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Invasione Parallax


DenniDarko
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io non capisco perché dovremmo valutare un telaio del 2013 con lo stesso metro di valutazione di telai di 40 anni fa, ma non ci saltiamo fuori.

il ciclismo è cambiato parecchio in QUARANTA anni, i materiali, i personaggi, il senso in se della bicicletta è cambiato in QUARANTA anni.

 

anche il made in italy è cambiato, è anche quasi morto se proprio dobbiamo dirla, e si è sdoppiato in due vie.

 

1) il "fatto in italia" di qualità, qualità materiali, qualità costruttiva, qualità intellettuale che deriva da anni di tradizione e innovazione (di una volta, perché l'innovazione non la facciamo più da un pezzo, la nostra innovazione è diventata un fossile da ammirare e vendere sotto una teca di cristallo), il tutto a prezzi stratosferici, inaffrontabili spesso, e giustificati solo dall'idea dell'artigianato italiano di una volta che si portano dietro. tutto qui, la competitività è da un'altra parte proprio.

 

e 2) il fatto in italia, con solo l'etichetta sopra, quello col prezzo competitivo, ma che per stare dentro quel prezzo è fatto peggio dei cinesi perché non c'è altro modo di farlo col costo della mano d'opera in italia. ecco questo è fuffa @legnogrezzo.

questa è la vera merda "made in italy", lo sai anche tu, non te la prendere.

 

quindi davvero non concepisco perché c'è gente che vomita rancore @tony75 su tutto quello che è il ciclismo moderno, cioè boh...

se volete nascondervi dietro la tenda della finestra a ripetervi che il mondo li fuori non esiste e non ha senso fate pure...

 

io dico che per la vostra visione ristretta del ciclismo vi perdete della gran roba.

e non parlo di cinelli, non parlo del parallax e ne di colombo, parlo di mettere il culo su una bici da corsa in alluminio montata da dio e sentire come va, l'avete mai fatto??

 

(ecco abbiamo il flame per un weekend di fuoco)

attachicon.gifpanic.gif

guarda che ho una cervèlo s2 del 2013 con cui faccio km,hai mai letto un mio post in cui "vomito" come dici tu sul ciclismo moderno?? io vomito solo su quel coglionazzo di colombo

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@tony75 pero' una volta non li ritenevi cosi merdosi sti cinelli... dai anche per me mi sembra ci siano dei preconcetti, su un imprenditore che prima di tutti ha cavalcato il mercato, facendo dei buoni prodotti, probabilmente sovraprezzati, ma a quanto pare vendono quindi non vedo il problema.

ahh trovatemi un imprenditore italiano che ha l'intuizione di sponsorizzare 4 matti californiani, che corrono con delle bici senza freni come se non ci fosse un domani.... gia' perchè inizialmente non mi sembra che ci fosse la fila sotto casa di Garret e company.. ;)

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@tony75 pero' una volta non li ritenevi cosi merdosi sti cinelli... dai anche per me mi sembra ci siano dei preconcetti, su un imprenditore che prima di tutti ha cavalcato il mercato, facendo dei buoni prodotti, probabilmente sovraprezzati, ma a quanto pare vendono quindi non vedo il problema.

ahh trovatemi un imprenditore italiano che ha l'intuizione di sponsorizzare 4 matti californiani, che corrono con delle bici senza freni come se non ci fosse un domani.... gia' perchè inizialmente non mi sembra che ci fosse la fila sotto casa di Garret e company.. ;)

in effetti....

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prima che ci fossero quelli di mashsf e i relativi telai, che roba girava nel panorama delle scatto fisso?

solo acciai e c'track?

tutto il ben di dio che c'è ora in fatto di telai allu, leader, kagero, 8bar, leggenda vari, velomatic, vettamash, stanridge e company, da cosa deriva in fondo?

