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Il libro Cinelli. Stampato in...Cina!


MrWombat
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beh ma come tutti quelli che giocano ai leghisti e agli "italia agli italiani", e "gli stranieri ci rubano il lavoro" che mai passerebbero la vita a

- sbudellare maiali per fare l'ottimo prosciutto San Daniele (infatti lo fanno i bangla/paki)

- infilare le mani in vasche d'acqua bollente per fare le ottime mozzarelle di bufala campana (infatti lo fanno i nordafricani)

- svegliarsi alle 5 per vendemmiare le uve dell'ottimo spumante di Franciacorta (infatti son tutti romeni)

Sia ben chiaro, il discorso sopra non esclude massima stima però per tutti coloro (e qui si è in tanti) che si spaccano le mani a portare avanti eccellenze e tradizione, senza troppe chiacchiere.

Stamperia, lavoro rumoroso, spesso sui tre turni, e chi lo vuol fare più? meglio fare stage non pagati fino a 34 anni e la sera dal letto twittare links sui politici cattivi. Andate in stamperia, andate a sbudellare maiali, ma che cazzo vogliono tutti fare i commerciali che alla terza mensilità tutti di corsa ad aprire le rate della macchina + mutuo poi l'azienda rivede "le risorse umane"? E poi giù tutti a caragnare..... con le manine vellutate

hai assolutamente ragione ma l'abbuffata di spreco e consumi degli ultimi anni sta volgendo al termine,mia zia e' responsabile di una coop di lavoro,e l'anno scorso nessun italiano nelle liste di occupazione.da giugno a oggi si sono iscritti 10 italiani e non v'e' giorno senza che qualcuno venga a informarsi (e improvvisamente tutti sono pronti a adattarsi a qualunque lavoro anche se di merda..).

questo per dire dove non e' arrivato il buon senso di un popolo di cazzoni berlusconiani che laddove avevano un negozietto con solo loro stessi come dipendenti si annoveravano nella categoria di IMPRENDITORI e si sentivano grandi nel piccolo evadere quotidiano e audi a rate e' arrivata la crisi;adesso i nostri imprenditori de no artri tornano a essere quello che non hanno mai smesso di essere,operai neanche troppo specializzati che lottano per la sopravvivenza.con la fine della false promesse e delle finte ricchezze e' morta anche l'era berlusconiana.

non serviva la bossi fini e cagate anti immigrazione per fermare i flussi migratori bastava un po di fame,cospargersi il capo di cenere e ricominciare a essere quello che si e'.una nazione che e' fondata sul lavoro...

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non c'entra molto ma è un riflessione che voorei condividere per avere la vostra opinione (basta che non si riduce tutto a w appple o Apple è una merda)

ho letto un analisi sull'iphone 5.

non ricordo i dati precisi quindi prendeteli ad esempio (ma la differenza è minima)

il costo industriale di un iphone5 è stato stimato da analisti in 260 euro

l'incidenza su questi 260 della manodopera è stimata in circa il 20% (45 euro)

Per un azienda come apple che ha nelle sue chiavi di successo l'immagine.. quanto conviene mantenersi un "made in cina" su ogni prodotto rispetto a 45 euro guadagnati.

sono convinto che la massa di gente che si compra un iphone 5 pagherebbe anche i 45€ in piu per avere un prodotto made in usa.. made in Eu..dati problemi di sfruttamento, ritardi, reperibilità, qualità.

il concetto è che se il vantaggio è solo costi forse stiamo sbagliando il percepito..

il discorso puo essere esteso a tutti i prodotti voluttuari (bici)..

cazzata?

non sono abile nei conti ma credo che il pubblico non pagherebbe 45 euro in piu per avere made in usa o quello che è...

l'iphone 5 non va a 260 al pubblico ma a 730 circa 3 volte, quindi quei 45 sarebbero al pubblico circa 135.

magari mi sto sbagliando non è il mio mestiere fare i conti... sbaglio?

ok.. ma come presupposto davo per scontato che Apple non margini sull'incremento del costo manodopera.

il concetto è che il vantaggio della manodopera cinese su un prodotto come Apple non è sufficiente a compensare la perdita di immagine..

no?

ok poi la smetto di rompere i maroni

Tutti fanno il margine su qualsiasi costo che vada ad impattare sul prezzo del prodotto, non penso venga mai assorbito dell'azienda.

