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Libro/Manuale Fixed-Gear in italiano cerca collaboratori


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Ho guardato rapidamente la versione sul sito e ti faccio qualche appunto.

La «è» maiuscola dev'essere sempre «È»; ho notato che a volte è giusta e altre volte è scritta «E'»; è un'inconsistenza tipografica oltre a essere un errore.

Nell'esploso della bici da pista, con tutta la terminologia, mancano dei numeri, quelli che si trovano a destra in basso (per il pedale, pignone etc.).

Sempre in quell'esploso: perché «rocchetto» e non «pignone»?

Ultima domada, curiosità mia: come mai stampato in RPC?

Tutte ottime osservazioni, l'accento sulla "e" dipende solo dalla velocitá con cui abbiamo dovuto fare la traduzione per lanciare il sito. Ovvio che se raggiungeremo un numero sufficiente di copie vendute il libro passerá per un processo di proofreading dove queste distrazioni dovrebbero scomparire.

Per l'esploso stesso discorso, peró grazie per avermelo fatto notare: provvedo a sistemarlo al piú presto.

RPC é un testo momentaneo, anche se probabilmente la stampa verrá fatta all'estero perché piú economica e qualitativamente competitiva.

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Quelli che si erano candidati per la recensione sono un po' spariti... dai ragazzi che 90 giorni sono pochi!

Beh, a me i pdf sono arrivati una settimana esatta fa... se consideri che ho una vita e che ti sto facendo un favore, direi che una settimana è un tempo ragionevole.

A breve ti mando i miei commenti in pvt

Ciao Fattaturchina. Non c'é nessuna fretta. Semplicemente non ho ricevuto conferme rispetto alla ricezione del materiale e ho pensato che qualcuno avesse cambiato idea. Ti ringrazio nuovamente per la gentilezza e per il tempo che ci dedicherai.

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ciao onegear, finito ora di leggere una prima volta il libro.

Premesso come già detto che il lavoro grafico e di impaginazione è molto bello, ti elenco le mie perplessità, lo faccio pubblicamente per evitare magari doppioni e con la speranza di intavolare una discussione costruttiva (il più possibile almeno):

- nell'introduzione inizi subito male, con "fixie, come amano affettuosamente chiamarla"....allora, oramai la cosa sa di vecchio come chiamare "spinello" una canna, non lo dice più neanche mia madre spinello.....fai te.

- citi scatto fisso e single speed (sempre a fine intro) come fossero quasi la stessa cosa...peccato che non è così, le due cose sono distanti e molti duri e puri potrebbero mal digerire la cosa (un po' pure io, dato che la ss la uso solo in fuoristrada...)

- nella sez. attrezzi non enfatizzi il fatto che una dignitosa chiave da 15 non regolabile DEVE essere sempre legata addosso al ciclista fisso, ever!

- quando parli delle operaazioni in primis la rimozione sella...ma perchè? mica detto che si debba sempre tirarla via...anzi.

- quando parli della pipa, nello specifico quella per serie sterzo da 1" dici "pipa filettata" non ha molto senso...la pipa ha un expander, che poi vada in coppia a serie sterzo filettate è vero, ma non far confusione.

- perchè la linea catena la lasci in inglese "chain line", va beissimo pure in italiano, il termine è tradducibilissimo!

- come ha detto tomaradze, non direi "rocchetto" ma semplicemente "pignone"

mi potrebbe venire in mente anche altro.

per ora grazie, vista la domenica in ufficio almeno ho staccato un po' :-D

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PS: la pollo design è considerabile merda....un telaio da passeggio, con mozzo a contropedale (equivale a bestemmiare in chiesa in questo forum, e son anche un po' d'accordo) e sella brooks + colori accattivanti che la fa "sembrare" cool...una delle cose che un fissato NON vorrebbe vedere su un libro dedicato alle fisse...

PS: sezione campagnolo, il brevetto dello sgancio rapido è del 1930, non due anni dopo il 1927...

una qualche fotina del gruppo pista campagnolo ce la metterei...no?

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Quelli che si erano candidati per la recensione sono un po' spariti... dai ragazzi che 90 giorni sono pochi!

Beh, a me i pdf sono arrivati una settimana esatta fa... se consideri che ho una vita e che ti sto facendo un favore, direi che una settimana è un tempo ragionevole.

A breve ti mando i miei commenti in pvt

io devo quotare.....anzi prima delle vacanze di natale la vedo un po' dura...

