[Guida] Come trovare la posizione in sella/misura bici adatta a noi

[riky76]

 

@ciaba @riky76 @alan @Richard @tutti gli altri potenti

Si potrebbe "pollare" questa discussione? Viste le continue richieste e la qualità del post e del lavoro fatto da @mikicomi secondo me potrebbe essere utile per i "novelli".

 

al massimo pinnare :)

cmq appena fatto, ottimo lavoro @mikicomi !

 

 

condivido (ci sarebbe un termine slooping da levare una o ma non facciamo i pignoli)

 

solo mi chiedo se lasciarlo qui o metterlo in sezione pista-allenamento....

[Jombe]

 

@ciaba @riky76 @alan @Richard @tutti gli altri potenti

Si potrebbe "pollare" questa discussione? Viste le continue richieste e la qualità del post e del lavoro fatto da @mikicomi secondo me potrebbe essere utile per i "novelli".

 

al massimo pinnare :)

cmq appena fatto, ottimo lavoro @mikicomi !

 

 

Hahaha...colpa della tastiera francese...

[Guidolol]

É una brutta idea mettere un collegamento a questo topic nel glossario?
@ciaba

[Mike22]

Grande!!!!utilissima, mi hai tolto molti dubbi!!!!

GRAZIE

[ragazzocampagnolo]

bella descrizione, anche se io faccio di testa mia :D, per trovare il giusto assetto monto sulla bici con la sella montata e allentata, poi mi rizzo sulle punte dei piedi fino a una posizione che mi sia comoda per mettere i piedi per terra di punta, sia da una parte che dall'altra, poi dopo aver fissato la sella controllo con una pedalata che la gamba non mi si fletta completamente e da questo decido se abbassare o alzare la sella di poco, poi per l'inclinazione monto sulla bici e faccio qualche giro nel piazzale, se sento dolore o sento di scivolare regolo l'inclinazione e ho finito. un pò rude ma finora tutto apposto.

[PoooL]

ciao a tutti,

vi metto questo bel pdf così ve lo scaricate e lo stud...leggete prima di dormire.

Spero sia utile a tutti.

 

 

Telaio-Misure.pdf

[barmo]

Ciao ragazzi. Mi date un consiglio? Sono alto 171, cavallo tra 80 e 81. Dalla tabella dovrebbe andare bene un 52 o dite che può essere un pò piccola? Grazie Inviato dal mio Galaxy Nexus utilizzando Tapatalk

Modificato Novembre 12, 2013 da barmo (visualizza cornologia modifica)

[il_mario]

Ciao ragazzi. Mi date un consiglio?Sono alto 171, cavallo tra 80 e 81.Dalla tabella dovrebbe andare bene un 52 o dite che può essere un pò piccola?Grazie Inviato dal mio Galaxy Nexus utilizzando Tapatalk

52 direi perfetta!

[barmo]

Ciao ragazzi. Mi date un consiglio?Sono alto 171, cavallo tra 80 e 81.Dalla tabella dovrebbe andare bene un 52 o dite che può essere un pò piccola?Grazie Inviato dal mio Galaxy Nexus utilizzando Tapatalk

52 direi perfetta! Grazie mille per la conferma!

Inviato dal mio Galaxy Nexus utilizzando Tapatalk

[DesmoJack]

@barmo io sono un neofita, e la bici mi è stata lasciata, sono più o meno della tua stessa altezza,forse un paio di centimetri in più di altezza e cavallo, ed ho un vecchia columbus  misura 54 e mi trovo bene, ho provato per una fissa una 52 con il telasio cregolare quindi 52ver e 52 or e me la sono sentita davvero piccina..poi de gustibus non est disputandum.. ;)

[DIONISO 88]

riporto in questo topic lo svolgimento di una "visita biomeccanica" con consigli ed esempi che spero possano essere d'aiuto a qualcuno, ciao.

