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Paris London by Fixie


Davdino
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Ciao ragazzi,

siamo riusciti nell’impresa!

Partenza stazione centrale dopo un drittone fra pub e colonne di san Lorenzo.

Ore 5.30 Stazione centrale.

Smontate le bici alla bella&meglio insacchettate nel pratico porta bici home made e via….

Che l’avventura inizi.

Ci svegliamo alla Gare du Nord.

Parigi sembra bella intrafficata. Parecchio intrafficata ma almeno ci sono piste ciclabili in ogni cazzo di via!

Gironzoliamo per vari negozi ciclistici alla ricerca di piccoli dettagli e poi, dopo un doccione ci spariamo una festa di buon viaggio organizzata da un amico francese! Mille cinqucento settantadue birrette e a nanna…..

Un lieve mal di testa ci sveglia, facciamo il punto della situazione e con un ritardo maestoso partiamo!

Capiamo subito che le nostre bestemmie si erano trasformate in pioggia…..di buon grado accettiamo i liquidi che piovono dal cielo e ci bagnamo come i pulcini.

Spingiamo bene o male tutti dei simpatici 44:14 /42:14 i quali non si dimostrano tanto simpatici sulle salite. E di salite ne abbiamo affrontatate!

Eccome!

+ bestemmiamo + ci bagnamo!

Dopo un 140 km arriviamo a tarda sera a rouen!

Due birrette un doccione e via!

Pronti a svegliarci sotto una pioggerellina stupida gonfi di acido lattico!

Facciamo due spese da decathlon, imbottiture di spugna x gli spallacci di uno zaino e calzini ai quali tagliamo le punte x avere degli scalda avambracci!

Marci marcissimi partiamo!

La tappa è quella veloce e lenta!

Un bagno di sangue!

60 km di un interminabile SALISCENDI finkè scendi è una bellura ma in salita sotto la pioggia con il vento contrario che soffia….spingiamo spingiamo ci fermiamo 2 volte.

La prima in un baretto che cristo santo ha poco da mangiare.

Noi affamati come lupi salutiamo bagnamo dappertutto ci asciughiamo nei bagni peggio dei migliori senzatetto e via….

…seconda tappa dopo una 40 di km un grandioso supermercato che svaligiamo senza pietà…

dobbiamo arrivare entro le sei al traghetto…..

il vento soffia….scolliniamo un interminabile collina che ci porta a dieppe. I muscoli pompano acido lattico a manetta….integratori, maltodestrine, banane NULLLA DA FARE!

Il bello deve ancora arrivare…..

Contenti per essere cmq arrivati alle 17.30 la tipa (maledetta puttana) ci dice, THIS IS A BOAT, NOT A TRAIN…..dovevate essere qui un ora prima della partenza!

PROVIAMO CON LA DOVUTA CALMA A SPIEGARGLI CHE SIAMO IN BICI NON ABBIAMO ALLOGGIO SE dall’altra parte……

Niente non ne vuole sapere…..

Salutiamo cordialmente e ci prepariamo a mangiare una puttanata bere delle birrette in giro e poi….dormire in biglietteria. Fino alle 3 per poi essere imbarcati e arrivare alla nostra beneamata new heaven.

Così è…..dormiamo MALE, ma MALE MALE.

Freddo freddo, pavimenti in marmo freddo, umido cattiveria e fastidi….

Strano ma vero siamo nel regno unito…patria del tempo schifoso! Quel giorno no!

Nostro signoreiddio forse ha avuto un po’ di pietà per noi 4 poveri stronzi!

Facciamo una colazione e contestualmente un rapido summit sul da farsi.

Chi stava male x il freddo, chi dopo una notte passata a sboccare voleva cmq arrivare a londra in giornata, chi…..non mi ricordo….

Terminiamo il breakfast inglese, e optiamo democraticamente per una doccia nell’ostello (che peraltro avevamo prenotato e dunque perso)

Doccione-> pisolino-> optiamo per un giorno di riposo…..

Si siamo troppo cotti ed è cmq troppo tardi x affrontare le ultime 90 miglia.

