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Referendum del 17 aprile, chi mi spiega in parole povere?


alley
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4 ore fa, nino# ha scritto:

Finché ci sarà in giro un goccio di petrolio, lo sviluppo delle rinnovabili avrà il freno a mano tirato.

anche io penso che finchè non c'è necessità non c'è ricerca, se c'è abbondanza le cose rimangono stabili finchè non vi è un qualche turbamento. Forse non è questo il momento che farà cambiare tutto completamente ma può essere un piccolo passo.

2 ore fa, snivlem ha scritto:

votero' SI a prescindere, anche se servira' a farne chiudere una sola fra 10 anni... 

dovrebbero essere chiuse circa tutte nei prossimi 5 anni, e ciò mi basta

1 ora fa, SleazyCriss ha scritto:

Credo che tutti noi vorremmo la nostra politica energetica ben differente da quella attuale ma purtroppo il cambiamento deve avvenire a livello di cittadinanza non di politica. Se io prendo la macchina per fare 500m non c'entra la politica, se tengo la casa a 21°C tutto l'anno non c'entra la politica. Inoltre vorrei ricordare che voi per scrivere su questo meraviglioso forum avete bisogno della plastica, derivata proprio dal petrolio.

Inoltre il fatto di perdere essenzialmente una fetta del gas fossile a nostra disposizione fa si che una quota parte dovrà essere trasportata attraverso petroliere e co.

hai ragione sleazy, il discorso è molto ampio e concordo che il problema siamo soprattutto noi, infatti nel mio piccolo faccio di tutto per non inquinare, non creare immondizia e rendere l'ambiente un posto migliore dove vivere, però sono convinto che anche la disponibilità che c'è ancora di petrolio è la causa dell'uso massiccio che ne facciamo, se idealmente non ce ne fosse, non lo si potrebbe bruciare.

Dato che la maggior parte dei giacimenti qui sono di metano, esso verrebbe dalla russia via tubazioni credo.

Ma ciò non toglie che il referendum rischia di essere passato inosservato, e qualcuno ha degli interessi a far si che non venga pubblicizzato

Infine mi piace che ognuno abbia la sua opinione, la democrazia è questo, discuterne. Ma qualunque cosa si scelga votare è prima di tutto un dovere. E, votare su questioni pratiche, come in questo caso, significa anche partecipare alla vita sociale, dato che abbiamo responsabilità del mondo in cui viviamo.

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Voterò si perché così facendo n litri di metano/petrolio rimarranno sotto terra, e se questo vuol dire che il petrolio finirà solo un'ora prima di quella che sarebbe se lo estraessimo, questo sarebbe certamente un risultato positivo .

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14 ore fa, SleazyCriss ha scritto:

Allora l'argomento è complesso ma cerco di dire la mia che un minimo (poco poco) di quel mondo conosco.

Io sono un geologo e supporto il no, quindi valutate voi pro e contro.

Allora ho sentito tante argomentazioni contro, nessuna delle quali convincente, o meglio nessuna delle quali mi ha fatto pensare si questo è un buon punto.

Credo che tutti noi vorremmo la nostra politica energetica ben differente da quella attuale ma purtroppo il cambiamento deve avvenire a livello di cittadinanza non di politica. Se io prendo la macchina per fare 500m non c'entra la politica, se tengo la casa a 21°C tutto l'anno non c'entra la politica. Inoltre vorrei ricordare che voi per scrivere su questo meraviglioso forum avete bisogno della plastica, derivata proprio dal petrolio. Ora fatta questa premessa che a mio modo di vedere sfata un po' il fattore "il voto è più politico che reale" si può parlare del resto.

Danni ambientali... le trivelle ci son già, se passa il si le trivelle rimarranno oltre le 12 miglia e negli altri stati a noi limitrofi (penso alla croazia ad esempio). Si potrebbe arrivare all'assurdo che a causa di questa legge si andranno a costruire nuovi trivelle a 12,1 miglia, con tutti i rischi del caso.

Danni al turismo... non mi sembra che in emilia abbiano spiagge deserte. Comunque non si andrà a bloccare attraverso il voto la costruzione di nuovi impianti, quelli sono già vietati dalla legge attuale.

Lavoro, se non ricordo male il dato dovrebbero esserci un 6000 lavoratori che rischiano di perdere il lavoro.

Inoltre il fatto di perdere essenzialmente una fetta del gas fossile a nostra disposizione fa si che una quota parte dovrà essere trasportata attraverso petroliere e co.

Detto questo, in cui mi trovi abbastanza d'accordo, secondo te conviene votare no o conviene non andare per non far raggiungere il quorum?

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da articolo de "la stampa"

Quote

Secondo le ultime stime del Ministero dello Sviluppo Economico effettuate sulle riserve certe e a fronte dei consumi annui nel nostro Paese, le risorse rinvenute sarebbero comunque esigue e del tutto insufficienti. Considerando tutto il petrolio presente sotto il mare italiano, questo sarebbe appena sufficiente a coprire il fabbisogno nazionale di greggio per 7 settimane. Le riserve di gas per appena 6 mesi

 

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17 hours ago, Visconte Cobram said:

stai a vedere ora arriva bobs e lo spiegone.

intanto che l'ing. si prepara potete leggervi lo spieghino del Post :grumpy:

 

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ora, lo so che e' di legambiente e quindi di parte ma questo documento contiene informazioni interessanti che non ero riuscito a trovare altrove tipo i dati di ogni singola concessione entro le 12 miglia in italia.

