: obblighi, divieti, multe, morti, crisi ma stiamo attenti a come trattiamo il tuo numero di telefono.

Mi viene in mente un paragone con un lavoro che svolgevo tempo fa: un cliente pretendeva, a ragione, che una macchina da noi progettata a sua volta montata in una macchina da lui prodotta non emettesse vapori di olio durante il funzionamento (il sintomo, le sindromi respiratorie ma anche le terapie intensive al collasso). La nostra macchina, in quel contesto, non funzionava a dovere (la virulenta malattia ad ampia diffusione). Con il mio capo di allora si buttarono anni, almeno due, di esperimenti, consulenze, tentativi campati in aria e parole al vento per eseguire micromodifiche alla macchina (il governo centrale e le amministrazioni locali che si occupano con urgenza della cura del sintomo). Dopo i suddetti due anni, il capo mise da parte l'orgoglio (anche dietro mie continue e forse offensive insistenze) e decise di rivedere la progettazione della macchina (l'estirpazione della malattia).

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Quando vado a lavoro passo davanti un centro analisi privato vedo code immense....certo è che una cosa fatta a tappeto e non singolarmente farebbe del bene a tutta la collettività....

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1 ora fa, filixeo ha scritto:

 " Per sbloccare la macchina dei prelievi sierologici serve un provvedimento ad hoc che autorizzi l'utilizzo dei dati sensibili a scopo sanitario, cioè i numeri di telefono dei cittadini chiamati a sottoporsi al test"

Premetto che io il telefono lo tengo nella cassetta dei ferri, lo uso poco, per necessità, non ci vado in internet, non ho nemmeno più  whatsapp, sono una bestia...quindi non sono un buon esempio però sulla storia del "numero dato sensibile" dico, se una figa mai vista prima dopo due balle al bar mi chiede il numero glielo do e come me 9 italiani su 10, se devo vendere qualcosa lo metto al volo su subito e chi non lo fa ci mette la mail, cioè, lo diamo via per mille troiate senza nemmeno pensarci...

che poi la maggior parte di quelli gelosi della loro privacy sono gli stessi che postano tutti i cazzi loro su facebook, instagram e sto cazzo e condividono mille informazioni con assoluta leggerezza...

Credo sia lo stesso processo mentale di quelli che al centro commemrciale dopo aver speso 1000 euro di iphone schivano schifati le domande dei ragazzi di telethon (per dire) per paura di dover "sprecare" 15 euro in una donazione.

Comunque credo che sulla faccenda privacy e soluzioni telematiche @Dens sia il top, ricordo le sue perplessità già nelle prime pagine

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@Jonsey Premetto che io non mi occupo ne di tracciamento ne di sicurezza ma ammetto che la faccenda dell'app me la sono studiata e non ho nessunissima fiducia sull'efficacia di uno strumento del genere oggi in Italia e particolarmente in Lombardia.

Fondamentalmente un sistema del genere serve a gestire in maniera efficiente un elevatissimo numero di tamponi fatti in maniera super tempestiva, quindi se non si riescono a fare tantissimi tamponi alla svelta è inutile inventarsi un sistema per gestirli, ad oggi il tampone in Lombardia te lo fanno solo se sei grave, i contatti diretti non vengono sottoposti a tampone, i sintomatici lievi non vengono sottoposti a tampone, e ad oggi la capacità di fare tamponi non riesce nemmeno a soddisfare le segnalazioni che vengono generate con metodi di tracciamento tradizionali (banalmente le domande che ti fa il medico). Aumentare le segnalazioni non solo è insensato ma addirittura controproducente, immaginatevi migliaia di persone che si vedono arrivare un alert e che poi non vengono testate e non sanno come comportarsi, ad oggi sarebbe un ottimo sistema per diffondere il panico e basta. Secondo enorme problema non si capisce quanti dispositivi dovrebbero installare l'app per rendere il sistema minimamente efficace, ho sentito cifre nell'oridne del 60-70% ma non si capisce se questo è il minimo o il top, perchè sono cifre allucinanti, forse WhatsApp è installato su così tanti device e ci ha messo anni ad arrivare a questi numeri (se ci è arrivato). Una cifra credibile è un 25-30% in qualche mese, ma non si capisce se servirebbe a qualcosa oppure no e a questa domanda devono rispondere gli epidemiologi.

Smarcate queste due enormi premesse si può discutere sulla tecnica per disegnare un'app del genere e anche qui  ci sono problemi non semplici ma nemmeno insormontabili, il sistema che stanno sviluppando Apple e Google sembra serio e sicuro ma ci vuole tempo perchè non è mai stato utilizzato nulla di simile, il Bluetooth non è mai stao usato per tracciare contatti ma per gestire device, impiegheranno ancora un po' a mettre in piedi la piattaforma e su questa dovranno poi essere sviluppate le app.

 Il sistema su cui si sarebbe dovuta basare Immuni, il Pepp-pt è una merda, non è la strada giusta, non è GDPR compatibile al 100% e comporterebbe il fatto di mettere in piedi un enorme sistema di gestione della sicurezza, è praticamente certo che i database di un sistema del genere verrebbero costantemente attaccati e proteggerli non è uno scherzo. Chi ha provato a fare fughe in avanti senza aspettare Google e Apple ha miseramente fallito in Olanda hanno bucato immediatamente il DB già della versione beta e hanno avuto esposizione dei dati di tutti i partecipanti al test a Singapore l'app non funziona, va riavviata continuamente, si pianta e l'ha scaricato un 20% scarso della popolazione.  

Il sistema Apple-Google sembra ottimo, è totalmente decentralizzato e GDPR compatibile ma se i due grandi big dicono di aver bisogno di tempo (verosimilmente ancora un mesetto) vuol dire che bisogna aspettare e comunque poi i tamponi andranno fatti in gran numero altrimenti è fatica sprecata. Io un'app basta sul sistema Apple-Google la scaricherei volentieri se servisse a qualcosa, una basata su Pepp-pt avrei qualche dubbio in più, il mio smartfhone contiene tanti dati sensibili e non ci infilo un potenziale "Cavallo di Troia" solo perchè lo dicono quelli che gestiscono il sito dell'INPS che hanno già dato una clamorosa dimostrazione di incompetenza. E intendiamoci non me ne frega nulla di proteggere le mie foto ma ci sono in ballo cose ben più serie, potresti sapere al metro dove si trova una persona, sapere con chi è stata e per quanto tempo sapere se sta entrando in banca o se è ferma davanti ad un bancomat, se poi buchi il Bluetooth e inserisci un trojan hai le sue password il suo iban e la sua carta di credito in chiaro. 

Per chi vuole approfondire lascio un paio di video dove ne parla gente competente il primo è una spiegazione tecnica (super nerd) su come dovrebbe funzionare il sistema Apple-Google e su perchè è sicuro, il secondo una discussione più generale sulla sicurezza e sulla fattibilità e sul perchè la versione di Immuni che doveva uscire ed è stata stoppata era critica.

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http:// https://bit.ly/2KCvQAR

 

 

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io volevo prendere una e-bike o un monopattino per non dover usare lo scooter già dallo scorso anno, volevo approfittare di questo bonus ma non ci rientriamo per 7-800 abitanti.

tanto alla fine tranne pochi casi è solo una stronzata, la gente compra le bici ma non le usa mai neanche per svago e le lascia  a prendere polvere in garage, figuriamoci per gli spostamenti.

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Secondo me tanta gente ne approfitterá solo per comprarsi dei super mezzi da usare la domenica nelle uscite domenicali, non per il bike to work

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