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Storia dei costruttori dell'Emilia Romagna


manmatova
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@Alb @Visconte Cobram Lasciatemi stare Vicini porello. Parliamo piuttosto della ortelli da 4 kili e mezzo o del telaio primi anni 80 di Paletti che neanche oggi con il carbonchio riescono a farlo...

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1 ora fa, manmatova ha scritto:

@Alb @Visconte Cobram Lasciatemi stare Vicini porello. Parliamo piuttosto della ortelli da 4 kili e mezzo o del telaio primi anni 80 di Paletti che neanche oggi con il carbonchio riescono a farlo...

quella senza cavi esterni è pura magia, con il meccanismo freni all'interno del telaio

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26 minuti fa, Gioo ha scritto:

quella senza cavi esterni è pura magia, con il meccanismo freni all'interno del telaio

pura magia dell'immaginazione + 3 brevetti, quattro anni di lavoro, 680 ore di ingegneria (con un ingegnere di quelli buoni) e un investimento di 30 milioni di lire, trent'anni di anticipo sui telai di oggi.

Io ho visto il disegno tecnico e sembrava il progetto di un motore della ferrari.

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Grazie a tutti. Ho aperto la pagina Fazebuuk,

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così chi è interessato può seguire gli sviluppi della ricerca
ed eventuali mostre / libri / feste+birre

ciaooo
M

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Bel progetto, compliments!!

@manmatova
se ti serve io ho questa ;-)

 

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Modificato da zanpibaudi (visualizza cornologia modifica)
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Complimenti, bravo! 

Un appunto: secondo me la traduzione in inglese è non dico necessaria ma quasi, non occorre che stia qua a spiegare i motivi...pensaci, per me ne vale la pena! 

Hai pensato ad estendere il progetto a tutta Italia?

Concordo infine con chi ti ha suggerito l'idea di un libro, magari un bel volume ricco di fotografie, ma prima di venderlo dovrai essere certo al 100% della correttezza dei dati tecnici e dell'esaustività delle informazioni... 

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@zanpibaudi bellissima la tua Patelli, la panto con le 2 torri mi sembra che l'aveva fatta per un anniversario o un evento speciale, non ricordo. Hai altre foto?

@morbido grazie! ovvio la traduzione in inglese è fondamentale solo che ci vuole un madrelingua e bisogna pagarlo, se qualcuno ne conosce uno appassionato :)...

Si può provare a fare un libro oppure una mostra/catalogo, prima però come dici tu ci vuole un po' di lavoro di rifinitura, approfondimento e ulteriore controllo delle varie fonti. 100% ti dico già che è impossibile perchè molte cose non sono provate da documenti, gli artigiani che sono rimasti vivi oggi vanno dai 90 anni ai 200, quindi con i dettagli a memoria fanno fatica, gli altri se ne sono andati da un pezzo.

Sarebbe interessante coprire tutta Italia...  ma come sai questo è un mondo sterminato, centinaia di piccoli marchi distribuiti in un secolo e 1500 km, un bel bordello, già solo l'emilia romagna mi ha succhiato dieci anni di vita e non sono neanche all'inizio.

Un'idea  potrebbe essere di fare una regione alla volta, fino ad avere un quadro più largo, magari basterebbero Toscana, Veneto, Lombardia e Piemonte, forse anche Liguria e Lazio? E poi fare dei focus sui singoli artigiani nel resto d'Italia.

Per farlo però ci vorrebbe un gruppo di lavoro per ogni regione perchè ci vuole prossimità, bisogna chiedere, girare, fotografare. Per quanto mi riguarda io ci sono.

buon week a tutti

m

 

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@manmatova
certo le foto le puoi vedere qui

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se hai altre informazioni in merito volentieri, io non ho altri elementi se non che così non ne ho viste altre in giro

mandate foto in Patelli prima del restauro conservativo mi è stato solo detto che è anni '70 e che "…Le incisioni del telaio sono quelle classiche, la finezza è nella testa forcella, di quel tipo ne sono state fatte veramente poche a mia memoria…" Roberto

ciao

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N.B. ORTELLI

Oggi sono stato a casa di Ortelli a Faenza, 95 anni e ancora una bella memoria. 
C'erano diversi punti che non mi tornavano e ho deciso che era meglio andare dritti alla fonte.

Ho avuto l'ennesima dimostrazione che non ci si può fidare di libri, siti web o vecchie riviste, nulla, l'unica fonte sicura è il diretto interessato.

Ortelli non ha mai lavorato come terzista per Cinelli né per nessun altro. Tra Cino e Vito e relative famiglie c'era una grande amicizia che è durata decenni, cominciata da quando correvano insieme e fino alla scomparsa di Cino.

Il motivo per cui le congiunzioni come quelle di Cinelli si vedono anche su diverse Ortelli è perché le compravano insieme nello stesso ordine (la moglie di Cino era un'imprenditrice svizzera - vedi 

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). Il minimo era 300 pezzi e Ortelli riusciva a fare 100 telai all'anno al massimo.

Tra i due c'era una profonda stima sia dal punto di vita umano che professionale, si scambiavano pareri e idee perché avevano la stessa visione di come deve essere un telaio, anche se Cino era più un imprenditore attento e competente mentre Vito era più sul pezzo tecnico/pratico.

Vado a correggere :)

ciao

M

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