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"No alle biciclette in zona pedonale"


Capiero
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Eccoci ancora ad un'altra puntata della saga contro l'uso delle biciclette.

Vi lascio per ogni tipo di commento. Devo proprio passare da lì, ora.

E in cibicletta per giunta.

Quasi Quasi spacco qualche vetrina.;)

Aggiungo solo che, per i dopo cena, al fin di sollecitare la movida, è tollerato il passaggio delle automobili nel cosiddetto centro storico spezzino.

Ferraioli: "No alle biciclette in zona pedonale"

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La Spezia - "Tempo fa - afferma Maurizio Ferraioli, ex esponente Idv - sollevai il problema per l’enorme disagio e pericolo per l’incolumità fisica arrecato ai cittadini a causa del passaggio di biciclette anche a pedalata assistita (biciclette elettriche) nell’area pedonale di Via del Prione e vie laterali, disagio dovuto spesso all’alta velocità con la quale le predette biciclette sfrecciano nell’area pedonale con grave rischio per i passanti e soprattutto per bambini, persone anziane e persone con ridotte capacità motorie. Niente contro i ciclisti che restano un enorme patrimonio nell'opera di diffusione della cultura per una città più pulita e meno inquinata ma forse la diseducazione stradale di alcuni credo dovrebbe trovare d’accordo anche le associazioni di ciclo amatori a diffondere tale messaggio ed a schierarsi con chi desidera difendere l’incolumità dei cittadini. Parlare di “Tragedia o sfiorata Tragedia” può suscitare ilarità in alcuni ma vi invito ad immedesimarvi nello stato d’animo di quei genitori o nella paura di quegli anziani che si devono scansare con una rapidità che spesso neanche un ventenne possiede. Quando segnalai il problema ricevetti conferma che nell'area pedonale di Via Prione e vie limitrofe il passaggio delle biciclette era proibito ed oggi a fronte delle ulteriori numerose segnalazioni di cittadini, principalmente genitori e persone anziane, sono a richiedere al signor Sindaco della Città della Spezia,Massimo Federici, che siano aumentati i controlli orientati a disincentivare comportamenti a rischio nelle predette aree e consentendone il solo passaggio alle biciclette se condotte a mano e con conducente a piedi.

Sono sicuro che la sensibilità dell'Amministrazione porrà rapidamente rimedio a questa situazione che ribadiamo nasce spontaneamente e da un sentito disagio e stato di pericolo per l’incolumità fisica dei cittadini".

Sabato 25 febbraio 2012 alle 10:24:53

REDAZIONE

[email protected]

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Modificato da Capiero (visualizza cornologia modifica)
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Però in merito ad anziani e bambini, genitori e passeggini, e chi più ne ha più ne metta, in pista "ciclabile" nulla da dire questi balenghi?

Giuro alcune volte passo il più vicino, e più veloce possibile a queste persone, sperando anche di colpirle a causa dei loro spostamenti, devono pur capirlo no? Se la legge al viceversa non funziona, facciamola valere noi!

Stessa cosa per le auto che sporgono i paraurti sulla ciclabile, quante di quelle pedalate sui paraurti...tirerei...

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Guarda la cosa in una città italiana ha un po' dell'assurdo ma ti dico che in Austria nelle zone pedonali in bici non ci puoi andare. A Vienna mi ci sono infilato con la mia ragazza e ci hanno coperto di insulti, non avevo fatto neanche 5 mt e un austriaco mi si è piazzato e mi ha detto tipo "sfrunz frunz krunz drfunz" credo che intendesse "Coglione non vedi che questa è un area pedonale, scendi da sta bici e cammina!" ci siamo vergognati come ladri. Vero è che a Vienna ci sono ciclabili ovunque con tanto di percorsi consigliati per chi vuole andar forte e per chi vuole solo passeggiare, è l'unico posto dove ho visto una segnaletica dedicata a chi va con i pattini!

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Guarda la cosa in una città italiana ha un po' dell'assurdo ma ti dico che in Austria nelle zone pedonali in bici non ci puoi andare. A Vienna mi ci sono infilato con la mia ragazza e ci hanno coperto di insulti, non avevo fatto neanche 5 mt e un austriaco mi si è piazzato e mi ha detto tipo "sfrunz frunz krunz drfunz" credo che intendesse "Coglione non vedi che questa è un area pedonale, scendi da sta bici e cammina!" ci siamo vergognati come ladri. Vero è che a Vienna ci sono ciclabili ovunque con tanto di percorsi consigliati per chi vuole andar forte e per chi vuole solo passeggiare, è l'unico posto dove ho visto una segnaletica dedicata a chi va con i pattini!

