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EICMA 2010


davmo
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Tanto di cappello, Lanerossi e Manin.

Il mio master pista completo pesa 8 chili e mezzo con ruote a basso profilo (cerchi nisi pista da 220 gr, 32 fori) mozzi record, raggi da 1.5. Ma lo uso dal 1989 e va ancora. Di contro ho buttato un Colnago C 35 dopo 3 anni (anche se è stato uno dei primi telai in carbonio) per il fatto che si era sfasciato e non era riparabile.

Il gruppo completo campagnolo 50 anniversario ha una quotazione, non solo perché è un vintage, ma anche perché era pensato per durare anni. Lo stesso vale per ruote in carbonio che avranno una rigidità ma se si rompe il cerchio vale la pena comprare delle ruote nuove. Per non parlare che hanno una frenata non paragonabile a quella in alluminio. Un esempio sarebbe un confronto tra una ruota Campagnolo Hyperon (a 2200 euro) e un'assemblata con mozzi recod raggi sfinati e cerchi campagnolo pavé o ambrosio metamorphoys o Nemesis, Mavic ssc (600 euro). Una differenza di 100 gr di peso costerebbe 1500 euro. Per di più tra 5 anni le Hyperon le butterai, mentre le altre saranno ancora utilizzabili.

Lo stesso vale per i telai. Nessuno mette in dubbio che un telaio in carbonio è più competitivo di un in acciaio.

Ma c'è da considerare che un telaio in carbonio da 900 gr costa in media 2500 euro, mentre uno in acciaio spirit da 1600 gr lo paghi 700 euro.

Quello che non accetto dei telai carbonio è che ha costi troppo elevati e poi vengono progettati per durare poco quando invece, se si volesse, si potrebbe renderli di gran lunga più duraturi. Non ho scoperto l'acqua calda dal momento che queste considerazioni si possono estendere in tutte le cose che vengono prodotte. Siamo nella società dei consumi dove cercano di controllarci. Se oggi c'è il Piarello prince, l'anno prossimo uscira il superking , poi il superminchia.

La dittatura della società dei consumi....

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di sicuro sei molto più esperto di me, le mie considerazioni erano solo economiche

per quanto riguarda la durata non saprei, forse dipende dall'uso che se ne fa

se uno si fa 400 km alla settimana il suo telaio in acciaio lo userà tutta la vita come quelli della mia società di ciclismo

ma se uno fa gare e si allena in modo serio temo che un telaio in acciaio dopo un po' si snervi

quando correva hubner su pista cambiava un telaio alla settimana perchè li stortava, ma lui era una bestia

per le ruote sono d'accordo con te, ma poi li si va a finire in questioni religiose ;-)

per quanto riguarda i modelli nuovi hai ragione, è il mercato che impone di far uscire un modello nuovo ogni 2 anni o ogni anno

se pinarello ti facesse un telaio che dura 10 anni chiuderebbe bottega dopo 2 settimane, invece si punta tutto sullo sviluppo tecnologico

cose che ora costano migliaia di euro tra un paio di anni ne costeranno centinaia come il cambio elettronico

io poi fino a che non dimagrisco non mi metterò mai a pesare i componenti :-))) ;-)

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Allora, cerco di spiegare meglio il mio concetto sul carbonio. Lo so benissimo che non hanno inventato i telai al carbonio solo perchè non avevano un cazzo da fare, ma il mio discorso sugli sponsor l'ha spiegato benissimo Lanerossi (potrei fare l'esempio di quel calciatore che incollava le striscette del suo sponsor sulle scarpette artigianali: non gli si van mica a scollare le striscette proprio sul calcio di rigore?!...): era solo epr dire che il discorso del "se tutti i Pro usano quei materiali, un motivo ci sarà..." non è una prova scientifica, ecco. ;-)

Per quanto riguarda i costi di produzione, lo so benissimo che comprendono anche tecnologia e progettazione, ma restano comunque scandalosi.

Vi racconto un aneddoto personale, così mi spiego meglio. Quando lavoravo per le sfilate di moda mi ritrovai uno stilista che voleva ispirare la sua sfilata al film Spider man di recente uscita. Così ho avuto la necessità di costruire una finta ragnatela gigante sulla quale avrebbero dovuto arrampicarsi degli uomini ragno. All'inizio s'era pensato di farlo con corda gigante (10cm di sezione, tipo quella delle navi), che però dava problemi di ondeggiamento sulla cima della struttura. Così parlando con questi scenografi realizzatori francesi mi hanno suggerito di trasformare il mio progetto in una struttura rigida. Di fronte alle mie perplessità mi han detto: "noi usiamo da qualche anno un'azienda che fa tutto in carbonio, lo stesso carbonio col quale si fanno le biciclette."

Io subito ho pensato al costo di un telaio in carbonio, ho moltiplicato per le dimensioni della struttura che mi serviva e al momento svenivo. Al che i realizzatori mi hanno mostrato un listino prezzi e mostrato i procedimenti di costruzione, che (a parte i telai monoscocca come il Cougar della Corima) in pratica consta dell'incollaggio di tubi pre-prodotti, come si trattasse di modellismo da collezione.

Osservati i costi di produzione sinceramente non sapevo se mettermi a ridere o incazzarmi.

Sì, insomma: discorso a parte per i monoscocca (rari...) e per le produzioni artigianali, ma quando vi vendono un telaio in carbonio a migliaia di euro vi stanno prendendo per il culo...

Tra l'altro la scenografia di cui parlavo (una gigantesca ragnatela che occupava un palco di 16 metri per 20) è stata costruita con tubi di carbonio fabbricati da un azienda che produce tubi in carbonio per biciclette (una delle aziende europee più prestigiose, non fatemi far nomi...). Tant'è che, per un primo calcolo approssimativo, avevo provato ad immaginare la mia ragnatela accatastando decine di telai di bici e il possibile preventivo mi aveva spaventato. E invece la struttura è costata meno che farla in legno o in corda.

Forse perchè la scenografia non aveva adesivi. Quelli sì che hanno un enorme costo di produzione......

p.s.: poi certo, c'è lo sforzo di calcolare le geometrie, etc....

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Dane, non cadermi sul carbonio :D

I telai in monoscocca sono la maggioranza assoluta del mercato e vengono tutti da Taiwan (quelli meno costosi dalla Cina).

Il fasciato è cosa più artigianale e lo fanno in Italia anche, e costa relativamente poco (ecco perchè i negozi sono tornati a fare i telai col proprio nome: un fasciato costa relativamente poco e ci sono più alti margini di guadagno).

Sulle congiunzioni in carbonio... beh, lo stampo per UNA congiunzione di alta qualità costa come lo stampo di un telaio.

Rioberto, perdonami ma se continui a ragionare "componente più leggero" = "componente di alta qualità" io alzo le braccia... stiamo parlando bici bici o di cavolfiori che le vendiamo al chilo?

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