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Io raggio e tu?


Guest drughet
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la mia era una domanda in generale, oggi chiedo a te ma magari mi servono fra un anno... su subito e su ebay è moolto difficile trovarne... anche se in realtá, ora mi potrebbero servire 2 Fir .EL o simili... prova a proporre (specifico a prezzi contenuti, visto che hai messo la parola nos) in mp :)

Modificato da Ron331991 (visualizza cornologia modifica)
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Mi ero scordato di mandare la foto del lavoro finito, siamo a 1780g la coppia con pignone in acciaio :) 1000g la posteriore, 780 l'anteriore, mozzi fixkin mini, raggi alpina sfinati 1.8 1.6 1.8 e cerchi mavic cxp12 per copertoncino. Sono felice, domani le provo 7esydu7e.jpg

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è arrivato natale.

me ne vado da milano almeno per qualche giorno.

sia ringraziato il signore.

cosa fare in queste seratine?

birrette CAMINO musica e raggiiiaaareeeeee!!!

 

voglio bene a @Lanerossi che mi ha fatto ("solo") imbastire queste  la sua guida fa paura.

 

ora è il momento del level up e si proverà a centrare e campanare un paio di eroiche per la mia prima bdc;

dopo aver divorato la pianura si cercano salite.

 

cercasi guida per centrare in @fixedforum!! daje!

 

vedremo cosa ne esce

(mozzi michelin, cerchi fiamme per tubolar, raggi alpina)

 

centraruote da progettare e realizzare.

Modificato da dade690 (visualizza cornologia modifica)
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Mi ero scordato di mandare la foto del lavoro finito, siamo a 1780g la coppia con pignone in acciaio :) 1000g la posteriore, 780 l'anteriore, mozzi fixkin mini, raggi alpina sfinati 1.8 1.6 1.8 e cerchi mavic cxp12 per copertoncino. Sono felice, domani le provo 7esydu7e.jpg

 

 

bellissime ottimo lavoro e complimenti per non aver fatto l'anteriore radiale! ;-)

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bellissime ottimo lavoro e complimenti per non aver fatto l'anteriore radiale! ;-)

Grazie Nicco!

Secondo me il radiale con più di 20 raggi non ha senso, e poi è inguardabile :)

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Vi prego di non linciarmi ma riporto anche quà questo mio post nella speranza che possa essere d'interesse, ciao

 

La raggiatura

Prima di tutto bisogna capire quali sono le caratteristiche che deve possedere la ruota...
1) elasticità longidtudinale: la capacità del cerchio di deformarsi assorbento gli urti senza rompersi
2) rigidità laterale: la ruota non deve flettere quando incliniamo la bici in curva o scattimo in fuorisella
3)  rigidità torsionale: la ruota deve poter trasmettere con la minor dispersione d'energia il moto rotatorio (in avanti quando si pedala e contrastarlo all'indietro quando si frena con un freno al mozzo)
4) leggerezza: soprattutto periferica per facilitare le accellerazioni
5) scorrevolezza: la capacità di mantenere il moto rotatorio senza generare attriti

 

Più queste caratteristiche eccellono e più la ruota sarà prestazionale, se non fosse che tali caratteristiche  vanno in contraddizione l'una con l'altra, quindi quando si costruisce una ruota si deve raggiungere il miglior compromesso a seconda del tipo di ruota ci serva.

Ma come influisce la raggiatura (cioè l'assemblaggio stesso della ruota) su di queste caratteristiche?
Dopo aver scelto quale mozzo e cerchio montare, si scelgono i raggi: ce ne sono di varie forme e materiali, ma i più utilizzati sono quelli a testa curva in acciaio inox a sezione costante da 2mm.

 

Se si vuole enfatizzare l'elasticità longitudinale, bisogna partire con un cerchio a basso profilo, più propenso a deformarsi, diversamente da un cerchio alto che è molto più rigido.
Ma un cerchio a basso profilo è anche meno robusto quindi necessita di un maggior numero di raggi (36 o 32, una volta si usavano anche 40 raggi per ruota) per poter resistere alle sollecitazioni.
L'altro fattore che influisce sul confort della ruota è la lunghezza e lo spessore dei raggi (più sono lunghi e sottili, più saranno elastici) e dato che a parità di fori del cerchio, più il raggio è inclinato (tangente alla flangia del mozzo)  più dovrà essere lungo,  significa che la stessa ruota raggiata in con incrocio in 4° sarà più confortevole rispetto alla stessa raggiata in 3°e così via.
Al contrario una ruota raggiata radiale (senza raggi incrociati) risulterà molto rigida sul piano longitudinale perchè i raggi sono molto corti...attenzione però che questo tipo di ruota è anche molto più fragile in quanto sia il cerchio che le flange del mozzo sono molto più sollecitati.

