Aneddoto sul porno non pervenuto, si passa a DEFCON 3....'

[round]

Ecco la secchiata di benzina...che ne pensi dei vari materiali disponibili?non voglio il "quello e' meglio dell'altro" solo un opinione soggettiva in merito...quando hai tempo ,ovviamente.

Non ho preclusioni verso i diversi materiali, ho sempre sostenuto che l' idea e la fase progettuale siano più importanti, puoi fare un cesso di telaio in acciaio se lo "usi" male e un buonissimo telaio in alluminio o carbonio se lo pensi, progetti e esegui bene.Dopodiché per il fatto che conosco meglio di tutti gli altri materiali l'acciaio è ovvio che lo preferisco, per una questione di confidenza, forse anche perché mi da un pelo di sicurezza in più, forse anche per una questione affettiva in funzione del tempo che ci siamo frequentati.

[PELT]

Domanda forse stupida.Quando un buon telaio puo considerarsi tale?  (BOOM!)

[NappiaGufo]

 

mha, io qua sento puzza di bruciato

ho come una senzazione di presa x il culo

mi sbaglio?

No non è una presa per il culo , spiegami meglio in che senso perche non capisco.

 

Penso che Clandestino dubiti che tu sia veramente Dario P., ma uno che si spaccia per tale.

[round]

Domanda forse stupida.Quando un buon telaio puo considerarsi tale?  (BOOM!)

Domanda difficile , ancora più difficile la risposta, ti dico che se io fossi un "consumatore" di bici francamente mi troverei in difficoltà , quello che vien fatto passare attraverso i canali soliti è molto distorto e le informazioni date molte volte non sono corrette.

In linea di massima, a mio parere, va privilegiato l'aspetto dell'idea, dello sviluppo del  progetto e della qualità esecutiva. Non è facile per un semplice appassionato riconoscere un livello alto di qualità esecutiva, è pure difficile  riconoscere in mezzo a tutte le sparate il fumo dalle cose serie, nel caso dei telaisti  ancora di piu in quanto la comunicazione di quello che si fà, il perchè lo si fà e come lo si fà non è certo ai livelli delle grandi aziende di produzione di massa.

Credo che chiunque abbia un minimo di retroterra ciclistico possa riconoscere l'eccezionalità esecutiva di un paper foil di Nagasawa, bisogna però essere pure pronti a riconoscere la qualità di un ragazzotto dell'Oregon o della Namibia nel caso questa si esprima.

Io se fossi un consumatore cercherei di riconoscere nel prodotto la coerenza ad una linea di pensiero, diffiderei di chi non ti fà vedere cosa c'è sotto la vernice e soprattutto cercherei di farmi delle domande  circa le affermazioni sparate di quà e di là. Diffida di chi non ci mette la faccia. Un marchio su un diagonale è tutto ed è niente. Nel passato e nel presente.

Credo che un punto di forza a di vantaggio nel riconoscimento di cosa è buono e meno buono sia la possibilità di comunicazione diretta con chi ti esegue il manufatto, questo è chiaramante difficile se non impossibile nel caso dei prodotti di massa,  penso che più facile riconoscere in un rapporto diretto, faccia a faccia , chi ti stà di fronte e 

il pensiero che esprime e la qualità di quello che fà toccandola con mano. A volte si trova pure il caso di chi il pensiero non lo ha neanche mai avuto.

E' chiaro che i miei pensieri sono influenzati dal fatto che molti dei miei colleghi li conosco personalmente e quindi ho un punto di vista forse privilegiato. Conosco abbstanza bene pure quello che arriva dal prodotto di massa e cosa c'è dietro.

[Righe]

Pole l'omo permettersi di pareggiare colla donna?

[lelefix]

Molti sostengono che il buon telaista e' quello che ha "messo in sella" molti pro e ha costruito telai vincenti. A mio avviso, invece, e' molto più difficile mettere in sella l'amatore perché non ha la sensibilità di un pro ma in compenso ha molte più pretese (spesso inutili ed eccessive). Che cosa ne pensi?

