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Acciaio o Alluminio?


mariazzo
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ok l'acciaio sembra essere immortale l'importante che non venga a contatto con la ruggine/kriptonite :)

L'alluminio invece invecchia, magari come un buon vino rosso, ma invecchiando perde le sue caratteristiche.

ora la mia domanda è:

ok che l'alluminio si deteriora con il tempo. ma quanto? è una cosa che si nota sensibilimente? in quanto tempo?

cioè su una bici usata quotidianamente facendo 30km al giorno, dopo quanto ne risente il telaio?

o sono tutte "pippe mentali" (concedetemi il termine) che solo un pro navigato può percepire?

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dipende a quale carico di sollecitazioni sottoponi il tuo telaio, 30 km non dicono molto.

Diciamo che prima o poi ci sta che il telaio di alluminio ti fa la crepetta a fatica.

Però se prendi un telaio nuovo, e pedali con un minimo di riguardo senza voler per forza scendere dai marciapiedi di peso, pedala tranquillo, dando di tanto in tanto un'occhiata alle parti strutturali della tua bici(cosa tra l'altro che dovrebbe essere sacrosanta abitudine di un ciclista)

Poi quando cominci a fare almeno 8000 chilometri ne riparliamo;)

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tra l'altro dovresti anche chiarirti le idee su cosa voglia dire deterioramento dell'alluminio; avevo scritto un post tempo fa ma te lo cerco solo se mi regali una pipa silver lunghezza 60 mm, in alternativa, linkare wikipedia è più veloce

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dipende a quale carico di sollecitazioni sottoponi il tuo telaio, 30 km non dicono molto.

Diciamo che prima o poi ci sta che il telaio di alluminio ti fa la crepetta a fatica.

Però se prendi un telaio nuovo, e pedali con un minimo di riguardo senza voler per forza scendere dai marciapiedi di peso, pedala tranquillo, dando di tanto in tanto un'occhiata alle parti strutturali della tua bici(cosa tra l'altro che dovrebbe essere sacrosanta abitudine di un ciclista)

Poi quando cominci a fare almeno 8000 chilometri ne riparliamo;)

è una domanda che mi sono fatto in maniera assoluta.

cioè usando un telaio in alluminio in una maniera "corretta" e questo intendo che sto in strada a pedalare, senza fare salti, usandola magari come una bici da corsa "tirandola", ma rimanendo cmq sull'asfalto. dopo quanto potrei accusare dei cedimenti o nel peggiore dei casi ritrovarmi con un telaio crepato/rotto/da cambiare?

tu mi parli di 8000km... ed è già un punto di partenza o meglio ho un punto di riferimento. cosa può accadere dopo 8000km? mi si falda? :D

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secondo me ti verra' voglia di cambiare il telaio(per sfizio) prima che tu te ne accorda di un eventuale perdita di prestazione del telaio... io sto provando per la prima volta una bici da corsa in alluminio e per ora ci ho fatto 1600km ed e' tutto uguale

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cioa io correndo in mtb ho cambiato molti telai, qualcuno anche perchè esausto, ma tanto per dirne una cannondale te li garantisce a vita. ovvio che li garantisce da rotture e dissaldature imputabili a loro negligenze però...

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dipende a quale carico di sollecitazioni sottoponi il tuo telaio, 30 km non dicono molto.

Diciamo che prima o poi ci sta che il telaio di alluminio ti fa la crepetta a fatica.

Però se prendi un telaio nuovo, e pedali con un minimo di riguardo senza voler per forza scendere dai marciapiedi di peso, pedala tranquillo, dando di tanto in tanto un'occhiata alle parti strutturali della tua bici(cosa tra l'altro che dovrebbe essere sacrosanta abitudine di un ciclista)

Poi quando cominci a fare almeno 8000 chilometri ne riparliamo;)

è una domanda che mi sono fatto in maniera assoluta.

cioè usando un telaio in alluminio in una maniera "corretta" e questo intendo che sto in strada a pedalare, senza fare salti, usandola magari come una bici da corsa "tirandola", ma rimanendo cmq sull'asfalto. dopo quanto potrei accusare dei cedimenti o nel peggiore dei casi ritrovarmi con un telaio crepato/rotto/da cambiare?

tu mi parli di 8000km... ed è già un punto di partenza o meglio ho un punto di riferimento. cosa può accadere dopo 8000km? mi si falda? :D

Allora, andiamo per punti.

Prima di tutto io non parlo di eventuale perdita di rigidità del telaio, dovuto al suo uso. Di questo non me ne intendo e dunque non te ne parlo, ed in ogni caso ammettendo che un telaio di alluminio perda in rigidità devi anche essere sensibile abbastanza per accorgertene.

Inoltre non ti parlo neanche di rotture di fatto di un telaio dovute a superamento della massima sollecitazione.

Quello di cui io ti parlo è il comportamento di una lega di alluminio nei confronti di un fenomeno che si chiama fatica (hai letto bene il link giusto??)

