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La situazione italiana nella pista


sfrenato
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Forse ci vorrebbe che un pistard o ex capitasse al grande fratello o a un altro reality del cazzo così almeno se ne parlerebbe..

No , no, qua in italia ci vorrebbe il Padre eterno in persona.

Ho massimo rispetto di chi si fa 300 chilometri per girare in pista, però cazzarola, il troppo è troppo

Comunque non so cosa darei per potermi allenare di tanto in tanto su una di quelle bici in pista...

Chiediamo a Silvio :-)

Lo so io cosa chiedere al padre eterno per Silvio...[signore ti prego ************************************************************************************************************]

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Forse l'unica soluzione sarebbe come fanno in Giappone con il Keirin

Aprire al totoscommesse

Solo che gli spalti si riempirebbero di papponi e mignotte!! :-)

Bhe se si riempissero di mignotte dove stà il problema...

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Figurati se Milano pensa al vigorelli con l'expo del 2015 in arrivo ci sono tutti i grattaceli da finire cazzo !! senò come facciamo a far vedere al resto del mondo che noi italiani ce l'abbiamo grosso

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Innanzitutto un applauso all'autore dell'articolo, il grandissimo Fabrizio Macchi.

Per quanto riguarda la "pietosa" situazione in cui versa la pista, immagino sia

soprattutto una questione di sbocchi per i giovani corridori: oggi è molto più

facile rispetto a qualche anno fa passare Prof, garantendosi così un dignitoso

stipendio anche senza essere campioni conclamati.

Viceversa, per un pistard puro, non ci sono grandissime possibilità, a meno

che non si decida di emigrare in qualche paese più evoluto (ma si sà, a noi Italiani

piace stare vicino a mammà).

Questo perchè in Italia, da più di 20 anni è andato progressivamente scemando l'interesse

del pubblico per la pista. Personalmente non saprei spiegarne le ragioni. Di fatto però,

quand'ero alle medie ci portavano un pomeriggio a vedere la 6 giorni al Palasport (eh son

vecchio!!) e per un ragazzino, vedere da vicino i campioni di allora (Moser, Saronni, ecc)

insieme ai Re della pista (Sercu su tutti), era come vivere un sogno. Poi il Palasport è

crollato per neve (!!!) e il sogno è finito.

Io non conosco certamente la ricetta per sanare la situazione, ma quello che so per certo

è che la rinascita non passerà per la Federazione, visto e considerato come vengono

gestite tutte le federazioni affiliate al Coni (e mi fermo qui per non incazzarmi)

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Innanzitutto un applauso all'autore dell'articolo, il grandissimo Fabrizio Macchi.

Per quanto riguarda la "pietosa" situazione in cui versa la pista, immagino sia

soprattutto una questione di sbocchi per i giovani corridori: oggi è molto più

facile rispetto a qualche anno fa passare Prof, garantendosi così un dignitoso

stipendio anche senza essere campioni conclamati.

Viceversa, per un pistard puro, non ci sono grandissime possibilità, a meno

che non si decida di emigrare in qualche paese più evoluto (ma si sà, a noi Italiani

piace stare vicino a mammà).

Questo perchè in Italia, da più di 20 anni è andato progressivamente scemando l'interesse

del pubblico per la pista. Personalmente non saprei spiegarne le ragioni. Di fatto però,

quand'ero alle medie ci portavano un pomeriggio a vedere la 6 giorni al Palasport (eh son

vecchio!!) e per un ragazzino, vedere da vicino i campioni di allora (Moser, Saronni, ecc)

insieme ai Re della pista (Sercu su tutti), era come vivere un sogno. Poi il Palasport è

crollato per neve (!!!) e il sogno è finito.

Io non conosco certamente la ricetta per sanare la situazione, ma quello che so per certo

è che la rinascita non passerà per la Federazione, visto e considerato come vengono

gestite tutte le federazioni affiliate al Coni (e mi fermo qui per non incazzarmi)

Ricordo anche io i tempi della 6 giorni,con milano tappezzata di locandine.

