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un sogno in Italia....


Romafix
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non è la soluzione, mi sembra più che altro un metodo, dei designer e architetti, per tirarsi delle gran pippe.

 

Io pure morirei al solo pensiero. Chi soffre d vertigini pedala col panico perenne, nono.

scusa  ma chi soffre di vertigini non dovrebbe avere problemi in una struttura chiusa

 

 

Io se sono in una struttura trasparente e sopraelevata, me la faccio addosso, proprio perchè mi sento sollevata, vedo sotto, nn è una questione d spazi aperti o chiusi ma di altezza.

 

guarda che lo dico perchè  soffro d vertigini anchio e in strutture del genere non ho mai avuto le sensazoni di vuoto come per esempio sporgendosi da un balcone molto alto e guardare giu

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non è la soluzione, mi sembra più che altro un metodo, dei designer e architetti, per tirarsi delle gran pippe.

 

Io pure morirei al solo pensiero. Chi soffre d vertigini pedala col panico perenne, nono.

scusa  ma chi soffre di vertigini non dovrebbe avere problemi in una struttura chiusa

 

 

Io se sono in una struttura trasparente e sopraelevata, me la faccio addosso, proprio perchè mi sento sollevata, vedo sotto, nn è una questione d spazi aperti o chiusi ma di altezza.

 

guarda che lo dico perchè  soffro d vertigini anchio e in strutture del genere non ho mai avuto le sensazoni di vuoto come per esempio sporgendosi da un balcone molto alto e guardare giu

 

evidentemente ci sono diversi tipi di vertigini :)

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non è la soluzione, mi sembra più che altro un metodo, dei designer e architetti, per tirarsi delle gran pippe.

 

Io pure morirei al solo pensiero. Chi soffre d vertigini pedala col panico perenne, nono.

scusa  ma chi soffre di vertigini non dovrebbe avere problemi in una struttura chiusa

 

 

Io se sono in una struttura trasparente e sopraelevata, me la faccio addosso, proprio perchè mi sento sollevata, vedo sotto, nn è una questione d spazi aperti o chiusi ma di altezza.

 

guarda che lo dico perchè  soffro d vertigini anchio e in strutture del genere non ho mai avuto le sensazoni di vuoto come per esempio sporgendosi da un balcone molto alto e guardare giu

 

evidentemente ci sono diversi tipi di vertigini :)

 

 

ok, sono un caso disperato allora :D

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non è la soluzione, mi sembra più che altro un metodo, dei designer e architetti, per tirarsi delle gran pippe.

 

Io pure morirei al solo pensiero. Chi soffre d vertigini pedala col panico perenne, nono.

scusa  ma chi soffre di vertigini non dovrebbe avere problemi in una struttura chiusa

 

 

Io se sono in una struttura trasparente e sopraelevata, me la faccio addosso, proprio perchè mi sento sollevata, vedo sotto, nn è una questione d spazi aperti o chiusi ma di altezza.

 

guarda che lo dico perchè  soffro d vertigini anchio e in strutture del genere non ho mai avuto le sensazoni di vuoto come per esempio sporgendosi da un balcone molto alto e guardare giu

 

evidentemente ci sono diversi tipi di vertigini :)

 

 

ok, sono un caso disperato allora :D

 

vertigini 2.0

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condizionato e riscaldato magari no, che con tutte le storie che ci facciamo in impatto ambientale peggiorerebbe solo le cose... Ma anche se di per se potrebbe sembrare straniante, l'idea è comunque interessante, e poi si parlerebbe delle città, non del zone non urbane.

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ah che cose originali che si inventano gli architetti,

ah che gioia il futuro

 

facciamo un po' di folklore regressivo (non c'è più il futuro di una volta) :

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presto industriamoci, altrimenti Libreville ci supera come più maggiore città, i notutto vincono e i politici (tutti-a-casa) si intascano i soldi del pedaggio. Che ci vorrà? 4 assi e una scatola di chiodi e via sulle montagne russe

 

avanti

 

Libreville prima città del mondo oltre che capitale morale

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Io di positivo ci vedo solo la sicurezza.

per il resto mi sentirei in gabbia, mi tirerebbe via una bella fetta di quello che vuol dire per me "uscire in bici".

Poi sarà che non vivo in una grossa città, ma a me piace uscire e sentire il caldo che brucia d' estate, il freddo d' inverno, prendere l' acqua, sentire gli odori...bo, non mi convince!

