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ragazzi.. ma ne vogliamo parlare?


matteozolt
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Oltre ad un mare di constatazioni banali e poco utili l'unica cosa che mi viene da dire in merito è che purtroppo ora con le pezze al culo siamo noi e che forse ancora non siamo un paese del terzo mondo ma che se va avanti cosi presto lo diventeremo.

Detto questo ora come ora penso si debba solo smettere di crogiolarsi nei fasti del passato e iniziare a pensare che per il futuro ci sarà da farsi un gran culo per cercare di lasciare a quelli dopo di noi una situazione decente.

Scusate la dissertazione, spero di non aver troppo tediato nessuno, sono orgoglioso di essere italiano e mi amareggia molto la situazione merdosa nella quale ci troviamo.

@ matteo, tornando sul leggero... aspetta che abbia finito la mia biga e vedrai che ci sono mezzi più che dignitosi anche qui!

:-D

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Infatti ho scritto che dopo gli anni 80 é tutto made in taiwan.... Quelli precedenti sono ovviamente made in italy e 2 pagine fa ho scritto che secondo me i vintage li hanno presi ricconazzi locali, i recenti escono a prezzi popolari da fabbriche locali :-)

Ma tutto cosa? Tu veramente non hai un minimo di base e cultura. Che le bici da supermercato o le Chinelli finto pista siano costruite la non c'è dubbio e detto fra parentesi, ma nemmeno tanto, non me ne può fregare di meno.

Ma se io oggi vado da un Faggin o da un Legor di taiwanese non c'è nulla.

posto che Taiwan è luogo che produce alta qualità, ci sono i tubi di taiwanese, e probabilmente anche le congiunzioni. Oltre che il materiale usato per saldare probabilmente.

1) di cultura ne ho e tanta e non devi certo giudicarmi tu.

2) se leggevi i miei post completamente vedevi che con "tutto" mi riferivo ai marchi che ho citato prima e che sono quelli delle bici linkate (cinelli, colnago bianchi, non mi è parso di vedere legor o faggin) ed leggevi anche che ho chiaramente precisato che in italia si fa la produzione ARTIGIANALE, l'INDUSTRIALE (ovvero per grandi numeri per vendere) si fa a taiwan, punto.

Faggin o Legor che citi sono SIGNORI artigiani e finchè lo saranno riusciranno a produrre in italia, il giorno che si deciderà di fare 1000 bici al mese si finirà a taiwan ma io mi auguro che tutto resti artigianale ed in italia.

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Secondo me c'è un po' di confusione, come già sottolineato da altri la maggior parte dei paesi citati sono pesi o già ricchi da decenni o paesi in fortissimo sviluppo, certo poi noi li valutiamo con la nostra cultura "Europa centrica" o "Italia centrica" e abbiamo una visione del mondo un po' particolare. L'impero più grande e importante del mondo quale è stato? Ma L'impero Romano naturalmente! Questa è la visione del mondo dell'Italiano medio, ma sono esistite le dinastie Ming Cinesi, è esistito Gengis Khan, tutta robetta che ha dominato larghissime fette di mondo per larghissimi periodi di tempo. Diciamo che paesi che hanno una cultura ed una storia millenaria riconoscono al nostro piccolo ed insignificante paese un valore storico e culturale in certe produzioni che ci fa onore. Avendo una cultura ed un gusto molto radicati e ben poggiati su solidissime basi storiche sono affascinati dalla cultura e dal gusto diversi di un paese che ha le stesse basi storiche.

Per quel che riguarda le moderne produzioni industriali invece il fatto è che in Italia certe produzioni non si riescono più a fare, vuoi perchè ormai non siamo più una potenza industriale, vuoi perchè la classe imprenditoriale italiana ormai è affascinata più dalla finanza che dalla tecnologia, comunque se hai bisogno di 10 telai al mese di buona qualità, in Italia riesci a soddisfare la richiesta rivolgendoti ai vari artigiani. Se però te ne servono 1000 al mese di 10 modelli diversi, qui da noi nessuno te li potrà fare. E se anche qualcuno si avventurasse nell'impresa poi quei 10 modelli te li dovresti tenere uguali a se stessi per almeno 5 anni per poter rientrare delle spese di industrializzazione.