Forse voleva dire solo STRUNZ :D

;)

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Premesso che di gente ferita da una bicicletta io ne ho sentita davvero poca, io mi chiedo: è troppo difficile (o intelligente) piazzare un cazzo di vigile che inizi a multare per guida pericolosa chi gira a 30 all'ora in mezzo ai pedoni? Questo è un classico sintomo del fancazzismo italiano: c'è un problema? Cerchiamo di risolverlo con i mezzi che ci sono già? Ma va, facciamo invece una bella legge idiota, ingiusta e che poi nessuno rispetterà. Così il problema rimane, ci si mette a posto la coscienza e magari facciamo pure un po' di cassa. Bravi, 10 e lode.

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ci sono già città in cui ci sono zone pedonali interdette alla bici, es. madesimo dove ci stan facendo anche un bikepark... però da un lato non hanno tutti i torti, dall'altro parlano di bici pericolose quando i pedoni camminano come gamberi ubriachi girando a caso, cambiando direzione improvvisamente, fermandosi ecc

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Premesso che di gente ferita da una bicicletta io ne ho sentita davvero poca, io mi chiedo: è troppo difficile (o intelligente) piazzare un cazzo di vigile che inizi a multare per guida pericolosa chi gira a 30 all'ora in mezzo ai pedoni? Questo è un classico sintomo del fancazzismo italiano: c'è un problema? Cerchiamo di risolverlo con i mezzi che ci sono già? Ma va, facciamo invece una bella legge idiota, ingiusta e che poi nessuno rispetterà. Così il problema rimane, ci si mette a posto la coscienza e magari facciamo pure un po' di cassa. Bravi, 10 e lode.

beh se vogliamo il problema è che una zona pedonale è pedonale e basta..per cui il vigile non DOVREBBE manco servire visto che di li in bici non ci si deve passare, se non a spinta...

Ingiusta per quale motivo? perchè non puoi farti una via spingendo la bici o passare da un'altra strada??

io sono per la assoluta divisione delle cose..così come nelle ciclabili non dovrebbe esserci un cazzo di pedone, bambino, cane in mezzo alle palle. Ad ognuno le sue strade dedicate quando possibile.

Modificato da lele200mph (visualizza cornologia modifica)
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Dico che sarebbe una norma ingiusta perché una bici, guidata con giudizio, può tranquillamente convivere insieme ai pedoni. Qui a Torino in quasi tutte le aree pedonali è consentito il transito alle bici e la trovo una cosa abbastanza furba.

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Io appoggio il parere di lele, giustamente le persone devono essere libere di poter vagheggiare mentalmente e andare a dx e sx senza dover anche pensare a qualche stronzo come me che va in bici e lo investe. La stessa cosa per i genitori con bambini, o anche le persone con qualche quadrupede al guinzaglio.

Tuttavia la stessa cosa vale per me in bici, quando sono sulla ciclabile, non dico che non si può neanche attraversare a piedi, ma già sono strette, tutte rovinate (almeno a PR), se ci mettiamo anche il coglione di turno a piedi che parla con l'ifogn, con il cane al guinzaglio che fa i suoi bisogni, sulla ciclabile, mentre dice alla moglie di badare al piccolino di 4 anni che va in triciclo zig-zagando, sulla ciclabile; bhè permettete che mi girano i maroni, perchè non lo fanno in mezzo alla tangenziale?

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Dico che sarebbe una norma ingiusta perché una bici, guidata con giudizio, può tranquillamente convivere insieme ai pedoni. Qui a Torino in quasi tutte le aree pedonali è consentito il transito alle bici e la trovo una cosa abbastanza furba.

non concordo Erny, rimango della mia idea! ;)

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Mah, Spezia è uno sputo di città, se si ha voglia e tempo, la si percorre tutta, a piedi, in mezz'ora.