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@Riki76

Prima di rispondere alle tue perplessità vorrei iniziare con una considerazione che non penso sia molto chiara, visto il tipo di messaggio. Nella filosofia di SHS c'è l'idea che un libro è un oggetto animato, che ha un'utilità intrinseca, e che debba raggiungere attraverso i suoi contenuti (in accordo con il target d'interesse) il maggior numero di persone. Questo, e ci tengo a sottolinearlo, è il nostro scopo principale. Quindi, sappiamo bene che single speed e scatto fisso non sono la stessa cosa, ma il processo di conversione é piuttosto simile e abbiamo lasciato aperta la scelta al gusto, alle esigenze e al giudizio dei lettori: se la necessitá é quella di trasformare la bicicletta in un'icona dogmatica ci si ritroverá con un libro iper specialistico, e, per forza di cose ristretto, elitario e sterile.

Potevamo benissimo percorrere la strada di altri editori e pubblicare delle belle collezioni di figurine (è molto piú facile), che una volta acquistate sono da lasciare sul tavolino (non a caso si chiamano coffeetable books), ma ci è sembrata una scelta comoda, da codardi e narcisi. Non sei daccordo? Purtroppo però, impegnarsi in una scelta editoriale di contenuti, e ancor di più di manualistica è stato sicuramente difficile, ma speriamo comunque di rendere un servizio alla comunità e migliorarlo con l'aiuto della stessa (e per questo ti ringrazio per le precisazioni).

Riguardo alla sella, viene smontata nel libro perchè si da l'opzione di riverniciare la bici se si vuole. Della sella é stato riutilizzato tutto il riutilizzabile perché il libro fornisce una guida a chi voglia convertire una bicicletta per poterlo fare con il minimo della spesa possibile. Quella che era montata sulla bici era inutilizzabile. Mia madre fa la piadina spessa quasi un centimetro, mentre mia zia, che sta vicino a Rimini, la fa sottile... c'é una eterna diatriba in famiglia ma ti assicuro che sono ottime entrambe. Spero che il paragone sia calzante per derimere altri centinaia di discussioni possibili su come si fanno o meno le cose.

Riguardo alle puntualizzazioni linguistiche (fixie, pignone): questo è in effetti un altro tema caldo in editoria, soprattutto nell'area dei libri illustrati. È più giusto utilizzare gergo in voga (sempre dinamico, temporaneo), oppure decidere per una terminologia e continuare ad utilizzarla sulla carta stampata? Anche se è poco probabile che tu volessi puntare a questa problematica tra il linguaggio scritto e parlato, questo è un bivio molto impervio che tuttavia costringe a una scelta da parte nostra. Puoi condividerla o no, ma non è possibile credere di trovare una soluzione definitiva basandoti solo sulla tua abituale scelta di termini. Un giorno tuo figlio scriverá su un forum che suo padre le chiama ancora "canne" (o forse ti sarai aggiornato ;) ).

Campagnolo: Wikipedia conferma la tua versione. Quello che abbiamo scritto é comunque basato sul materiale che abbiamo ricevuto dalla Campagnolo... di conseguenza abbiamo considerato questi dati affidabili. Puoi controllare anche tu sul Catalogo Campagnolo 2010 riporta che il brevetto é del 1929.

L'unica cosa di cui non capisco la necessità, è la tua aggressività nel descrivere la scelta di inserire alcune curiositá: Pollo è nella sezione in cui si parla di telai e viene preso in considerazione (come curiosità) per la scelta dei materiali applicati alle ruote (frassino) e al telaio (rovere) allo stesso modo per cui Van Hulstein viene citato per l'inusualità delle geometrie. La personalizzazione mi sembra, comunque, un tema necessario e importante, intrisecamente collegato a quello del fixed gear.

Ti ripeto, One Gear non si è mai premesso lo scopo di essere LA pubblicazione definitiva sul mondo delle bici. E non è neanche un'enciclopedia. Forse non siamo stati chiari noi a descriverlo come solamente dedicato allo scatto fisso, e di questo mi scuso. Noi facciamo libri, e cerchiamo di fare la nostra parte facendo quello che sappiamo fare. One Gear tenta di abbracciare molti più utenti, rendendo così più graduale e più facile l'approccio alla bici, ad esempio quella single speed. Tempo fa ho letto qui sul forum l'esperienza di un ciclista stretto e maltrattato da un ragazzetto su una Smart e con il giubbottino di pelo. Il nostro libro ha il chiaro intento di mettere in luce, possibilmente anche per queste persone, quanto possa essere bello creare e possedere una bicletta, sistemarla, personalizzarla e andarci in giro. Se riusciremo nella pubblicazione, forse non cambierá tutto, ma sarà già una vittoria perché sará dimostrato che c'è interesse per un tema come quello della bicicletta ed altri per esempio l'ecologia...