 

Se abbiamo bisogno di una ruota molto rigida lateralmemte la prima cosa da guardare è la sua campanatura, ovvero  l'angolo formato dall'ipotetico asse longitudinale della ruota e il raggio che dal cerchio arriva alla flangia del mozzo, maggiore è questo angolo e più la ruota sarà sorretta lateralmente (ipotizziamo di avere un mozzo con una sola flangia al centro...una ruota costruita con un mozzo simile oscillerebbe paurosamente a destra e a sinistra alla minima forza laterale).
Se si vuole avere una buona campanatura bisognerà scegliere un mozzo con flange il più distanti possibili  tra loro, inoltre anche il loro diametro influisce, più son grandi e meglio è per la campanatura, stessa cosa vale per un cerchio ad alto profilo.
Anche qui, la lunghezza e lo spessore dei raggi giocano un ruolo importante, in quanto più sono corti e spessi, più sono rigidi, e quindi avere un mozzo  a flangia larga e un cerchio ad alto profilo consente di usare raggi più corti.
In questo caso la stessa ruota montata con raggi radiali sarà più rigida lateralmente rispetto alla stessa montata con i raggi incrociati.

 

La rigidità torsionale è aimè l'aspetto che più viene trascurato dai costruttori di ruote, ma è di fondamentale importanza per il buon funzionamento della ruota.
Partiamo dal fatto che una ruota con  raggiatura radiale non può trasmettere correttamente la forza motrice dal mozzo al cerchio, come pure trasmettere la forza frenante di  un freno a disco o a tamburo, perchè i raggi tenderebbero a torcersi disperdendo tantissima energia.
Ciò vuol dire che i raggi per poter trasmettere il moto devono essere in crociati, cioè devono essere il più possibile tangenti alla flangia in modo che, quando il mozzo comincia a girare, i raggi vengano tirati e non ruotati a loro volta.
Esiste una semplice formula per sapere quale incrocio utilizzare in base al numero di fori del cerchio: n° dei raggi diviso n° degli incroci, il risultato deve essere maggiore o uguale a 9.
Facciamo qualche esempio:

36 : 4 = 9 perfetto
                                           

32 : 4 = 8 l'incrocio in 4° non si può fare col 32 fori
                                           

28 : 2 = 14 va bene ma in questo caso i raggi non sono perfettamente tangenti quindi meglio incrociare in 3° infatti
  

28 : 3 = 9,3
 

16 : 1 = 16 ok questo si può raggiare solo in 1°

Altra cosa importante che la maggior parte dei costruttori di ruote ignora è il posizionamento delle teste dei raggi tiranti, che sono quei raggi che vengono appunto tirati durante la rotazione (solo la metà di quelli appartenenti ad una flangia), quelli che puntano in direzione opposta invece sono detti incrocianti.
I raggi tiranti (che puntano indietro dal lato dei pignoni ed in avanti dalla parte del freno) devono avere la testa verso l'interno del mozzo e di conseguenza la curva sulla parte esterna della flangia.
Questo perchè i raggi messi in questa posizione risultano essere più resistenti rispetto ai loro vicini messi al contrario, dato che la loro testa rimane bloccata meglio nella sua sede e quindi risente meno dello stress a fatica.
Qui più che la lunghezza e lo spessore dei raggi, è importante il loro numero, cioè più raggi (tiranti) ci sono e meglio saranno trasmesse le forze di rotazione e frenata.

 

Per quanto riguarda la leggerezza bhe la cosa è abbastanza semplice, l'importante è concentrarsi sul peso del cerchio e soprattutto quello delle coperture (ancor di più se le ruote sono di grandi dimensioni), mentre la raggiatura poco influisce, ma ovvio è che meno raggi ci sono e più leggeri sono, meglio è se si vogliono ruote leggere, ma senza esagerare, perchè è inutile avere ruote leggerissime per la salita ma una volta lì, si piegano sotto il nostro stesso peso. ( l'UCI vieta per regolamento ruote con meno di 16 raggi anche se esistono alcuni modelli con 12 raggi).