Per prima cosa bisogna sapere che tipo di ciclista si ha di fronte per capire di quali esigenze necessita, dopo di che si passa all'analesi posturale che consiste da scalzi di posizionare i piedi paralleli tra loro distanziati di circa una spanna, a questo punto si piega un ginocchio per volta e si osserva la direzione che prende (ci si può aiutare con una livella laser) se rimangono in asse con i piedi allora perfetto, in questo caso si possono adottare solette "adattative" che hanno il compito di distribuire su di una superficie più ampia la pressione eliminando i vuoti tra pianta del piede e suola della scarpa, se invece entrambe le cinocchia puntano in fuori o all'interno si può provare a correggerle con solette "compensative"  ma in questo caso preferisco assecondare le articolazioni onde evitare altri tipi di problemi.

Se invece le ginocchia hanno traiettorie differenti allora bisogna intervenire, questo perchè il ciclismo è uno sport a "catena cinetica chiusa" , tradotto: che il movimento degli arti è vincolato a qualcosa ( altro esempio di sport a catena cinetica chiusa è il canottaggio, il calcio, no) questo comporta che se c'è uno squilibrio da un lato allora si riperquoterà anche dall'altro.

Allora si usano le solette (non plantari che sono dispositivi medici) compensative, come funzionano?

Per capire bene bisogna conoscere l'anatomia del piede, che è formato da 3 arcate (interna, esterna e anteriore), queste sorreggono la pianta....ma siccome da secoli gli uomini non camminano più scalzi spesso la muscolatura che sorregge questi archi si atrofizza e cosi il piede collassa e l'intera postura ne risente. Se a collassare è l'arcata esterna si avrà un piede cavo (varo) che porta le ginocchia all'infuori, se invece (come il 90% dei casi) collassa l'arcata interna si avrà un piede piatto (valgo) con conseguenti gambe a X. Le solette compensative sono preformate e anche se rimangono flessibili devono avere una consistenza tale da supportare le arcate e riequilibrare il più possibile la postura.

 

Dopo tutta sta roba che si fa prima a farla che a dirla, faccio chinare la persona con le gambe stese e le mani allungate verso i piedi (si può fare da in piedi ma è meglio farlo da seduti per terra ) questo serve per vedere la flessibilità della colonna vertebrale soppratutto nella parte lombare che è sempre la più critica.

 

Terminata questa fase si passa alla successiva ovvero quella di rilevazione delle misure

premessa: la biomeccanica applicata al ciclismo non è una scienza esatta, perchè è in gran parte fondata sulla statistica di analesi effetuate su corridori professionisti, questo spiega perchè sia molto più semplice mettere in sella un professionista (che sa interpretare bene le proprie sensazioni), rispetto ad un neo-ciclista che si appresta all'attività sportiva...

per questo secondo me il biomeccanico prima di mettere in bici una persona dovrebbe istruirla sul modo corretto di pedalare

a questo punto posso prendere tutte le misure antropometriche e trammite formule, ricavare le varie misure del telaio oppure utilizzare le tabelle di riferimento,  compilare la scheda con tutti i risultati ottenuti (rigorosamente in millimetri) , mettere a misura la bici regolabile, far salire il ciclista, fargli fare qualche sgambata mentre lo si filma e gli si sposta avanti e indietro la sella un paio di volte, infine si allegano alla scheda alcuni fotogrammi con delle linee colorate sopra e si annotano i watt sviluppati durante la prova.

Ma io non uso questo metodo, per diversi motivi:

primo, prendere le misure antropometriche serve più per rassicurare la persona, facendola entrare in un'atmosfera più "medica", che servire a fare il telaio, inoltre usare i mm come unità di misura per misurare le ossa è assolutamente ridicolo (solo una radiografia consentirebbe tale precisione) e questa imprecisione di partenza aumenta notevolmente quando questi dati vegono inseriti in formule complesse (come pitagora tra busto e braccia per determinare l'allungamento)

