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Fotografia che passione


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2 ore fa, legnogrezzo ha scritto:

Dai Piero, il mezzo è poco influente se hai buone idee e te lo dico con questa foto. Foto di una persona che con mezzi a dir poco antiquati dava la paga a tutti.

;)

Indovina con cosa l'ho scattata?

 

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Concordo. Ma il soggetto vorrei vederlo inquadrato. Con lo schermo non riesco.

;-)

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54 minuti fa, Capiero ha scritto:

Labocolor.

 

o Ferrania...

 

Guarda le Fuji Piero, le serie x30 o x70.

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5 ore fa, legnogrezzo ha scritto:

I forum di fotografia sono identici a tutti i forum e quindi anche a fixed forum. Il 95% degli utenti blatera di cose tecniche che fra l'altro nemmeno conosce bene e passa la via a fotografare muri di mattoni, manichini femminili, fiori, gatti, tramonti. Conosce uno (Salgado) o due autori (Salgado e McCurry) e quando fai notare a questo 95% che ne esistono altri e che sì, non mettono in bolla il mare, fotografano paesaggi americani tutti uguali, spesso scattando una volta sola e alle cose più banali, donne nude con il flash o musicisti che si fanno una pera, vanno in crisi totale e iniziano a dire che quella non è fotografia, non è arte, non è nulla. Vanno in crisi come me quando devo fare le salite e non sono allenato (ma provo a farle lo stesso).

Il 5% restante quando prova a parlare di fotografia e quindi di autori viene non capito o addirittura insultato. 

Spiegare una fotografia non si limita a dati tecnici. Una fotografia non va nemmeno spiegata, va raccontata cosa che non la rende più brutta o meno interessante.

"Quella è stata la mia prima Eroica. Ero arrivato prima dei miei compagni di squadra pensando invece di essere in ritardo mostruoso. Loro beati da Cecchini a fare una pausa di 2 ore, io a pedalare e scarpinare senza allenamento.
All'arrivo li ho cercati ovunque, spariti! Telefoni: staccati!
Vado alle transenne prima dell'arrivo e li vedo. Con loro c'era Luciano Berruti. Torno indietro all'ingresso della piazza, scavalco le transenne e mi infilo in mezzo ai ciclisti, saluto i compagni e Luciano, lui si gira e sorride, fa vedere i chiodi nascosti dietro i tappi in sughero del manubrio per far bucare l'avversario, 'ma oggi non li ho usati!' Faccio un passo in avanti, attacco il flash, e scatto, centrale, come piace a me, un solo scatto."

E' una delle mie fotografie preferite e una delle pochissime (ne ho due compresa questa) che ho "appeso" in casa.

 

La mia era solo una battuta rivolta ad un utente ,che appena iscritto, apre una discussione sulla fotografia....tutto qua!! :-)

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14 ore fa, Miniponi ha scritto:

La mia era solo una battuta rivolta ad un utente ,che appena iscritto, apre una discussione sulla fotografia....tutto qua!! :-)

Sarebbe come entrare in un locale di busoni e chiedere se c'è qualcosa di buono da prendere. Ovvio che c'è :D 

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Il 15/8/2017 at 18:41 , pisquano ha scritto:

 

Scusate ma se uno è appassionato di fotografia il mezzo non conta... 

A me piace molto far foto e uso principalmente la fotocamera del mio telefono cellulare: leggero, sempre con me.

Ai fini fotografici la qualità fa la differenza solo quando la foto non ha contenuti.

 

Sicuro che il mezzo non conta??

Se uno è appassionato di fotografia non basta inquadrare e scattare, e la maggior parte delle foto in cui ci vuole un minimo di tecnica con un cellulare o una compatta non le puoi fare, poi nulla toglie che si riescano a fare foto d'effetto anche con un cellulare, lo faccio anch'io quando vado in giro normalmente e non mi porto la reflex, ma la "fotografia" è un'altra cosa

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Modificato da arwen (visualizza cornologia modifica)
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1 minute ago, arwen said:

Sicuro che il mezzo non conta??