Ti ringrazio ancora del feedback, sono veramente molto apprezzati, è ovviamente chiaro che se avessimo avuto la certezza che il libro era perfetto non avremmo chiesto l'aiuto di questo forum. Spero sia piú chiaro l'approccio del libro.

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Vorrei ringraziare Ciaba e Fixedforum.it per il grande supporto che ci stanno dimostrando.

One Gear!

dai dai che adesso trovo anche il metodo per regalarne qualche copia agli utenti del forum

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premetto anche io che non voglio essere astioso, e ci mancherebbe, ce ne fossero di iniziative come la vostra, ma volevo solo prevenire o cercare di interpretare i messaggi che tra questo gruppo di utenti (perchè siete ospiti di questo spazio e questo spazio è dedicato solo alle bici a scatto fisso...fine modalità wannabe mod.) potrebbero venirvi trasmessi, se tutti i feedback sono importanti, da fixed forum vi verrà trasmesso un parere da chi ama le bici, soprattutto se a scatto fisso, su bdc-forum (per dire) vi verrà trasmesso un altro tipo di riscontro, no?

detto questo vediamo di chiarire serenamente

@Riki76

Prima di rispondere alle tue perplessità vorrei iniziare con una considerazione che non penso sia molto chiara, visto il tipo di messaggio. Nella filosofia di SHS c'è l'idea che un libro è un oggetto animato, che ha un'utilità intrinseca, e che debba raggiungere attraverso i suoi contenuti (in accordo con il target d'interesse) il maggior numero di persone. Questo, e ci tengo a sottolinearlo, è il nostro scopo principale. Quindi, sappiamo bene che single speed e scatto fisso non sono la stessa cosa, ma il processo di conversione é piuttosto simile e abbiamo lasciato aperta la scelta al gusto, alle esigenze e al giudizio dei lettori:

se la necessitá é quella di trasformare la bicicletta in un'icona dogmatica ci si ritroverá con un libro iper specialistico, e, per forza di cose ristretto, elitario e sterile.

bene, allora visto il target ampio dovete spiegare per bene e a tutti (anche a chi non ci va in bici) qual è la differenza tra fisso e libero, scegliete voi il modo, se restare sul tecnico o se romanzare la cosa (e qui sul forum ho letto dei pensieri bellissimi sul perchè andare con una fissa e non una ss...ergo)

Potevamo benissimo percorrere la strada di altri editori e pubblicare delle belle collezioni di figurine (è molto piú facile), che una volta acquistate sono da lasciare sul tavolino (non a caso si chiamano coffeetable books), ma ci è sembrata una scelta comoda, da codardi e narcisi. Non sei daccordo? Purtroppo però, impegnarsi in una scelta editoriale di contenuti, e ancor di più di manualistica è stato sicuramente difficile, ma speriamo comunque di rendere un servizio alla comunità e migliorarlo con l'aiuto della stessa (e per questo ti ringrazio per le precisazioni).

d'accordo al 100%

Riguardo alla sella, viene smontata nel libro perchè si da l'opzione di riverniciare la bici se si vuole. Della sella é stato riutilizzato tutto il riutilizzabile perché il libro fornisce una guida a chi voglia convertire una bicicletta per poterlo fare con il minimo della spesa possibile. Quella che era montata sulla bici era inutilizzabile. Mia madre fa la piadina spessa quasi un centimetro, mentre mia zia, che sta vicino a Rimini, la fa sottile... c'é una eterna diatriba in famiglia ma ti assicuro che sono ottime entrambe. Spero che il paragone sia calzante per derimere altri centinaia di discussioni possibili su come si fanno o meno le cose.

bene, se l'intento e dare una dritta per riverniciare telai malconci allora:

1) mettete in guardia che se il telaio è di pregio, spesso la verniciatura è un suicidio, e per levar 4 graffi si manda in malora un telaio d'autore originale (fosse mai successo, incere purtroppo....)

2) date anceh indicazioni su come togliere e rimontare serie sterzo e movimento centrale, cose non banali peraltro, o indicate che in assenza degli attrezzi appositi e meglio rivolgersi ad un bravo meccanico (che magari vi dà anche una dritta se il telaio è di pregio o no)

Riguardo alle puntualizzazioni linguistiche (fixie, pignone): questo è in effetti un altro tema caldo in editoria, soprattutto nell'area dei libri illustrati. È più giusto utilizzare gergo in voga (sempre dinamico, temporaneo), oppure decidere per una terminologia e continuare ad utilizzarla sulla carta stampata? Anche se è poco probabile che tu volessi puntare a questa problematica tra il linguaggio scritto e parlato, questo è un bivio molto impervio che tuttavia costringe a una scelta da parte nostra. Puoi condividerla o no, ma non è possibile credere di trovare una soluzione definitiva basandoti solo sulla tua abituale scelta di termini. Un giorno tuo figlio scriverá su un forum che suo padre le chiama ancora "canne" (o forse ti sarai aggiornato ;) ).