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e come le farebbero con il solito asfalto???che schifo !!!a sto punto meglio questo possono  portare piu persone e hanno meno impatto ambientale e soprattutto rovinano meno il paesaggio:                                         

 

www.repubblica.it/ambiente/2013/11/24/news/funivie_urbane_futuro-71796735/

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ah che cose originali che si inventano gli architetti,

ah che gioia il futuro

 

facciamo un po' di folklore regressivo (non c'è più il futuro di una volta) :

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presto industriamoci, altrimenti Libreville ci supera come più maggiore città, i notutto vincono e i politici (tutti-a-casa) si intascano i soldi del pedaggio. Che ci vorrà? 4 assi e una scatola di chiodi e via sulle montagne russe

 

avanti

 

Libreville prima città del mondo oltre che capitale morale

 

Mi fa ride leggere del Gabon e di libreville perché anni fa ci ho passato qualche settimana a causa di una tipa huahuauhahu poi è finita malissimo. Cmq fa cacare veramente poi appena si esce dalla città le cose migliorano. Ah il presidente si chiama Bongo.....non ci credevo ma è così. Vabbè scusate l' OT

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NO non la  vedete al negativo come al solito, provate a fare un altro ragionamento.

 

Londra - e chi ci vive può confermarlo - ha diverse bike lane, magari il pericolo è lo stesso ma di certo già il fatto di avere delle corsie specifiche sulla strada dimostra una certa cultura differente. Ma di questo ne abbiamo ampiamente parlato.

E' un progetto, una visione verso il futuro, verso qualcosa di diverso per una città che da qui al 2025 diventerà la prima città del mondo, superando NY, e si sta preparando. Tutto qui. 

Come la melanzana, il London eye, il grattacielo della Citygroup fanno parte integrante della città, vicino al Big Ben, la chiesa di San Paolo ed il British Museum, questo progetto diventerà, se lo realizzeranno, parte della città che vuole e deve accogliere tutti, ciclisti compresi che come ben sapete sono un bel numero a Londra. 

Ora in Italia i problemi sarebbe sicuramente quelli che avete elencato, poi di peggio ci saranno i cari NOTUTTO che basta che oppongono senza proporre riescono a far spendere il doppio di quanto un'infrastruttura possa costare all'inizio, poi i problemi politici - chi deve farla per essere menzionato nell'aver fatto realizzare l'opera - e poi i problemi di impatto architettonico che se magari si realizza un ponte de merda fatto di ferro e acciaio che crolla pure, ma solo perché è fatto dal solito amico degli amici, va tutto bene, se invece è un progetto innovativo oppure qualcosa che rompe, che spezza o che semplicemente inverte la rotta, ecco che si grida allo schifo, o peggio!!

Qui se non usciamo mai da sto piano de fango che ci hanno creato intorno e che pare stiamo tutti bene, non se ne esce e non si va da nessuna parte. E fra poco pure il Gabon ci supererà.........dopo Londra chiaramente!

Di progetti di questo genere se ne è parlato molto, se ne continua a parlare e qualcosa è stato realizzato. Segnalo l'articolo di Chiara Panzeri (Repubblica 20.10.2013), dove si cita anche la ciclopista neozelandese, e il commento tranchant fatto da Edoardo Salzano nel riportare l'articolo nel suo sito. Lo trovate qui:

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Per chi non lo sapesse Salzano non è un archistar ma uno dei più grandi urbanisti italiani.

Sarei cauto nel dare la responsabilità dello sfascio e dell'impoverimento culturale e scientifico del nostro paese ai cosiddetti no-tutto, si rischia di fornire alibi ai veri responsabili e di alimentare  equivoci.

Lo dico perché sono uno di quelli che si oppone alle opere inutili (ponte sullo stretto, porticcioli turistici ovunque, cementificazione dei litorali, F35, tanto altro) e sostiene quelle utili (ferrovie, scuole, social housing), mi secca un po' essere confuso con altri (cattivi) soggetti.

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Di progetti di questo genere se ne è parlato molto, se ne continua a parlare e qualcosa è stato realizzato. Segnalo l'articolo di Chiara Panzeri (Repubblica 20.10.2013), dove si cita anche la ciclopista neozelandese, e il commento tranchant fatto da Edoardo Salzano nel riportare l'articolo nel suo sito. Lo trovate qui:

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Per chi non lo sapesse Salzano non è un archistar ma uno dei più grandi urbanisti italiani.