Mi domando se il palasport non fosse venuto giù,la situazione sarebbe cambiata.

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L'articolo di Macchi si presenta molto critico riguardo la situazione della pista italiana, mi sembra giusto, vista la possibilità di postare una risposta che arriva direttamente da chi la pista la vive ogni giorno:

Andrea Collinelli, dal 2008 commissario tecnico juniores e under 23 pista.

Quando non è in giro per il mondo con le varie nazionali è capitato che ci facessimo qualche chiaccherata al riguardo.

Credo faccia sempre bene sentire una campana diversa. La risposta è stata data direttamente su facebook. A voi le conclusioni.

Andrea Collinelli:

Complimenti Fabrizio !!

Non posso non sentirmi chiamato in causa nella tua analisi e ti devo dire la verità, conoscendoti personalmente, ti ritenevo più intelligente!!

L'analisi è molto critica, ed è anche molto chiaro dove vuoi andare a para...re visto che fai parte anche tu di una Nazionale... ma per dovere di cronaca mi sento di risponderti visto che tutti scrivono, o per interessi personali, o per interessi politici, o per dare fiato alla bocca, e senza nulla sapere, l'importante è scrivere male... non costruire!!

Essendo stato anch'io atleta, e sapendo bene i sacrifici che ognuno di Voi fa non mi sento proprio di prendere in giro nessuno ne tanto meno me stesso... Quello che stiamo facendo io e questo gruppo di ragazzi, sacrificando famiglie affetti e quant'altro, lo facciamo perche ci crediamo e non per passarci il tempo...

Sappiamo che la qualifica olimpica è dificile, ma dura 2 anni e solo pochi mesi fa purtroppo il Coni e la Federazione si sono accorti che siamo in ritardo..

Ti ricordo che dopo i mondiali del 2007 (con 4'19") il quartetto si è ripresentato ai mondiali solo lo scorso anno, registrando a mio avviso un dignitoso 4'08" che ha dato a tutti la fiducia di crederci e di metterci in discussione... nonostante tutte le problematiche che ci sono per avere gli atleti d'inverno ecc, che la federazione piano piano sta cercando di risolvere...

Vorrei quindi seguire nel dettaglio il tuo articolo se cosi si può chiamare..

COPPA DEL MONDO DI CALI..

Le prove di coppa dal mondo, europei e mondiali, sono le uniche prove che daranno punti per la qualifica olimpica, quindi nel bene o nel male bisogna esserci, purtroppo anche solo per prendere i punti di partecipazione...

A UN ANNO DALLE OLIMPIADI...

Alle olimpiadi mancano 18 mesi e quindi 2 stagioni di ciclismo su pista e solo alla fine potremmo conoscere i qualificati...

Lo sappiamo che la qualifica non è facile, soprattutto quando atleti come Viviani, Cimolai, Coledan non li puoi avere in gara fino a febbraio, ma avendo poi la loro continuità fino alle olimpiadi avremo finalmente uomini intercambiabili e non contati come ora...

100 GIORNI DI PISTA ALL'ANNO...

Saprai benissimo (scusa ma volte mi sembra di parlare con uno che viene dal canottaggio, senza offesa per i canottieri, si parla di livello di conoscenza del ciclismo) che nell'arco di una stagione abbiamo diversi appuntamenti internazionali con diverse categorie:

- Juniores, Europei - Mondiali;

- Under23, Europei

- Elite, Europei - Mondiali- 4 Coppe del Mondo

Un totale di 9 appuntamenti internazionali preparati con una media di 11 sedute in pista cadauno... scusa ma a me sembrano anche pochi !!

Come vedi non c'e' solo Macchi che deve girare in pista..

MECCANICI, MASSAGGIATORI,MATERIALI A VOLONTA'...

Scusa sai, ma io sono entrato in nazionale da atleta nel 1987 quando facemmo 2ndi al Mondiale Juniores col quartetto, e da allora bene o male ci sono quasi sempre rimasto fino al 2000.

