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I racconti dei tempi che furono


Carlo Alberto
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Ieri ero nel mio garage/"officina" (se così si può chiamare!) intento a dare un'ultima sistemata alla Wilier! Con il mio vecchio stavamo un po' pulendo i mozzi, sistemando la sella e nel mentre fumando amabili Gitanes (rigorosamente senza filtro!)

Nel mentre in cui stavo chiudendo la catena, scendono "il nonno" e "il meccanico" del condominio. Parlano con il mio vecchio dei classici pettegolezzi da palazzo (quello là non paga l'affitto, l'amministratore fa la cresta, non viene giù bene l'acqua) e d'un tratto si fermano a scrutare per filo e per segno la Wilier.

Premetto: tutto la chiaccherata è stata parlata in romagnolo, evito accuratamente e traduco in italiano!

il "nonno", molto incuriosito, mi chiede subito che bici da strada sia. Il mio vecchio salta subito fuori, quasi come se sapesse già la domanda a priori e gli risponde: "no, non è una bici da strada, è una bici da pista!"

Il "nonno" e "il meccanico" sgranano gli occhi, e dalle loro menti, dopo attimi di inconsueto stupore, riafforano i ricordi dei tempi che furono: "mi ricordo di Gaiardoni, di Maspes che andavano come delle saette, e poi, là quella cosa come si chiama già...ah sì facevano i surplace! Poi per un qualche anno non se ne è sentito più parlare fino a quando a Merckx gli è venuta voglia di girare in pista. E poi Moser...un drogato! Se non c'era quello la che gli infilava la siringa nel culo mentre pedalava, col cavolo che avrebbe tutti quei record! (e qui sono scoppiato dalle risate)".

"Ma te ce le hai le gambe per andarci?". "Lo spero!" rispondo io.

"Te qua senza freni devi stare attento ad andarci per strada!" (un'espressione che in romagnolo enfatizza ancora più il concetto!)

"Bella bella, mi piacciono tutte queste cromature. E bravo il mio corridore!"

I due rientrano, io e il mio vecchio chiudiamo e ce ne torniamo a casa!

Tutto questo per dire che l'appassionato non si riconosce solo per quello che ha, o per quello che sa, ma anche per come riesce a trasmetterti delle emozioni, dei momenti che sono unici. E in questo senso i vecchi (come si dice da noi in Romagna!) sono dei veri maestri.

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Potrebbe essere una scena di "Amarcord"...;)

(Non ricordo se il luogo fosse un paesino emiliano o romagnolo quindi non linciarmi!)

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Io qualche tempo fa ero in macchina con mio nonno, che da ragazzo ha vissuto a Milano, grandissimo appassionato di calcio, tifosissimo dell'Inter, che va in bici ma solo per spostarsi da A a B.

Si avvicinava il 1° luglio, giorno del Velomatic a Padova, e gli faccio: "Per caso domenica riusciresti a portarmi a Padova?" "Perché? Cosa devi fare?" "Ah, c'è una giornata in velodromo, insegnano a girare in pista". Non speravo in una risposta affermativa, ma ho detto dai, proviamo. E lui: "Ah ma guarda, volentierissimo!!! Non vedo una gara in pista da quando andavo con mio fratello al Vigorelli, me li ricordo tutti, Gaiardoni, Maspes, Pettenella, Bianchetto..."

E da lì via a parlare dei tempi andati...

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Potrebbe essere una scena di "Amarcord"...;)

(Non ricordo se il luogo fosse un paesino emiliano o romagnolo quindi non linciarmi!)

romagnolo! c'è il mare...

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Io qualche tempo fa ero in macchina con mio nonno, che da ragazzo ha vissuto a Milano, grandissimo appassionato di calcio, tifosissimo dell'Inter, che va in bici ma solo per spostarsi da A a B.

Si avvicinava il 1° luglio, giorno del Velomatic a Padova, e gli faccio: "Per caso domenica riusciresti a portarmi a Padova?" "Perché? Cosa devi fare?" "Ah, c'è una giornata in velodromo, insegnano a girare in pista". Non speravo in una risposta affermativa, ma ho detto dai, proviamo. E lui: "Ah ma guarda, volentierissimo!!! Non vedo una gara in pista da quando andavo con mio fratello al Vigorelli, me li ricordo tutti, Gaiardoni, Maspes, Pettenella, Bianchetto..."

E da lì via a parlare dei tempi andati...

puff tu sei nato baciato dalla dea bendata
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Potrebbe essere una scena di "Amarcord"...;)

(Non ricordo se il luogo fosse un paesino emiliano o romagnolo quindi non linciarmi!)

romagnolo! c'è il mare...

già! è vero! non lo vedo da tanti anni, l'unica cosa che mi ricordo è la tabaccaia!
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Io qualche tempo fa ero in macchina con mio nonno, che da ragazzo ha vissuto a Milano, grandissimo appassionato di calcio, tifosissimo dell'Inter, che va in bici ma solo per spostarsi da A a B.

Si avvicinava il 1° luglio, giorno del Velomatic a Padova, e gli faccio: "Per caso domenica riusciresti a portarmi a Padova?" "Perché? Cosa devi fare?" "Ah, c'è una giornata in velodromo, insegnano a girare in pista". Non speravo in una risposta affermativa, ma ho detto dai, proviamo. E lui: "Ah ma guarda, volentierissimo!!! Non vedo una gara in pista da quando andavo con mio fratello al Vigorelli, me li ricordo tutti, Gaiardoni, Maspes, Pettenella, Bianchetto..."

E da lì via a parlare dei tempi andati...

puff tu sei nato baciato dalla dea bendata

E quando era là in pantaloni con la piega e mocassini mi ha chiesto se poteva provare a fare un giro!!!

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Io qualche tempo fa ero in macchina con mio nonno, che da ragazzo ha vissuto a Milano, grandissimo appassionato di calcio, tifosissimo dell'Inter, che va in bici ma solo per spostarsi da A a B.

Si avvicinava il 1° luglio, giorno del Velomatic a Padova, e gli faccio: "Per caso domenica riusciresti a portarmi a Padova?" "Perché? Cosa devi fare?" "Ah, c'è una giornata in velodromo, insegnano a girare in pista". Non speravo in una risposta affermativa, ma ho detto dai, proviamo. E lui: "Ah ma guarda, volentierissimo!!! Non vedo una gara in pista da quando andavo con mio fratello al Vigorelli, me li ricordo tutti, Gaiardoni, Maspes, Pettenella, Bianchetto..."

E da lì via a parlare dei tempi andati...

puff tu sei nato baciato dalla dea bendata

E quando era là in pantaloni con la piega e mocassini mi ha chiesto se poteva provare a fare un giro!!!

io ADORO e voglio conoscere tuo nonno.
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Potrebbe essere una scena di "Amarcord"...;)

(Non ricordo se il luogo fosse un paesino emiliano o romagnolo quindi non linciarmi!)

difatti "amarcord" deriva da "a m'arcord", dialetto riminese: io mi ricordo!

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E un mi fate piange, che a 17 anni, ogni mercoledì pomeriggio partivo da Castelfiorentino in bici, solo per fare qualche giro nella pista delle Cascine a Firenze. E non vi dico quanti anni fà, altrimenti mi mandate al ricovero per vecchi...

Prendevo le scie dei camion e arrivavo a casa tutto nero.

Ero la disperazione dei miei genitori.

M

Modificato da Maurando (visualizza cornologia modifica)
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