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Binomio bicicletta=povertà


Velòs
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Se vai in bici hai molte più possibilità di rimanere intero e vivo se questa è povertà...

Come sempre Dens contribuisci con interventi intelligenti e toccanti.

E' difficile esprimere solidarietà da dietro un pc e ho sempre trovato ipocrita farlo per una persona che non si conosce, ma questa volta ci tenevo.

 

Siamo noi la nostra ricchezza, i nostri amici.

Coi soldi si comprano cose, le cose non rendono ricchi.

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In questo triste periodo mi trovo a dover assistere mio padre inchiodato in un letto di terapia intensiva a seguito di un brutto incidente automobilistico. L'incidente è avvenuto sabato mentre rincasava dopo avermi accompagnato in stazione, non ho l'auto e vado a trovarli in treno+bici o in bici e basta. Però in inverno c'è sempre da discutere e fa freddo e c'è il ghiaccio e ti ammali ecc. ecc.

Per amore di quieto vivere a volte accetto un passaggio e vado avanti e indietro in treno senza bici, ha ha ha... quieto vivere...

Comunque adesso il babbo è tutto bello pieno di fili e tubi a Piacenza e io posata la macchina del lavoro, acchiappo la bici, salto su un treno a Lodi vado a Piacenza pedalo 3km e lo vado a trovare. Ho dovuto litigare con metà della mia famiglia perchè: "Ma sei matto in bici di sera?"... e fa freddo e c'è il ghiaccio e se ti succede qualcosa... se andassi in macchina sarebbero tutti più tranquilli.

Stiamo vivendo un'inferno perchè papà è stato centrato incolpevole da un povero cristo che probabilmente è morto alla guida e ha invaso la sua carreggiata, stiamo ore in un reparto drammatico dove oltre la metà della gente è li a seguito di incidenti stradali ma io che uso la bici d'inverno sono un pazzo! Guido quasi 50000 km l'anno per lavoro ma sono tutti preoccupati perchè ne pedalo 6-7000.

La pubblicità del settore auto ha inquinato la testa della gente in una maniera spaventosa.

Comunque questa sera quando ho salutato il babbo sedato e gli ho detto ciao piglio la bici e torno in stazione lui è rimasto sereno, non so quanto sia cosciente, non so se mi sente ma mi piace pensare che almeno lui adesso la pensa come me.

Se vai in bici hai molte più possibilità di rimanere intero e vivo se questa è povertà...

come sempre, in qualsiasi intervento, hai le giuste parole.

un'abbraccio a te e tuo padre

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Io utilizzo la bici a Genova per andare dalla stazione al lavoro ogni santo giorno, la lascio legata con doppia catena davanti alla stazione. Non immaginate la faccia della gente quando vedono o dico loro che ogni giorno, sole freddo pioggia mi reco al lavoro in bici. Una compassione mista a complesso di superiorità (loro) perche non ho lo scooter o la vespa (come va di moda qui a genova).

Aldilà delle condizioni in cui trovo la bici al mattino (ruote sgonfie, bottiglie di birra sopra, ruote storte prese a calci) e dei rischi che mi prendo ogni giorno in una delle città più incivili del mondo, la cosa che mi arreca più tristezza sono i commenti della gente: la prima cosa che mi dicono non è 'come ti trovi, è una cosa fattibile, complimenti' , ma 'strano che non te l'hanno ancora rubata!' 

Povera italia, e poveri loro!

 

 

Non mi sono mai dilungato a spiegare il motivo per cui insisto, non ne vale la pena perderei tempo prezioso.

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@Dens, hai tutto il mio sostegno, so bene anche io cosa significhi avere il papà bloccato su un letto d'ospedale (il mio lo era per via di un infarto)

 

Mia moglie ha deciso di usare la bici per andare al lavoro non per chissà quale motivo economico, ambientale, di ribellione al sistema. La sua fortuna è che abitiamo a 1 km dal suo ufficio (io invece a 15 dal mio), e la strada che deve fare è molto tranquilla. Ha deciso di usare la bici dopo aver visto me che ho venduto la mia auto e scelto solo la bicicletta, dicendo "se i sacrifici li fai tu per la famiglia, allora li devo fare anche io". Da quel giorno non ha più usato l'auto per andare in ufficio, tranne casi eccezionali.

 

Secondo me questa non è povertà, anzi. 

 

E ribadisco, io mi sento molto fortunato, conosco milioni di ragazze che avrebbero saputo dire solo "sei un cretino ad andare in bici"

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@Dens, hai tutto il mio sostegno, so bene anche io cosa significhi avere il papà bloccato su un letto d'ospedale (il mio lo era per via di un infarto)

 

Mia moglie ha deciso di usare la bici per andare al lavoro non per chissà quale motivo economico, ambientale, di ribellione al sistema. La sua fortuna è che abitiamo a 1 km dal suo ufficio (io invece a 15 dal mio), e la strada che deve fare è molto tranquilla. Ha deciso di usare la bici dopo aver visto me che ho venduto la mia auto e scelto solo la bicicletta, dicendo "se i sacrifici li fai tu per la famiglia, allora li devo fare anche io". Da quel giorno non ha più usato l'auto per andare in ufficio, tranne casi eccezionali.

 

Secondo me questa non è povertà, anzi. 