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Comunque per inquinare meno bisogna soprattutto consumare meno perché pure riempiendo il deserto di pannelli solari o il mare di pale eoliche si inquina. Bisognerebbe considerare l'intero ciclo di vita di questi prodotti e la lore impronta ecologica.

Oppure si possono far smaltire in Bangladesh :)

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Io sono al momento orientato verso il NO, ma nonostante sarebbe probabilmente più efficace non andare a votare per non far raggiungere il quorum, a votare andrò lo stesso perché l'articolo 48 della costituzione mi sta molto simpatico.

 

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6 - Quali effetti negativi da un “sì” al referendum?

Una vittoria dei “sì” potrebbe produrre ricadute negative su un “made in Italy” avanzatissimo e altamente tecnologico nel mondo: il polo di Ravenna, con decine di imprese italiane e migliaia di persone, è leader nel mondo nelle perforazioni sia per tecnologia sia per qualità ambientale. Oltre a quelle che hanno già chiuso, lasciando senza lavoro centinaia di persone, il nuovo stop potrebbe far perdere all’Italia questa leadership di qualità e di tecnologia.

9 - Il referendum salverà le isole Tremiti?

Il referendum (che riguarda solamente la durata delle attività petrolifere già in corso in acque territoriali) non tocca in alcun modo i progetti di studio geologico del sottosuolo dei fondali al largo delle isole Tremiti, di fronte a Puglia e Molise, dove non ci sono (né vi saranno a lungo) attività di studio geologico.

10 - Le isole Tremiti sono a rischio?

Non sono previste ricerche petrolifere in Adriatico. L’unico evento accaduto è che una compagnia petrolifera irlandese, la Petroceltic, ha ottenuto il permesso di poter cercare in futuro eventuali giacimenti in 

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. Per ottenere il permesso ha dovuto pagare un diritto di cancelleria (basato sull’estensione dell’area interessata) di circa 2mila euro. Prima di poter fare le prospezioni sotto i fondali la compagnia dovrà avviare una procedura pubblica complessa e assai lunga che prevede una Valutazione di impatto ambientale e una nuova autorizzazione. 
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, nessuna compagnia – né la Petroceltic né altri - affronterà nei mari italiani né l’investimento cospicuo della ricerca né i tempi lunghissimi della procedura.

 

riporto anche quest'altro mini spieghino, però sbrigati @BobsHaero

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Una nota a margine poi, tutti a dire figa la Norvegia, funziona tutto, welfare a palla, tutto eco e verde, il metal, burzum, odino, etc. ma loro sono ricchi esclusivamente e dico esclusivamente perché esportano un casino di petrolio e trivellano come se non ci fosse un domani.

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18 minuti fa, Jake the Snake Roberts ha scritto:

Una nota a margine poi, tutti a dire figa la Norvegia, funziona tutto, welfare a palla, tutto eco e verde, il metal, burzum, odino, etc. ma loro sono ricchi esclusivamente e dico esclusivamente perché esportano un casino di petrolio e trivellano come se non ci fosse un domani.

si ma mo il prezzo del petrolio scende e stan tutti col culo strettissimo. Son stato un mese in norvegia a gen e ci sono degli scompensi gravitazionali creati dalla strettezza dei culi laggiù, sembran dei fottuti buchi neri da quanto son stretti.

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@ tutti quelli che sono orientati verso il NO.

Mi sembra che vengano addotte più motivazioni percui votare si e' inutile che per cui votare no e' giusto.

Senza nessuna polemica sarebbe interessante sapere, secondo voi, perche votare no e' giusto (as opposed to "perche votare si e' inutile", I mean)

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Giusto per conoscenza di fatti, avete presente la Basilicata?

Bene avviene questo in Basilicata...

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Qualcuno c'è mai stato? Oppure ha amici pugliesi o lucani o calabresi?

Voi direste perchè che c'entra la Puglia o la Calabria con la Basilicata?  

C'entrano eccome, visto che la totalità dell'invaso del Pertusillo è inquinata per gli idrocarburi, e l'invaso del Pertusillo rifornisce per il 60% la Puglia (parte centro e meridionale della Puglia) e per il restante 40% la Basilicata ed una parte della Calabria.

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Ho amici lucani che sono incazzati neri. A me basta sapere questo.

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2 ore fa, Visconte Cobram ha scritto:

@ tutti quelli che sono orientati verso il NO.

Mi sembra che vengano addotte più motivazioni percui votare si e' inutile che per cui votare no e' giusto.