I 45$ della mano d'opera cinese, se trasferiti al mondo occidentale, sarebbero almeno tra le 5 e le 10 volte tanto. Un cinese lavoratore della Foxconn, fornitore Apple, guadagna 285$ straordinari inclusi, vito e alloggio escluso (vivono in fabbrica, o città fabbrica come preferisci, e pagano per tutto) Vuoi che un ameriggano operaio non guadagni 2000$ (sparo)? Di conseguenza il costo mano d'opera lieviterebbe per bene e i prodotti sarebbero invendibile anche per Apple.

Comunque pensavo costasse molto, molto meno produrre un melafonino...

Modificato da ivanmartin18 (visualizza cornologia modifica)
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La cosa che mi chiedo io è.....visti i costi di spedizione e dogana, conviene così tanto far stampare in Cina?! No, perchè capisco un libro di Dan Brown, ma sto libro su Cinelli quante copie venderà da ammortizzare le spese fisse (un container dalla Cina costa uguale che ci sia dentro un libro o 10.000)?!...no, chiedo agli esperti...

p.s.: sì, lo so, non si calcola la tiratura del solo titolo ma il totale sui vari titoli in catalogo stampati dal medesimo forntiore, ok....però....però, però....

Modificato da Dane (visualizza cornologia modifica)
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Non vorrei dire una minchiata ma essendo rilegato in Cina non devono pagare la SIAE, che non è cosa da poco sommata ai costi di un eventuale stampa (che include Litografia-Tipografia-Rilegatoria) Made in Italy. Quindi si, conviene e non poco.

Tanto alla fine il 90% delle persone che comprerà il libro credete che capisca la differenza fra un libro stampato in Cina o di uno stampato nella migliore azienda grafica al mondo? non credo.

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Non vorrei dire una minchiata ma essendo rilegato in Cina non devono pagare la SIAE, che non è cosa da poco sommata ai costi di un eventuale stampa (che include Litografia-Tipografia-Rilegatoria) Made in Italy. Quindi si, conviene e non poco.

Tanto alla fine il 90% delle persone che comprerà il libro credete che capisca la differenza fra un libro stampato in Cina o di uno stampato nella migliore azienda grafica al mondo? non credo.

La SIAE la si paga comunque, come per i cd ed i dvd che vengono stampati chissàddove e quando entrano in italia sono soggetti a iva, siae, cazzi e mazzi...in quanto alla SIAE si paga una tassa sui diritti d'autore e non sulla "mano d'opera" per Litografia-Tipografia-Rilegatoria...

Ma forse, l'mpero di quelle merda protettrice dei diritti d'autore pro riccastri ed anti artisti (di qualunque genere) emergenti sta per finire...

Modificato da Jombe (visualizza cornologia modifica)
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Non vorrei dire una minchiata ma essendo rilegato in Cina non devono pagare la SIAE, che non è cosa da poco sommata ai costi di un eventuale stampa (che include Litografia-Tipografia-Rilegatoria) Made in Italy. Quindi si, conviene e non poco.

Tanto alla fine il 90% delle persone che comprerà il libro credete che capisca la differenza fra un libro stampato in Cina o di uno stampato nella migliore azienda grafica al mondo? non credo.

La SIAE la si paga comunque, come per i cd ed i dvd che vengono stampati chissàddove e quando entrano in italia sono soggetti a iva, siae, cazzi e mazzi...in quanto alla SIAE si paga una tassa sui diritti d'autore e non sulla "mano d'opera" per Litografia-Tipografia-Rilegatoria...

Ma forse, l'mpero di quelle merda protettrice dei diritti d'autore pro riccastri ed anti artisti (di qualunque genere) emergenti sta per finire...

Hai ragione, però se poniamo caso avessero stampato 10000 libri in Italia sarebbero stati tutti e 10000 soggetti a Siae, mentre cosi sono soggetti solo quelli che poi effettivamente verranno importati in Italia. CREDO.