Se uno è appassionato di fotografia non basta inquadrare e scattare, e la maggior parte delle foto in cui ci vuole un minimo di tecnica con un cellulare o una compatta non le puoi fare, poi nulla toglie che si riescano a fare foto d'effetto anche con un cellulare, lo faccio anch'io quando vado in giro normalmente e non mi porto la reflex, ma la "fotografia" è un'altra cosa

È vero, queste foto non le facevi senza un reflex iper mega super, ma rimangono comunque fotografie anonime, senza contenuti.

Parliamo di Mario Giacomelli? Cosa usava per scattare? (Tanto per citarne uno a caso)

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Il 13/8/2017 at 00:20 , Visconte Cobram ha scritto:

In effetti a me fa un po specie vedere fotografi "professionisti" scattare dal mirino della reflex digitale e immediatamente affrettarsi a guardare il risultato sul display.

 

Ho un po' tutte le macchine fotografiche, ho una pagina sui vari social di fotografia, scatto con tutto ciò che mi va, dal 110, al medio formato, passando per il digitale o la pellicola instantanea. Insomma utilizzo tutte le mie macchine fotografiche. Se vedeste che effetto fa nelle persone che scattano in digitale quando gli tiro fuori una Agfamatic di quelle che si regalavano alla prima comunione ancora perfettamente funzionante, non ci credono. Per per rispondere a @Visconte Cobram, esiste un vantaggio che il digitale ha portato ai professionisti. Il risparmio. Adesso guardi subito lo scatto e vedi come è venuto, regoli i parametri e scatti meglio la seconda fotografia. Diciamo che è una lezione sul campo che ti fai direttamente tu. certo il romanticismo  cosmico, la sorpresa, il desiderio, e l'attesa dello sviluppo vengono meno, ma dobbiamo considerare che il mondo va avanti. I tempi eroici sono immortalati dal digitale, per essere condivisi subito, provate a pensare se le vostre avventure in bicicletta come seguo per esempio @riky76 o @alvuz, sui social, dovessero attendere i tempi di sviluppo e poi pubblicazione...non sarebbe bello e soprattutto dinamico. 
Insomma la fotografia riflessiva è bella, ma è studio, accademia, riflessione appunto che diventa poi uno svago dove si sbatte forte, perché si inizia a seguire qualche maestro - io adoro Kubrick per esempio che prima di essere un regista è stato un grande fotografo, come anche Wes Anderson e molti altri registi - ma poi ti rendi conto che è un maestro perché ha vissuto nell'epoca del rullino quando magari tu giocavi con i lego. Insomma una questione di tempi, come in fotografia. 
Concludo - scusandomi per il pilotto - che anche con il digitale in fin fine, vale la regola 3 su 36, di cara memoria da rullino. A stringere, modificare, scegliere e decidere, alla fine pubblichi solo quelle più belle, insomma le migliori 3 su 36 che hai scattato, ed anche qualcuna in più. 

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vuoi scattare foto alla luna, un tramonto splendido, foto in ambienti poco illumanati senza flash, foto a soggetti in rapido movimento? ti serve l'attrezzatura, poi lo puoi fare con una reflex da 500 euro o con una da 3000, ma i limiti della macchina da 500 euro prima o poi verranno fuori, così come quelli di un paio di ruote da 100 euro o copertoni da 8 euro, negarlo sarebbe ipocrita.

Prendete un grandangolo tokina 12-24 e una reflex medio bassa canon, poi prendete un 17-40L e una full frame canon, fate la stessa foto nello stesso posto, vedrete delle sonore differenze. La foto in se è la stessa, ma la resa cromatica, la qualità e quantità dei dettagli, la distorsione otticca etc etc si noteranno.

Questo non vuol dire che per fare foto servano millemilaeuro di attrezzatura, è vero, a volte basta anche un cellulare, a volte, vendete tutte le vostre bici in carbonio e fatevi una btwin da 300 euro, che alla fine il mezzo non conta, vi concedo la scelta di sella e pedali perchè sono buono

 

ps: falle col cellulare le foto alla redhook oppure ad un tramonto sul mare oppure a new york di notte...