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@tony75 pero' una volta non li ritenevi cosi merdosi sti cinelli... dai anche per me mi sembra ci siano dei preconcetti, su un imprenditore che prima di tutti ha cavalcato il mercato, facendo dei buoni prodotti, probabilmente sovraprezzati, ma a quanto pare vendono quindi non vedo il problema.

ahh trovatemi un imprenditore italiano che ha l'intuizione di sponsorizzare 4 matti californiani, che corrono con delle bici senza freni come se non ci fosse un domani.... gia' perchè inizialmente non mi sembra che ci fosse la fila sotto casa di Garret e company.. ;)

Che poi sovraprezzato, economicamente ed aziendalmente parlando equivale a NON vendere, perché ad un prezzo superiore rispetto al valore che il mercato assegna al prodotto. Se con un certo prezzo si vende bene e si fanno margini da paura si è fatto bingo.

Chiaramente liberissimi di non riconoscere quel valore a quel prodotto, non comprandolo

Non ho mai capito perché in Italia c'è questa moda del tiro al piccione verso chi ha successo e si fa i soldi (anche onestamente), boh... per me se ci hanno visto giusto, ben per loro

Inviato dal mio GT-I9300 con Tapatalk 2

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che poi.. 730€ per un parallax, ok son 730€, ma c'è qualcosa dello stesso livello in fatto di geometrie e tubazioni a prezzi inferiori?

così, pensando giusto il tempo per scrivere queste due righe non mi viene in mente molto.

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che poi.. 730€ per un parallax, ok son 730€, ma c'è qualcosa dello stesso livello in fatto di geometrie e tubazioni a prezzi inferiori?

così, pensando giusto il tempo per scrivere queste due righe non mi viene in mente molto.

e la stessa cosa che ho pensato pure io!
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Il ciclismo moderno e' drogato perché c'era ben poco da migliorare in una macchina semplice come la bicicletta, tutto quello che è venuto dopo il suo avvento ha si consentito un miglioramento delle prestazioni del ciclista, ma se ci pensiamo bene ai miglioramenti del mezzo avrebbe dovuto corrispondere un incremento delle prestazioni del ciclista almeno paritetico...ecco che il mercato supportato più dal marketing che dalla ricerca ha incominciato e continua a sfornare mezzi mirabolanti con i quali crediamo di diventare degli atleti sempre più performanti, mentre pochi o nessuno parla chiaramente di alimentazione, allenamenti, stile di vita necessari per incrementare le medie, la vam, la resistenza e così via.

Dico questo solo per legittimare di fatto, non ideologicamente, le scelte dei costruttori che ci offrono semplicemente quello che vogliamo, quello che appaga il nostro senso del possesso, e per onestà intellettuale non ci vedo niente di male.

Quando poi per esigenze personali, dal gusto estetico alla ricerca filologica fino al vagheggiamento di un'epoca che non tornerà più, alcuni preferiscono rifugiarsi nel mercato delle storiche, il senso del discorso non cambia molto, sempre di possesso si tratta, e anche qui come nel primo caso, pagheremo prezzi sempre più alti, anche se il mercato qui segue logiche diverse.

Quindi non vivendo in un mondo ideale, continueremo a pagare troppo i nostri giocattoli, siano essi status symbol, mezzi da allenamento o reliquie da esporre in salotto.

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Il ciclismo moderno e' drogato perché c'era ben poco da migliorare in una macchina semplice come la bicicletta, tutto quello che è venuto dopo il suo avvento ha si consentito un miglioramento delle prestazioni del ciclista, ma se ci pensiamo bene ai miglioramenti del mezzo avrebbe dovuto corrispondere un incremento delle prestazioni del ciclista almeno paritetico...ecco che il mercato supportato più dal marketing che dalla ricerca ha incominciato e continua a sfornare mezzi mirabolanti con i quali crediamo di diventare degli atleti sempre più performanti, mentre pochi o nessuno parla chiaramente di alimentazione, allenamenti, stile di vita necessari per incrementare le medie, la vam, la resistenza e così via.

