Aneddoto sul porno non pervenuto, si passa a DEFCON 3....'

[Lanerossi]

 

Domanda-curiosita' mia.A chi guardi,sempre che tu lo faccia, come telaisti del passato(includo anche i correnti,europei e americani)

Son curioso di sapere "cosa" guardi e "perché"!

Inoltre,cosa "non capisci" di certe soluzioni,tecniche,estetismi dei vari telaisti in azione oggi?

Gracias

Maledetto...era la domanda che volevo porre io.

@round dicci chi il tuo telaista del passato preferito e quello da cui hai preso più ispirazione

 

 

Posso rispondere io??? Luigino Milani

[PELT]

Vabbe' Lane, beside il Luigino.

 

Orsu @round , molla la Nardini e vieni a noi...

[round]

oh, finalmente un post costruttivo e dispiegativo, potremmo prendere esempio da Velocipedesalon ed invitare direttamente i costruttori che spesso citiamo.

 

Mia prima domanda: Per quanto riguarda il posizionamento in sella del ciclista, bilanciamento avantreno arretramento ecc, segui la messa in sella anche a telaio montato (arretramento, altezza sella, manubrio, ecc) o ti ''limiti'' ad impostare lunghezze, angolo piantone, avantreno, rake forcella consigliato per tale telaio?

 

inoltre, un cliente solitamente arriva con l'idea di un modello di telaio e si rimane su tale linea oppure consigli in base ad utilizzo e richieste del cliente altri modelli ovviamente della tua gamma che più secondo te si addicono alle sue caratteristiche?

 

Mi riferisco sempre ad amatori della bicicletta

 

Jacopo

Se ne ho la possibilità in termini di vicinanza si , il fitting del cliente è un problema grosso, specialmente nei paesi dove la tradizione ciclistica non è fortemente radicat, a telaio finito dò lunghezza attacco, lunghezza pedivelle , l'angolo di sella in genere è sempre per un posizionamento del carrello in mezzeria per un reggisalla con arretramento di 25 mm e una posizione di altezza sella e altezza manubrio. Devo dire che a volte sono ascoltato a volte no.

Nella maggioranza dei casi suggerisco il telaio meno costoso, spiegando che per il tipo di utilizzo che ne farà il cliente e per il tipo di prestazione richiesta  basta e avanza , devo dirti che su questo punto ho una percentuale di successo assolutamente ridicola. La domanda che si fà è:

dove stà l'inghippo? Perchè mi consiglia il telaio meno costoso, mi considera una schiappa?

[saimonfvg]

Quante bici possiede? Cioè, quante ne pedala?

[round]

Domanda-curiosita' mia.A chi guardi,sempre che tu lo faccia, come telaisti del passato(includo anche i correnti,europei e americani)

 

Son curioso di sapere "cosa" guardi e "perché"! 

 

Inoltre,cosa "non capisci" di certe soluzioni,tecniche,estetismi dei vari telaisti in azione oggi?

 

Gracias

Ho sempre avuto una passione per Ugo De Rosa, sto parlando di quello deli anni 70 e 80, a Vittorio Malagnini e Picchio per quelli meno conosciuti a Nagasawa e Mario Confente,  a Simonato e cito quelli che mi vengono in mente , oggi guardo a quello che fà Richard Sachs a Nick Crumptom a Moots a Eriksen a Sacha White e Peter Weigle. In genere guardo che tipo di soluzioni costruttive hanno scelto e anche se non è possibile esserne sicuri da una foto a quelle geometriche, mi piace anche osservare il livello dell'esecuzione.

Più che che alle soluzioni tecniche a volte non capisco dei giovani perchè guardino molto, amio parere troppo indietro invece che guardare avanti, è vero che probabilmente questo fà paret di una fase del percorso necessaria e le cose molto probabilmente cambieranno ma è presente questa tendenza.

[round]

@round

Dario, a me piacciono i numeri.

 

1. Da che anno fai questo mestiere?

2. Da quanto sei "in proprio" (prima come terzista e poi con il tuo nome)?

3. Quanti telai hai fatto in vita tua?

4. Quanti telai fai all'anno?

Dal 1975

 sono in proprio dal 1990 ho smesso come terzista e cominciato a fare totalmente la mia roba nel 98.

Non lo sò precisamente , posso dirti che nei primi anni con mio suocero si facevano circa 6000 telai anno, gran parte del processo era diviso, nel senso che non iniziavi e finivi un telaio, ho fatto diversi annni a solo brasare a altri a solo imbastire in maschera geometrie o a fresare.