[round]

Pole l'omo permettersi di pareggiare colla donna?

in qualsiasi caso mai.

[round]

Molti sostengono che il buon telaista e' quello che ha "messo in sella" molti pro e ha costruito telai vincenti. A mio avviso, invece, e' molto più difficile mettere in sella l'amatore perché non ha la sensibilità di un pro ma in compenso ha molte più pretese (spesso inutili ed eccessive). Che cosa ne pensi?

posso dirti quello che è stata le mia esperienza che è finita nel 97, prima con mio suocero e poi da solo. A mio parere è semplicemente un lavoro di pura esecuzione, nella stragrande maggioranza dei casi ricevi un foglio di carta con dimensioni e angoli che devi rispettare. Il committente, cioè il big brand, che ben si guarda dal far saper in giro chi realmente fà il telaio, lo tiene nascosto il più possibile per cui a mio parere non è un lavoro così interessante come può sembrare, le misure che ricevevi in genere venivano decise dal corridore, direttore sportivo, meccanico e su suggerimenti vari di consiglieri  vari. La cosa per quel poco che ne sò non è poi camabiata molto, il caso di un telaista del bassanese che ha fatto i telai per i prof di una nota casa non è cosa molto vecchia. E' pure vero che in sporadici casi mi è capitato di lavorare con il prof di turno, a dir il vero piu sulla questione tubi che sulla questione misure.

Personalmente ho trovato piu interessante e costruttivo lavorare circa questo argomento con juniores e dilettanti in quanto molte volte puoi partire da un foglio bianco e vedere di persona i risultati, positivi o negativi che siano e correggere, in questo caso la libertà di movimento è di sperimentazione è sicuramente maggiore che nel caso sopracitato, come maggiore è a mio parere la possibilità di crescita della conoscenza.

Circa la questione amatori, sono sulla tua lunghezza d'onda, oltre ad una questione di sensibilità c'è un problema di approccio e molte volte le richieste non hanno nè capo ne coda, la presunzione di sapere decidere il da farsi o di potere dettare le linee del lavoro non hanno a mio parere nessun senso. Se uno pensa di essere in grado di poter prendere decisioni di carattere progettuale o procedurale dovrebbe pure avere un bagaglio di conoscenze per poterlo fare e credo che tale bagaglio possa venire  solo da chi ha o effettua tale tipo di lavoro, in qual caso non ha senso andare da chi ti fà il telaio, dovresti essere in grado di fartelo da solo.

[Jaca]

oh, finalmente un post costruttivo e dispiegativo, potremmo prendere esempio da Velocipedesalon ed invitare direttamente i costruttori che spesso citiamo.

 

Mia prima domanda: Per quanto riguarda il posizionamento in sella del ciclista, bilanciamento avantreno arretramento ecc, segui la messa in sella anche a telaio montato (arretramento, altezza sella, manubrio, ecc) o ti ''limiti'' ad impostare lunghezze, angolo piantone, avantreno, rake forcella consigliato per tale telaio?

 

inoltre, un cliente solitamente arriva con l'idea di un modello di telaio e si rimane su tale linea oppure consigli in base ad utilizzo e richieste del cliente altri modelli ovviamente della tua gamma che più secondo te si addicono alle sue caratteristiche?

 

Mi riferisco sempre ad amatori della bicicletta

 

Jacopo

Modificato Febbraio 8, 2014 da Jaca (visualizza cornologia modifica)

[PELT]

Domanda-curiosita' mia.A chi guardi,sempre che tu lo faccia, come telaisti del passato(includo anche i correnti,europei e americani)

 

Son curioso di sapere "cosa" guardi e "perché"! 

 

Inoltre,cosa "non capisci" di certe soluzioni,tecniche,estetismi dei vari telaisti in azione oggi?