 

Infine la scorrevolezza, anche qui poco a che fare con la raggiatura, ma possiamo dire che meno raggi ci sono e più sono sottili ( meglio se piatti ) e meno turbolenze creano con l'aria durante la rotazione, anche il profilo del cerchio se alto e largo aiuta a “coprire” dal vento frontale i raggi evitando turbolenze. Rappresentative sono le ruote lenticolari che praticamente non generano turbolenze e che grazie al loro peso generano un buon effetto volano.
Poi quello che più fa in questo ambito oltre al mozzo in buono stato di salute sono le coperture, ma a noi qui non interessa

 

Per concludere ricordo che esistono due sistemi (che pochissimi sanno o vogliono fare) particolari per raggiare le ruote in modo tale da renderle più rigide lateralmente ed anche più robuste, senza comprometterne l'elasticità longitudinale...

 

Il primo si tratta di saldare gli incroci dei raggi: in pratica si avvolge bene l'incrocio con de filo metallico molto fine (tipo quello in rame dei cavetti elettrici va benissimo) e poi lo si stagna.

 

Il secondo si chiama invece “raggiatura a fiocco di neve”: in pratica si usano dei raggi 4-5mm più lunghi del dovuto e invece di incrociarli semplicemente facendoli passare uno sopra l'altro, si attorcigliano insieme facendoci due giri, poi una volta che si andranno a tensionare gli si darà il giusto equilibrio (con questo sistema l'estetica della ruota viene completamente cambiata).

 

Entrambi i sistemi fanno lavorare i raggi a coppie e questo è un bel vantaggio per la ruota.

 

Con questo credo di aver detto tutto per quanto riguarda la raggiatura spero di aver chiarito le idee sia a chi deve costruirle sia a chi deve acquistarle.
 

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Vi prego di non linciarmi ma riporto anche quà questo mio post nella speranza che possa essere d'interesse, ciao

 

La raggiatura

Prima di tutto bisogna capire quali sono le caratteristiche che deve possedere la ruota...

1) elasticità longidtudinale: la capacità del cerchio di deformarsi assorbento gli urti senza rompersi

2) rigidità laterale: la ruota non deve flettere quando incliniamo la bici in curva o scattimo in fuorisella

3)  rigidità torsionale: la ruota deve poter trasmettere con la minor dispersione d'energia il moto rotatorio (in avanti quando si pedala e contrastarlo all'indietro quando si frena con un freno al mozzo)

4) leggerezza: soprattutto periferica per facilitare le accellerazioni

5) scorrevolezza: la capacità di mantenere il moto rotatorio senza generare attriti

 

 

 

Il primo si tratta di saldare gli incroci dei raggi: in pratica si avvolge bene l'incrocio con de filo metallico molto fine (tipo quello in rame dei cavetti elettrici va benissimo) e poi lo si stagna.

 

Il secondo si chiama invece “raggiatura a fiocco di neve”: in pratica si usano dei raggi 4-5mm più lunghi del dovuto e invece di incrociarli semplicemente facendoli passare uno sopra l'altro, si attorcigliano insieme facendoci due giri, poi una volta che si andranno a tensionare gli si darà il giusto equilibrio (con questo sistema l'estetica della ruota viene completamente cambiata).

 

Entrambi i sistemi fanno lavorare i raggi a coppie e questo è un bel vantaggio per la ruota.

 

Con questo credo di aver detto tutto per quanto riguarda la raggiatura spero di aver chiarito le idee sia a chi deve costruirle sia a chi deve acquistarle.

 

 

ciao, ottimo post, 

 

la storia dei raggi saldati pero' non e' dimostrata in nessun modo. Il motivo principale per il quale si saldavano i raggi (in pista) era per non farli spostare nel caso si rompessero.

 

Sostituirei poi "longitudinale" con "radiale"

 

La rigidita laterale infine non serve in curva dove la forza applicata alla ruota e' quasi esclusivamente radiale, conta molto pero' come giustamente dici, quando si fa oscillare la bici pedalando in piedi e aggiungerei in caso di scivolata in curva quando la forza sulle ruote da radiale diventa laterale.

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Ciao!

Direi ottimo!

 

La raggiatura radiale rende la ruota più fragile rispetto a quella in quarta o in terza. 

Ma in caso di una violenta frenata magari in discesa in cui il freno anteriore gioca un ruolo fondamentale per lo spazio di arresto, la decelerazione che si crea non dà origine a sollecitazioni decisamente maggiori rispetto a quelle che possiamo dare noi spingendo la ruota posteriore normalmente raggiata in quarta o in terza? E siccome le uniche ruote raggiate completamente radiale che ho visto sono anteriori, in questo caso, non si dovrebbero sbriciolare all'istante? E' vero che utilizzando anche il freno posteriore "scarichiamo" il compito di quello anteriore, ma rimangono comunque differenze enormi. La risposta la lascio agli esperti di fisica.

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Ciao!

Direi ottimo!

