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Quale scegliere..cinelli, dodici, bianchi o dosnoventa?


Surfikus
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ma parlando seriamente, avete dei dati certi sul fatto che cinelli paghi poco i suoi dipendenti in cina? 

oppure si parla tanto per parlare?

 

(sono serio non voglio scatenare flame, è una domanda sensata la mia...credo)

 

Il fatto è che li il lavoro costa meno ed è risaputo.

 

Dubito che un operaio guadagni 1500/2000 Euro al mese.

 

Quanto non lo so.

Penso siano sottopagati rispetto a noi.

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@cinghiale

Desgenà imho fa buoni telai, soprattutto ben rifiniti e curati dal punto di vista estetico (quello è il loro background, non sono telaisti in origine), il prezzo è coerente a quello che loro ritengono sia il migliore posizionamento strategico del loro prodotto, prezzo che non necessariamente deve rispecchiare il valore tecnico implicito o (ancora più erroneamente) il costo di produzione.

Bè, permettimi di dissentire ma dubito che i loro telai li vendano ad un prezzo inferiore di quanto lo paghino loro, ok che potrebbero farlo per una semplice questione d'immagine, ma ci credo poco anche perché con l'immagine non ci fai il fatturato a fine anno.

Dissento anche sul discorso telaio pista vera/telaio fixie, sinceramente è molto più fixie un dosnoventa a mio avviso, con quegli angoli di sterzo per esempio.

Desgena ha in catalogo anche il D02 normale che è specifico per gare ad inseguimento, ha uno studio dietro ed è stato sviluppato in una certa direzione, c'era il topic (interessantissimo) anche sul forum.

La versione criterium sarà la sua evoluzione, quindi mi piace pensare che siano telai abbastanza tecnici, più di dosnoventa magari, almeno sulla carta.

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@simosurfer

attenzione, noi s'ha prezzi da cinelli e ci si paga il gas, l'acqua e la luce, non vado in giro in porsche, beninteso.

sinceramente a me di fare i big money interessa relativamente, se offro un prodotto che mette il sorriso a ch lo usa, son contento, ho raggiunto il mio obiettivo.

 

il costo dipende anche dai tubi: tubi italiani, americani o cinesi? alluminio o acciaio

 

Avete iniziato? Grandi!

: )

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ma parlando seriamente, avete dei dati certi sul fatto che cinelli paghi poco i suoi dipendenti in cina? 

oppure si parla tanto per parlare?

 

(sono serio non voglio scatenare flame, è una domanda sensata la mia...credo)

 

Il fatto è che li il lavoro costa meno ed è risaputo.

 

Dubito che un operaio guadagni 1500/2000 Euro al mese.

 

Quanto non lo so.

Penso siano sottopagati rispetto a noi.

 

rispetto a noi sicuramente, ma rispetto agli standard loro? nel senso, ok un operaio in italia lo paghi 1500 che con tasse e tutto alla fine ne spendi 3000, e magari l'operaio cinese lo paghi solo 1000, però da qui a dire che in cina l'operaio è sottopagato rispetto agli standard cinesi c'è una bella differenza... 

 

inoltre, ok il made in italy, però se già vetta (o chi per lui) producesse in francia a Mentone, allora non si dovrebbe più andare da vetta perchè ormai non sarebbe più italiano? la qualità sarebbe diversa? o sarebbe lo stesso identico telaio però fatto a 10 km dall'italia? 

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secondo me ogni vigo viene pagato circa 220/240 euro da cinelli. pronto per essere venduto

ora non so per le bici,però per l'abbigliamento il rincaro è del 2.5 quindi credo che il prezzo sia quello
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secondo me ogni vigo viene pagato circa 220/240 euro da cinelli. pronto per essere venduto

io scenderei ancora un pochino, ma è una mia elucubrazione, sia chiaro

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@cinghiale

Desgenà imho fa buoni telai, soprattutto ben rifiniti e curati dal punto di vista estetico (quello è il loro background, non sono telaisti in origine), il prezzo è coerente a quello che loro ritengono sia il migliore posizionamento strategico del loro prodotto, prezzo che non necessariamente deve rispecchiare il valore tecnico implicito o (ancora più erroneamente) il costo di produzione.