Si torna sempre al solito discorso della responsabilità individuale, dell'educazione e del rispetto degli altri. Quello che alcuni vorrebbero imporre con ordinanze, per noi ciclisti, è sempre stato buon senso, designante, in generale, la capacità naturale ed istintiva di giudicare rettamente, soprattutto in vista di necessità pratiche, come agire.

Rallentare, scendere, fermarsi, percorre tratti spingendo, lo abbiamo sempre fatto, e lo continueremo a fare, capaci di valutare e scegliere la condotta più idonea alle situazioni che ci troviamo a vivere, da soli senza che nessuno si senta in dovere di ruttare ordinanze.

Spesso, infatti, non siamo di fronte ad ingenui amministratori al servizio dei cittadini, pronti a recepire consigli e dialogare, ma a presuntuosi incompetenti.

Qui a Spezia, voler chiudere il centro storico ai/alle ciclisti/e perché pericolosi, è distogliere l’attenzione dai marciapiedi rotti, delle buche, delle strade che si allagano, delle automobili in terza, quarta, quinta fila, di quelle che ostruiscono i camminamenti , di scalini e barriere talmente alti che neanche i piedi e pedali più arditi riescono a superare, dalle ultrapromiscue ed incomplete piste ciclabili; ma soprattutto per non intervenire contro le mefitiche automobili che all’imbrunire entrano indisturbate nelle stesse aree pedonali perché la movida chiama ed il culo pesa.

Voler codificare e regolamentare ogni nostro singolo atteggiamento, altro non è che un delirio paranoico, che culmina nell’autoritarismo più becero e vigliacco nei confronti dei/delle più deboli.

Non mi risulta che a fronte di infiniti omicidi commessi da guidatori di suv, ne abbiano in seguito vietata la produzione o vendita o transito.

Soffocando il nostro saggio buon senso con il loro populistico senso comune,

queste leggère che vorrebbero dettar legge su tutto, ci umiliano ripetutamente, ‘obbligandoci’ a parlare ed a discutere di ovvietà.

A quando l’ordinanza contro le dita nel naso prima di stringere la mano ad un/a conoscente?;)

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Dico che sarebbe una norma ingiusta perché una bici, guidata con giudizio, può tranquillamente convivere insieme ai pedoni. Qui a Torino in quasi tutte le aree pedonali è consentito il transito alle bici e la trovo una cosa abbastanza furba.

non concordo Erny, rimango della mia idea! ;)

Ci mancherebbe! basta che non mi inverti le lettere nel nome! ah ah ah ah ah ah ah ah

Qui a Spezia, voler chiudere il centro storico ai/alle ciclisti/e perché pericolosi, è distogliere l’attenzione dai marciapiedi rotti, delle buche, delle strade che si allagano, delle automobili in terza, quarta, quinta fila, di quelle che ostruiscono i camminamenti , di scalini e barriere talmente alti che neanche i piedi e pedali più arditi riescono a superare, dalle ultrapromiscue ed incomplete piste ciclabili; ma soprattutto per non intervenire contro le mefitiche automobili che all’imbrunire entrano indisturbate nelle stesse aree pedonali perché la movida chiama ed il culo pesa.

Voler codificare e regolamentare ogni nostro singolo atteggiamento, altro non è che un delirio paranoico, che culmina nell’autoritarismo più becero e vigliacco nei confronti dei/delle più deboli.

Non mi risulta che a fronte di infiniti omicidi commessi da guidatori di suv, ne abbiano in seguito vietata la produzione o vendita o transito.

Soffocando il nostro saggio buon senso con il loro populistico senso comune,

queste leggère che vorrebbero dettar legge su tutto, ci umiliano ripetutamente, ‘obbligandoci’ a parlare ed a discutere di ovvietà.

Direi che vale un po' per tutta Italia quello che dici. E quoto tutto, questa è ipocrisia. Per strada c'è una strage continua e inarrestabile causata il più delle volte dalla totale inosservanza oltre che della legge anche del buon senso e qui si solleva il problema della sicurezza nei confronti delle bici. No, ma seriamente io vorrei che qualcuno mi dicesse quanti sono stati i casi nella storia umana di persone investite da una bicicletta e rimaste ferite o peggio uccise. Perché qui si continua a dire "eh sì l'altro giorno una bici mi è passata vicino a tutta velocità e sono quasi caduto per terra, mi sono preso un bello spavento" mentre quello stirato dallo schumacher di turno probabilmente ha già un bel cappottino di legno o se la sta spassando in sedia a rotelle e non riesce a entrare in casa perché qualche altro stronzo ha deciso di lasciare la macchina davanti a uno scivolo.

