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Romafix
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My 2 cents: ci sta fare discorsoni sulle lucine da appiccicare al culo o sulle camere d'aria che si sgonfiano di meno, però bisognerebbe rendere più immediata la consultazione a chi non frega niente dei nostri diverbi. Soluzione secondo me? Aggiornare continuamente il primo post di ogni thread con i consigli di rilievo. Tipo

discussione lucine: miglior lucina - miglior lucina economica - dove appiccicare la lucina - ricordati di toglierla sempre perché altrimenti te la fanno

(Ovviamente questo per la sezione con il target dei pedalatori casa-lavoro; è ovvio che se ti servono le luci per pedalare sotto l'acqua tutta la notte ti servirà altro, ma penso anche che uno a cui serva ciò si documenti e legga molte opinioni prima di acquistare)

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dico la mia, e pazienza se farò incazzare qualcuno:

sul forum ormai si è detto tutto, ma proprio tutto sul passato ed il presente ciclistico (il futuro è dietro l'angolo?:24_stuck_out_tongue:)
inoltre con il proliferare delle chat Telegram e Whatsapp formata da utenti del forum, è più immediato cercare una risposta li che qui. diciamo che il vero problema per un neofita è il doversi cercare e leggere, cumuli di roba scritta in lunghe discussioni, piene di off-topic e se va male pure flame 
Sheldon Brown, lo ricordiamo, è LA BIBBIA del ciclista, e dovrebbe essere letta a prescindere, è in inglese, ma non è impossibile da capire
Detto ciò, non voglio dire che i neofiti devono per forza trovarsi la pappa pronta, senza sbattimento, ma solo dovrebbero essere indirizzati verso una risorsa più fruibile e meno dispersiva.
Ho accennato alla creazione di un app, col senno di poi oggi ho avuto un'idea migliore:

creare una di pagina

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del fixedforum

Certo non è una cazzata, bisogna trovare un gruppo di volenterosi che nel tempo libero si coordino e aggiornino la pagina, creare sezioni, fare copia e incolla dal forum, correggere e adattare i testi, aggiornare le pagine, ecc ecc
Un lavoro lungo ed enciclopedico sicuramente, ma che potrebbe essere la vera svolta

Modificato da Trizio (visualizza cornologia modifica)
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Non entro nel merito applicativo, ma mi chiedo il motivo per cui un tranquillo ciclista non possa andarsene in giro con la sua bici a ruote sgonfie e catena cigolante. Conosco tantissimi ottantenni che fanno "commuting" da 75 anni (ma non usate la parola commuting con loro). Non hanno mai letto né il forum né Sheldon Brown e men che meno guardato le frociate di Prolly. Ma hanno decisamente più dimestichezza della circolazione urbana (e manutenzione spicciola) di molti utenti di FF. Voglio dire che se uno si trova male e vuole insistere con la bici, saprà cercare e trovare le soluzioni guardandosi in giro. Qualora invece tornasse alla macchina, significherebbe che era solo un automobilista in libera uscita

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Inviata (modificato)
Il 3/3/2017 at 13:32 , lelefix ha scritto:

Non entro nel merito applicativo, ma mi chiedo il motivo per cui un tranquillo ciclista non possa andarsene in giro con la sua bici a ruote sgonfie e catena cigolante. Conosco tantissimi ottantenni che fanno "commuting" da 75 anni (ma non usate la parola commuting con loro). Non hanno mai letto né il forum né Sheldon Brown e men che meno guardato le frociate di Prolly. Ma hanno decisamente più dimestichezza della circolazione urbana (e manutenzione spicciola) di molti utenti di FF. Voglio dire che se uno si trova male e vuole insistere con la bici, saprà cercare e trovare le soluzioni guardandosi in giro. Qualora invece tornasse alla macchina, significherebbe che era solo un automobilista in libera uscita