Andiamo a fare 4 passi per cercare del cibo……

Sono 40 km tra colline e paesaggi splendidi.

Organizziamo una grigliata improvvisata con tanto di griglie usa e getta fissate al telaio con lo scotch!

Un nostro socio a 200 metri dall’ostello, decide di frenare sull’asfalto utilizzando il proprio mento!

Metodo funzionale ma fastidioso.

Lo disinfettiamo e lo curiamo con della carne alla griglia e vino rosso.

Il giorno seguente, il nostro sfortunato compare decide di mollare il colpo.

Il karma diventa subito negativo.

Siamo tristi….

Lo portiamo in farmacia.

Suturano il tutto lo disinfettano e gli dicono, come on. One more scar!

Pompaggio massimo nell’aria.

Subito smorzato da salite salite salite salite! Dio bono! Non piove e non ci lamentiamo!

Dopo 3 ore di salite ripide e discese che facevano fischiare e fumare i pattini, troviamo la mitica statale A22……praticamente un autostrada!

Siamo passati da un paesaggio incontaminato e molto simile alla foresta di sherwood ad una stradona con i camion che ci passano sulle orecchie!

Mancano una trentina di miglia, vanno via liscie ……la fatica c’è ma le gambe vanno che è una bellezza!

Ormai cominciamo a vedere i primi cartelli con scritto londra! Mangiamo un fish&chips prima di entrare in londra…..le nostre stanche gambe ormai non sono + in contatto con il cervello, il quale le spinge in volata fino a piccadilly!!!

WOW!

Abbracci e foto ricordo davanti ai turisti che ci guardavano come alieni!! Un gomitolo di telai colorati!

Leghiamo le bici, ci cambiamo, entriamo nel primo pub carino, spieghiamo la nostra storia e cominciamo a bere guinness su guinness…….su guinness su…..finchè a malincuore il proprietario, che peraltro ci aveva offerto alloggio a casa, sua ci dice devo chiudere amici.

Peggio dei peggiori tramps ci sdraiamo in Victoria station, aspettiamo un oretta il treno per l’aereoporto….

Facciamo a parole con un controllore della stazione che ci intima di smettere di smontare le nostre bici, perkè la stua stazione non è un garage!

Ahhahah gli ridiamo in faccia ma quando chiama la sicurezza capiamo che non vale la pena….. è un povero idiota, facciamo 3 metri e smontiamo le nostre biciclettine!

Check in interminabile……24 ore di veglia un ultima colazione seria. Baked beans e birrozza.

Ci si addormenta in aereo come sassi!

Esperienza super figa sebbene ritengo che sia da stupidi affrontare un percorso del genere con una fissa. Avessimo avuto delle bici da corsa sarebbe stata una passeggiata, ma tutto ciò ha dato un gusto di sfida a quella che è stata una vacanza con il naso al vento!

Yeah! Mi sono sfogato!

Peace!

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Cazzo... Sono chiuso nella comodità della mia casetta a lavorare comodamente seduto davanti al pc e mi manca la fatica, il freddo, le salite che ti spaccano le gambe, le discesce con l'odore di gomma bruciata del freno, l'umido il freddo e le notti on-the-road... Mi manca la sensazione di sfida che c'era nel tutto, mi mancano gli sguardi delle persone che abbiamo incontrato sulla strada e nei vari baretti.. Ma soprattutto mi manca spingere la mia bici al di la delle sue possibilità e delle mie, tenere duro ancora per 50 metri, dai che poi è discesa, a no, ancora salita, dai che ce la fai... Mi mancano i noccioli di ciliegia sputati a 50 km/h, il mangiare per terra davanti ai supermercati, spalmare il formaggio sul pane con la chiave del 15, la gioia di arrivare, il dire si cazzo, ce l'abbiamo fatta, ma soprattutto mi manca sentire che con voi 3 teste di cazzo potevamo arrivare pedalando in cima al mondo e tornare indietro... Bastava un po di tempo e due spiccioli... Come on guy... Già sogno la prossima...

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tu si che sei poetico BRO!

io abbastanza sul marcio però sto scrivendo con la cravatta!

SBORRA A GO-GO

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