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Non vorrei dire una minchiata ma essendo rilegato in Cina non devono pagare la SIAE, che non è cosa da poco sommata ai costi di un eventuale stampa (che include Litografia-Tipografia-Rilegatoria) Made in Italy. Quindi si, conviene e non poco.

Tanto alla fine il 90% delle persone che comprerà il libro credete che capisca la differenza fra un libro stampato in Cina o di uno stampato nella migliore azienda grafica al mondo? non credo.

La SIAE la si paga comunque, come per i cd ed i dvd che vengono stampati chissàddove e quando entrano in italia sono soggetti a iva, siae, cazzi e mazzi...in quanto alla SIAE si paga una tassa sui diritti d'autore e non sulla "mano d'opera" per Litografia-Tipografia-Rilegatoria...

Ma forse, l'mpero di quelle merda protettrice dei diritti d'autore pro riccastri ed anti artisti (di qualunque genere) emergenti sta per finire...

Hai ragione, però se poniamo caso avessero stampato 10000 libri in Italia sarebbero stati tutti e 10000 soggetti a Siae, mentre cosi sono soggetti solo quelli che poi effettivamente verranno importati in Italia. CREDO.

Può essere, sinceramente non saprei, però effettivamente ha senso...ho già espresso tutta la mia conoscenza nel post precedente...

Modificato da Jombe (visualizza cornologia modifica)
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non c'entra molto ma è un riflessione che voorei condividere per avere la vostra opinione (basta che non si riduce tutto a w appple o Apple è una merda)

ho letto un analisi sull'iphone 5.

non ricordo i dati precisi quindi prendeteli ad esempio (ma la differenza è minima)

il costo industriale di un iphone5 è stato stimato da analisti in 260 euro

l'incidenza su questi 260 della manodopera è stimata in circa il 20% (45 euro)

Per un azienda come apple che ha nelle sue chiavi di successo l'immagine.. quanto conviene mantenersi un "made in cina" su ogni prodotto rispetto a 45 euro guadagnati.

sono convinto che la massa di gente che si compra un iphone 5 pagherebbe anche i 45€ in piu per avere un prodotto made in usa.. made in Eu..dati problemi di sfruttamento, ritardi, reperibilità, qualità.

il concetto è che se il vantaggio è solo costi forse stiamo sbagliando il percepito..

il discorso puo essere esteso a tutti i prodotti voluttuari (bici)..

cazzata?

beh ma come tutti quelli che giocano ai leghisti e agli "italia agli italiani", e "gli stranieri ci rubano il lavoro" che mai passerebbero la vita a

- sbudellare maiali per fare l'ottimo prosciutto San Daniele (infatti lo fanno i bangla/paki)

- infilare le mani in vasche d'acqua bollente per fare le ottime mozzarelle di bufala campana (infatti lo fanno i nordafricani)

- svegliarsi alle 5 per vendemmiare le uve dell'ottimo spumante di Franciacorta (infatti son tutti romeni)

Sia ben chiaro, il discorso sopra non esclude massima stima però per tutti coloro (e qui si è in tanti) che si spaccano le mani a portare avanti eccellenze e tradizione, senza troppe chiacchiere.

Stamperia, lavoro rumoroso, spesso sui tre turni, e chi lo vuol fare più? meglio fare stage non pagati fino a 34 anni e la sera dal letto twittare links sui politici cattivi. Andate in stamperia, andate a sbudellare maiali, ma che cazzo vogliono tutti fare i commerciali che alla terza mensilità tutti di corsa ad aprire le rate della macchina + mutuo poi l'azienda rivede "le risorse umane"? E poi giù tutti a caragnare..... con le manine vellutate

sta cosa della cina mi sta sul cazzo... però... noi poveri cittadini, possiamo campare senza acquistare prodotti "cinesi"?

Sono un assoluto estimatore di Cinelli, possiedo una Mystic.

Non mi ha mai creato problemi il fatto che le aziende di bici ormai producano solo in Cina e Taiwan perchè so bene che quello è diventato il punto nevralgico della produzione mondiale, come può esserlo l'Italia per l'alta moda o il Texas per l'industria petrolifera, giusto per fare due esempi.