 

La raggiatura radiale rende la ruota più fragile rispetto a quella in quarta o in terza. 

Ma in caso di una violenta frenata magari in discesa in cui il freno anteriore gioca un ruolo fondamentale per lo spazio di arresto, la decelerazione che si crea non dà origine a sollecitazioni decisamente maggiori rispetto a quelle che possiamo dare noi spingendo la ruota posteriore normalmente raggiata in quarta o in terza? E siccome le uniche ruote raggiate completamente radiale che ho visto sono anteriori, in questo caso, non si dovrebbero sbriciolare all'istante? E' vero che utilizzando anche il freno posteriore "scarichiamo" il compito di quello anteriore, ma rimangono comunque differenze enormi. La risposta la lascio agli esperti di fisica.

quello che dici è vero solo per i freni al mozzo (disco, tamburo o contropedale) in quanto il grande vantaggio dei freni al cerchio è proprio guella di non andare a sollecitare i raggi, infatti con i freni a disco delle metb ( o delle bdc più recenti) scordatevi le ruote radiali o anche in 1°, perchè si verrebbero a creare torsioni tali da portare subito a rottura la ruota

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Vi prego di non linciarmi ma riporto anche quà questo mio post nella speranza che possa essere d'interesse, ciao

 

La raggiatura

Prima di tutto bisogna capire quali sono le caratteristiche che deve possedere la ruota...

1) elasticità longidtudinale: la capacità del cerchio di deformarsi assorbento gli urti senza rompersi

2) rigidità laterale: la ruota non deve flettere quando incliniamo la bici in curva o scattimo in fuorisella

3)  rigidità torsionale: la ruota deve poter trasmettere con la minor dispersione d'energia il moto rotatorio (in avanti quando si pedala e contrastarlo all'indietro quando si frena con un freno al mozzo)

4) leggerezza: soprattutto periferica per facilitare le accellerazioni

5) scorrevolezza: la capacità di mantenere il moto rotatorio senza generare attriti

 

 

 

Il primo si tratta di saldare gli incroci dei raggi: in pratica si avvolge bene l'incrocio con de filo metallico molto fine (tipo quello in rame dei cavetti elettrici va benissimo) e poi lo si stagna.

 

Il secondo si chiama invece “raggiatura a fiocco di neve”: in pratica si usano dei raggi 4-5mm più lunghi del dovuto e invece di incrociarli semplicemente facendoli passare uno sopra l'altro, si attorcigliano insieme facendoci due giri, poi una volta che si andranno a tensionare gli si darà il giusto equilibrio (con questo sistema l'estetica della ruota viene completamente cambiata).

 

Entrambi i sistemi fanno lavorare i raggi a coppie e questo è un bel vantaggio per la ruota.

 

Con questo credo di aver detto tutto per quanto riguarda la raggiatura spero di aver chiarito le idee sia a chi deve costruirle sia a chi deve acquistarle.

 

 

ciao, ottimo post, 

 

la storia dei raggi saldati pero' non e' dimostrata in nessun modo. Il motivo principale per il quale si saldavano i raggi (in pista) era per non farli spostare nel caso si rompessero.

 

Sostituirei poi "longitudinale" con "radiale"

 

La rigidita laterale infine non serve in curva dove la forza applicata alla ruota e' quasi esclusivamente radiale, conta molto pero' come giustamente dici, quando si fa oscillare la bici pedalando in piedi e aggiungerei in caso di scivolata in curva quando la forza sulle ruote da radiale diventa laterale.

 

no, perchè con il termine radiale si indica una retta messa perpendicolarmente ad una circonferenza quindi si può dire solo dei raggi di essere radiali mentre, con longitudinale mi riferisco al piano spaziale parallello al cerchio, mentre la rigidità laterale mi riferisco alle forze parallele all'asse del mozzo e in quanto tali influiscono anche in curva dove siamo costretti a piegare la bici verso il terreno (se le ruote non fossero rigide lateralmente non potremmo tenere la curva)

spero di essermi fatto capire

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quello che dici è vero solo per i freni al mozzo (disco, tamburo o contropedale) in quanto il grande vantaggio dei freni al cerchio è proprio guella di non andare a sollecitare i raggi, infatti con i freni a disco delle metb ( o delle bdc più recenti) scordatevi le ruote radiali o anche in 1°, perchè si verrebbero a creare torsioni tali da portare subito a rottura la ruota

 

 

 

Coi freni a disco devi incrociare anche il lato freno, nel caso di una ruota posteriore, devi incrociare in maniera asimmetrica rispetto al lato cassetta.

Modificato da Rockarollas (visualizza cornologia modifica)
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