Bè, permettimi di dissentire ma dubito che i loro telai li vendano ad un prezzo inferiore di quanto lo paghino loro, ok che potrebbero farlo per una semplice questione d'immagine, ma ci credo poco anche perché con l'immagine non ci fai il fatturato a fine anno.

Dissento anche sul discorso telaio pista vera/telaio fixie, sinceramente è molto più fixie un dosnoventa a mio avviso, con quegli angoli di sterzo per esempio.

Desgena ha in catalogo anche il D02 normale che è specifico per gare ad inseguimento, ha uno studio dietro ed è stato sviluppato in una certa direzione, c'era il topic (interessantissimo) anche sul forum.

La versione criterium sarà la sua evoluzione, quindi mi piace pensare che siano telai abbastanza tecnici, più di dosnoventa magari, almeno sulla carta.

 

 

Il problema è che non ho mai detto le cose sulle quali tu dici di dissentire. 

Comunque ho solo riportato cose che sono:

1. di publico dominio (o facilmente desumibili)

2. ho sentito direttamente dalla proprietà, facendoci 2 parole, e che tutto sommato condivido pure

 

La D02 da inseguimento si, ha uno studio dietro, giusto o sbagliato che sia è stata creata con l'ausilio di chi di inseguimento ne capisce. Peraltro (penso) che il prototipo sia ancora nella sue mani

Modificato da Pinkus (visualizza cornologia modifica)
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secondo me ogni vigo viene pagato circa 220/240 euro da cinelli. pronto per essere venduto

io scenderei ancora un pochino, ma è una mia elucubrazione, sia chiaro

 

lo so, l'unica cosa che mi faceva desistere da sotto i 200 era la verniciatura. anche perchè poi non è che cinelli paga gli operai cinesi, ci sarà un terzista che ci fa un altro po' di margine. anche se è vero che i tubi cinelli se li vende e se li compra.

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@AndBike scusa eh ma non è un segreto la condizione di TUTTI i lavoratoti cinesi, delle rivolte e dello schiavismo dilagante.Turni da 15-18 ore di lavoro, lavoratori costretti a dormire in fabbrica sul pavimento, stipendio mensile si aggira sui 200$, molestie verbali e fisiche da parte dei superiori.Non è che Cinelli è andata la, ha aperto una fabbrica e ha assunto dei dipendenti che ha deciso lei quanto pagare.Seplicemente ha esternalizzato il lavoro, affidandolo ad un'altra azienda e li lavorano tutte così.

Qui infatti non si sta discutendo se Colombo sia stronzo o meno a pagare poco i lavoratori cinesi, ma che la sua scelta produttiva è immorale e discutibile, perche consapevole di queste difficoltà presenti nella realtà cinese, alimentando ancor di più questo ciclo.

Non cambierebbe assolutamente nulla se Vetta producesse a Mentone, se leggi qualche post precedente si utilizza la dicitura made in Italy per semplicità esplicativa, volendo distinguere il lavoro di un artigiano da quello di una produzione di massa.Che poi l'artigiano sia francese piuottosto che italiano non cambia nulla.

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@AndBike scusa eh ma non è un segreto la condizione di TUTTI i lavoratoti cinesi, delle rivolte e dello schiavismo dilagante.Turni da 15-18 ore di lavoro, lavoratori costretti a dormire in fabbrica sul pavimento, stipendio mensile si aggira sui 200$, molestie verbali e fisiche da parte dei superiori.Non è che Cinelli è andata la, ha aperto una fabbrica e ha assunto dei dipendenti che ha deciso lei quanto pagare.Seplicemente ha esternalizzato il lavoro, affidandolo ad un'altra azienda e li lavorano tutte così.

Qui infatti non si sta discutendo se Colombo sia stronzo o meno a pagare poco i lavoratori cinesi, ma che la sua scelta produttiva è immorale e discutibile, perche consapevole di queste difficoltà presenti nella realtà cinese, alimentando ancor di più questo ciclo.