La lega in alluminio è un materiale con una caratteristica ben particolare, un manufatto di questo materiale può benissimo rompersi dopo aver sopportato un numero non proprio ben definito di cicli di sollecitazione, anche se tale sollecitazione è minore della sollecitazione massima per cui un componente è stato progettato.

Il grande problema è che il tempo dopo il quale si origina la cricca che renderà il tuo telaio inservibile non è ben definito, si parla in termini puramente statistici(ed è per questo che alcuni componenti degli aeromobili di linea vengono sostituiti dopo un tot di ore di volo anche se questi di fatto non sono rotti). Io ti ho detto 8000 chilometri come indicazione di massima, ma il fenomeno potrebbe nascere anche molto prima o molto dopo (è statistica insomma, è molto poco probabile che ti parta la cricca nei primi cento metri ma non impossibile, mentre è facile aspettarsi una cosa del genere a 12000 chilometri, ma niente vieta al tuo telaio di farne 18000 senza colpo ferire). Certo, con l'aumentare dei chilometri la probabilità che la cosa avvenga è sempre maggiore: in conseguenza a questo comportamento non certo deterministico, l'unica cosa da fare è controllare periodicamentebene tutti i componenti in alluminio (e ricorda che anche pipa , manubrio , cerchi e guarnitura sono in alluminio) alla ricerca di piccole crepe (occhio che quando nascono sono molto piccole e potresti confonderle con segni sulla vernice).

Nel caso in cui non ti accorgessi di niente ti devo purtroppo dire che l'alluminio si rompe di schianto, senza preavviso (e capita, fidati).

Ti linko una vecchia interessante discussione in cui toccherai con mano cosa può succedere ad una pedivella in alluminio

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Attenzione che la cosa più pericolosa per l'alluminio sono i colpi secchi, ti faccio un esempio che non centra con le bici: moschettone da arrampicata che tiene 2.000 Kg, ci puoi cadere sopra migliaia di volte, appenderti milioni di volte ma se ti cade e prende un colpo secco nel punto giusto si rompe con 80 Kg di carico (successo davanti ai miei occhi).

Quindi attenzione che un colpo o una caduta anche non gravissima possono compromettere il telaio facendolo rompere quando meno te lo aspetti.

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Va beh, ok la fatica, ma non diciamo ora che un telaio

in alluminio si cricca dopo 8000-10000 o 18000 km.

Io faccio circa 7-8000 km all'anno, ho una Pinarello in alluminio

da 3 anni e va ancora benissimo, al massimo si usurano le parti

in movimento (pignoni, movimenti centrali, ecc.).

Idem per la mia vecchia Olmo del 2003, l'ho triturata di km

ma va ancora benissimo. Fors avrà perso un po' delle sue caratteristiche

di rigidità ed elasticità, anche se non me ne accorgo, quando mi alzo

in salita risponde subito ed è talmente rigida che con le gomme a 8 atm salto

come un grillo.

Oltre a questo, ne ho visti di telai in alu con decine di migliaia

di km e mica avevano crepe.

Quindi ok la fatica o l'usura, ma non mettiamo in giro leggende metropolitane tipo che entro

i 10mila km i telai in alluminio si crepano!

Prenditi il tuo telaio in alluminio se ti va, pedala a manetta

e, se è fatto bene, ti usurerai prima tu di lui (purtroppo)! :)

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Poiché presuppongo che se tu fai tale domanda hai intenzione di utilizzare il telaio in strada ed non in pista io dico Acciaio tutta la vita!!! buche e vibrazioni sono all'ordine del giorno!

La differenza di peso non è assolutamente apprezzabile e se anche lo fosse non ti cambino nulla in città 300 grammi in più ed in meno.

L'acciaio è immortale e nel disgraziato caso che prenda una botta molto forte si potrà piegare, ma se sei fortunato lo si potrà anche raddrizzare con poco, l'allumino no, si spacca di colpo ed è da buttare!

Quindi io andrei sul sicuro e prenderei l'acciaio in modo da godermi di più la bici senza avere sempre l'ansia di evitare tutte le buche o le strade col pavè ;)

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Attenzione che la cosa più pericolosa per l'alluminio sono i colpi secchi, ti faccio un esempio che non centra con le bici: moschettone da arrampicata che tiene 2.000 Kg, ci puoi cadere sopra migliaia di volte, appenderti milioni di volte ma se ti cade e prende un colpo secco nel punto giusto si rompe con 80 Kg di carico (successo davanti ai miei occhi).

Quindi attenzione che un colpo o una caduta anche non gravissima possono compromettere il telaio facendolo rompere quando meno te lo aspetti.