l'unica misura che può interessare è quella del cavallo utile per ricavare altezza di sella che è quella più importante, ma anche questo risultato è solo indicativo perchè non tiene presente ne della lunghezza del piede ne della flessibilità della sella, ne del tipo di pedale o scarpa, tutti fattori che influiscono sull'altezza di sella....facciamo un esempio pratico: io possiedo 3 MTB, una bici da corsa e una fissa, tutte sono montate con pedali e selle diverse, anche i piantoni hanno iclinazioni diverse. Ho preso il mio cavallo e moltiplicato per 0,885, poi siccome sono pignolo, invece di usare il classico metro da "muratore" ho usato il puntatore figo apposta e ho messo tutte le selle a 77,9 cm di altezza, ma con mia grande frustazione sentivo proprio come se le selle fossero ad altezze differenti. Questo mi ha fatto capire che la colpa era da attribuire ai componenti che erano diversi, e che in questo caso con la matematica non sarei arrivato a risolvere niente, quindi dovetti adottare un metodo più pratico.

 

premessa: è stato studiato che l'escursione più adatta (cioè dove c'è meno stress per l'articolazione del ginocchio e meno affaticamento muscolare) di angolazioni tra il PMS e il PMI  sia rispettivamente di 80° e 150° circa...con questo dato come riferimento è importantissima l'osservazione della caviglia durante la pedalata.

 

prima di tutto necessita la corretta regolazione delle tacchette che vanno posizionate in modo che il metatarso del piede sia perpendecolare all'asse del pedale, (se uno deve fare una crono-scalata o comunque usare dei rapporti duri può arretrare per un massimo di 5mm la tacchetta), l'asse lungitudinale della tacchetta deve essere parallelo all'asse della scarpa, in modo da avere le scarpe e quindi i piede paralleli al telaio (sconsiglio le tacchette fisse in quanto, anche se più immediate nello sganciarsi, non assecondano le naturali torsioni del ginocchio e possono portare ad infiammazioni), mentre per quanto riguarda la loro regolazione laterale l'unica cosa che bisogna stare attenti è che il malleolo tibiale non passi troppo vicino al centro della pedivella onde evitare dolori incommensurabili in caso di contatto. Da evitate l'uso di tabelle che riportano la misura del retro tacchetta alla punta della scarpa in base al numero della calzatura questo perchè ogni scarpa è diversa e quindi tale misurazione non può essere ritenuta attendibile. Un'ultima cosa da tenere a mente è che normalmente le scarpe da bici vanno prese un numero in più rispetto a quelle che usiamo per camminare e dopo averle infilate dare dei colpi di tacco contro il muro e quindi allacciarle dal basso verso l'alto in modo da tenere uno spazio libero per il movimento delle dita che consente di evitare formicolii dovuti alla cattiva circolazione del sangue.

Arrivati a questo punto, una volta saliti in sella, dovremo ottimizzare altezza ed arretramento. In pratica si cerca di eliminare le dispersioni di potenza e di mettere in codizioni di lavoro ottimali i muscoli e le articolazioni.

Questa è senz'altro la parte più delicata e più importante ed è proprio su questa che al di là delle belle parole si vede se un biomeccanico sa fare il proprio lavoro.

Bisogna sapere che a questo mondo non tutto si può risolvere con la matematica, che si basa fondamentalmente su dati certi, ma purtroppo nella vita di certo c'è solo che dobbiamo morire :(

Le variabili sull'argomento sono tante e difficilmete rilevabili (elasticità articolare, rapporto tra fibre muscolari bianche e rosse, ecc)

per cui per me la cosa più importate da fare è esaminare le sensazioni del ciclista facendogli porre l'attenzione su di un determinato punto trammite domande a cui sarà chiesto di rispondere, questo perchè sono sempre stato convinto della superiorità del cervello rispetto agli svariati software in circolazione, soprattutto dopo aver assistito ad innumerevoli fallimenti da parte di addetti ai lavori che pretendevano di risolvere la questione con una "grossa calcolatrice" e qualche specchietto per le allodole.