L'estremo oriente industriale ti garantisce una capacità di produrre buoni prodotti, con qualità standard garantita, con una spiccatissima capacità di star dietro alle richieste del committente e di soddisfarne le necessità di evoluzione. Questa roba qua si ottiene investendo montagne di soldi nelle tecnologie di produzione, in Italia chi ha montagne di soldi li porta in banca o si butta in politica.

Per quel che riguarda il discorso sui vari amatori con le fantabici, non so che gente gira dalle vostre parti ma da me sia chi corre le granfondo che chi corre le criterium udace in bici mena mena e ancora mena. Io per star dietro agli udacini devo farmi uscire le emorroidi, mai io faccio 3-4000 km all'anno sti qua 10-11000. Sono appassionati spendono tanto per la loro passione e ci investono anche tante energie allenandosi. Poi che le bici che cambiano siano ancora ottimi mezzi più che sufficienti per soddisfare le loro esigenze di performance siamo tutti daccordo, ma non capisco perchè uno non debba soddisfare la propria passione regalandosi anche un bel set di ruote da gara, visto che poi in un anno di gare ne fa magari 30 o 40.

Consideriamo anche l'uso, qui sul forum c'è gente che cambia la vecchia bici con la nuova dopo 3 4 anni ma di km magari ne fa 3000 all'anno quindi 10 12000 km, conosco amatori che la bici la cambiano ogni 20000 km solo che quei km li fanno in 2 anni.

Poi il fenomeno che pensa che basta spendere 4000 euro per andar forte in bici esiste ed è sempre esistito, ma di solito dopo pochi mesi la bici la mette in cantina e si compra il motorino.

Se posso permettermi di essere un po' cattivo su sto forum si legge tanta spocchia ma c'è poca gamba, parliamo tutti di basso profilo, tubolari, alto profilo, abbassa la pipa, ma le uniche altoprofilo che viaggiano sempre alle velocità per cui sono state progettate le montano o i pistard o i granfondisti o gli udacini, tutta gente che magari avrà anche la bici di plastica ma che quando ci esci assieme ti fa arrivare a casa con le lucine che sbarluccicano davanti agli occhi.

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Per quel che riguarda le moderne produzioni industriali invece il fatto è che in Italia certe produzioni non si riescono più a fare, vuoi perchè ormai non siamo più una potenza industriale, vuoi perchè la classe imprenditoriale italiana ormai è affascinata più dalla finanza che dalla tecnologia, comunque se hai bisogno di 10 telai al mese di buona qualità, in Italia riesci a soddisfare la richiesta rivolgendoti ai vari artigiani. Se però te ne servono 1000 al mese di 10 modelli diversi, qui da noi nessuno te li potrà fare. E se anche qualcuno si avventurasse nell'impresa poi quei 10 modelli te li dovresti tenere uguali a se stessi per almeno 5 anni per poter rientrare delle spese di industrializzazione.

L'estremo oriente industriale ti garantisce una capacità di produrre buoni prodotti, con qualità standard garantita, con una spiccatissima capacità di star dietro alle richieste del committente e di soddisfarne le necessità di evoluzione. Questa roba qua si ottiene investendo montagne di soldi nelle tecnologie di produzione, in Italia chi ha montagne di soldi li porta in banca o si butta in politica.

no ma dai.... un altro ignorante non acculturato che la pensa come me.... almeno non solo solo su questo forum.

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Ho visto che Matteo ha solo 21 anni e quindi è scusato, non può sapere che Honk Kong è così, da almeno 20 anni :)

Hong-Kong-Skyline-night.jpg

.. grazie per aver aperto l'album dei ricordi che mi fa diventare nostalgico :D

noooooo il gioco di luci delle 20.00....l'hai fatto dalla terrazza panoramica che costeggia il mare oceano fosso vicino all'attracco del battello!?