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si ma non statici, li tiene dinamici e nei punti indicati dal costruttore, ossia quelli longitudinali, per il quale è stata studiata per l'appunto la classica forma! per i moschettoni ma anche per l'aluminio la fragilità degli urti è dovuta al tipo di lavorazione, se forgiati a freddo o a caldo! anche l'acciaio si può criccare se sottoposto a particolari urti o torsioni!

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dipende a quale carico di sollecitazioni sottoponi il tuo telaio, 30 km non dicono molto.

Diciamo che prima o poi ci sta che il telaio di alluminio ti fa la crepetta a fatica.

Però se prendi un telaio nuovo, e pedali con un minimo di riguardo senza voler per forza scendere dai marciapiedi di peso, pedala tranquillo, dando di tanto in tanto un'occhiata alle parti strutturali della tua bici(cosa tra l'altro che dovrebbe essere sacrosanta abitudine di un ciclista)

Poi quando cominci a fare almeno 8000 chilometri ne riparliamo;)

è una domanda che mi sono fatto in maniera assoluta.

cioè usando un telaio in alluminio in una maniera "corretta" e questo intendo che sto in strada a pedalare, senza fare salti, usandola magari come una bici da corsa "tirandola", ma rimanendo cmq sull'asfalto. dopo quanto potrei accusare dei cedimenti o nel peggiore dei casi ritrovarmi con un telaio crepato/rotto/da cambiare?

tu mi parli di 8000km... ed è già un punto di partenza o meglio ho un punto di riferimento. cosa può accadere dopo 8000km? mi si falda? :D

Allora, andiamo per punti.

Prima di tutto io non parlo di eventuale perdita di rigidità del telaio, dovuto al suo uso. Di questo non me ne intendo e dunque non te ne parlo, ed in ogni caso ammettendo che un telaio di alluminio perda in rigidità devi anche essere sensibile abbastanza per accorgertene.

Inoltre non ti parlo neanche di rotture di fatto di un telaio dovute a superamento della massima sollecitazione.

Quello di cui io ti parlo è il comportamento di una lega di alluminio nei confronti di un fenomeno che si chiama fatica (hai letto bene il link giusto??)

La lega in alluminio è un materiale con una caratteristica ben particolare, un manufatto di questo materiale può benissimo rompersi dopo aver sopportato un numero non proprio ben definito di cicli di sollecitazione, anche se tale sollecitazione è minore della sollecitazione massima per cui un componente è stato progettato.

Il grande problema è che il tempo dopo il quale si origina la cricca che renderà il tuo telaio inservibile non è ben definito, si parla in termini puramente statistici(ed è per questo che alcuni componenti degli aeromobili di linea vengono sostituiti dopo un tot di ore di volo anche se questi di fatto non sono rotti). Io ti ho detto 8000 chilometri come indicazione di massima, ma il fenomeno potrebbe nascere anche molto prima o molto dopo (è statistica insomma, è molto poco probabile che ti parta la cricca nei primi cento metri ma non impossibile, mentre è facile aspettarsi una cosa del genere a 12000 chilometri, ma niente vieta al tuo telaio di farne 18000 senza colpo ferire). Certo, con l'aumentare dei chilometri la probabilità che la cosa avvenga è sempre maggiore: in conseguenza a questo comportamento non certo deterministico, l'unica cosa da fare è controllare periodicamentebene tutti i componenti in alluminio (e ricorda che anche pipa , manubrio , cerchi e guarnitura sono in alluminio) alla ricerca di piccole crepe (occhio che quando nascono sono molto piccole e potresti confonderle con segni sulla vernice).

Nel caso in cui non ti accorgessi di niente ti devo purtroppo dire che l'alluminio si rompe di schianto, senza preavviso (e capita, fidati).

Ti linko una vecchia interessante discussione in cui toccherai con mano cosa può succedere ad una pedivella in alluminio

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condivido il discorso sul materiale, mi permetto però di aggiungere che su di un telaio in aluminio come su di uno in acciaio le parti più fragili son sempre le saldature o le parti sottoposte a stress termici!

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Attenzione che la cosa più pericolosa per l'alluminio sono i colpi secchi, ti faccio un esempio che non centra con le bici: moschettone da arrampicata che tiene 2.000 Kg, ci puoi cadere sopra migliaia di volte, appenderti milioni di volte ma se ti cade e prende un colpo secco nel punto giusto si rompe con 80 Kg di carico (successo davanti ai miei occhi).

Quindi attenzione che un colpo o una caduta anche non gravissima possono compromettere il telaio facendolo rompere quando meno te lo aspetti.

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quoto fra, 80 kg li devi moltiplicare per la decelerazione subita nella caduta, fai conto che quando corri il tuo ginocchio e la tua caviglia sopportano circa tre volte il tuo peso, e questo è un fatto dovuto alla decelerazione che subisci quando il piede impatta sul terreno. Nel caso di un caduta di peso le decelerazioni sono molto più ingenti, e nel caso del moschettone, verosimilmente l'unico fattore che allevia la decelerazione è l'elasticità della corda.

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