 

Credo che non si possa pretendere di dire ad un ciclista come debba pedalare ma piuttosto aiutarlo ad interpretare correttamente le proprie sensazioni, facciamo un esempio: una cosa molto comune tra i corridori è quella di arretrare sul sellino soprattutto in salita, allora che fanno, arretrano il più possibile la sella (fino a volte arrivare a piegare se non rompere le bacchette) o comprano un reggisella con arretramento maggiore o addirittura buttano via i soldi per farsi fare un telaio con piantone da 70°.

Questo succede perchè hanno dato troppa importanza al coefficiente 0,885 che gli confermava una altezza corretta e perchè hanno interpretato male la loro sensazione... nella maggioranza dei casi questo problema è dovuto ad una sella qualche mm troppo bassa e cosi soprattutto su un falso piano dove dobbiamo spingere di più per mantenere l'andatura il muscolo si affatica velocemente e il nostro cervello interviene per limitare i danni, facendoci trovare una posizione più comoda cioè arretrando in modo che la gamba possa distendersi maggiormente, ma questo è solo una compensazione al problema e non la soluzione più giusta.

 

Quando pedaliamo in salita il nostro baricentro si sposta all'indietro, per cui siamo sbilanciati, in questa situazione la nostra pedalata perde molto di rendimento, questo perchè il nostro vettore di spinta (che parte dall'articolazione dell'anca fino al metatarso) si inclina maggiormente all'indietro, per cui secondo la terza legge di Newton parte della forza che scarichiamo sui pedali, di contrasto ci spinge invece indietro facendoci scivolare sulla sella....è un po' come se noi dassimo uno spintone a qualcuno mentre siamo in equilibrio su una gamba, così facendo saremo noi a cadere.

Questo è solo un esempio, che dovrebbe farci capire l'importanza del baricentro, per cui per mè fare una bici su misura significa prima di tutto bilanciare il ciclista tra le due ruote (60% post - 40% ant) questo permette di ottimizzare il rendimento della pedalata e di avere un mezzo sicuro e guidabile.

Ma come si fa?

Prima di tutto uso il famoso metodo KOPS (knee over pedal spindle).... ma si, il solito filo a piombo....e qui apriamo una piccola parentesi: questo metodo va benissimo ma ciò non toglie che discostarsi leggermente, ovvero avanzare o arretrare nell'ordine di 1 cm da questa misura di certo non ci fa venire il cancro, l'importante è capire cosa cambia: più avanzati = peso più sul movimento centrale, capacità di tirare un rapporto più duro quindi migliora l'accellerazione da seduti (trovo sia la soluzione migliore per le fisse), più arretrati = posizione migliore per chi fa lunghe distanze perchè arretrando il baricentro si scarica la parte anteriore allegerendo il carico sulle braccia, poi oltre a spingere sui pedali permette anche di tirare in quanto si riescono ad utilizzare meglio un maggior numero di gruppi muscolari.

Questo però non deve portare ad esagerazioni in più o in meno, questo perchè come in tutte le cose "il giusto sta nel mezzo"

Una volta trovato l'arretramento bisogna fare "la prova del 9"... bisogna guardare attentamente l'inclinazione che assume il pedale durante la pedalata, questo serve per ottimizzare la pedalata limitando la dispersione di energia, ovvero dobbiamo fare si che il vettore di spinta cada esattamente sul perno del pedale in modo tale che il pedale, al PMI, rimanga parallelo al terreno. Immaginiamo il pedale come una bilancia se si inclina in avanti vuol dire che parte della pressione è andata davanti al perno, due sono le cause, o si è qualche mm troppo alti di sella e quindi la gamba non riesce ad estendersi completamente, o la tacchetta è troppo arretrata, al contrario se il pedale al PMI si inclina all'indietro, vuol dire che della pressione è finita dietro al perno, ciò è dovuto o ad una sella qualche mm troppo bassa che porta il "crollo del tallone" o la tacchetta troppo avanzata (questa è una situazione tipica per i passisti scalatori che trovandosi ad avanzare sulla sella per spingere più forte, si trovano con un'altezza di sella di fatto inferiore, per questo motivo trovo che la posizione migliore per questo tipo di ciclisti sia quella di avere la sella avanzata e le tacchette arretrate).