..a parte che conto di restare aggiornato ;) ok, sulla scelta del registro linguistico, ma il pignone è il pignone!

Campagnolo: Wikipedia conferma la tua versione. Quello che abbiamo scritto é comunque basato sul materiale che abbiamo ricevuto dalla Campagnolo... di conseguenza abbiamo considerato questi dati affidabili. Puoi controllare anche tu sul Catalogo Campagnolo 2010 riporta che il brevetto é del 1929.

qui solo lanerossi o pogliaghi (quello del forum eh..) possono dirimere la questione...

L'unica cosa di cui non capisco la necessità, è la tua aggressività nel descrivere la scelta di inserire alcune curiositá: Pollo è nella sezione in cui si parla di telai e viene preso in considerazione (come curiosità) per la scelta dei materiali applicati alle ruote (frassino) e al telaio (rovere) allo stesso modo per cui Van Hulstein viene citato per l'inusualità delle geometrie. La personalizzazione mi sembra, comunque, un tema necessario e importante, intrisecamente collegato a quello del fixed gear.

non è il fatto di aggressività o meno, è il fatto di non abbindolare chi si avvicina alle biciclette urbane (in senso molto lato) e propinargli una contropedale con un telaio tipo R ( o da passeggio che dir si voglia), sella brooks, e presentaglielo come una delle cose meglio riuscite...e non voglio nemmeno immaginare a che prezzo.

La pesonalizzazione è (come tu correttamente dici) una delle chiavi del successo delle bici urbane, ma non vorrei veder gente delusa o che sborsa un enormità di denari per poi trovarsi con un pugno di mosche in mano.

Ti ringrazio ancora del feedback, sono veramente molto apprezzati, è ovviamente chiaro che se avessimo avuto la certezza che il libro era perfetto non avremmo chiesto l'aiuto di questo forum. Spero sia piú chiaro l'approccio del libro.

de nada, mi è piaciuto leggerlo e ammiro il gran lavoro che avete fatto, sarò un sicuro acquirente....se poi qualche mia osservazione (che non è che son mica il depositario della verità io, anzi, sparo anche le mie belle cazzate fotoniche..) sarà servita ad "aggiustare il tiro", beh, non può che farmi piacere!

buon lavoro

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Bello questo scambio di conoscenze e pareri con lo scopo di fa uscire un prodotto editoriale di tutto rispetto!

Ho visto le anteprime sul sito e non mi sembra male... penso di prenderne una copia anche io!

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@Riki76

....

L'unica cosa di cui non capisco la necessità, è la tua aggressività nel descrivere la scelta di inserire alcune curiositá: Pollo è nella sezione in cui si parla di telai e viene preso in considerazione (come curiosità) per la scelta dei materiali applicati alle ruote (frassino) e al telaio (rovere) allo stesso modo per cui Van Hulstein viene citato per l'inusualità delle geometrie. La personalizzazione mi sembra, comunque, un tema necessario e importante, intrisecamente collegato a quello del fixed gear.

ho recuperato il link...la pollo ricorda tanto queste...ed allora finì così:

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Modificato da riky76 (visualizza cornologia modifica)
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onegearbook, ti ho lasciato un PM per comprare una copia.

Se sei anche tu a Berlino in questi giorni la ritiro volentieri di persona.

ciao e complimenti

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difficile stabilire l'anno esatto del primo brevetto QR Campagnolo

di sicuro che i componenti erano stati perfezionati a fine del 29

i tempi tecnici per la registrazione portarono alla vidimazione del

brevetto nei primi mesi del 30 (bisogna trovate il documento originale)

ma questo poco importa,la leggenda che il "Tuglio" non riusciva a svitare i galletti

bloccati dal ghiaccio sul Croce d'Aune per sostituire il tubolare forato non regge

svitare un galletto o un QR ghiacciato ha la stessa difficoltà,nasce quindi l'idea di

progettare uno sgancio rapido(balle)a metà del 20 i "fratelli" FB con esperienze

meccaniche da far invidia alla Nasa,perfezionavano nelle sua officina questi QR.

Campagnolo era un grande cervello(non un grande corridore)carpì l'idea dei Brivio

lavorando e perfezionando con loro a questo progetto

la conferma di questo sono nelle foto qui sotto

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