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Infatti ho scritto che dopo gli anni 80 é tutto made in taiwan.... Quelli precedenti sono ovviamente made in italy e 2 pagine fa ho scritto che secondo me i vintage li hanno presi ricconazzi locali, i recenti escono a prezzi popolari da fabbriche locali :-)

Ma tutto cosa? Tu veramente non hai un minimo di base e cultura. Che le bici da supermercato o le Chinelli finto pista siano costruite la non c'è dubbio e detto fra parentesi, ma nemmeno tanto, non me ne può fregare di meno.

Ma se io oggi vado da un Faggin o da un Legor di taiwanese non c'è nulla.

posto che Taiwan è luogo che produce alta qualità, ci sono i tubi di taiwanese, e probabilmente anche le congiunzioni. Oltre che il materiale usato per saldare probabilmente.

1) di cultura ne ho e tanta e non devi certo giudicarmi tu.

2) se leggevi i miei post completamente vedevi che con "tutto" mi riferivo ai marchi che ho citato prima e che sono quelli delle bici linkate (cinelli, colnago bianchi, non mi è parso di vedere legor o faggin) ed leggevi anche che ho chiaramente precisato che in italia si fa la produzione ARTIGIANALE, l'INDUSTRIALE (ovvero per grandi numeri per vendere) si fa a taiwan, punto.

Faggin o Legor che citi sono SIGNORI artigiani e finchè lo saranno riusciranno a produrre in italia, il giorno che si deciderà di fare 1000 bici al mese si finirà a taiwan ma io mi auguro che tutto resti artigianale ed in italia.

Tu hai scritto questo:

Infatti ho scritto che dopo gli anni 80 é tutto made in taiwan.... Quelli precedenti sono ovviamente made in italy e 2 pagine fa ho scritto che secondo me i vintage li hanno presi ricconazzi locali, i recenti escono a prezzi popolari da fabbriche locali :-)

Il tutto l'ho sottolineato e grassettato io. La parola tutto a casa mia ha un significato, a casa tua forse no.

Ma infatti mi sembrava di aver letto Made in Taiwan sullo StelBel di Angelo.

Fine della discussione.

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Infatti ho scritto che dopo gli anni 80 é tutto made in taiwan.... Quelli precedenti sono ovviamente made in italy e 2 pagine fa ho scritto che secondo me i vintage li hanno presi ricconazzi locali, i recenti escono a prezzi popolari da fabbriche locali :-)

Ma tutto cosa? Tu veramente non hai un minimo di base e cultura. Che le bici da supermercato o le Chinelli finto pista siano costruite la non c'è dubbio e detto fra parentesi, ma nemmeno tanto, non me ne può fregare di meno.

Ma se io oggi vado da un Faggin o da un Legor di taiwanese non c'è nulla.

posto che Taiwan è luogo che produce alta qualità, ci sono i tubi di taiwanese, e probabilmente anche le congiunzioni. Oltre che il materiale usato per saldare probabilmente.

1) di cultura ne ho e tanta e non devi certo giudicarmi tu.

2) se leggevi i miei post completamente vedevi che con "tutto" mi riferivo ai marchi che ho citato prima e che sono quelli delle bici linkate (cinelli, colnago bianchi, non mi è parso di vedere legor o faggin) ed leggevi anche che ho chiaramente precisato che in italia si fa la produzione ARTIGIANALE, l'INDUSTRIALE (ovvero per grandi numeri per vendere) si fa a taiwan, punto.

Faggin o Legor che citi sono SIGNORI artigiani e finchè lo saranno riusciranno a produrre in italia, il giorno che si deciderà di fare 1000 bici al mese si finirà a taiwan ma io mi auguro che tutto resti artigianale ed in italia.

Tu hai scritto questo:

Infatti ho scritto che dopo gli anni 80 é tutto made in taiwan.... Quelli precedenti sono ovviamente made in italy e 2 pagine fa ho scritto che secondo me i vintage li hanno presi ricconazzi locali, i recenti escono a prezzi popolari da fabbriche locali :-)

Il tutto l'ho sottolineato e grassettato io. La parola tutto a casa mia ha un significato, a casa tua forse no.

Ma infatti mi sembrava di aver letto Made in Taiwan sullo StelBel di Angelo.

Fine della discussione.

