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geometrie telaio


menoz
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ho provato con la funzione cerca ma non ho trovato nulla..

penso sarebbe molto interessante (almeno per me) capire un pò di più sulle geometrie del telaio, non dico di entrare nei minimi particolari ma un'infarinata generale sulle varie misure e in che modo influiscono sulla bici e sul ciclista..

vdo spesso commentare "quella bici è un cancello" oppure parlare di geometrie tirate...

insomma se qualcuno ha volgia di spiegare un pò...

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Ciao, vedi un pò qui:

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Il libro è abbastanza esauriente e coglie quasi tutti gli aspetti della bicicletta.

Esistono anche altri libri e potresti fare un giro in libreria e vedere quello che ti soddisfa di più

Sul forum, nonostante la buona volontà e la disponibilità di tutti gli amici, non è sempre possibile avere un quadro completo dell'argomento "bicicletta"

Buona lettura

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  • 5 months later...

ho provato con la funzione cerca ma non ho trovato nulla..

penso sarebbe molto interessante (almeno per me) capire un pò di più sulle geometrie del telaio, non dico di entrare nei minimi particolari ma un'infarinata generale sulle varie misure e in che modo influiscono sulla bici e sul ciclista..

vdo spesso commentare "quella bici è un cancello" oppure parlare di geometrie tirate...

insomma se qualcuno ha volgia di spiegare un pò...

Ho trovato informazioni molto utili nel libro "pedalare bene" di Zeno Zani. In particolare due capitoli nei quali descrive le geometrie del telaio e la relazione tra queste geometrie e il comportamento della bicicletta.

Ciao.

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Concetti estrapolati dal libro che ho citato prima

Avancorsa anteriore: ​è la distanza tra il punto di contatto a terra del prolungamento del tubo di sterzo e il punto di contatto della ruota anteriore. Più questo valore è grande, maggiore è l'effetto autocentrante della ruota anteriore e quindi la stabilità del mezzo, ma aumenta l"inerzia" della sterzata. Questo perché la parte di ruota che tocca per terra è sempre dietro al punto virtuale dove il prolungamento dell'asse di sterzo toccherebbe per terra, di conseguenza viene "trascinato" e dunque allineato da quest'ultimo.

Rake: distanza tra l'asse di sterzo e il centro dei forcellini anteriori. E' una misura della "curvatura" della forcella. Maggiore il rake, maggiore la porzione di ruota che si trova davanti all'asse di sterzo. Nelle curve strette un rake elevato tende a far sovrasterzare la bici e a chiudere improvvisamente lo sterzo poiché si crea un momento torcente tra la ruota che sterza e il telaio che tende ad andar dritto. Lo stesso rake elevato è sconsigliato in salite ripide a bassa velocità, dove ha l'effetto di sbilanciare lo sterzo: ecco perché le forcelle per MTB vengono concepite con rake ridotti.

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  • 4 weeks later...

altezza movimento centrale

importante nel determinare il baricentro della bici;più basso è e più manovrabile è la bici,ma chiaramente si rischia di toccare i pedali per terra,non solo in curva(per esempio mtb in salita su percorso con "scalini");chiaramente in una bici fissa questo è determinante,visto che si pedala continuamente.

offset movimento rispetto all'asse passante per i mozzi

generalmente è negativo cioè il movimento centrale è più in basso rispetto all'asse passante per i mozzi; è un parametro più valido per capire qual'è il baricentro reale(un esempio per capire meglio sono i moderni telai mtb da 29 che mantengono l'altezza movimento delle 26,ma avendo ruote più grandi hanno un offset maggiore che sposta il baricentro della bici più in basso e questo aiuta ad avere una bici più manegevole,sottolineo aiuta visto che le masse in gioco sono maggiori);inoltre questo parametro non dipende dal tipo e dimensione dei copertoni

passo

distanza che intercorre tra i punti di contatto a terra delle ruote.è il risultato della geometria del telaio/forcella e tanto è più corto tanto più la bici sarà reattiva nei cambi di direzione, ma anche meno stabile e più impegnativa da gestire su fondo dissestato;quest'ultima cosa dipende anche dall'inclinazione della forcella e dal rake,ma anche dalla capacità dei materiale di assrobire

passatemi l'influenza fuoristradistica; spero di non avere scritto delle boiate

come primo post mi sembrava doveroso apportare delle nozioni utili a chi come me a trovato su questo forum tante sagge indicazioni tecniche e non sulle bici fisse..una specie di ringraziamento a chi se l'è menata a scrivere qualcosa di utile

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e adesso le domande

qual'è indicativamente il range dell'offset del movimento entro il quale i benefici di un baricentro basso sono compatibili con una pedalata letteralmente non scintillante in curva?