Credo comunque di aver brasato non meno 10000 pezzi e circa 3000 a Tig.

Adesso facciamo circa 300 pezzi anno

[round]

 

Domanda-curiosita' mia.A chi guardi,sempre che tu lo faccia, come telaisti del passato(includo anche i correnti,europei e americani)

Son curioso di sapere "cosa" guardi e "perché"!

Inoltre,cosa "non capisci" di certe soluzioni,tecniche,estetismi dei vari telaisti in azione oggi?

Gracias

Maledetto...era la domanda che volevo porre io.

@round dicci chi il tuo telaista del passato preferito e quello da cui hai preso più ispirazione

 

Probabilmente Ugo De Rosa

[PELT]

Perché proprio Ugo?cioe'. COSA ti ha attratto nel suo lavoro...(ragazzi stappate la boccia,e' l'ora dell' aneddoto)

[round]

Quante bici possiede? Cioè, quante ne pedala?

Mie, nel senso che le ho perchè mi piace averle una decina, tutte non mie tranne un paio che ho fatto 20 anni fà , ne pedalo, inteso nel senso serio del termine pedalare nessuna.

[saimonfvg]

Grazie della risposta

[round]

Perché proprio Ugo?cioe'. COSA ti ha attratto nel suo lavoro...(ragazzi stappate la boccia,e' l'ora dell' aneddoto)

Secondo mè è stato il piu grande della sua generazione. Attenzione stò parlando di telaisti, cioè di chi faceva veramente il lavoro non ci metto chi appiccicava decalco sul diagonale.

E stato il piu grande perchè ha segnato la strada di un certo modo italiano di intendere la telaistica, se tu guardi Nagasawa ad esempio ci vedi chiaramente il segno di De Rosa dentro a tutt'oggi, questo non inteso in senso negativo,non voglio dire che lo ha copiato, credo sia stata quasi una forma di omaggio ad un suo maestro, che abbiano preso spunto da De Rosa negli anni 80 ce ne sono staqti molti. Aveva inoltre la capacità di produrre in numero considerevole di pezzi, con una qualità esecutiva e costanza eccezionale da gennaio a Dicembre, e questo è  veramente difficile da fare.

[PELT]

quali sono state,secondo  te,alcune delle" innovazioni" degne di nota?Omeglio,innovazioni che ritieni importanti  in ambito non solo telaisitico ma anche come materiale e tecnica costruttiva?

[NappiaGufo]

Leggere tutto ciò è bellissimo.

Si impara sempre qualcosa di nuovo!

 

Tra le bici che possiedi, quale è la tua preferita? O perlomeno, quali sono quelle metti in cima alla tua lista di gradimento?

[BobsHaero]

Grazie FF per queste cose. Grazie Dario @round Pegoretti. Io di domande non ne ho, più che altro perchè mi sento di dover prima pensarci seriamente. Per il momento dico solo Grazie. 

Una discussione così pregna va nei preferiti. Perchè al di là di tutto quel che si può dire, qui c'è tanta tanta roba.

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[tony75]

Perché proprio Ugo?cioe'. COSA ti ha attratto nel suo lavoro...(ragazzi stappate la boccia,e' l'ora dell' aneddoto)

Secondo mè è stato il piu grande della sua generazione. Attenzione stò parlando di telaisti, cioè di chi faceva veramente il lavoro non ci metto chi appiccicava decalco sul diagonale.

E stato il piu grande perchè ha segnato la strada di un certo modo italiano di intendere la telaistica, se tu guardi Nagasawa ad esempio ci vedi chiaramente il segno di De Rosa dentro a tutt'oggi, questo non inteso in senso negativo,non voglio dire che lo ha copiato, credo sia stata quasi una forma di omaggio ad un suo maestro, che abbiano preso spunto da De Rosa negli anni 80 ce ne sono staqti molti. Aveva inoltre la capacità di produrre in numero considerevole di pezzi, con una qualità esecutiva e costanza eccezionale da gennaio a Dicembre, e questo è veramente difficile da fare. Dopo Francesco galmozzi,de rosa è il mio preferito.logicamente Francesco viene da un'altra epoca ma Ugo per quanto riguarda quelli della seconda generazione che vanno dalla metà dei 60 agli 80,logicamente Dario ne può sottolineare le doti telaistiche essendo il suo pane,io da collezionista e possessore di 4 de rosa posso mirare la pulizia delle linee,come lavorava i tubi del carro nei 70 e negli 84 con l'aerodinamica.un'artista