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ancora un arresto...


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Arrestato martedì 07 maggio a Porta Palazzo dal gruppo della Municipale di Torino che si occupa dei furti di bici, ricettatore di nazionalità marocchina che aveva appena acquistato da un tossico una citybike da donna rubata poco prima in una cantina. L'uomo era anche in possesso di un telefono cellulare rubato ad una studentessa su un tram la mattina stessa. Anche il tossico è stato fermato e denunciato.

Dopo poche ore è stato individuato il proprietario della bicicletta, che non si era ancora accorto del furto, al quale è stata restituita la bici!

 

OK, bravi...ma questi dopo pochi giorni sono a piede libero e di nuovo a rubare!

Che vogliamo fare? Tagliamo le mani?

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che ti posso dire, noi facciamo il nostro al meglio delle ns possibilità, poi come dico sempre, i giudici faranno il loro e gli avvocati pure... sicuramente avere la possibilità di dedicarsi al fenomeno a tempo pieno (cosa rara, te lo assicuro), poco per volta fa sì che ladri e ricettatori non agiscano più in modo sfacciato ed impunito, ma abbiano la vita un pò più difficile...almeno in una zona circoscritta come quella di Porta Palazzo e dintorni.

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che ti posso dire, noi facciamo il nostro al meglio delle ns possibilità, poi come dico sempre, i giudici faranno il loro e gli avvocati pure... sicuramente avere la possibilità di dedicarsi al fenomeno a tempo pieno (cosa rara, te lo assicuro), poco per volta fa sì che ladri e ricettatori non agiscano più in modo sfacciato ed impunito, ma abbiano la vita un pò più difficile...almeno in una zona circoscritta come quella di Porta Palazzo e dintorni.

 

hai perfettamente ragione e io vi ringrazio per il lavoro che fate!

ma si dovrebbero sensibilizzare questi ladri anche mostrandogli i propri "colleghi" in carcere con pene che vanno da 1 anno in su.

io ci penserei 10 volte prima di rubare una bici se mi costasse un paio di anni di cella!

parliamoci chiaro, una bici rubata ti frutta 100€ e se ne rischi 2 o 3 di carcere tiri le somme e ti dedichi ad altro!

ovvio che questi sono elementi che dalle bici passano alle auto o agli scooter...

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che ti posso dire, noi facciamo il nostro al meglio delle ns possibilità, poi come dico sempre, i giudici faranno il loro e gli avvocati pure... sicuramente avere la possibilità di dedicarsi al fenomeno a tempo pieno (cosa rara, te lo assicuro), poco per volta fa sì che ladri e ricettatori non agiscano più in modo sfacciato ed impunito, ma abbiano la vita un pò più difficile...almeno in una zona circoscritta come quella di Porta Palazzo e dintorni.

Ispettore, per il lavoro che fai e l'entusiasmo che ci metti sei uno dei pochi delle FdO che rispetto veramente.

 

Continuate così (tu ed i tuoi colleghi).

L'Italia ha bisogno di persone come Voi.

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Arrestato martedì 07 maggio a Porta Palazzo dal gruppo della Municipale di Torino che si occupa dei furti di bici, ricettatore di nazionalità marocchina che aveva appena acquistato da un tossico una citybike da donna rubata poco prima in una cantina. L'uomo era anche in possesso di un telefono cellulare rubato ad una studentessa su un tram la mattina stessa. Anche il tossico è stato fermato e denunciato.

Dopo poche ore è stato individuato il proprietario della bicicletta, che non si era ancora accorto del furto, al quale è stata restituita la bici!

La butto per capire se è un'idea bislacca.

I maggiori acquirenti di bici usate sono ragazzi, con molta economia da fare, studenti fuori sede che non hanno la macchina di famiglia per spostarsi (dico macchina perchè è il primo mezzo all'interno del nucleo). Scegliere una mobilità che costi il meno possibile è una grande decisione, andrebbe indirizzata (parlo di campagne informative) in maniera più responsabile, slittando quello che è il mercato del rubato su un'usato di egual valore ma pulito.

A freddo mi viene in mente quello che i ragazzi di L'Altra Babele fanno a Bologna con le loro divertentissime aste!

Così si cambia la cattiva abitudine di un consumatore, si abbassa la domanda e fregar' bici costerà troppo poco per lo sbattimento furtivo.

Torino ha tutte le carte in regola per riuscire con determinazione in tutto questo.

Modificato da Vittodevemorire (visualizza cornologia modifica)
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Arrestato martedì 07 maggio a Porta Palazzo dal gruppo della Municipale di Torino che si occupa dei furti di bici, ricettatore di nazionalità marocchina che aveva appena acquistato da un tossico una citybike da donna rubata poco prima in una cantina. L'uomo era anche in possesso di un telefono cellulare rubato ad una studentessa su un tram la mattina stessa. Anche il tossico è stato fermato e denunciato.

