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alvuz
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1 minuto fa, riky76 ha scritto:

da appassionato di jazz e di meccanica sono assolutamente estasiato dal tuo racconto, dico serio...

ora PRETENDO un qualche aneddoto sulla tromba del Divino Miles

vabbè erano storie assurde, anni in cui il mestiere del jazzista non era suonare ma fare il magnaccia, gli anni in cui si chiudevano in casa settimane per strafarsi di gin (Lester Young è morto in hotel trangugiando gin e senza mangiare per 3 settimane e l'unica distrazione erano le persone che passeggiavano in strada dalla finestra della sua stanza), gli anni del pollo fritto e degli amplessi consumati in taxi saltando da una jam session all'altra...

Miles, non è il mio preferito ma è comunque un Dio. Purtroppo la sua fama e i suoi eccessi hanno "oscurato" trombettisti tecnicamente e creativamente molto più dotati come Kenny Dorham (texano e da ascoltare ragazzi!).

Di storie su Miles ce ne sono tante: tipo quando giovanissimo viveva in casa con Charlie Parker. Un giorno Charlie Parker che aveva bisogno di eroina andò a impegnare al banco dei pegni alcuni abiti fra cui l'unico abito elegante di Miles. Miles restò chiuso in casa per giorni perché non aveva un altro abito ed essendo molto vanitoso si rifiutò di uscire e di presentarsi in pubblico. 

Oppure quella volta che Tony Williams per un motivo infantile, vacuo e inane smise di suonare la batteria durante un concerto quando arrivava il turno di Herbie Hancock di suonare i soli. In sostanza quel giorno alle prove Tony, che era geloso di Herbie, portò un registratore tascabile dicendo che avrebbe registrato il concerto. Erano i primi registratori e pochi ne conoscevano il funzionamento. Herbie Hancock lo interruppe smorzandone l'entusiasmo e tirò fuori dalla borsa una dozzina di registratori tascabili e iniziò a fare la spiega di come funzionassero quegli strani aggeggi. Bene, quella sera, per gelosia e rivalsa, Tony spense la batteria ogni volta che arrivava il turno del pianoforte, cioè il momento in cui Herbie suonava il proprio assolo e aveva l'attenzione di tutti su di sé. 

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Sempre per @riky76 e gli altri eventualmente interessati.

Avrete notato che Miles suonava con un'imboccatura piegata. 

Immagine correlata

Risultati immagini per miles davis bent mouthpiece

è un angolo di circa 15 gradi. praticamente era il periodo, il più recente, in cui suonava con una postura da arresto, solo con amplificazione ed effetti e per enfatizzare la postura con la campana praticamente indirizzata al pavimento il bocchino piegato gli consentiva di allentare anche la pressione sull'arcata dentale superiore (denti, ricordo a tutti, consumati dall'eroina e rifatti a più riprese e quindi fragilissimi...).

Ma Miles aveva iniziato con una diversa postura e con l'inclinazione opposta, cioè busto dritto e campana al cielo.

Era infatti la postura di Dizzy e Roy Eldridge, i suoi maestri ed ispiratori. Il motivo non era solo estetico ma soprattutto tecnico perché quando la concavità della piega del bocchino è rivolta verso l'alto (immaginate l'opposto della foto precedente) si allenta la pressione sul labbro inferiore che è libero di vibrare (ricordo a tutti che la tromba è un pezzo di ferro e non ha ancia, quindi per far uscire il suono non è sufficiente soffiare e basta come col sax che ha l'ancia ma bisogna far vibrare le labbra come quando si fa una pernacchia) e si raggiungono note più acute migliorando volume e intonazione.

 

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Il 29/8/2019 at 16:44 , Toni ha scritto:

 

Miles, non è il mio preferito ma è comunque un Dio. Purtroppo la sua fama e i suoi eccessi hanno "oscurato" trombettisti tecnicamente e creativamente molto più dotati come Kenny Dorham (texano e da ascoltare ragazzi!).

 

momento momento momento momento momento momento momento momento momento 

 

che tecnicamente ce ne siano stati (tanti) migliori (e di molto) posso anche capirlo e concordare...ma creativamente cazzarola, no, lui è La Musica per quel che mi riguarda, dalla prima all'ultima nota che ha suonato (sì mi piace anche tutu e roba simile)

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32 minuti fa, riky76 ha scritto:

momento momento momento momento momento momento momento momento momento 

 

che tecnicamente ce ne siano stati (tanti) migliori (e di molto) posso anche capirlo e concordare...ma creativamente cazzarola, no, lui è La Musica per quel che mi riguarda, dalla prima all'ultima nota che ha suonato (sì mi piace anche tutu e roba simile)

Anche a me piace molto Tutu e Decoy robba da genio visionario!

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Il 29/8/2019 at 06:52 , Toni ha scritto:

Bene, la tromba di Armstrong (una Selmer 19A o 23A - la sezione del tubo della 19A è più stretta della 23A per un suono più squillante e secco) in realtà fu sviluppata da Selmer Paris per il Maestro Harry James qualche anno prima che la adottasse anche Armstrong. In realtà Harry James suonava con un canneggio (diametro tubo) più largo (mi pare che il modello fosse 24 e poi 25A per avere un suono pieno di volume e che "uscisse" dall'orchestra (ricordo a tutti che Harry James suonava con la propria orchestra quando ancora nei teatri ma soprattutto nelle sale da ballo si danzava swing accompagnati dagli orchestrali) perché non amava particolarmente i microfoni. Harry James aveva delle braccia lunghe, molto lunghe. Pertanto per mantenere una postura più rilassata e soprattutto per aprire bene il torace e il diaframma (la tromba si suona con la spinta diaframmatica e non polmonare) chiese a Selmer di progettare una tromba con la macchina dei pistoni spostata il più possibile in avanti verso la campana.

Queste trombe particolari, impiegate da questi due grandi maestri, vennero anche commercializzate ma non ebbero un grande successo. Sapete perché? Perché il corpo, soprattutto quando deve ripetere sempre le stesse gestualità o posizioni, conserva una memoria. Quelli abituati alla macchina in posizione standard e che per la prima volta suonavano queste Selmer particolari cercavano, nel portare alle labbra l'imboccatura (che è di ottone) e comandati dalla memoria del cervello, di ripristinare lo stesso angolo del gomito (più stretto rispetto alle Selmer di cui stiamo parlando che obbligavano il trombettista a protendere le braccia in avanti) con il risultato di ferirsi il labbro o molto spesso scheggiarsi gli incisivi superiori.

Ed un trombettista con un labbro ferito o senza un incisivo semplicemente non può suonare. Fine della storia.

Ho suonato il clarinetto da ragazzino e solo adesso vedo, apprezzo e soprattutto ascolto con attenzione uno strumento o un altro. La mia ignoranza sugli ottoni è stata scalfita grazie al tuo preziosissimo contributo, ti ringrazio moltissimo!

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scusate ma è il momento dell'interruzione pubblicitaria

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Modificato da bartolopestalozidipinerolo (visualizza cornologia modifica)
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