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9 minuti fa, pisquano ha scritto:

È vero, queste foto non le facevi senza un reflex iper mega super, ma rimangono comunque fotografie anonime, senza contenuti.

Parliamo di Mario Giacomelli? Cosa usava per scattare? (Tanto per citarne uno a caso)

Grazie per l'anonime e senza contenuti... si vede che capisci tutto di fotografia e che sei un espertone.

Non ho usato una supermega reflex ma comunque una reflex.

Giacomelli utilizzava gli strumenti che erano disponibili al suo tempo, di certo non un cellulare e non una macchinetta usa e getta, era un professionista.

Io ho iniziato a scattare e sviluppare in b/n negli anni 80... i tempi cambiano altrimenti pedaleremmo ancora tutti su bici con il cambio sull'obliquo invece che con il cambio elettronico (chi ce l'ha)

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mio piccolo contributo. Una delle mie preferite location, come lo streetphoto ed il P&S classico, insieme al reportage fotografico di racconto. 

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no so se reputarmi un fotografo amatoriale od uno scalino ancora sotto.

il mio apice l'ho avuto nei 6 mesi in cui ho seguito un corso di stampa chimica in b/n, lì mi si è davvero svelata che cosa è la fotografia... la ricerca e la dedizione, il controllo di tutto quello che la foto ti può dare, e la massima che il mio maestro diceva sempre: "un negativo è un'occasione, sta poi a te farlo diventare anche una bella immagine"

 

visto che @Capiero ne è appassionato ho una Pentacon del 1967 con ottiche zeiss jena-tessar da 50mm fisso che è qualcosa di incredibile, pesa una tonnellata, roba da germania est... 

ho anche una medio formato ma non mi ha mai preso del tutto

 

PS: ho avuto la fortuna tanto casuale quanto immensa di passare un giorno intero con josef koudelka, solo io e lui praticamente... non credo serva aggiungere altro o anzi si ma sarebbero tre pagine minimo

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21 minuti fa, pisquano ha scritto:

È vero, queste foto non le facevi senza un reflex iper mega super, ma rimangono comunque fotografie anonime, senza contenuti.

Parliamo di Mario Giacomelli? Cosa usava per scattare? (Tanto per citarne uno a caso)

ciao proprio

<3

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1 minuto fa, riky76 ha scritto:

no so se reputarmi un fotografo amatoriale od uno scalino ancora sotto.

il mio apice l'ho avuto nei 6 mesi in cui ho seguito un corso di stampa chimica in b/n, lì mi si è davvero svelata che cosa è la fotografia... la ricerca e la dedizione, il controllo di tutto quello che la foto ti può dare, e la massima che il mio maestro diceva sempre: "un negativo è un'occasione, sta poi a te farlo diventare anche una bella immagine"

 

visto che @Capiero ne è appassionato ho una Pentacon del 1967 con ottiche zeiss jena-tessar da 50mm fisso che è qualcosa di incredibile, pesa una tonnellata, roba da germania est... 

ho anche una medio formato ma non mi ha mai preso del tutto

 

PS: ho avuto la fortuna tanto casuale quanto immensa di passare un giorno intero con josef koudelka, solo io e lui praticamente... non credo serva aggiungere altro o anzi si ma sarebbero tre pagine minimo

I tedeschi dell'est facevano le migliori lenti in assoluto, poi pentano nello specifico lavorando per la Stasi, elaborava soluzioni fotografiche che oggi in pochi riescono a replicare. Io ho una Praktica con due lenti, che sono una meraviglia. ricondizionata e rimessa a nuovo, scatta come se fosse stata costruita ieri. 

 

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Ho ancora a casa una zenza bronica, una rolleiflex e anche una lubitel presa tantissimi anni fa ad un banchetto dei polacchi, tutte a pozzetto e con pellicola 6x6 ma non mi ci vedo a fare le foto alle gare di mtb con quelle macchine, per quanto qualitativamente superiori come ottiche (a parte la lubitel) alla mia attuale reflex digitale, che è una entry level ed ha i suoi limiti

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