Il messaggio che citi con il "TUTTO" era la risposta del post precedente che diceva

"Alcune biciclette nei link non hanno niente a che vedere con il Made in Taiwan di cui parli, in particolar modo il primo link, un Colnago Master Pursuit l'occhio a mandorla per fortuna non l'ha neanche mai visto;.. non era ancora il paese della cuccagna per Bianchi & Colnago...non ancora comunque per quei telai, questi li facevano dove c'era ancora la nebbia e si beveva (e si beve) il vino buono. "

Il "tutto" si riferiva alle bici linkate dove non ci sono prodotti artigianali.

Il problema è che preso dalla foga di rispondere e sparar sentenze non leggi tutto il treath ma prendi un post.... la prox volta leggi tutto e poi nel caso dai dell'ignorante a destra e a manca...

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Secondo me c'è un po' di confusione, come già sottolineato da altri la maggior parte dei paesi citati sono pesi o già ricchi da decenni o paesi in fortissimo sviluppo, certo poi noi li valutiamo con la nostra cultura "Europa centrica" o "Italia centrica" e abbiamo una visione del mondo un po' particolare. L'impero più grande e importante del mondo quale è stato? Ma L'impero Romano naturalmente! Questa è la visione del mondo dell'Italiano medio, ma sono esistite le dinastie Ming Cinesi, è esistito Gengis Khan, tutta robetta che ha dominato larghissime fette di mondo per larghissimi periodi di tempo. Diciamo che paesi che hanno una cultura ed una storia millenaria riconoscono al nostro piccolo ed insignificante paese un valore storico e culturale in certe produzioni che ci fa onore. Avendo una cultura ed un gusto molto radicati e ben poggiati su solidissime basi storiche sono affascinati dalla cultura e dal gusto diversi di un paese che ha le stesse basi storiche.

Per quel che riguarda le moderne produzioni industriali invece il fatto è che in Italia certe produzioni non si riescono più a fare, vuoi perchè ormai non siamo più una potenza industriale, vuoi perchè la classe imprenditoriale italiana ormai è affascinata più dalla finanza che dalla tecnologia, comunque se hai bisogno di 10 telai al mese di buona qualità, in Italia riesci a soddisfare la richiesta rivolgendoti ai vari artigiani. Se però te ne servono 1000 al mese di 10 modelli diversi, qui da noi nessuno te li potrà fare. E se anche qualcuno si avventurasse nell'impresa poi quei 10 modelli te li dovresti tenere uguali a se stessi per almeno 5 anni per poter rientrare delle spese di industrializzazione.

L'estremo oriente industriale ti garantisce una capacità di produrre buoni prodotti, con qualità standard garantita, con una spiccatissima capacità di star dietro alle richieste del committente e di soddisfarne le necessità di evoluzione. Questa roba qua si ottiene investendo montagne di soldi nelle tecnologie di produzione, in Italia chi ha montagne di soldi li porta in banca o si butta in politica.

Per quel che riguarda il discorso sui vari amatori con le fantabici, non so che gente gira dalle vostre parti ma da me sia chi corre le granfondo che chi corre le criterium udace in bici mena mena e ancora mena. Io per star dietro agli udacini devo farmi uscire le emorroidi, mai io faccio 3-4000 km all'anno sti qua 10-11000. Sono appassionati spendono tanto per la loro passione e ci investono anche tante energie allenandosi. Poi che le bici che cambiano siano ancora ottimi mezzi più che sufficienti per soddisfare le loro esigenze di performance siamo tutti daccordo, ma non capisco perchè uno non debba soddisfare la propria passione regalandosi anche un bel set di ruote da gara, visto che poi in un anno di gare ne fa magari 30 o 40.

Consideriamo anche l'uso, qui sul forum c'è gente che cambia la vecchia bici con la nuova dopo 3 4 anni ma di km magari ne fa 3000 all'anno quindi 10 12000 km, conosco amatori che la bici la cambiano ogni 20000 km solo che quei km li fanno in 2 anni.

Poi il fenomeno che pensa che basta spendere 4000 euro per andar forte in bici esiste ed è sempre esistito, ma di solito dopo pochi mesi la bici la mette in cantina e si compra il motorino.