Però, oggi alla Hoepli, sfogliando il libro "Cinelli: the art and design of the bike", ci son rimasto male a vedere che è stampato in Cina.

Possibile che in Italia non si riesca più a stampare manco un libro e che Rizzoli e Cinelli non abbiano trovato manco una stamperia che riesca a produrre un libro fotografico a prezzo decente?

attenzione, il libro non è di cinelli, ma su cinelli. Edito da rizzoli new york, perche avrebbe dovuto stamparlo in italia?

non c'entra molto ma è un riflessione che voorei condividere per avere la vostra opinione (basta che non si riduce tutto a w appple o Apple è una merda)

ho letto un analisi sull'iphone 5.

non ricordo i dati precisi quindi prendeteli ad esempio (ma la differenza è minima)

il costo industriale di un iphone5 è stato stimato da analisti in 260 euro

l'incidenza su questi 260 della manodopera è stimata in circa il 20% (45 euro)

Per un azienda come apple che ha nelle sue chiavi di successo l'immagine.. quanto conviene mantenersi un "made in cina" su ogni prodotto rispetto a 45 euro guadagnati.

sono convinto che la massa di gente che si compra un iphone 5 pagherebbe anche i 45€ in piu per avere un prodotto made in usa.. made in Eu..dati problemi di sfruttamento, ritardi, reperibilità, qualità.

il concetto è che se il vantaggio è solo costi forse stiamo sbagliando il percepito..

il discorso puo essere esteso a tutti i prodotti voluttuari (bici)..

cazzata?

non sono abile nei conti ma credo che il pubblico non pagherebbe 45 euro in piu per avere made in usa o quello che è...

l'iphone 5 non va a 260 al pubblico ma a 730 circa 3 volte, quindi quei 45 sarebbero al pubblico circa 135.

magari mi sto sbagliando non è il mio mestiere fare i conti... sbaglio?

non c'entra molto ma è un riflessione che voorei condividere per avere la vostra opinione (basta che non si riduce tutto a w appple o Apple è una merda)

ho letto un analisi sull'iphone 5.

non ricordo i dati precisi quindi prendeteli ad esempio (ma la differenza è minima)

il costo industriale di un iphone5 è stato stimato da analisti in 260 euro

l'incidenza su questi 260 della manodopera è stimata in circa il 20% (45 euro)

Per un azienda come apple che ha nelle sue chiavi di successo l'immagine.. quanto conviene mantenersi un "made in cina" su ogni prodotto rispetto a 45 euro guadagnati.

sono convinto che la massa di gente che si compra un iphone 5 pagherebbe anche i 45€ in piu per avere un prodotto made in usa.. made in Eu..dati problemi di sfruttamento, ritardi, reperibilità, qualità.

il concetto è che se il vantaggio è solo costi forse stiamo sbagliando il percepito..

il discorso puo essere esteso a tutti i prodotti voluttuari (bici)..

cazzata?

non sono abile nei conti ma credo che il pubblico non pagherebbe 45 euro in piu per avere made in usa o quello che è...

l'iphone 5 non va a 260 al pubblico ma a 730 circa 3 volte, quindi quei 45 sarebbero al pubblico circa 135.

magari mi sto sbagliando non è il mio mestiere fare i conti... sbaglio?

ok.. ma come presupposto davo per scontato che Apple non margini sull'incremento del costo manodopera.

il concetto è che il vantaggio della manodopera cinese su un prodotto come Apple non è sufficiente a compensare la perdita di immagine..

no?

ok poi la smetto di rompere i maroni

Sul mondo delle fisse sono di sicuro incometentissimo ma credo di poter dire con cognizione di causa un po' di cose al riguardo:

1) innanzitutto ci sono enormi differenze fra ciò che è progettato e prodotto in cina e ciò che le industrie cinesi producono per marchi europei o americani. E' come confrontare un iphone con un similiphone cinese. Quando le corporation americane o le aziende europee commissionano un prodotto ad una fabbrica cinese pretendono un prodotto che rispecchi gli standard di produzione europea e danno loro il know-how per poter raggiungere questo scopo.