Senza nessuna polemica sarebbe interessante sapere, secondo voi, perche votare no e' giusto (as opposed to "perche votare si e' inutile", I mean)

premesso che no nvengo initalia per votare e mi guardo bene dal mettere piede in ambasciata se non strettamente necessario (ma poi si puo' votare all'estero i referendum? boh, chissene...)...

 

se ci sono gia buchi e piattaforme, no e' meglio finire tutto piuttosto che lasicare quelle due gocce dove sono?

tanto e' sicuro al 10'000% che quelle stesse due gocce che verrebbero lasciate sottoterra li nell ostivale, verrebbero importate da altre parti e no certo sostituite da fonti alternaitve.

ok, questo era i lparere da uomo della strada.

da ingegnere, ribadisco quanto detto da @Jake the Snake Roberts: non e' che per produrre, installare e smaltire pale e pannelli non si inquina, e per avere la stessa produzione di energia di una centrale a gas...hai voglia a pannellare i deserti...

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Ok, mi han tirato in causa.
Dico subito che io sono per il NO, barra astensionismo.
Se i no avessero scelto l'astensionismo, in molti referendum di storia recente avrebbero avuto la meglio sui si, quindi sono indeciso parecchio su che fare.
Tuttavia, qualche pensiero random sulla questione:

Il fabbisogno energetico italiano non diminuirà nel futuro, ma anzi aumenterà, secondo tutte le stime e secondo il buonsenso.
Viste le attuali reali possibilità di alternative al petrolio che sono zero, e ripeto zero,(e se mi dite fotovoltaico mi chiedete uno spiegone voi, e vi assicuro che potrei andare avanti ore a spiegare perchè non è la soluzione) specialmente in italia dove non possiamo avere il nucleare (grazie a molti degli stessi che voterebbero si, ma che di nucleare capiscono giusto giusto "chernobyl e fukushima", ma sorvoliamo), il mix produttivo sarà sostanzialmente invariato.
Tradotto: il petrolio che non ci produciamo noi, ce lo compreremo dall'estero. Arricchendo stati con livelli di equità sociale pari a zero, tra l'altro. Importandolo anche tramite petroliere (e avete una vaga idea di quanto consumi e inquini i mari una petroliera da 50 o più mila cavalli diesel?). Perdendo un bel po di euri di tasse, per altro, sulle estrazioni, parliamo di cifre che sfiorano il miliardo di euri / anno.

Se avessero avuto a cuore le rinnovabili, una proposta seria sarebbe stata "ehy i soldi delle tasse sulle estrazioni le mettete tutte in ricerca per il rinnovabile". Non è così, perchè le mire sono altre.
E mancando i soldi già adesso per la ricerca, figuriamoci tagliando centinaia di milioni di entrate annuali.

in sostanza il SI non ha senso, se non per partito preso "contro il petrolio". che ci stà, in un forum di "no oil". ma finchè non avete in mano una soluzione seria, implementabile, fattibile, allora non parlate di togliere altro, perchè non è altro che utopia. il rincorrere i sogni, fa bene finchè si fa nel privato, ma la res publica è molto più grossa di quello, e si finirebbe davvero male.


Dire che il petrolio ferma le rinnovabili è una stronzata bella e buona.
Perchè a nessuno piace avere dipendenza dal petrolio. è un costo esorbitante averla. parlo a livello di nazioni. A meno che non sei un arabo, e hai solo quello da vendere, e appena in america trovan il petrolio nell'argilla inondi il mercato per mantenere il tuo monopolio.

Certo se vi piace avere totale dipendenza energetica dall'estero, e non sfruttare neanche quel pochetto che abbiamo, peraltro controllando bene e seriamente (checchè se ne dica si controlla molto e molto bene in italia, su alcune cose) gli effetti che queste azioni hanno sul sistema e sull'ecosistema..votate pure si, che vi devo dire

in realtà son rassegnato al fatto che in italia, su questioni mediamente tecniche, ci sia dittatura della merda, per questo ero convinto che il referendum sul nucleare finisse in SI. E pure questo andrà molto probabilmente uguale.

Ultima cosa: avete presente quelli di Enel Energia? vengono, dicono "siamo di Enel Energia, possiamo vedere la vostra bolletta Enel?" e poi vi fan l'offerta su luce/gas.
Questi personalmente a me stan sulle balle perchè si son chiamati come Enel, in modo palesemente fuorviante per il consumatore medio italiota che di "enel" si fida, perchè son anni. 
Io neanche ho mai dato il tempo di parlare a sti qua, mi stan sul cazzo di principio per questo motivo, intrinsecamente fuorvianti. 
Chiamare "referendum sulle trivelle" quando di trivellare non c'è una sega, creare disinformazione volutamente su questo, non fare chiarezza e tutto per puntare sul far leva sull'italiota medio, mi sta così sul cazzo di principio -come enelenergia- che anche se pensassi avessero ragione probabilmente li vorrei vedere perdere. Fortunatamente di solito chi ricorre a sti mezzi è un poveraccio che non ha molto da dire, e difficilmente gli do ragione comunque..

E anche oggi lo spiegone quotidiano è stato fatto.
Son appena tornato da una laurea, quindi immaginatevi, perdonate tutto.

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