 

Una volta trovato l'equilibrio del pedale allora potrete dire di avere trovato la vostra vera altezza di sella.

Ora che abbiamo sistemato la parte inferiore si passa alla superiore: prima di tutto impariamo a montare correttamente le leve sul manubrio, che sia una bdc o una mtb, la regola è sempre la stessa, il polso deve rimanere allineato all'avanbraccio, pena formicolii o dolori alle articolazioni, inoltre i gomiti devono rimanere sbloccati in modo da non trasmetterci i colpi provenienti dalla forcella fino alle spalle e al collo, se invece non possiamo fare a meno di tenere i gomiti tesi, forse il motivo è che non sopportiamo di stare tanto bassi col busto e quindi cerchiamo di tirarci su il più possibile, meglio intervenire alzando il piano del manubrio.

La mia procedura per posizionare la parte alta consiste nel far mettere le mani sulle leve (posizione standard), la pedivella in avanti col piede in posizione di spinta e con la schiena a 45°, si dovrà avere sia l'angolazione dell'anca che l'angolazione dell'ascella a 90° (questo è per verificare che non vi siano tensioni muscolari nel mantenere questa posizione) .

Poi ripeto la prova ma questa volta le mani sono in presa bassa aggrappati ai freni e il piede al PMI, le angolazioni di anca e ascella saranno sempre di 90° ma questa volta il busto non deve scendere sotto i 30° (questo è per verificare il massimo abbassamento consentito) altrimenti lo sterno si abbassa troppo e la respirazione ne risente pesantemente.

Inoltre effettuo un'ultima prova per l'allungamento: con la pedivella sovrapposta al tubo obliquo e le mani in presa bassa aggrappate ai freni, il ginocchio e il gomito devono sfiorarsi appena.

Ora con la posizione che ho trovato mi resta un'ultima cosa da fare, ovvero costruire il telaio al di sotto....in pratica faccio il contrario di quello che si fa con i telai standard, cioè invece di alzare il canotto, arretrare la sella, allungare e alzare la pipa, io fisso tutti i componenti nella posizione ideale e poi sarà il telaio ad alzarsi od allungarsi secondo le esigenze...

Per avere un buon bilanciamento dei pesi io controllo che la curva del manubrio sia perpendicolare all'asse del mozzo anteriore.

 

[DesmoJack]

@DIONISO 88 ottimo lavoro! se abitassi un pò più vicino a casa sarei da te per fare tutte le prove del caso! ottimi anche i tuoi accorgimenti personali!!

[haigor]

Ciao Raga sono 1,70 e cavallo 70 cm.  pensavo di comprare una Cinelli Gazzetta che misura mi consigliate 50-52- 54  ho già una Bootleg misura M

Attendo consigli

 

Ciao a Tutti 

[il_ponz]

Ciao Raga sono 1,70 e cavallo 70 cm.  pensavo di comprare una Cinelli Gazzetta che misura mi consigliate 50-52- 54  ho già una Bootleg misura M

Attendo consigli

 

Ciao a Tutti 

 

rimisurati il cavallo intanto, poi fai i conti come indicato nel primo post. 

[DIONISO 88]

Ciao Raga sono 1,70 e cavallo 70 cm.  pensavo di comprare una Cinelli Gazzetta che misura mi consigliate 50-52- 54  ho già una Bootleg misura M

Attendo consigli

 

Ciao a Tutti 

con le misure che hai dato risulta che ti sevirebbe un telaio 45X54 il che è impossibile a meno che tu non sia uno scimpanzè (il tuo cavallo sarà almeno 80 cm) cmq sia, in base alla tua altezza il telaio che va bene per te è il 54 di lunghezza (misurata sempre in piano), una M per l'appunto