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e adesso le domande

qual'è indicativamente il range dell'offset del movimento entro il quale i benefici di un baricentro basso sono compatibili con una pedalata letteralmente non scintillante in curva?

dipende da cosa vai cercando.

cioè da dove usi la biga, a che ti serve il baricentro basso e quindi quanto vuoi farlo pesare nella scelta dei compromessi.

non esiste un range dato, ma piuttosto esistono varie tipologie di biciclette con quote geometriche poste tipicamente in un proprio range che è quello ottimale(o quantomeno che il telaista ritiene ottimale) per lo scopo per cui progetta il telaio. sulle enduro, che pur devon essere agili, serve una luce molto ampia per non impattare con la scatola su eventuali asperità(tipicamente gradoni), specialmente con la sospensione compressa. ecco che quindi si alzano parecchio i mc. poi vai in pista, magari con un pursuit, e ti mettono sia la geometria pursuit a abbassare il ciclista (e quindi di molto il baricentro totale) e pedivelle piu corte, con pedali stretti eccetera.

il problema non è la risposta che è difficile da darti..è la domanda che è difficile da capire. manca tutta una serie di dati. (e per altro, a una domanda del genere basta prendere un campione statistico sufficientemente ampio (tipo 4 o 5) di bici della tipologia che hai in mente e guardarsi le geometry chart, non c'è molto di concetto per la quale sarebbe utile una guida pur rapida e sommaria come questa, per come è intesa=) )

per le scintille, inoltre, con un millisecondo di trigonometria arrivi tranquillo a una funzione che ti lega l'angolo di piega con la quota minima(parametrizzate le lunghezze di pedivelle e pedali)del mc. poni il tuo angolo di piega massima, e trovi la quota mc minima. che è quella piu agile. se non ti vuoi sbattere con la matematica ti faccio un foglio excel e te lo passo=)

ricorda inoltre che è il biker a spostare il baricentro in maniera preponderante. quindi conta moltissimo la posizione del biker. pursuit, corsa, xc, enduro, grassoccio, magrissimo, le borracce eventuali..

peace

Modificato da BobsHaero (visualizza cornologia modifica)
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Concetti estrapolati dal libro che ho citato prima

Avancorsa anteriore: ​è la distanza tra il punto di contatto a terra del prolungamento del tubo di sterzo e il punto di contatto della ruota anteriore. Più questo valore è grande, maggiore è l'effetto autocentrante della ruota anteriore e quindi la stabilità del mezzo, ma aumenta l"inerzia" della sterzata. Questo perché la parte di ruota che tocca per terra è sempre dietro al punto virtuale dove il prolungamento dell'asse di sterzo toccherebbe per terra, di conseguenza viene "trascinato" e dunque allineato da quest'ultimo.

Rake: distanza tra l'asse di sterzo e il centro dei forcellini anteriori. E' una misura della "curvatura" della forcella. Maggiore il rake, maggiore la porzione di ruota che si trova davanti all'asse di sterzo. Nelle curve strette un rake elevato tende a far sovrasterzare la bici e a chiudere improvvisamente lo sterzo poiché si crea un momento torcente tra la ruota che sterza e il telaio che tende ad andar dritto. Lo stesso rake elevato è sconsigliato in salite ripide a bassa velocità, dove ha l'effetto di sbilanciare lo sterzo: ecco perché le forcelle per MTB vengono concepite con rake ridotti.

Più o meno due anni fa affrontavo un discorso su avancorsa e rake con un certo Dario Pegoretti, che mi spiego cos'erano esattamente, come funzionavano e come si regolassero.

Un'altra importante misura è l'avantreno, cioè la distanza fra l'asse del movimento centrale e l'asse della ruota anteriore.

Se questa misura è inferiore a 58cm, c'è il problema del pedal overlap.

Dario mi raccontava che quando si facevano i telai da corsa in acciaio riuscivano ad eliminarlo anche sui telai piccolissimi (48, 49 e 50 di altezza) montando forcelle con rake 52mm. Si giocava poi sulla stabilità e la maneggevolezza del mezzo, rendendola ottimale, variando opportunamente l'angolo di sterzo in maniera che l'avancorsa fosse bilanciata alla perfezione.

Tutto questo per dire che non ci si deve fermare a ragionare su uno solo di questi fattori, in quanto sono tutti interdipendenti.