Se posso permettermi di essere un po' cattivo su sto forum si legge tanta spocchia ma c'è poca gamba, parliamo tutti di basso profilo, tubolari, alto profilo, abbassa la pipa, ma le uniche altoprofilo che viaggiano sempre alle velocità per cui sono state progettate le montano o i pistard o i granfondisti o gli udacini, tutta gente che magari avrà anche la bici di plastica ma che quando ci esci assieme ti fa arrivare a casa con le lucine che sbarluccicano davanti agli occhi.

Dens ti assicuro che non ho la coda di paglia, però io potrei anche essere paraplegico e potrebbero piacermi le bici, i tubolari, le ruote. Non è vietato sai? Io a livello di gamba sono l'ultimo sulla terra, ma se mi permetti le bici un po' le conosco.

Altrimenti tutti come minimo dovremmo essere grandi chef, grandi piloti d'auto, grandi architetti solo perchè possediamo una cucina, un'automobile o una casa?

;)

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Tornando in topic, come dicevo sopra, per questioni di cultura (e magari di poserismo, per carità, e in questo campo gli italiani dovrebbero stare zitti) e anche di potere di acquisto certe bici finiscono la.

Esempio lampante il Paolucci by Viner di Paolenji, tutto montato Gipiemme CronoSpecial, regalato (pazzo anche lui a venderlo) che sicuramente non è rimasto qua, perché qua si apprezzano altre bici e mi fermo qua altrimenti mi si da del noioso.

Se siamo diventati così leggendari in campo ciclistico non è certo per quello che si fa adesso.

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.................

Dens ti assicuro che non ho la coda di paglia, però io potrei anche essere paraplegico e potrebbero piacermi le bici, i tubolari, le ruote. Non è vietato sai? Io a livello di gamba sono l'ultimo sulla terra, ma se mi permetti le bici un po' le conosco.

Altrimenti tutti come minimo dovremmo essere grandi chef, grandi piloti d'auto, grandi architetti solo perchè possediamo una cucina, un'automobile o una casa?

;)

Il mio "Se posso permettermi di essere un po' cattivo" era scritto nell'intento di tirare una frecciatina ad un atteggiamento un po' spocchioso che si legge più o meno velato in certi commenti che tendono a guardare il mondo delle tutine e del cambio elettromeccanico con una certe aria di superiorità. Come se alla fine gli unici che sanno cosa vuol dire andare in bici ed avere una passione sono quelli che hanno una fissa mentre gli "Others"(cit) sono solo degli sfigati che alla resa dei conti col ciclismo centrano poco.

Invece a me sembra proprio il contrario, se dovessi muovere una critica al mondo del ciclismo amatoriale direi proprio l'opposto. Mi sembra semmai un mondo che tende a chiudersi un po' su se stesso drogato dalla ricerca di performance, di media e di vam rischiando di perdere per strada un po' di genuinità e di entusiasmo ruspante che in uno sport popolare come il ciclismo amatoriale dovrebbero essere considerati valori da tutelare.

Poi tutti possiamo parlare di tubolari in seta e tutti possiamo montarli sulle nostre bici senza che nessuno si debba permettere di dirci nulla. So benissimo che c'è gente molto esperta e autenticamente appassionata di biciclette a cui della soglia anaerobica non può fregar di meno, e non ci trovo nulla di strano.

Semmai sono un po' allibito di fronti a certi commenti del tipo "Si poi li vedi in giro a 25 all'ora con la bici da millemila euro che fanno tappo sulla ciclabile..." ecco prima di fare commenti del genere mi accerterei di aver almeno "tolto il celophan" dalle gambe perchè ok che ormai hai la fissa da 2 mesi e la usi tutti i giorni per andare a scuola ma da qui a potersi permettere di dar lezioni di ciclismo ce ne passa. E comunque se adesso hai 21 anni e quello che ti faceva tappo ne ha 71 forse prima di fare il figo è meglio lasciar passare 50 anni.

Comunque si chiacchiera neh ;-)

Modificato da Dens (visualizza cornologia modifica)
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belli quegl'anni.

C'erano pure i ChIP's..

Balliamoci sopra va.

http://www.youtube.com/watch?v=MjROIV9lMdU

Modificato da nautha (visualizza cornologia modifica)
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