Dopo poche ore è stato individuato il proprietario della bicicletta, che non si era ancora accorto del furto, al quale è stata restituita la bici!

La butto per capire se è un'idea bislacca.

I maggiori acquirenti di bici usate sono ragazzi, con molta economia da fare, studenti fuori sede che non hanno la macchina di famiglia per spostarsi (dico macchina perchè è il primo mezzo all'interno del nucleo). Scegliere una mobilità che costi il meno possibile è una grande decisione, andrebbe indirizzata (parlo di campagne informative) in maniera più responsabile, slittando quello che è il mercato del rubato su un'usato di egual valore ma pulito.

A freddo mi viene in mente quello che i ragazzi di L'Altra Babele fanno a Bologna con le loro divertentissime aste!

Così si cambia la cattiva abitudine di un consumatore, si abbassa la domanda e fregar' bici costerà troppo poco per lo sbattimento furtivo.

Torino ha tutte le carte in regola per riuscire con determinazione in tutto questo.

 

si, ottima idea e tra l'altro conosco l'iniziativa di l'altra babele di bologna, solo che dovrebbe proprio essere un'associazione di categoria presente sul territorio a proporre e spingere polticamente la cosa, come han fatto a bologna.

Inoltre, per esperienza persona, posso dire che le categorie "criminali" coinvolte nel fenomeno si possono distinguere in:

  • il tossico che per procurarsi la dose ruba la prima bici che trova per strada o nei box (spesso lasciati aperti) o nei cortili condominiali;
  • il ricettatore, ampiamente diffuso a porta pila/balon (parlando di Torino) che raccoglie tutto ciò che i predetti recuperano e rivendono al balon o esportano all'estero;
  • il ladro professionista che sceglie solo bici di alta gamma e colpisce soprattutto i box, per poi rivendere su "ordinazione" o all'estero o su siti esteri;
  • il ladro improvvisato che ruba per l'utilizzo personale.

ps: scusa, ma chettaffatto Vitto?? ;-) 

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Arrestato martedì 07 maggio a Porta Palazzo dal gruppo della Municipale di Torino che si occupa dei furti di bici, ricettatore di nazionalità marocchina che aveva appena acquistato da un tossico una citybike da donna rubata poco prima in una cantina. L'uomo era anche in possesso di un telefono cellulare rubato ad una studentessa su un tram la mattina stessa. Anche il tossico è stato fermato e denunciato.

Dopo poche ore è stato individuato il proprietario della bicicletta, che non si era ancora accorto del furto, al quale è stata restituita la bici!

La butto per capire se è un'idea bislacca.

I maggiori acquirenti di bici usate sono ragazzi, con molta economia da fare, studenti fuori sede che non hanno la macchina di famiglia per spostarsi (dico macchina perchè è il primo mezzo all'interno del nucleo). Scegliere una mobilità che costi il meno possibile è una grande decisione, andrebbe indirizzata (parlo di campagne informative) in maniera più responsabile, slittando quello che è il mercato del rubato su un'usato di egual valore ma pulito.

A freddo mi viene in mente quello che i ragazzi di L'Altra Babele fanno a Bologna con le loro divertentissime aste!

Così si cambia la cattiva abitudine di un consumatore, si abbassa la domanda e fregar' bici costerà troppo poco per lo sbattimento furtivo.

Torino ha tutte le carte in regola per riuscire con determinazione in tutto questo.

 

si, ottima idea e tra l'altro conosco l'iniziativa di l'altra babele di bologna, solo che dovrebbe proprio essere un'associazione di categoria presente sul territorio a proporre e spingere polticamente la cosa, come han fatto a bologna.

Inoltre, per esperienza persona, posso dire che le categorie "criminali" coinvolte nel fenomeno si possono distinguere in:

  • il tossico che per procurarsi la dose ruba la prima bici che trova per strada o nei box (spesso lasciati aperti) o nei cortili condominiali;
  • il ricettatore, ampiamente diffuso a porta pila/balon (parlando di Torino) che raccoglie tutto ciò che i predetti recuperano e rivendono al balon o esportano all'estero;
  • il ladro professionista che sceglie solo bici di alta gamma e colpisce soprattutto i box, per poi rivendere su "ordinazione" o all'estero o su siti esteri;
  • il ladro improvvisato che ruba per l'utilizzo personale.

ps: scusa, ma chettaffatto Vitto?? ;-) 

 

tra le categorie "criminali", ovviamente dimenticavo l'ultimo anello della filiera...l'acquirente che si rivolge al mercato nero (che sia la vendita anomala su internet od il balon) sapendo od accettando il rischio di acquistare merce rubata... il chè lo rende complice del fenomeno dei furti bici e cmq responsabile del reato di ricettazione o quantomeno incauto acquisto

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si, ottima idea e tra l'altro conosco l'iniziativa di l'altra babele di bologna, solo che dovrebbe proprio essere un'associazione di categoria presente sul territorio a proporre e spingere polticamente la cosa, come han fatto a bologna.