 

E ribadisco, io mi sento molto fortunato, conosco milioni di ragazze che avrebbero saputo dire solo "sei un cretino ad andare in bici"

tu hai una Donna

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Prima mi sentivo ricco, da quando ho scoperto la sezione vendo del mercatino e sardicicli mi sento molto più povero!!

A Genova se vai in bici non sei povero, sei semplicemente scemo/hipster/comunista e in quanto tale meritevole di insulti ad ogni semaforo.Ma giro sempre con il k-way,percio mi scivolano addosso.

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Esistono dei pregiudizi in questa societá italiana, creati negli anni da quella subcultura dell'egualitarismo avariato che ha creato il contrario di quello che sognava.

Chi ha generato battaglie per fare una classe sociale unica, ha invece generato mostri e classi sociali differenti ma sopratutto cultura mediocre.

Se hai la casa in centro sei un vip, se non ce l'hai sei un povero, se hai l'auto sei benestante, se non ce l'hai sei un morto di fame, ect ect, via via fino alle biciclette.

Ora se guardiamo al passato, quello in bianco e nero quando gli sguardi erano tristi, le figure molto magre, i maglioni erano a quadri, non si notava l'invidia. Cioé quello che esiste oggi in maniera eccessiva.

Questo sistema, ha creato quindi invidia e cerebrolesi che ancora oggi scrivono o pensano che ci sia una differenza sociale, in base ai vestiti,alle auto, a dove abiti - famosi i maglioni di cachemire ed il porta occhiali di un noto ex sindacalista - per cui é IN se indossi qualcosa é out se sei casual.

Se anche chi segue questi cattivi maestri - lo erano prima e lo sono adesso - facesse mente locale a capire che ve lo hanno messo in culo con l'ideologia del tutto uguale per tutti, pensando invece ai cazzi loro e schifando poi chi ragiona andando in bici, forse questa gentaccia che ha rovinato un paese se ne andrebbe. Una volta per tutte dall'Italia!

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La colpa infatti è di quelli come l'ex sindacalista, ma a qualcuno piace pensare che la colpa sia di quelli dell'altra parte (perché anche per come caghi seduto sulla tazza del cesso ci sarà qualcuno, come l'ex sindacalista, pronto ad insultarti se non sei come lui).

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Quando sono stato in Cina mi ha colpito la totale mancanza di persone in giro in bicicletta, tutto il contrario dell'immaginario collettivo che rappresenta quel paese. Ho chiesto così all'interprete che mi ha risposto che una volta scoppiato il boom economico, la prima cosa che hanno fatto tutti i cinesi è stata comprarsi l'auto. La bicicletta è stata abbandonata perché ricordava ai cinesi i tempi della Cina di Mao, delle privazioni, del comunismo a oltranza e della povertà diffusa. Più o meno quello che successe da noi dopo la guerra (anche se per parecchi anni la bicicletta è stata l'unico mezzo a disposizione del proletario per andare al lavoro, mio nonno faceva Seregno-Sesto San Giovanni tutti i giorni, sono 20 e passa chilometri e nessuno gli dava del povero).

Questa mentalità ci è rimasta appiccicata addosso e adesso tutti abbiamo paura di ritornare più poveri di quello che erano i nostri nonni.

 

Poi ovvio, in Cina se vai in giro in bicicletta sei un uomo morto, il traffico a Shanghai è allucinante

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Il problema non penso sia l'ex sindacalista in se, ma questa medietà generalizzata che tende a ridurre tutto a categorie stagne:tutti quelli in bici sono comunisti, sono poveri,etc.Tutti quelli con il SUV sono ricchi, sono milanesi, votano PDL,etc.Purtroppo è questa nostra società che tende a stroncare il singolo a favore della massa

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Non esiste piu un pensiero individuale, se ti piacciono le Hogan ti piace anche la louis vuitton e il Suv, appartieni sicuramente a quella categoria, non puo avere una tua personalità.

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Il problema non penso sia l'ex sindacalista in se, ma questa medietà generalizzata che tende a ridurre tutto a categorie stagne:tutti quelli in bici sono comunisti, sono poveri,etc.Tutti quelli con il SUV sono ricchi, sono milanesi, votano PDL,etc.Purtroppo è questa nostra società che tende a stroncare il singolo a favore della massa

 

è la cultura tirata su a forza da quelli come l'ex sindacalista ed i suoi amici o compagni come amano chiamarsi.......

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oh, povero a chi?? vi presento la mia bici...

 

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si, lo so, mancano le gabbiette.. ma sto aspettando le costole della tigre albina che ho ordinato per farle artigianali.. abbiate pazienza. per i cinghietti, ho già recuperato del budello di panda rosso, molto resistente

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Il problema non penso sia l'ex sindacalista in se, ma questa medietà generalizzata che tende a ridurre tutto a categorie stagne:tutti quelli in bici sono comunisti, sono poveri,etc.Tutti quelli con il SUV sono ricchi, sono milanesi, votano PDL,etc.Purtroppo è questa nostra società che tende a stroncare il singolo a favore della massa

è la cultura tirata su a forza da quelli come l'ex sindacalista ed i suoi amici o compagni come amano chiamarsi.......

Non penso sia il comunismo il malefico creatore di tutto ciò. Semplicemente arriviamo da generazioni di malinformazione e uniformazione (90% attraverso la televisione ma anche altri media, che soggiogano le menti con le parole).È la macchina del fango,che con l'uso piu meschino che esista della parola priva della dignità e uniforma verso l'unica cosa giusta che esiste.

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