 

Gracias

[Lanerossi]

mha, io qua sento puzza di bruciato

ho come una senzazione di presa x il culo

mi sbaglio?

 

Conosco Dario Pegoretti da qualche annetto e posso garantirti che è lui.

1. ha sempre usato il nick round su internet e sui forum

2. ha un modo di scrivere in italian-veneto-trentino che è inconfondibile

3. ha una competenza sui telai che è difficile da fingere su un forum

4. ha una conoscenza sulla musica rock (ed un modo di parlarne) che è difficile da fingere su un forum

5. e se non bastasse so per certo che è lui :D

[stez]

Si però rivendico la paternità dell'idea dello slide con tanto di citazione del solo di High Hopes.

[Lanerossi]

@round

Dario, a me piacciono i numeri.

 

1. Da che anno fai questo mestiere?

2. Da quanto sei "in proprio" (prima come terzista e poi con il tuo nome)?

3. Quanti telai hai fatto in vita tua?

4. Quanti telai fai all'anno?

[lelefix]

Molti sostengono che il buon telaista e' quello che ha "messo in sella" molti pro e ha costruito telai vincenti. A mio avviso, invece, e' molto più difficile mettere in sella l'amatore perché non ha la sensibilità di un pro ma in compenso ha molte più pretese (spesso inutili ed eccessive). Che cosa ne pensi?

posso dirti quello che è stata le mia esperienza che è finita nel 97, prima con mio suocero e poi da solo. A mio parere è semplicemente un lavoro di pura esecuzione, nella stragrande maggioranza dei casi ricevi un foglio di carta con dimensioni e angoli che devi rispettare. Il committente, cioè il big brand, che ben si guarda dal far saper in giro chi realmente fà il telaio, lo tiene nascosto il più possibile per cui a mio parere non è un lavoro così interessante come può sembrare, le misure che ricevevi in genere venivano decise dal corridore, direttore sportivo, meccanico e su suggerimenti vari di consiglieri vari. La cosa per quel poco che ne sò non è poi camabiata molto, il caso di un telaista del bassanese che ha fatto i telai per i prof di una nota casa non è cosa molto vecchia. E' pure vero che in sporadici casi mi è capitato di lavorare con il prof di turno, a dir il vero piu sulla questione tubi che sulla questione misure.

Personalmente ho trovato piu interessante e costruttivo lavorare circa questo argomento con juniores e dilettanti in quanto molte volte puoi partire da un foglio bianco e vedere di persona i risultati, positivi o negativi che siano e correggere, in questo caso la libertà di movimento è di sperimentazione è sicuramente maggiore che nel caso sopracitato, come maggiore è a mio parere la possibilità di crescita della conoscenza.

Circa la questione amatori, sono sulla tua lunghezza d'onda, oltre ad una questione di sensibilità c'è un problema di approccio e molte volte le richieste non hanno nè capo ne coda, la presunzione di sapere decidere il da farsi o di potere dettare le linee del lavoro non hanno a mio parere nessun senso. Se uno pensa di essere in grado di poter prendere decisioni di carattere progettuale o procedurale dovrebbe pure avere un bagaglio di conoscenze per poterlo fare e credo che tale bagaglio possa venire solo da chi ha o effettua tale tipo di lavoro, in qual caso non ha senso andare da chi ti fà il telaio, dovresti essere in grado di fartelo da solo.

Grazie

[tony75]

Domanda-curiosita' mia.A chi guardi,sempre che tu lo faccia, come telaisti del passato(includo anche i correnti,europei e americani)

Son curioso di sapere "cosa" guardi e "perché"!

Inoltre,cosa "non capisci" di certe soluzioni,tecniche,estetismi dei vari telaisti in azione oggi?

Gracias

Maledetto...era la domanda che volevo porre io.

@round dicci chi il tuo telaista del passato preferito e quello da cui hai preso più ispirazione