Inoltre, per esperienza persona, posso dire che le categorie "criminali" coinvolte nel fenomeno si possono distinguere in:

  • il tossico che per procurarsi la dose ruba la prima bici che trova per strada o nei box (spesso lasciati aperti) o nei cortili condominiali;
  • il ricettatore, ampiamente diffuso a porta pila/balon (parlando di Torino) che raccoglie tutto ciò che i predetti recuperano e rivendono al balon o esportano all'estero;
  • il ladro professionista che sceglie solo bici di alta gamma e colpisce soprattutto i box, per poi rivendere su "ordinazione" o all'estero o su siti esteri;
  • il ladro improvvisato che ruba per l'utilizzo personale.

ps: scusa, ma chettaffatto Vitto?? ;-)

tra le categorie "criminali", ovviamente dimenticavo l'ultimo anello della filiera...l'acquirente che si rivolge al mercato nero (che sia la vendita anomala su internet od il balon) sapendo od accettando il rischio di acquistare merce rubata... il chè lo rende complice del fenomeno dei furti bici e cmq responsabile del reato di ricettazione o quantomeno incauto acquisto

Per come l'ho capita io, il giro in rete è davvero tosto, ma si tratta comunque (correggimi se sbaglio) di una fetta decisamente piccola a livello quantitatico, parliamo di telai corsa molto costosi, spesso in carbonio, che se te li rivendono anche al decimo de valore, sono comunque troppo su per il budget di chi "basta che le ruote girino".

Smorzare il mercato dei ferri dati via a 30 o 50 euri, sarebbe la prima cosa tangibile e più efficace da fare.

Parto dalla ciclofficine, che in un'anno sono triplicate, gli arci e la miriade di associazioni culturali, i centri sociali (a Roma funzionano bene in questo senso), non credo che a tutte queste menti non sia venuta mai in mente una cosa del genere, c'è un freno o comunque un'ostacolo.

Vitto personalmente non mi ha fatto nulla, è una cretinata che mi sono inventato leggendo Shakespeare.

Modificato da Vittodevemorire (visualizza cornologia modifica)
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  • 5 months later...

riuppo questo topic per chiedere a chi si occupa di penale, ( @Romafix ? ), ma com'è che spesso quando prendono un ladro ( di bici, vedi recenti cronache , o anche altro, tipo rom o simili ), il tale viene spesso rilasciato subito dopo ? c'entra con i reati bagatellari ?

discorsi tipo reiterazione del reato o pericolosità sociale non valgono per tutti ? ( in vita mia finora mi hanno rubato 3 bici, e mi girano i marons quando sento ste cose ).

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riuppo questo topic per chiedere a chi si occupa di penale, ( @Romafix ? ), ma com'è che spesso quando prendono un ladro ( di bici, vedi recenti cronache , o anche altro, tipo rom o simili ), il tale viene spesso rilasciato subito dopo ? c'entra con i reati bagatellari ?

discorsi tipo reiterazione del reato o pericolosità sociale non valgono per tutti ? ( in vita mia finora mi hanno rubato 3 bici, e mi girano i marons quando sento ste cose ).

 

 

Grazie della stima web, non la merito! Vado a risponderti

 

Pur non occupandomi più di penale da ani, il sistema ha un impianto base fisso, per cui le regole sono sempre quelle diversamente dal civile. Uno dei caposaldi del nostro sistema giuridico e il "favor rei", ciò vuole dire che si applica sempre la legge più favorevole a chi commette il reato! 

Non sto a dirti le motivazioni - clemenza, buon senso, dimostrazione della Legge di quanto è magnanima ect ect, tutte frocettterie filosofiche per chi è estraneo a queste cose - ma ti dico che questo metodo si applica sopratutto a chi compie un reato per la prima volta e per chi ammette la responsabilità. Cioè patteggia! In caso di prova evidente - testimonianze, riconoscimenti, immagini video evidenti, perché non tutte sono utili - il reo confessando la colpa, consigliato dal legale, patteggia la pena. Cioè concorda con il magistrato quale pena scontare. Aggiungici poi che le carceri sono piene e quindi si tende a dare più pene alternative che non detentive ed hai la tua risposta.

Spero di essere stato esaustivo, magari ti roderà ancora di più il culo, ma è così.

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non è che mi rode più di tanto, ma si sente spesso di tipi beccati, ribeccati e strabeccati che continuano, ricontinuano e stracontinuano a commettere gli stessi reati. ok capisco che magari non ammazzano nessuno, ma per es. uno a caso io, affitto a Milano, cazzi e mazzi, mi rubarono la mtb carbo nuova di pacca ( ancora con la plastichetta sulla sella, dopo 'sto fatto in pratica ho smesso di gareggiare ) ed una schwinn vintage tenuta come una reliquia aliena. casi come il mio, diversi ma uguali nella sostanza ne conosco un milione. vabbuò.

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