Genius Seculi mi serve il vostro aiuto per capire

[Lagrange]

qualche cosa scema e ovvia:

-le banche sono spa, se pensate che ci guadagnino loro investite in queste. ci guadagnerete.

-creare moneta sempre quando se ne ha bisogno non è una tattica buona, pensate con le bici: se ciclistica capisce che ti puoi stampare quanta moneta vuoi cambierà i prezzi. i prezzi devono essere espressione relativa fra il valore dei beni.

-l'italia deve abbassare il debito perchè non produce abbastanza affinchè il debito sia sostenibile. nè più nè meno.

-se l'italia esce dall'euro ci INCULANO a sangue

[Dens]

Ritiro su questo topic prendendo spunto da quest'altro:

Dal video e dall'interessante discussione che ne è uscita mi viene da pensare a quanto siamo poco consapevoli della nostra capacità produttiva, delle nostre necessità e della relazione che lega queste due grandezze. Tutti quanti lavoriamo per soddisfare dei bisogni, tutti quanti lavoriamo con fatica ed impegno, almeno tra persone oneste. Certo ci sono lavori più o meno impegnativi ma è fuor di dubbio che qualsiasi onesto lavoratore dedichi notevoli energie e risorse al lavoro. Il lavoro in certa misura aumenta la necessità di denaro, non posso accudire i miei figli ne i miei vecchi, non ho tempo di imbiancare o di coltivare un orto o di fare il cambio olio alla macchina o di andare ad acquistare dove è più conveniente ecc. ecc. Quindi dato che lavoro molto pago e dovrò lavorare di più. Il lavoro assorbe molte delle mie capacità intellettive quindi ho poche energie da dedicare a pensare ad altro, posso dedicare poche risorse al miglioramento della mia cultura del mio pensiero e questo mi rende poco produttivo nel progettare una vita migliore. Fatte queste premesse mi chiedo ma se io lavorassi la metà di adesso e guadagnassi la metà di adesso ma avessi più tempo da dedicare al mio mondo alla mia persona e a chi mi circonda tra cento anni in punto di morte sarei più ricco o più povero? Se io dedicassi 4 ore al giorno ad essere parte attiva del processo produttivo consumistico ed altre 4 a rendermi indipendente da questo processo di quanto sarei più povero economicamente? Se io dedicassi 4 ore al giorno al mio esclusivo interesse senza l'interferenza del mercato o con un'interferenza minima di quanto si potrebbe ridurre la mia necessita di denaro?

Un'altra domanda ma quanto vale il mio lavoro? Oggi dalle 14 alle 18 ho riparato un gruppo di continuità ed un pc, avrei potuto passare quelle 4 ore a fare l'amore con Sabrina (cioè una piccola parte poi il resto tromba, merendina, birretta, chiacchiere) oppure a coltivare del cibo sano o a studiare o ad un bel giro in bicicletta di quelli che mettono a posto corpo e mente. Tutte cose a cui io attribuisco un valore enorme, che farei veramente fatica a monetizzare eppure accetto che mi vengano pagate tutto sommato pochi euro. Chi si piglia il resto? Tra i pochi euro in busta ed il valore che io ritengo sia reale del mio tempo c'è una differenza notevole, questa differenza è solo nella mia testa o esiste? E se esiste a quanto ammonta? Ma soprattutto se esiste chi ne gode ed in che modo?

So che sono domande difficili ma penso che uno dei mali più grandi del nostro tempo e cioè il sovraffollamento si porti in dote anche una potenziale straordinaria risorsa e cioè l'intelligenza di 7 miliardi circa di cervelli. Un così enorme potenziale pensante se lasciato libero di agire potrebbe rivelare una capacità di generare reale benessere straordinaria... se lasciato libero.