l'avevo già letto qualche tempo fa, e ammetto con un certo interesse.
bella l'idea sociologica che ci sta dietro, ma porto il mio esempio (che sarà quello di molti altri): torno a casa una sera, irrigatori di piazza abbiategrasso accesi, taglio a 90 gradi i binari del tram ma sono leggermente piegato in interno curva. scivola l'anteriore e picchio la testa contro un binario.
ero da solo, era notte, non mi sono fatto nulla. ma 3 ore di strizza post botta in cui attendevo di svenire oppure no, le ho fatte.
da quel momento, nel dubbio, il casco lo metto.
che poi mi dicano che l'automobilista rispetta di più la distanza di sicurezza se vede uno senza casco, per me è solo questione di civiltà. e in questo paese ahimè manca.
quindi se devo cadere (da solo o aiutato), voglio sempre avere un casco in testa.