Sai che e' da allora che ci sono meccanici e massaggiatori in nazionale... che siano da abolire??

Per quanto riguarda i materiali, a parte le biciclette e la componentistica per i quali siamo sponsorizzati, ti posso giurare che spesso andiamo in prestito di alcune ruote lenticolari che non siano datate 1993, dai club o da nazioni compiacenti... e ti ricordo, se fai riferimento al numero di biciclette che ad un campionato Europeo Juniores e Under 23 gareggiano contemporaneamente 20 atleti in 18 specialità, vincendo in 3 anni: 8 ori, 9 argenti, 8 bronzi.

E un'altra cosa... forse non sai che qualche tuo collega ha corso con le nostre stesse bici... il materiale non e' mio ma della Federazione e ogni qualvolta il mio collega, tuo Tecnico Nazionale, Mario Valentini me lo ha chiesto non gli e l'ho mai negato!!!

CLASSIFICA UCI...

E' il quadro attuale della nostra situazione.

Sappiamo che non ci qualificheremo mai nella velocità, velocità squadre, ma tenteremo di qualificarci nel keirin, nell'inseguimento a squadre e nell'omnium, siamo all'inizio delle 12 gare della qualifica che terminerà a marzo 2012...

Potremmo anche non riuscire a qualificarci in alcune specialità, ma il lavoro di oggi, sia tecnico che politico non ci farà trovare ancora una volta al "punto 0" nel 2013-2014...

Te lo ripeto, io sono qui per costruire!!

QUARTETTO DI CALI..

Ti devo dire che l'unico vero motivo per cui ti ho risposto è proprio questo ed ho scritto a te perche , al contrario di altri giornalisti e di altri che commentano sul web, almeno ti sei firmato...

Mi fa male leggere queste cose, e penso che ancor più faccia male ai ragazzi sentirsi cosi sbeffeggiati... soprattutto da colleghi come te...

Ma penso che tu non sappia come sono andate le cose, perchè altrimenti saresti veramente uno stro... una persona che si comporta in modo sleale!!

A Cali, metà della squadra italiana, sia maschile che femminile è stata colpita da un virus influenzale con febbre a 38,5 per 3-4 giorni che ha messo ko il primo giorno Ceci F, il secondo Bertazzo e Ciccone, poi dopo il 7° posto nello Scracth ha colpito Buttazzoni ed al rientro anche me...

Il quartetto è partito con 2 componenti che stavano bene e 2 che stavano male, al secondo chilometro sono rimasti in 3 e dopo poco si e' staccato anche il secondo, senza che gli altri due se ne accorgessero o mi sentissero... risultato quartetto sfasciato!!

E' capitato anche nelle migliori famiglie!! A noi non era mai capitato...pazienza...

Ma che questa prestazione debba essere il cavallo di battaglia da usare contro di me o contro la Federazione, non mi sta bene!!

Certo che se in questo periodo non avessi gli atleti contati, sarebbe tutto più facile...ma la Federazione si sta muovendo nella giusta direzione.

Te lo anticipo, dovremo soffrire fino a Pechino...

CONSIDERAZIONI...

Nelle ultime tre righe hai racchiuso tutto il senso del tuo bell'articolo.

Io penso che se tu avessi portato avanti le tue richieste promuovendo te stesso, il tuo gruppo e il tuo credo, e non gettando "merda" sugli altri, avresti fatto sicuramente più bella figura e forse ottenuto di più...

Scusa ma i tuoi Auguri non li accetto!!

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grazie alan della puntualizzazione....

il problema nasce dalle miserrime condizioni degli impianti, ma soprattutto della poca cultura della pista che c'è ormai in italia.