Dico questo solo per legittimare di fatto, non ideologicamente, le scelte dei costruttori che ci offrono semplicemente quello che vogliamo, quello che appaga il nostro senso del possesso, e per onestà intellettuale non ci vedo niente di male.

Quando poi per esigenze personali, dal gusto estetico alla ricerca filologica fino al vagheggiamento di un'epoca che non tornerà più, alcuni preferiscono rifugiarsi nel mercato delle storiche, il senso del discorso non cambia molto, sempre di possesso si tratta, e anche qui come nel primo caso, pagheremo prezzi sempre più alti, anche se il mercato qui segue logiche diverse.

Quindi non vivendo in un mondo ideale, continueremo a pagare troppo i nostri giocattoli, siano essi status symbol, mezzi da allenamento o reliquie da esporre in salotto.

È un discorso troppo ampio che non risulta veritiero. Parliamo della sicurezza e della facilità d'uso di bici moderne rispetto a qualle di 30 anni fa. Freni, marce, geometrie, materiali: un abisso.

Vogliamo andare più sul recente e parlare di mtb?

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@tony75 pero' una volta non li ritenevi cosi merdosi sti cinelli... dai anche per me mi sembra ci siano dei preconcetti, su un imprenditore che prima di tutti ha cavalcato il mercato, facendo dei buoni prodotti, probabilmente sovraprezzati, ma a quanto pare vendono quindi non vedo il problema.

ahh trovatemi un imprenditore italiano che ha l'intuizione di sponsorizzare 4 matti californiani, che corrono con delle bici senza freni come se non ci fosse un domani.... gia' perchè inizialmente non mi sembra che ci fosse la fila sotto casa di Garret e company.. ;)

E' anche vero che la tradizione ciclistica italiana ed europea va un pelino oltre lo sponsorizzare 4 matti californiani che corrono con delle bici senza freni come se non ci fosse un domani.

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@tony75 pero' una volta non li ritenevi cosi merdosi sti cinelli... dai anche per me mi sembra ci siano dei preconcetti, su un imprenditore che prima di tutti ha cavalcato il mercato, facendo dei buoni prodotti, probabilmente sovraprezzati, ma a quanto pare vendono quindi non vedo il problema.

ahh trovatemi un imprenditore italiano che ha l'intuizione di sponsorizzare 4 matti californiani, che corrono con delle bici senza freni come se non ci fosse un domani.... gia' perchè inizialmente non mi sembra che ci fosse la fila sotto casa di Garret e company.. ;)

E' anche vero che la tradizione ciclistica italiana ed europea va un pelino oltre lo sponsorizzare 4 matti californiani che corrono con delle bici senza freni come se non ci fosse un domani.

 

ovvio; ma non mi sembra che Antonio Colombo faccia parte della tradizione ciclistica italiana ed europea...

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la tradizione ciclistica, vero, verissimo... ma con le tradizioni non ci campi...  e in ambito fixed, sponsorizzare 4 matti californiani, vale quanto dare le bici a Contador o un qualsiasi altro pro di superlivello...

anche perchè, sono dell'idea che tantissimi fissati che hanno iniziato con bici del calibro del Mash, non avevano mai pedalato su bici diverse dallo scassone del supermercato con cambio Schimano SIS....

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Lungi da me dal dire che ha sbagliato o altro eh, ha beccato l'onda hipster giusta.

Quel che voglio dire è che ha fatto una cosa fuori dalle righe appunto, fuori da quella che è la cultura italiana. Non sto dicendo che ciò che rispetta la tradizione ciclistica è oro e il resto è merda ma non c'è nulla da meravigliarsi se nessuno li ha mai sponsorizzati prima.

Quella che è la cultura da cui proveniamo ci influenza, ovviamente, anche nei "gusti".

L'imprenditore trevigiano che fa cancelli o altro non va a sponsorizzare 4 mashati ma piuttosto la squadra giovanile di ciclismo, non mi sembra strano ma, anzi, ovvio.

 

Entrambi fanno la cosa giusta.

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