Sarei cauto nel dare la responsabilità dello sfascio e dell'impoverimento culturale e scientifico del nostro paese ai cosiddetti no-tutto, si rischia di fornire alibi ai veri responsabili e di alimentare  equivoci.

Lo dico perché sono uno di quelli che si oppone alle opere inutili (ponte sullo stretto, porticcioli turistici ovunque, cementificazione dei litorali, F35, tanto altro) e sostiene quelle utili (ferrovie, scuole, social housing), mi secca un po' essere confuso con altri (cattivi) soggetti.

 

 

 

per il ponte sullo stretto se si potesse togliere il discorso criminalità organizzata, credo che molte persone sarebbe d'accordo, d'altronde anche l'Inghilterra è stata unita all'Europa, la Turchia sta unendo l'Asia e l'Europa, la Danimarca e la Svezia han fatto altrettanto, in Scozia poi esiste un opera di sollevamento acque, che fa paura per la sua ingegnosità che addirittura cambia di livello (8metri se non vado errato) alle imbarcazioni. Per non parlare poi dei canali francesi o altri ponti chilometrici in Giappone. Credo quindi che l'unico dubbio degli italici contestatori al ponte sia riservato a chi vuole realizzarlo e la criminalità. Ma non hanno mai portato prove che queste opere che ho citato, non siano state fatte con mano criminale o che vi siano coinvolgimenti criminali, che possono essere tranquillamente rilevati con la verifica delle aziende che hanno operato o che stanno operando. Se ci sono aziende italiane, come potete escludere che non ci siano coinvolgimenti criminali?

Sui litorali ed i porticcioli, beh vale lo stesso discorso, ma è difficile non pensare a farli in un paese che ha il suo sviluppo geografico per il 75% sul mare e che con dovute regolamentazioni ambientali e gestionali sia un volano per il turismo, il commercio e altro di comunicazione utile per la frontiera africana che sarà il prossimo eldorado per i paesi che riusciranno ad investire. Ma fare "contrasto" forse è anche un merito di chi non ci vuole competitivi su quei versanti. 

 

F35, discorso trito e ritrito, ma se non hai mai letto qualcosa scritto dall'inventore del controllo aereo Giulio Douhet, controllo inteso come potenza territoriale e gestionale, mi resta difficile anteporre ai tuoi dubbi qualcosa di palpabile.

 

Discorso opere utili. Mi spieghi come fai ad includere un opera come il ponte o altro, nelle possibili infiltrazioni criminali, ed invece escludere le opere utili? Pensi che una azienda che faccia questo genere di lavori, si limiti alle grandi opere e non invece a quelle più locali? 

Al di là dell'OT ( mi scuso) quando dico che in Italia ci sono i NOTUTTO, non mi riferisco a singole persone come te in particolare, ma ai movimenti stessi, che spesso come un branco sono gestiti e non si rendono conto invece che oltre a far lievitare i costi sociali sulla realizzazione dell'opera, non riescono a richiedere in cambio qualcosa di utile all'azienda stessa o al politico che vuol fare l'opera. 

Concertare quindi una strada ed una ciclabile che scorra parallela, non mi sembra un idea difficile da realizzare, ed allora mi chiedo perché non chiederla? Pensare alla realizzazione di un ponte, che abbia una ciclabile o uno spazio sufficiente per le bici è così difficile da chiedere?

Chiedere all'azienda dei trasporti che a fronte di un aumento del costo del servizio, e della spesa nuova di mezzi ci sia anche la possibilità di avere treni predisposti per il trasporto libero delle bici, è così impossibile da fare?

Su questo credo che i NOTUTTO sbagliano e di conseguenza credo sbagliano anche chi come te, crede nell'inutilità dell'opera se non realizzata con in cambio un vantaggio per la comunità. Fosse un giardino, una ciclabile, uno spazio di comunanza. Se a queste realizzazioni, chiediamo altrettante opere per tutti, riuscirai a far fruttare al meglio il tuo NO, coinvolgendo tutti facendolo diventare sicuramente un SI. Con riserva chiaramente!

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Tanti dovrebbero capire che la sostenibilità non deve essere solo ambientale bensì economica pure.

 

Per chi chiedeva di spostare le strade in alto e lasciare i pedoni e le bici a livello del suolo, beh è roba del movimento moderno, 60 anni fa. Ci sono tutte le combinazioni possibili, pedoni in alto macchine in basso, viceversa, sottoterra e via dicendo.

 

Ludwig%20Hilberseimer-Veille%20verticale

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