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Mah, Spezia è uno sputo di città, se si ha voglia e tempo, la si percorre tutta, a piedi, in mezz'ora.

Si torna sempre al solito discorso della responsabilità individuale, dell'educazione e del rispetto degli altri. Quello che alcuni vorrebbero imporre con ordinanze, per noi ciclisti, è sempre stato buon senso, designante, in generale, la capacità naturale ed istintiva di giudicare rettamente, soprattutto in vista di necessità pratiche, come agire.

Rallentare, scendere, fermarsi, percorre tratti spingendo, lo abbiamo sempre fatto, e lo continueremo a fare, capaci di valutare e scegliere la condotta più idonea alle situazioni che ci troviamo a vivere, da soli senza che nessuno si senta in dovere di ruttare ordinanze.

Spesso, infatti, non siamo di fronte ad ingenui amministratori al servizio dei cittadini, pronti a recepire consigli e dialogare, ma a presuntuosi incompetenti.

Qui a Spezia, voler chiudere il centro storico ai/alle ciclisti/e perché pericolosi, è distogliere l’attenzione dai marciapiedi rotti, delle buche, delle strade che si allagano, delle automobili in terza, quarta, quinta fila, di quelle che ostruiscono i camminamenti , di scalini e barriere talmente alti che neanche i piedi e pedali più arditi riescono a superare, dalle ultrapromiscue ed incomplete piste ciclabili; ma soprattutto per non intervenire contro le mefitiche automobili che all’imbrunire entrano indisturbate nelle stesse aree pedonali perché la movida chiama ed il culo pesa.

Voler codificare e regolamentare ogni nostro singolo atteggiamento, altro non è che un delirio paranoico, che culmina nell’autoritarismo più becero e vigliacco nei confronti dei/delle più deboli.

Non mi risulta che a fronte di infiniti omicidi commessi da guidatori di suv, ne abbiano in seguito vietata la produzione o vendita o transito.

Soffocando il nostro saggio buon senso con il loro populistico senso comune,

queste leggère che vorrebbero dettar legge su tutto, ci umiliano ripetutamente, ‘obbligandoci’ a parlare ed a discutere di ovvietà.

A quando l’ordinanza contro le dita nel naso prima di stringere la mano ad un/a conoscente?;)

Vivo nella tua stessa citta',condivido spesso le tue intuizioni e provocazioni.Il divieto specifico e' assurdo.Aggiungo che in tutta la citta' e' in corso un'offensiva contro le biciclette fuori dagli appositi e scarsi raccoglitori,da parte della municipale.Ho assistito basito al trancio di catene e rimozione forzata con camion.Purtroppo non erano i soliti "cadaveri" usati per l'espianto di organi,erano bici funzionanti.Lascio costantemente fuori dal mio negozio due biciclette con freni a "r" che attirano la curiosita' e l'ammirazione dei turisti stranieri,purtroppo anche quella dei vigili che mi intimano di levarle malgrado io paghi il suolo pubblico.

Aggiungo che nel centro storico e nella sue strettissime vie,sarebbe auspicabile l'utilizzo della bicicletta anche da parte delle forze dell'ordine in luogo alle ingombranti,costose,inutili,inquinanti "159" .

Ho parlato con l'assessore,per tornare all'argomento,non e' stato in grado di formulare un'analisi logica della motivazione che lo ha portato a fare questa cazzata.

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ignoranza e scarso senso della mobilita',,questi politici non vanno a fare la spesa, non fanno quello che noi, cittadini facciamo ogni giorno, da qui questi paradossi che solo in itaglia possono accadere..paese di pagliacci.

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ignoranza e scarso senso della mobilita',,questi politici non vanno a fare la spesa, non fanno quello che noi, cittadini facciamo ogni giorno, da qui questi paradossi che solo in itaglia possono accadere..paese di pagliacci.

Si, anche se l'onirico sindaco nostro dallo sguardo onnipossente ci gira, con una bici da supermercato.

Chissà come farà a raggiungere il suo nonluogo di lavoro dovesse passare l'ordinanza...

Probabilmente userebbe di più di quello che starà facendo l'auto indaco;)

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