Non cambierebbe assolutamente nulla se Vetta producesse a Mentone, se leggi qualche post precedente si utilizza la dicitura made in Italy per semplicità esplicativa, volendo distinguere il lavoro di un artigiano da quello di una produzione di massa.Che poi l'artigiano sia francese piuottosto che italiano non cambia nulla.

se colombo avesse spostato la produzione in cina per tenere aperta la fabbrica in italia le tue considerazioni sarebbero diverse?

non dico che l'ha fatto per questo, magari aveva solo voglia di  mangiare più caviale

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@Lagrange assolutamente no, se non sei in grado di stare sul mercato vuol dire che il tuo prodotto non riscuote abbastanza successo/che la tua idea imprenditoriale non è buona/che non riesci a produrre in modo economico/etc perciò è giusto che esci dal mercato.Non è sfruttando il disagio di altri che vanno risolti i propri problemi.

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@AndBike scusa eh ma non è un segreto la condizione di TUTTI i lavoratoti cinesi, delle rivolte e dello schiavismo dilagante.Turni da 15-18 ore di lavoro, lavoratori costretti a dormire in fabbrica sul pavimento, stipendio mensile si aggira sui 200$, molestie verbali e fisiche da parte dei superiori.Non è che Cinelli è andata la, ha aperto una fabbrica e ha assunto dei dipendenti che ha deciso lei quanto pagare.Seplicemente ha esternalizzato il lavoro, affidandolo ad un'altra azienda e li lavorano tutte così.

Qui infatti non si sta discutendo se Colombo sia stronzo o meno a pagare poco i lavoratori cinesi, ma che la sua scelta produttiva è immorale e discutibile, perche consapevole di queste difficoltà presenti nella realtà cinese, alimentando ancor di più questo ciclo.

Non cambierebbe assolutamente nulla se Vetta producesse a Mentone, se leggi qualche post precedente si utilizza la dicitura made in Italy per semplicità esplicativa, volendo distinguere il lavoro di un artigiano da quello di una produzione di massa.Che poi l'artigiano sia francese piuottosto che italiano non cambia nulla.

se colombo avesse spostato la produzione in cina per tenere aperta la fabbrica in italia le tue considerazioni sarebbero diverse?

non dico che l'ha fatto per questo, magari aveva solo voglia di  mangiare più caviale

 

sicuramente le condizioni lavorative sono sfavorevoli per i dipendenti, però voglio dire che se uno lavora per cinelli in cina o se lavora per un'azienda che produce vestiti sempre in cina, alla fine le situazioni di lavoro alle quali è sottoposto l'operaio sono esattamente le stesse...stesse ore, stesso stipendio. Probabilmente arriva un momento della vita di un artigiano che deve scegliere se continuare a essere artigiano o azienda, e se una volta fatti due calcoli vede che conviene di più un altro paese, allora andrà in un altro paese...

se come dici te, non cambia nulla se vetta va a produrre in francia, allora anche la produzione in cina dovrebbe essere la stessa...il prodotto sarebbe lo stesso ma il proprietario avrà un tornaconto maggiore...(che alla fine della fiera uno si apre un'azienda per far soldi, altrimenti sarebbe un'organizzazione no profit...)

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Si, però non credete che delocalizzare sia tutto così rose e fiori, infatti alcune aziende sono tornate sui loro passi per via dei costi nascosti relativi alla difficoltà di gestione di produzioni che non hai sotto gli occhi tutti i giorni. Spendi poco sulla produzione, ma rischi che i costi di gestione si mangino i risparmi di costi.

 

Inoltre mi sembra si stia parlando solo dei costi diretti (operai, tubi, verniciatura), ma temo che Cinelli abbia costi indiretti non irrilevanti da ribaltare sul prodotto, costi che chi opera artigianalmente ha in modo marginale. Se fai volumi enormi ok, ma ho un dubbio: Cinelli fa volumi enormi? (sinceramente in giro tutte ste Cinelli non le vedo, parlo fuori dalla nicchia della fissa)

 

Piccola parentesi: il paragone con l'abbigliamento non sta in piedi: li i margini DEVONO essere abnormi perché la filiera è più lunga  e soprattutto perché c'è un invenduto enorme (che deve essere coperto dai pezzi venduti)

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