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e adesso le domande

qual'è indicativamente il range dell'offset del movimento entro il quale i benefici di un baricentro basso sono compatibili con una pedalata letteralmente non scintillante in curva?

dipende da cosa vai cercando.

cioè da dove usi la biga, a che ti serve il baricentro basso e quindi quanto vuoi farlo pesare nella scelta dei compromessi.

non esiste un range dato, ma piuttosto esistono varie tipologie di biciclette con quote geometriche poste tipicamente in un proprio range che è quello ottimale(o quantomeno che il telaista ritiene ottimale) per lo scopo per cui progetta il telaio. sulle enduro, che pur devon essere agili, serve una luce molto ampia per non impattare con la scatola su eventuali asperità(tipicamente gradoni), specialmente con la sospensione compressa. ecco che quindi si alzano parecchio i mc. poi vai in pista, magari con un pursuit, e ti mettono sia la geometria pursuit a abbassare il ciclista (e quindi di molto il baricentro totale) e pedivelle piu corte, con pedali stretti eccetera.

il problema non è la risposta che è difficile da darti..è la domanda che è difficile da capire. manca tutta una serie di dati. (e per altro, a una domanda del genere basta prendere un campione statistico sufficientemente ampio (tipo 4 o 5) di bici della tipologia che hai in mente e guardarsi le geometry chart, non c'è molto di concetto per la quale sarebbe utile una guida pur rapida e sommaria come questa, per come è intesa=) )

per le scintille, inoltre, con un millisecondo di trigonometria arrivi tranquillo a una funzione che ti lega l'angolo di piega con la quota minima(parametrizzate le lunghezze di pedivelle e pedali)del mc. poni il tuo angolo di piega massima, e trovi la quota mc minima. che è quella piu agile. se non ti vuoi sbattere con la matematica ti faccio un foglio excel e te lo passo=)

ricorda inoltre che è il biker a spostare il baricentro in maniera preponderante. quindi conta moltissimo la posizione del biker. pursuit, corsa, xc, enduro, grassoccio, magrissimo, le borracce eventuali..

peace

bhe si la mia domanda è un pò generica..basta davvero confrontare un pò le geometrie..se quel foglio excell non ti costa nulla farlo o ce l'hai già pronto potresti metterlo in condivisione..eventualmente mi rifarò con una birra =)

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  • 2 weeks later...

Concetti estrapolati dal libro che ho citato prima

Avancorsa anteriore: ​è la distanza tra il punto di contatto a terra del prolungamento del tubo di sterzo e il punto di contatto della ruota anteriore. Più questo valore è grande, maggiore è l'effetto autocentrante della ruota anteriore e quindi la stabilità del mezzo, ma aumenta l"inerzia" della sterzata. Questo perché la parte di ruota che tocca per terra è sempre dietro al punto virtuale dove il prolungamento dell'asse di sterzo toccherebbe per terra, di conseguenza viene "trascinato" e dunque allineato da quest'ultimo.

Rake: distanza tra l'asse di sterzo e il centro dei forcellini anteriori. E' una misura della "curvatura" della forcella. Maggiore il rake, maggiore la porzione di ruota che si trova davanti all'asse di sterzo. Nelle curve strette un rake elevato tende a far sovrasterzare la bici e a chiudere improvvisamente lo sterzo poiché si crea un momento torcente tra la ruota che sterza e il telaio che tende ad andar dritto. Lo stesso rake elevato è sconsigliato in salite ripide a bassa velocità, dove ha l'effetto di sbilanciare lo sterzo: ecco perché le forcelle per MTB vengono concepite con rake ridotti.

Più o meno due anni fa affrontavo un discorso su avancorsa e rake con un certo Dario Pegoretti, che mi spiego cos'erano esattamente, come funzionavano e come si regolassero.

Un'altra importante misura è l'avantreno, cioè la distanza fra l'asse del movimento centrale e l'asse della ruota anteriore.

Se questa misura è inferiore a 58cm, c'è il problema del pedal overlap.

Dario mi raccontava che quando si facevano i telai da corsa in acciaio riuscivano ad eliminarlo anche sui telai piccolissimi (48, 49 e 50 di altezza) montando forcelle con rake 52mm. Si giocava poi sulla stabilità e la maneggevolezza del mezzo, rendendola ottimale, variando opportunamente l'angolo di sterzo in maniera che l'avancorsa fosse bilanciata alla perfezione.

Tutto questo per dire che non ci si deve fermare a ragionare su uno solo di questi fattori, in quanto sono tutti interdipendenti.

Confermo, mio fratello ha una convertita molto piccola e l'angolo di sterzo è impressionante. in compenso la forcella ha un rake molto ampio, per evitare (anzi ridurre) l'overlap

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Un po' di misure se puo' servire - (corsa)

oggi le dinmensioni di A e B della tabella sono ridotte, per pari altezza, di almeno 2 cm

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