Io non conosco Gallarate se non per averla letta sulle mappe, ma dubito che ci sia lo stesso traffico che esiste nelle grandi città, ma se anche fosse pari, uno che usa la bici tutti i giorni nel traffico, non dovrebbe andare in giro con gomme sgonfie o catena cingolante, o peggio senza protezioni personali, perché è triste veramente quando muore un ciclista. Non so se ci hai mai fatto caso. Sembra che la colpa sia sempre la sua, mai dell'incivile uso delle auto o del modo assurdo di come le città sono congestionate. Il metodo giornalistico di "accusare" i ciclisti è sempre lo stesso, le stronzate poi che si leggono negli articoli pubblicati sui social  aumentano ancora di più questa sensazione di assurdo, perché i commenti dei "felici" che sia stato asfaltato un ciclista sono sempre in aumento e l'effetto ridondanza poi, facilita la componente di odio verso le biciclette, in quelle menti già deboli e inficiate di troppe informazioni sbagliate riguardo i ciclisti. 
Allora credo sia più utile formare anche chi a 75 anni va in bici, ricordandogli che l'impatto con una vettura anche se a 30kmh è devastante se senza casco, che con le ruote non controllate, si può scivolare sul pavé e magari dietro transita il tram che non fa in tempo a frenare se è bagnato, che una pedalata ben salda sulle punte dei piedi, aumenta la forza ed il controllo della bicicletta evitando di cadere, che magari un gubbino catarifrangente indossato aumenta la visibilità di notte, che percorrere la strada contromano può essere controproducente se qualcuno apre lo sportello dell'auto e sei costretto a scartarlo invadendo la corsia dove magari arriva un testa di cazzo che guida con il cell in mano o peggio con due come ho visto oggi io a Roma. 
Insomma raccogliere consigli e suggerimenti per aumentare la sicurezza, attiva e passiva di noi ciclisti, su un forum di biciclette non dovrebbe essere una polemica, ma un valore aggiunto. Almeno credo io.   

Modificato da Romafix (visualizza cornologia modifica)
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@lelefix Tu parli di ottantenni, un'altra generazione e un modo di fare, imparare e pensare 

qui ci si rivolge a gente più giovane e più ignorante sul "saper fare".

A me pare che ci sia una certa paura di condividere e donare quello che si sa, una diffidenza verso l'impegno che ho ritrovato solo in Italia.

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@Romafix io parlo del fatto che uno può circolare anche sul.peggio cancello e non son certo io quello che va a dare la lezioncina. Se invece parliamo di sicurezza allora si tratta di tutto un altro discorso. Ma che richiederebbe ben altri strumenti e impegno civico. 

@Luc è anche per via di questa attitudine nel fornire il pasto pre-digerito che la gente più giovane spesso rifugge limpegno che richiede il "saper fare". 

 

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37 minuti fa, lelefix ha scritto:

è anche per via di questa attitudine nel fornire il pasto pre-digerito che la gente più giovane spesso rifugge limpegno che richiede il "saper fare". 

 

qui non si tratterebbe piuttosto di dare delle basi di buona alimentazione: il ciclismo è fatto di  fatica e di saper sporcarsi le mani, ad un certo punto o entri nella mentalità o molli del tutto.

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11 ore fa, Luc ha scritto:

qui non si tratterebbe piuttosto di dare delle basi di buona alimentazione: il ciclismo è fatto di  fatica e di saper sporcarsi le mani, ad un certo punto o entri nella mentalità o molli del tutto.

Non credo che il pendolare da 4km al giorno abbia ambizioni da faticatore del pedale al pari di un amatore 

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Il 4/3/2017 at 21:31 , Luc ha scritto:

A me pare che ci sia una certa paura di condividere e donare quello che si sa, una diffidenza verso l'impegno che ho ritrovato solo in Italia.

E' più una mancanza di cultura digitale che non una paura vera e propria. Condividere, nel mondo digitale è molto difficile perché spesso la compulsività e la gioia di aver condiviso qualcosa, si trasforma in critica che frena chi ha condiviso, nella successiva voglio di ripetere il gesto. Gli italiani non sono avezzi a ricevere critiche, vuoi per formazione socioculturale, vuoi per DNA formativo. Credono che ci sia una entità suprema anche nel web dove rigettare le loro responsabilità. Sono però fiducioso che ci sarà un cambiamento nella cultura digitale, perché l'estensione della cultura  digitale valica i confini e come hai fatto tu, si riuscirà ad avere scambi propositivi. 

 

13 ore fa, lelefix ha scritto:

@Romafix io parlo del fatto che uno può circolare anche sul.peggio cancello e non son certo io quello che va a dare la lezioncina. Se invece parliamo di sicurezza allora si tratta di tutto un altro discorso. Ma che richiederebbe ben altri strumenti e impegno civico. 

IO credo che la "sicurezza" intesa nella sua completezza del termine, debba riguardare chiunque decida di andare su un mezzo, in equilibrio precario come la bicicletta, nel bel mezzo del traffico veicolare. Se non altro perché siamo un bel po' nelle città e quasi tutti motorizzati. 

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