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GIORNATA NAZIONALE DELLA BICICLETTA


Pier
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Ciao, vi segnalo la presentazione del libro COMPRATEVI UNA BICICLETTA di Federico Del Prete (Ediciclo Editore) che si terrà Venerdì 10 maggio presso la libreria IBS di Bologna via Rizzoli 18.

Oltre all’autore e al relatore Bibi Bellini, sarà presente il Signor Enzo Benetti che esporrà in libreria 2 bici della sua collezione privata.

Vi inoltro di seguito il comunicato stampa dell’evento e l’articolo di Repubblica sulla collezione di Benetti.

 

 

Venerdì 10 Maggio 2013 ore 18.00

In occasione della giornata nazionale della bicicletta

Federico Del Prete presenta

Compratevi una bicicletta. Come uscire dalla dipendenza da automobile e cambiare la propria vita

Ediciclo Editore

Dialoga con l'autore Bibi Bellini

 

 

Compratevi una bicicletta! Come uscire dalla dipendenza da automobile e cambiare la propria vita

Un motociclista convinto si trasferisce da Roma a Milano e si converte alla bicicletta. Partendo dalla propria esperienza e dal confronto dei vizi e delle virtù sulla mobilità delle due metropoli, Federico Del Prete indica che una nuova via è possibile: affrancarsi dall'uso compulsivo della macchina e abbracciare in modo liberatorio e costruttivo la mobilità ciclistica; scrollarsi di dosso definitivamente le sempre più pesanti spese per l'automobile e investire molti meno soldi in una bicicletta solida ed efficiente. Con stile ironico, spesso dissacrante, dando voce a divertenti sketches "on the road" raccolti sia dalla diretta esperienza sia dai fatti di cronaca, Del Prete mette a nudo i paradossali comportamenti che regolano la mobilità individuale nelle grandi città. Questo libro è la dimostrazione di come l'uso indiscriminato della viabilità a motore non sia più sostenibile e appartenga a un mondo ormai vecchio. È ora di cambiare.

 

 

L'appello di Benetti, collezionista di bici Troviamo un posto per Coppi e Bartali

«AVEVO otto anni quando mio padre mi regalò la mia prima bicicletta da corsa. Era stata costruita con pezzi di recupero da Marino, il meccanico che aveva l'officina alla Bolognina, vicino al Ca' dei Fiori. Per comperarla pagammo, a rate, tremila e cinquecento lire».La passione nacque lì e non ha più abbandonato Enzo Benetti, 78 anni, pensionato, che in età lavorativa fece lo 007 del Comune di Bologna a caccia di abusi edilizi. Adesso Benetti raccoglie e rimira i tesori della sua collezione privata: sono oltre duecento gioielli che rappresentano la storia della bici, dal 1850 al 1990. Ci sono pure esemplari unici, come l'ammiraglia di Fausto Coppi modello Tour de France, quella del suo rivale Gino Bartali, la Bianchi del centenario, mille esemplari sparsi nel globo terrestre, che allora costò quasi quattro milioni delle vecchie lire.E poi bici storiche made in Bologna, la Malaguti del '37 con il primo cambio Campagnolo a due stecche non ancora in commercio, il "Velocino" del '36 brevettato da Betazzoni nel laboratorio di Strada Maggiore. Nell'elenco degli esemplari da museo, pure il Biciclo Bottecchia a cardano, con ruota anteriore alta oltre un metro e mezzo. Per raggiungere la sella, sul telaio ci sono due tacche tipo scalino. Sono biciclette da pressione alta per gli appassionati del ciclismo, ammutoliti davanti alle due ruote con telaio in legno. «Per stagionare la curvatura - spiega Benetti - occorrevano due anni in camera asettica».Il collezionista di oggi fu anche, ieri, protagonista: ciclista dilettante con quattrocento sigilli.Campione italiano specialità Stayer nel '54, inseguendo la Gilera bicilindrica con rullo posteriore, e l'anno successivo tricolore nella cronometro a squadre, fino alla presenza come riserva alle Olimpiadi di Roma '60, oltre ad un titolo italiano nel ciclocross ('63). Ma si vede che curarle, le bici, l'appassiona di più. E anzi gli crea un cruccio. «Questi esemplari - continua - necessitano di continua manutenzione e d'un luogo adatto. Purtroppo, come cantavano una volta, non ho più l'età. Ho bussato a tante porte, pubbliche e private, per chiedere un'area espositiva dove sistemarli. Avrei fatto una donazione gratuita, serbando solo il mio nome. Sino ad oggi, tante congratulazioni. Risposte concrete no».Le bici abitano in una decina di locali, affittati, a sue spese, da Benetti. Con loro, vegliano altri cimeli. Cinquecento magliette, seicento cappellini, quattromila cartoline con autografi e dediche dei grandi del ciclismo. Riposano al buio, coperte di polvere e nascoste agli occhi della città, in attesa di trovare un meritato posto al sole.

Fausto Cuoghi © RIPRODUZIONE RISERVATA

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