2) il costo di produzione di un iphone o di moltri altri beni è molto molto basso rispetto al prezzo di vendita, poi ci sono decine di altre variabili, quali pubblicità, stipendi di tutti i dipendenti dalle pulizie ai manager ai commessi negli store, la rete di vendita, eventuali mutui o ammortamenti di grosse spese e non per ultimo (nel caso di iphone) la decisione di scegliere prezzi alti per dimostrare ulteriormente la qualità del prodotto... si perché nei beni di lusso un prezzo troppo basso comporta una riduzione delle vendite (so che sembra pazzesco ma se non mi credete cercate bene di giffen e paradosso di marshall)

3) date le dimensioni delle vendite degli iphone anche 5 euro fanno una belle differenza (primo giorno 2milioni di iphone5 venduti... con 5 e di guadagno in più sarebbero 10 milioni

4) la pubblicazione di un libro del genere è chiaramente anche una pubblicità per cinelli che dubito chieda addirittura dei soldi, anche se avesse dei copyright su immagini o foto (cosa di cui dubito). Comunque sia, una volta pagati quelli che materialmente hanno scritto i testi cercato o scattato le foto, raccolto informazioni etc, e una volta stampate le copie che servono, mettere in commercio un libro, sia esso stampato in italia, cina, brasile australia o sud africa, le tasse e quant altro sono uguali. Quindi l'unica differenza la fanno i costi di trasporto. Pochissima roba

Detto questo non vorrei sembrare nè un sostenitore dell' industria cinese e dei suoi metodi di sfruttamento, né una specie di capitalista... nè tantomeno dico di condividere questi ragionamenti... Semplicemente le grandi aziende funzionano così...

Modificato da GiorgioR (visualizza cornologia modifica)
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Ma il motivo di nidificare mezzo forum?!...

Nidificare?

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La cosa che mi chiedo io è.....visti i costi di spedizione e dogana, conviene così tanto far stampare in Cina?! No, perchè capisco un libro di Dan Brown, ma sto libro su Cinelli quante copie venderà da ammortizzare le spese fisse (un container dalla Cina costa uguale che ci sia dentro un libro o 10.000)?!...no, chiedo agli esperti...

p.s.: sì, lo so, non si calcola la tiratura del solo titolo ma il totale sui vari titoli in catalogo stampati dal medesimo forntiore, ok....però....però, però....

chiediamoci però anche quale è il mercato per cinelli. forse noi non siamo proprio nella top ten
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La cosa che mi chiedo io è.....visti i costi di spedizione e dogana, conviene così tanto far stampare in Cina?! No, perchè capisco un libro di Dan Brown, ma sto libro su Cinelli quante copie venderà da ammortizzare le spese fisse (un container dalla Cina costa uguale che ci sia dentro un libro o 10.000)?!...no, chiedo agli esperti...

p.s.: sì, lo so, non si calcola la tiratura del solo titolo ma il totale sui vari titoli in catalogo stampati dal medesimo forntiore, ok....però....però, però....

chiediamoci però anche quale è il mercato per cinelli. forse noi non siamo proprio nella top ten

se non mi sbaglio esiste sia in italiano che in inglese... e permettetemi di dubitare che le stampe in italiano siano la maggioranza...

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La cosa che mi chiedo io è.....visti i costi di spedizione e dogana, conviene così tanto far stampare in Cina?! No, perchè capisco un libro di Dan Brown, ma sto libro su Cinelli quante copie venderà da ammortizzare le spese fisse (un container dalla Cina costa uguale che ci sia dentro un libro o 10.000)?!...no, chiedo agli esperti...

p.s.: sì, lo so, non si calcola la tiratura del solo titolo ma il totale sui vari titoli in catalogo stampati dal medesimo forntiore, ok....però....però, però....

chiediamoci però anche quale è il mercato per cinelli. forse noi non siamo proprio nella top ten

Beh in effetti.

L'italiano medio vorrebbe il libro stampato in esacromia come minimo, su carta costosissima, rilegato a mano dal Papa in persona, ma ovviamente vuole pagarlo poco, nulla o lo vuole regalato.

:)

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