I pro del domani devono partire dalle categorie allievi e company, ed il classico genitore che pungola il figlio a fare agonismo, oggi come oggi, nelle migliori delle ipotesi sogna di avere in casa il nuovo pantani o il nuovo cipollini...non certo il nuovo maspes....

su strada è abbastanza facile (prendete con le dovute cautele la cosa...) vivere di ciclismo professionistico...su pista è molto molto più difficile in europa, del tutto impossibile in italia, infatti quelli forti (elite e pro) sono tutti integrati in corpi militari (forestale in primis) che gli pagano allenamenti e trasferte, il che va anceh bene, ma non basta per creare un vivaio di talenti per i prossimi anni.

con questo cosa voglio dire? boh, nulla...

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Ringrazio anch'io Alan per aver postato questo chiarimento

da parte di Collinelli, grande ex atleta ed eccellente

allenatore.

Credo che nessuno si possa permettere di dubitare dei

sacrifici e degli sforzi che atleti e allenatori fanno

quotidianamente per cercare di otterere il miglior

risultato possibile.

Non concordo invece sul fatto di difendere a spada tratta

la Federazione (ma sarebbe giustamente impossibile per

un allenatore federale parlare male della Federazione stessa).

Di fatto, credo che la frase scritta da Collinelli:

"Sappiamo che la qualifica olimpica è dificile, ma dura 2 anni e

solo pochi mesi fa purtroppo il Coni e la Federazione si sono

accorti che siamo in ritardo.."[/i]

commenti da sola l'intera situazione. Che cazzo ci sta a fare la

gente in Federazione se non riesce nemmeno a tener d'occhio un

calendario di qualifiche ???!!!????

Questo è ciò che a me fa più incazzare: vedere frustrati i sacrifici

e le speranze degli atleti e degli allenatori, perchè le Federazioni

(o la maggior parte di esse) sono imbottite di gente che farebbe meglio

a starsene a casa.

@Ricky: vedo che più o meno siamo d'accordo sulla preferenza dei giovani

per la strada.

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@Ricky: vedo che più o meno siamo d'accordo sulla preferenza dei giovani

per la strada.

eh, sì, lo abbiamo visto anche di riflesso nelle gare amatoriali:

categoria M3 ed M4 (ovvero i 40 enni i cui padri hanno vissuto dal vivo l'epoca d'oro di maspes e co...): 45 iscritti

categorie M1 ed M2 (noi 30 enni...): 8 iscritti.... :( (dei quali 8 iscritti 7 forti ed io...amarezza...)

PS> iscritti medi a una qualsiasi granfondo del cazzo> 400... ma minimo minimo....

Modificato da riky76 (visualizza cornologia modifica)
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Di fatto, credo che la frase scritta da Collinelli:

"Sappiamo che la qualifica olimpica è dificile, ma dura 2 anni e

solo pochi mesi fa purtroppo il Coni e la Federazione si sono

accorti che siamo in ritardo.."[/i]

commenti da sola l'intera situazione. Che cazzo ci sta a fare la

gente in Federazione se non riesce nemmeno a tener d'occhio un

calendario di qualifiche ???!!!????

Questo è ciò che a me fa più incazzare: vedere frustrati i sacrifici

e le speranze degli atleti e degli allenatori, perchè le Federazioni

(o la maggior parte di esse) sono imbottite di gente che farebbe meglio

a starsene a casa.

Già...è la stessa cosa che ho pensato anch'io, che cazzo ci stanno a fare se neanche riescono a controllare un calendario? A maggior ragione con poche risorse, pochi atleti e pochissimi impianti la programmazione dovrebbe essere alla base...senza una programmazione decente non si va da nessuna parte...

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Il problema frà i giovani è (per quello che posso vedere io) che vogliono già bruciare le tappe..tranne rari casi stà succedendo come nel calcio.. Sono già dei divi atteggiati fin da juniores.. Sicuramente non renderò bene l'idea di quello che intendo dire ma è sparita un pò l'umiltà e il senso di sacrificio che davano i ciclisti di qualche tempo fà..ora vorrebbero essere tutti velocisti personaggi alla cipo..figurati se si danno alla pista..In più mettici la mancanza di strutture e di organizzazione..

Modificato da sfrenato (visualizza cornologia modifica)
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